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Autore: Elgul1    27/09/2019    11 recensioni
In un mondo popolato da esseri sovrumani sta alla polizia cercare di garantire una sorta d'equilibrio, ma quando è la legge ad essere braccata, chi si occupa dell'ordine? Un nemico invisibile inizia a dare la caccia ad ogni eroe che lotta per la giustizia e la polizia brancola nel buio più totale. Starà a Steve e una squadra di agenti scelti scoprire chi si nasconde dietro queste morti brutali e i motivi che guidano il killer verso un piano malvagio e ambizioso.
Genere: Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Steve se ne stava al tavolo del bar da solo. Erika era in leggero ritardo e lui, era già alla seconda bevuta lasciata a metà.
 - Forse non verrà?- Questo pensò qualche istante prima di essere smentito dall'ingresso della donna che. con aria seria, si era avvicinata al tavolo e si sedette davanti a lui.
 " Sei arrivata." Mormorò lui non ricevendo alcuna risposta ma solo due occhi colmi di severita e di un'ansia che sapeva lo avrebbe potuto uccidere. " Quello che sto per raccontarti, nonostante ti farà male, è la verita su quanto è successo due anni fa..." Cominciò a dirgli. " Ti prego di ascoltarmi fino alla fine poi, qualunque decisione tu prenderai, io la capirò." Concluse lui senza distogliere lo sguardo da quello di Erika. Poi cominciò a raccontare quello che accade realmente due anni fa:



Dopo la segnalazione ricevuta da Alex i due erano corsi di volata verso il punto in cui si era nascosto il criminale e, adesso, si trovavano alle porte del hotel che, sinceramente, aveva visto momenti migliori almeno secondo il parere di Steve. 
Le finestre, almeno una parte, erano state tappate da mattoni i muri dell'edificio erano tappezzati qua e la da disegni di bande di strada o di semplici vandali. 

" Allora è qui dove l'ha portata?" Chiese Matthew mettendo la mano sopra il caricatore e riempiendolo così di proiettili di fuoco. 
" Esatto. A quanto pare si trova qua dentro." Rispose Steve che, tenendo d'occhio le finestre non oscurate da assi di legno, cercava movimenti sospetti oppure di ignari barboni che potevano essere presenti nell'edificio per usarlo come dormitorio visto che era abbandonato da anni. 

" Passiamo dall'ingresso principale?" Propose Matthew a bassa voce distogliendo così i pensieri dell amico. 
 " Suggerirei di dividerci io passerò dal retro sulla cucina e  tu dal davanti. In questo modo bloccheremo quel bastardo non può teletrasportarsi più lontano di un tot metri perciò sarà impossibile per lui uscire." Mormorò sicuro visto che, tempo fa, aveva letto il fascicolo di Black Hole.
 " Ti ricordo che parliamo di un super che è comunque di classe I se dovesse sfuggirmi e dovesse arrivare a te sei sicuro di riuscire ad affrontarlo?" Gli domandò con un velo di preoccupazione l altro. 
" Sta tranquillo so cavarmela in queste situazioni." Replicò lui convinto togliendo la sicura alla pistola.
 " Fa come credi ma, ti avverto, se dovrò salvarti sappì che il prossimo giro al bar paghi tu." Borbottò ridacchiando il super avviandosi, con passo sicuro, all'ingresso principale. Steve sbuffò piano irritato. - Sta a vedere bastardo pompato.- Pensò con un sorriso dirigendosi verso il retro con passo sicuro.


-


Una volta arrivato alla porta cercò di girare la maniglia ma, quando provò ad abbassarla, la trovò bloccata. 
 " Dannazione." Imprecò fra sè e sè. " Bhe vorrà dire che, il futuro acquirente avrà una cosa in più da sistemare." Borbottò mentre, con forza, colpiva la porta di legno aprendo un varco e entrando dentro l'edificio.
 La cucina era completamente spoglia ad eccezione dei lunghi tavoli pieni di polvere e sporcizia. Uscì dalla cucina facendo piano e trovandosi in una piccola sala che doveva essere riservata al pranzo degli ospiti non appena si avvicino alle scale che portavano al primo piano sentì un rumore di spari e poi delle grida. Allarmato corse verso di quelle per poi fermarsi vedendo la figura longinea del collega sul pianerottolo. La prima cosa che noto fu lo sguardo di Matthew era strano questo pensò subito Steve notando le iridi completamente nere e un rumore di respiri affannati che veniva dalla sua bocca come se non riuscisse a respirare per qualcosa bloccato in gola. 

