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Autore: Simon Kog 95    30/09/2019    2 recensioni
Simon Kog è un nuovo poliziotto, proveniente dall'Italia, della Centrale di Polizia di Tokyo. Figlio segreto del dottor Agasa, è stato assunto dall'Ispettore Megure affinché dia una mano nella lotta contro la criminalità organizzata di quella città.
Affianco a lui, un altro poliziotto è stato appena trasferito nella stessa centrale... un uomo di bassa statura di nome Crilin, che ancora fa fatica a superare gli avvenimenti del Torneo del Potere.
Da questo legame lavorativo, i mondi di Dragon Ball e Detective Conan inizieranno a fondersi creando una storia unica ed avvincente... quella che riguarderà la leggenda di Hunter Warrior, il guerriero cacciatore che tutti gli abitanti del pianeta Terra hanno iniziato a temere per le sue gesta.
Molti personaggi avranno un legame passato con questo assassino spietato...
... una scienziata vittima del suo stesso veleno...
... un cyborg che deve accudire una piccola bambina trovata abbandonata dietro la sua porta di casa...
... un uomo che scopre, improvvisamente, di essere padre...
... un sayan che deve imparare a fare da maestro a delle allieve molto particolari...
... ed infine, una giovane infermiera che riuscirà a rubare il suo cuore!
Il pericolo, tuttavia, è alle porte... e solo Simon Kog, al fianco dei suoi amici, potrà salvare tutti!
Genere: Azione, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Hiroshi Agasa, Nuovo personaggio, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Folds Of Fate - Battle for Supreme God's Throne'
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Salve a tutti! Come va?

L'ultima volta ci siamo lasciati con tantissime rivelazioni e colpi di scena! Clarice Red è la creatrice di X-X-I, Simon Kog ha rischiato di essere ucciso non solo da Freezer, ma anche per mano di un tizio sconosciuto. Chi sarà mai?

Ma non solo. Cosa ci racconterà mai quella lettera lasciata dalla madre di Simon?

E voi avete già tradotto il messaggio? No?

Allora vi lascio un indizio molto importante, che vale per entrambe le pagine, ovvero...

... nessuna delle due pagine presenta un punto e a capo. Come è possibile? Qualcosa a che fare con le frecce e con la lumaca?

Secondo indizio, più semplice rispetto al primo, è che le due pagine hanno metodi di lettura differenti, ma molto simili.

Nel prossimo capitolo, vi darò un ultimo indizio, con il quale vi rivelerò letteralmente l'opera dal quale ho tratto spunto per il seguente codice!

Vi lascio alla storia... e vi anticipo subito che i prossimi capitoli saranno tutti molto frenetici e ricchi di colpi di scena del tutto inaspettati!

Buona lettura a tutti!

GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR

Il Gruppo Karasuma parte all'attacco! Inizia la battaglia per il predominio di Tokyo!

Sabato 28 Luglio 2018

SIMON

[Beautiful Horror Soundtrack – BEST OST IN THE WORLD]

La polizia arrivò da me mezz’ora dopo averla chiamata, suscitando la curiosità di tutti i condomini, inclusa Chi e la sua famiglia i quali vennero subito a sincerarsi delle mie condizioni.

Tra i miei colleghi, con mia grande sorpresa, si presentarono anche Miwako e Wataru, ai quali spiegai quanto accaduto.

Come era prevedibile, tuttavia, non fu trovata alcuna traccia o dimenticanza dello sconosciuto, a parte i segni di effrazione sull’uscio della vetrata che portava fuori nel balcone. Con mio grande rammarico, nemmeno le altre famiglie del mio palazzo affermarono di aver visto qualcosa di strano. Chi, d’altro canto, affermò di essere stata fuori in giardino per tutto il giorno, proprio davanti alla finestra del mio balcone, e non aveva visto niente di sospetto.

