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Autore: Aliasor    29/09/2019    2 recensioni
-Seguito de "La farfalla senza occhi"
Dal capitolo tre: " Gatto e Pavone/ La Coccinella e l’Ape son nella regnatela,/ Quando, oh quando arriverà il pranzo? Nell’alba del crepuscolo insanguinato/ La Farfalla e il Mostro della Licia muoiono/ Chi è davanti nella bara?"
Oltre dieci anni dopo la sconfitta di Chimaira le cose Parigi sono ormai tornate tranquille.
Il secondo Papillon ormai è dalla parte degli eroi, Marinette e Adrien sono finalmente una coppia, qualcuno ha messo su famiglia.
Tutto questo verrà interrotto dal ritorno di una persona. O di una cosa.
Contemporaneamente appare Shelly che dovrebbe essere ormai morta. Cosa sta succedendo? E come è possibile l'apparizione di altri due Papillon?
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nooroo, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le Papillon'
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Endrick era furioso, sbatteva in continuazione la punta del bastone sul pavimento adirato, quello che aveva fatto era stato disubbidire a un preciso ordine suo e di sua madre.
Non si rendeva conto della gravità delle sue azioni?!
<< Mio re, la principessa...>>
<< Tu stanne fuori, Pollen. Con te ne parlerò dopo, la scusa di considerarci una “famiglia reale” non ti dà il diritto di appoggiare a prescindere tutte le idiozie che mia figlia decide di fare!>>
La piccola ape si nascose dietro Nooroo, era in preda a un dopo sbornia e per il cieco questo bastava come punizione. Nella sua testa era come se urlassero mille e più Duusuu e tutte dicevano qualcosa di diverso.
Arlette si era fatta piccola piccola sul divano, solitamente era sua madre il “poliziotto cattivo” ma quando il padre si arrabbiava era un uragano.
Non si fermava sino a quando non aveva capito la lezione.
<< Ti rendi conto di cosa sarebbe potuto succedere se non fosse arrivato Johan?! Usare i Miraculous non è un gioco, tu e Mael dovreste capirlo!>>
<< Ma lo zio Luka...>>
<< Luka un corno! Siamo noi i tuoi genitori e devi ascoltare noi, non lui. Ringrazia il cielo che il maestro Fu non sia in città, lui sì che si sarebbe arrabbiato! In confronto io ti sembrerei un micetto!>>
<< Ma pap...>>
<< Va in camera tua sino a nuovo ordine. Uscirai solo per andare a scuola, in biblioteca, dal medico in caso di emergenza o con uno di noi due nel caso.>>
Quando voleva sapeva essere severo, non era restrittivo come Gabriel Agreste con la progenie, ma sapeva il fatto suo. Almeno quando non urlava contro una pianta per errore, cosa capitata giusto due o tre volte.
Stavolta persino Chloé gli dava ragione da vendere, e non scordiamoci che lei era quella che palesò davanti a tutti il suo essere Queen Bee. Cosa che creò problemi quando annunciarono il loro matrimonio pubblicamente, ma questa è una storia da special.
La stessa fine fece Mael, chiuso nella sua stanza. Era stata Marinette ad occuparsene, il padre non era il massimo nelle punizioni.

