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Autore: DarkSideOfTheMoon_95    30/09/2019    0 recensioni
In una notte buia e nuvolosa, lungo una strada non illuminata, su una macchina nera…
Genere: Dark, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Lara non poteva credere ai suoi occhi. 

Che cosa stava accadendo? 

Tutto ciò era forse collegato a quello strano complesso fluttuante e a quelle voci?

Era confusa e terrorizzata.

Cosa poteva fare?

Scappare? 

Nascondersi?

O forse pregare?

La sala ormai non sembrava più una stazione di servizio ma un mattatoio… se non peggio. 

Ovunque c’erano cadaveri di uomini, donne, anziani e bambini immersi in pozze di sangue. Sangue che ormai si trovava, oltre che sul pavimento, anche sulle pareti bianche del locale.  

Gli assalitori  continuavano ad accanirsi sui corpi privi di vita con qualsiasi cosa avessero per le mani, sfigurandoli in maniera indescrivibile, con una tale rabbia che perfino il diavolo in persona avrebbe provato disgusto per le loro anime.

Che fare, dunque? 

Il panico e l’orrore si erano impadroniti del corpo di Lara. Non poteva rimanere lì perché nel giro di una trentina di secondi quegli indemoniati si sarebbero accorti anche di lei e allora sarebbe stata la fine. 

Ma come uscire senza farsi vedere? 

Serviva un piano.

Rifletti. 

Rifletti, pensò la ragazza. 

Bene, come prima cosa, pensò, non bisognava attirare l’attenzione; quindi silenziosamente andare…

<< AAAAAAAAH! >>

Un urlo fortissimo arrivò dalle sue spalle. 

La ragazza si girò di scatto. 

Era stata Giada a lanciare quell’urlo tremendo mentre Stefano e Luca erano palesemente sotto shock. 

Giada, Luca, Stefano… è vero! C’erano anche loro con lei. 

Presa dagli avvenimenti, Lara, si era completamente dimenticata della loro presenza. Ora, oltre a salvare se stessa, doveva cercare di salvare anche altre tre persone. 

Perfetto.

Si rigirò subito verso il luogo del massacro per vedere se l’urlo era stato sentito. 

Come non detto. 

Tutti quei pazzi assassini ormai guardavano solo loro quattro. 

Doveva trovare una soluzione alla svelta. 

Si guardò intorno.

L’ingresso era impossibile da raggiungere.

“TOILET”. Il bagno…

Una sedia a qualche passo da lei. 

Una trentina di persone, vittime di chissà quale strano caso di pazzia collettiva. 

Ok, pensò, al diavolo tutto, tanto all’inferno ci siamo già. 

<< In bagno! Correte! Ora! >> urlò tutto d’un fiato ai compagni.

In quel momento tutte le persone della sala iniziarono a correre nella loro direzione emettendo urla rabbiose. Lara fece due passi a destra, afferrò la sedia, puntò le gambe di questa verso la folla inferocita e riparandosi la testa sotto lo schienale iniziò a correre loro incontro nella speranza di aprire un varco verso i bagni. 

Un secondo dopo ci fu l’impatto. La ragazza d’istinto serrò gli occhi e iniziò ad urlare anche lei. 

Avvertì gabbie toraciche rompersi contro le gambe della sedia. Quelle persone ci si buttavano contro senza nessuna paura di morire… sentì unghie e forse anche lame di coltelli cercare di ferirle le braccia, mani afferrarle i capelli e strapparglieli. Inoltre doveva anche stare attenta a non scivolare sul pavimento reso viscido dal sangue, o sarebbe stata la fine. 

Iniziò a piangere disperatamente, non solo per il dolore, il terrore o perché pensava seriamente che sarebbe morta in quella sala ma, soprattutto, perché sentiva sotto i suoi piedi i corpi delle vittime di quella strage e le loro ossa rompersi sotto il peso del suo corpo. Se solo fosse uscita da lì, Lara, sapeva che quella sensazione non l’avrebbe mai più abbandonata. 

 
   
 
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