Perlomeno, con tutto il macello causato dalla mia chiamata, quel bastardo non si sarebbe più fatto vivo così presto. Ma le dichiarazioni di Chi mi fecero comprendere di non avere a che fare con degli incapaci…

… questa poteva essere opera soltanto di uno dei nostri nemici… e se il mio istinto non falliva, avevo già una mezza idea di chi potesse essere il colpevole.

A causa di quanto avvenuto, fui costretto a raggiungere momentaneamente mio padre per informarlo di quanto fosse accaduto quella notte. Lui, come era prevedibile, si preoccupò molto per la mia salute, ma riuscii a tranquillizzarlo sostenendo di aver già individuato il colpevole e che lo avrei messo subito sotto tiro grazie alla polizia.

Non so se mi credette per davvero, ma sembrò lasciar stare, per il momento, iniziandomi a raccontare quanto fosse successo a casa sua il giorno prima, seduti come sempre sopra al suo divano.

[Sad Piano Music – BEST OST IN THE WORLD]

Fu in quel modo che venni a sapere il motivo per il quale Conan non si fosse presentato a casa dei cyborg l’altra sera… e non era una bella storia da raccontare.

Quindi ha assunto il farmaco senza prima rivelare la verità a Ran…

Non esattamente…” confermò il dottor Agasa “… dopo aver dato il suo ultimo saluto a lei e a Kogoro nella forma da Conan, ieri mattina, Shinichi aveva lasciato anche una lettera in camera da letto della sua ragazza. Ran, però, non l’ha trovata… così, quando lui si è ripresentato davanti a lei, di nuovo adulto, è rimasta completamente spiazzata…

… non ha molto senso…” ammisi io, confuso “… anche se lei non avesse letto la lettera, come avrebbe fatto a capire che… oh no… me ne stavo per dimenticare…

Lei è in grado di percepire le aure…

A parlare era stata Ai, visibilmente assonnata, scendendo le scale seguita dal suo cane Higo, il quale scattò in mia direzione per farsi accarezzare.

Ehi, come va col viso?” le domandò preoccupato mio padre, facendomi notare solo in quel momento del brutto livido sulla guancia destra della bambina.

Io sto bene… è Kudo che sta in depressione cronica…” rivelò la piccola, sedendosi sul divano in mezzo a noi “… Ran era su tutte le furie quando si è resa conto che l’aura di Conan e quella di Shinichi fossero completamente identiche. Abbiamo provato a spiegarle ciò che stava succedendo… ma lei era convinta che Shinichi la stesse tradendo con me… mi ha proprio dato un bel calcio… ahi ahi…

Io prendo del ghiaccio e della pomata…” affermò mio padre alzandosi dal suo posto per andare in cucina, sicuramente con l’intenzione di raccogliere l’occorrente con cui medicare sua figlia adottiva.

Perciò è stata Ran a farti quel livido…” compresi io, cercando di consolare la piccola “… mi spiace non ti abbia creduto…

“… anche a me, ma non è questo ciò che importa al momento, giusto?” mi rispose Ai, voltandosi verso di me “Io ho fatto la mia parte dicendole la verità. Se non vuole credermi, a perderci è solo lei… ma mi fa male vedere Shinichi soffrire in questo stato, perché so che in parte è colpa mia…

“… si sistemerà tutto. D’altronde, lui l’ha fatto per proteggerla, ed aveva lasciato quella lettera in camera sua, giusto?” la tranquillizzai io, cercando di risollevarle il morale “Ran ti ha tirato quel calcio perché credeva che tu fossi l’amante di Shinichi, non perché le hai nascosto la storia dei MIB

[Vector To The Heavens – KINGDOM HEARTS ORCHESTRA]

La piccola annuì, un po’ più serena, voltandosi poi in mia direzione e guardandomi dritto negli occhi.

Ho sentito ciò che è accaduto a casa tua… non ti hanno fatto nulla, vero?

Nah… era venuto lì soltanto per spiarmi. Non volevano uccidermi” le risposi io, con sincerità “Per di più, sono riuscito ad intravederne la sagoma, perciò non sarà così stupido da starmi dietro, non ora che io sono consapevole di avere qualcuno alle calcagna. L’unica cosa che si è portata via è stata la capsula con la moto della C-C, mentre i miei oggetti più preziosi li porto sempre appresso… così come adesso!