Johan si preparò il divano posando un cuscino e una coperta con i coniglietti, era stato costretto a cedere alla sua ospite il suo letto. Il suo amato letto. Il suo adorato letto.
<< Perché hai un dakimakura con sopra stampato un letto?>>
<< Io amo il mio letto…>>
<< Okay, sei strano, ma non ti giudico. Hai birra?>>
<< Quella… robaccia non … entra in casa mia. Niente alcolici. Niente sigarette.>>
Il giovane non permetteva a cose del genere di entrare in casa sua o di avvicinarsi a lui. Brutti ricordi.
Si lasciò cadere sul mobile come peso morto. A prima vista non gli avresti dato un centesimo, ma la sua stanza era piena di roba degna di un novello Leonardo da Vinci.
Sculture in corso, progetti e calcoli matematici, animaletti impagliati e quello che aveva l’aria di un dipinto in corso d’opera. Chi diamine era quel Johan realmente? Non sembrava tanto diverso da un pigrone qualunque.
Pouff invece svolazzava per la stanza con l’aria di chi non aveva intenzione di chiudere occhio. Di certo non poteva essere lui a produrre quella roba. Non sembrava il tipo di persona in grado di mantenere la concentrazione per più di dieci minuti di fila. O due.
Stava urlando di come fosse felice di avere due Nooroo invece di uno solo, non aveva mai immaginato dell’esistenza di un multiverso.
<< Posso farti una domanda? Come mai non sei stato sorpreso a differenza degli altri?>>
<< Mhhh… non sapevo chi eri e comunque è mio pensiero non sorprendermi di nulla. L’universo è… yawn… pieno di misteri. Così come può esistere un altro mondo, può esistere una famiglia che non ama i propri figli.>>
Iniziò a dormire comodo all’improvviso, come a non voler terminare la loro conversazione o come se non gli interessasse.
Con qualche anno in meno, magari, ci sarebbe uscita volentieri insieme. Chissà se la sua controparte era simile a lei?
Però… “Endrick” era il nome a cui spesso accennava Nooroo. Era lo stesso che aveva incontrato, il marito di Chloé? O era un caso? No, non era possibile. Aveva anche lui un Nooroo, era certo che fossero la stessa persona di due linee temporali differenti.

Il giorno successivo Endrick era chiuso nel suo studio nel municipio, si stringeva la fronte tra le due dita metalliche della protesi. Era stressato da fare schifo.
Se non avesse già avuto i capelli bianchi, essi si sarebbero sbiancati.
Anche il suo Kwami aveva deciso di stare in silenzio nonostante il mal di testa che lo attanagliava fosse passato. A differenza di Gabriel non si sarebbe arrabbiato con lui, ma aveva bisogno di tranquillità e pace.
Marinette era la leader, ma era lui che si occupava di tutte le faccende logistiche. Era il suo numero due in pratica, non aveva voluto delegare nulla ad Adrien, era già abbastanza occupato di suo. Suo padre gli aveva alleggerito il carico, ma gli impegni restavano. Insieme alle occhiatacce che Agreste Sr scagliava contro Nino.
Gli avevano rovinato persino la seratina romanica con Chloé.
Prima quel tipo nel suo ufficio, poi l’arrivo di Shelly dell’altra linea temporale, un tizio che sembrava un ragno-capra e il dover mettere in punizione sua figlia.
Forse aveva esagerato con lei, alla sua età aveva fatto di peggio, lavorato per il peggio. Lei e Mael volevano rendersi utili.
Prese il telefono fisso e fece una chiamata con il sorriso sulle labbra.
<< Arlette, sono papà. Senti forse ieri ho esag...>> si bloccò. << Cosa sono questi rumori? Non sono i rumori da scuola. Arlette, dove sei?>>
<< Crssshhh non ti sen… papà… la lin… a scuol… sono! Crsshhhh!>>
<< Arlette, dove sei?! Con me non funzionano questi trucchi!>> Gli riattaccò in faccia. << ARLETTE! NON CI PROVARE!>> Urlò infuriato. << IN QUESTO SEI UGUALE A TUA MADRE!>>
Nooroo uscì fuori dalla spilla, sembrava avere lo sguardo di capiva i suoi sentimenti.
<< Vado a cercarla?>>
<< Grazie, Nooroo. Io vado a prendermi un’aspirina.>>



Finalmente il nuovo capitolo è online. Nooroo in post sbornia, Endrick fa il padre severo e scopriamo qualcosa su Johan mentre altro è lasciato intendere.
Scusate il ritardo, ma tra racconti per il mio blog,studio e i cosplay per Lucca Comics si fatica. Picola curiosità a tema: il prossimo anno porterò Mayura a Lucca Comics. Esatto, farò il mio primo crossplay. Essendo anche Metatton Ex ho qualche rudimento di make up.
Per l'occasione ho comprato una macchina da cucire portatile a soli 6 euro, davanti agli sguardi sconvolti di alcuni vecchietti che mi vedevano passare con macchina e tinte per tessuti.

   
 
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