" Ehi amico, tutto bene?" Gli chiese allarmato dal suo sguardo che gli faceva avvertire un brivido lungo tutta la spina dorsale. 
" Black Hole e l'ostaggio dove sono?" Gli domandò ancora visto che avvertiva un tremendo puzzo di bruciato provenire dal piano di sopra. 
" Morti..." Gli sentì sussurare come se, in quel momento, facesse fatica anche solo a dire una singola parola e stesse facendo un grosso sforzo. 
" Com'è successo? Dimmelo per favore." Mormorò Steve col corpo immobilizzato. Voleva avvicinarsi a lui ma, qualcosa, dentro di se gli diceva che non doveva farlo. Quando stava per dire altro una sfera di fuoco apparve nella mano destra di Matthew. 
" Io gli ho dato fuoco ad entrambi sono stato costretto." Rispose semplicemente prima che, il globo, fosse scagliata verso il collega che rapido si scostò dal punto d'impatto ruzzolando così dalla scala che aveva iniziato a salire. 
" Che accidenti ti succede Matthew!" Esclamò riparandosi dietro una parete contro cui il collega aveva sparato una nuova palla infuocata. Imprecò sottovoce non poteva rispondere al fuoco non voleva fargli del male. Prima che potesse dire qualsiasi altra cosa sentì un rumore di passi sopra le scale. 
- E' sceso a cercarmi.- Riflettè fra sè e sè mentre caricava i proiettili stordenti dentro la pistola. Stava per uscire dal nascondiglio per sparare quando, la parete dietro cui si trovava, cominciò a sciogliersi e il pugno di Matthew appariva pronto a colpirlo dritto al volto.
" Perché cazzo mi stai attaccando?!" Sbottò ancora mentre, a stento, riuscì a evitare l'attacco corpo a corpo del suo amico ritrovandosi di nuovo nella sala da pranzo.
 " Non posso fermarmi. La mia mente è strana." Disse semplicemente prendendolo in pieno petto con un calcio e facendolo finire al di la della porta che dava sulla cucina. 
" Perché diavolo non puoi fermarti?! Che ti succede?" Domandò mentre, alcuni proiettili uscirono fuori dalla canna della pistola  venendo però bloccati da un piccolo muro di fuoco che gli sciolse come neve al sole facendolo imprecare nuovamente. 
" Ho l'insana voglia di ucciderti io non so perchè e non riesco a trattenermi. Devi uccidermi Steve se vuoi uscirne vivo." Replicò sparando una nuova palla di fuoco che Steve evitò per un soffio ricevendo comunque un forte calore che rischiò seriamente di ustionarlo. 
" Non voglio farti del male Matthew..." Mormorò mentre si era nascosto dietro uno dei tavoli. 
" Nemmeno io vorrei..." Replicò con un tono pieno di disperazione mentre aumentava  enormemente la portata delle fiamme che cominciarono a espandersi per tutta quanta la stanza. Steve fece un lungo respiro mentre, il fumo, cominciava a circolare per l'intera stanza. A breve il fuoco avrebbe divorato ogni cosa e sarebbero morti abbrustoliti entrambi- Lo devo fare.- Pensò mettendosi supino e strisciando verso la parte destra del tavolo aggirando il super e poi, con uno scatto, si buttò su Matthew e lo sbalzo al suolo bloccandogli i polsi e fermando così quel getto di fuoco. 

" Conosco fin troppo bene il tuo potere dovresti saperlo." Gli mormorò Steve tenendolo inchiodato al suolo e beccandosi una testata in pieno sul naso ma, nonostante il colpo forte, rimase immobile e contrattacco con un pesante destro dritto al viso dell altro sentendo la mano dolergli oltre al naso che si rompeva .
 " Torna in te cazzo!" Ruggì Steve mentre le fiamme iniziarono a circondarli sempre di più e lui stava per replicare con un sinistro quando, Mattthew, con un gioco di gambe, riuscì a liberarsi dal compagno sopra di lui e, ancora confuso, lo colpì in pieno con una serie di pugni sbattendolo fuori dalla porta che dava sull'esterno. Steve atterrò in mezzo a una pozzanghera visto che, da qualche minuto, aveva iniziato a piovere. 
" Steve uccidimi. Ultima possibilita." Mormorò ancora con uno sguardo glaciale mentre, a passi lenti si avvicinava a lui con le mani che, nonostante la pioggia, cercavano di infuocarsi senza successo.
 " Tu sei il mio miglior amico..." Cominciò a dirgli mettendosi in piedi di fronte a lui. 
" Non ti ucciderò." Disse ancora sollevando la pistola caricata a proiettili stordenti. " Pensa a Erika pensa a quello che mi hai detto in auto vuoi davvero morire?" Mormorò ancora cercando di farlo ragionare mentre anche lui estrasse la pistola e la puntò contro di lui. 
" Ho ucciso un criminale e una civile che cosa pensi che diranno alla centrale? E inoltre ho qualcosa dentro di me che mi spinge a fare queste cose io..." Tolse la sicura. " Non voglio far del male finchè sono ancora cosciente." Concluse per poi far partire il colpo e Steve lo imitò. 
Il proiettile di Matthew prese in pieno il petto del castano che con un gemito volò a terra l altro, invece, colpì in pieno la testa di Matthew su cui si formò un foro e, il sangue, cominciò a schizzare dalla testa in ogni direzione.
 " Hai scambiato le pistole!" Gridò Steve cercando di rialzarsi ma impossibilitato per via del colpo stordente. " Quando diavolo lo hai fatto?" Gli domando non ricevendo alcuna risposta visto che il corpo dell amico era ormai senza più vità al suolo. " Dannazione!" Gridò sbattendo il pugno a terra e sentendo altro dolore. Ma prima che potesse dire o fare altro sentì il rumore di una volante che accostava e da quella uscì Alex e, prima che perdesse i sensi per via del farmaco sentì l uomo chiedergli cosa fosse successo.




Angolo dell'autore: Eccomi col capitolo 39 devo dirlo sarà il perido non ne ho idea ma è, sicuramente, uno dei peggiori. Avrei voluto renderlo meglio ma proprio non ci sono riuscito.
Grazie a chi legge e a chi recensisce ^_^ .


   
 
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