Prontamente le indicai la borsa del mio computer, all’interno della quale mi ero messo tutto ciò che avrebbe potuto smascherarmi.

Credi si tratti di uno di loro?” mi domandò lei, preoccupata “E’ uno dei tuoi nemici?”

Uno dei tanti…” ammisi io, senza peli sulla lingua “… per fortuna, dal 1 agosto andrò ad allenarmi da Whis-Sama. Quando arriverà il giorno del torneo, non ci sarà nessuno in grado di sconfiggermi!

Mio padre tornò dalla cucina, incominciando a medicare la ferita di Ai.

Posso farti un’altra domanda?” le domandai io, incuriosito “Perché tu non hai assunto l’antidoto?

Io non voglio tornare adulta

La fermezza di quella risposta mi spiazzò totalmente.

Se io tornassi come… come tu sai… io non riuscirei a riprendere in mano la mia vita. Tornerei semplicemente ad essere la donna che tutti temono, la ricercatrice del veleno più pericoloso al mondo… io, però, voglio cancellare quel passato, se mi è possibile, risparmiando problemi a tutte le persone a cui ho voluto bene e a quelle con cui ho legato dopo essermi rimpicciolita. Voglio vivere come Ai Haibara, per assaporare l’infanzia e la vita che non ho mai avuto a causa di quei… Simon… tu mi capisci, non è così?

Sì, Ai… ora più che mai…” ammisi io, rendendomi conto di come la piccola avesse parlato dei MIB senza alcun filtro, come se avesse compreso che quello era il terribile segreto mai raccontatomi da lei.

COSA SIGNIFICA – NON STA DA NESSUNA PARTE?! – IO L’HO LASCIATA IN CAMERA TUA, SOPRA AL TUO CUSCINO! NON PUO’ ESSERSI VOLATILIZZATA NEL NULLA!

[Beautiful Horror Soundtrack – BEST OST IN THE WORLD]

L’improvviso urlo di Shinichi, dal piano superiore, ci fece venire un leggero brivido.

Sta parlando della lettera…” esclamò mio padre, con convinzione “… strano che lei non l’abbia trovata…

… strano…” ammisi io, incominciando a nutrire forti sospetti “… è troppo strano! Aspettatemi qui! Torno tra qualche istante!

Senza dare loro il tempo di chiedermi spiegazioni, io mi misi due dita sopra la fronte e mi tele-trasportai a casa del detective Kogoro, proprio in camera della giovane Ran.

L’adolescente aveva proprio combinato un vero disastro! Ogni mobile, all’interno della sua stanza, era stato rigirato dall’altra parte. Lì, vicino alla finestra, Sherlock la osservava inerme, incapace di poterla aiutare al momento.

AAAAAHHHHHH! SIMON!” mi urlò terrorizzata lei, facendo cadere il cellulare a terra e coprendosi con le braccia. Era in pigiama, normale la sua reazione.

Ma non mi trovavo lì per quel motivo.

Attivai immediatamente il Biological Traces all’interno della camera… e sbiancai quando mi resi conto della terribile verità.

SIMON! COSA DIAVOLO CI FAI QUI! QUESTA E’ UNA PROPRIETA’ PRIVATA!” mi urlò contro Kogoro, il quale era entrato dentro la camera di sua figlia, allarmato dalle sue urla.

A quanto pare non sono l’unico che se ne sbatte di questa legge…” dovetti constatare, ormai certo della mia deduzione “… Ran! Sei ancora in contatto telefonico con Shinichi, vero?

S… sì… ma cosa sta succ… EHI! NON PRENDERMI IL…

Shinichi! Sei ancora in linea?

Simon! Ma cosa… perché sei lì?! Che sta succedendo!?

Molto semplice, mio caro detective…” affermai io ad alta voce, scioccando tutti con la mia rivelazione “… i MIB hanno scoperto il tuo segreto… sono stati loro a far sparire la tua lettera!

***

[Continuazione - Beautiful Horror Soundtrack – BEST OST IN THE WORLD]

Cinque minuti dopo, all’interno della casa dei cyborg si era creata una vera e propria folla. In quel lasso di tempo, io avevo tele-trasportato quante più persone possibili nel nostro covo segreto, capendo che il Gruppo Karasuma avrebbe immediatamente iniziato a dare loro la caccia.

Le persone coinvolte furono Shinichi, Ran e la sua famiglia, mio padre ed Ai, l’ispettore Sato e Wataru, C-22 e Clarice accompagnati da tutta la famiglia Akai (inclusa Mary, la quale aveva cambiato il suo atteggiamento da quando Bulma e Crilin erano andati a parlare con lei) e la famiglia di Ayumi, compresa la piccola. I genitori di Shinichi, invece, ci avrebbero raggiunto il pomeriggio. Poco dopo, ci raggiunsero anche Domenico, Claudia e Crilin (lui con tutta la sua famiglia), Heiji e Kazuha, ed infine, con mia grande sorpresa, anche Goku e Piccolo. L’unico a non presentarsi fu Shukichi Haneda, il quale si trovava dall’altra parte del pianeta ad un torneo di Shoji e non era realmente in pericolo, non avendo mai avuto reali contatti con i MIB.

Ovviamente, oltre a loro, vi stavano anche Higo e Sherlock, i quali avevano già fatto amicizia e stavano giocando in giardino.

Solo quando fummo tutti presenti, iniziai a spiegare loro quanto stesse avvenendo, affiancato da tutti i membri della squadra Antimafia di Tokyo, inclusi i cyborg, questi nelle loro uniformi.

Da questo momento in avanti, almeno fino al termine del XXVIII Torneo Mondiale di Arti Marziali, tutti voi verrete protetti dalla nostra squadra e dai loro alleati!

[Universe – DRAGON BALL SUPER]

COSA?! E’ UNO SCHERZO, SIMON?! COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO?!” mi urlò furibonda Miwako, prima che io le rivelassi tutta la verità.

Questa notte un’associazione criminale conosciuta come Gruppo Karasuma, o meglio, come MIB, ha attuato una perlustrazione nelle case di Kogoro Mori e del qui presente Simon Kog!” le rispose Claudia, con fermezza “Se in quest’ultima non hanno trovato nulla, nella prima hanno trafugato un documento molto importante, in grado di mettere in pericolo la vita di tutti i presenti dentro questa stanza!

La reazione di tutti, ovviamente, fu di autentico stupore e sbigottimento.

Credo che non tutti conoscano la verità, Simon… sarebbe meglio metterli al corrente di quello che sta succedendo…” mi consiglio Domenico, decisamente preoccupato “… rivelando tutti i dettagli…

Io annuii, comprendendo le ragioni del mio collega, e feci cenno a Shinichi di farsi avanti per raccontare a tutti la verità.

Credo che quasi tutti mi conosciate perfettamente, ormai. Il mio nome è Shinichi Kudo, e sono uno studente liceale che, un giorno, desidera diventare un grande ed eccellente detective. Circa otto mesi fa, precisamente il novembre dello scorso anno, ho intercettato uno scambio illegale tra criminali, ma sono stato scoperto e mi hanno obbligato ad ingerire un veleno. Quest’ultimo, però, invece di uccidermi, ha fatto regredire le mie cellule fino a farmi tornare un bambino di sette anni, che voi avete conosciuto perfettamente. In questi otto mesi, ho vissuto come Conan Edogawa e ho continuato a dare la caccia a questi criminali senza scrupoli, con la speranza di poter riottenere il mio vecchio corpo. Ieri, grazie ad Ai Haibara, sono riuscito a tornare normale… ma ho commesso un grande errore…” ammise lui, voltandosi verso Ran … non ho avuto il coraggio di dirti la verità in faccia, e come un codardo ti ho scritto una lettera in cui ti spiegavo tutto, per filo e per segno… ma i MIB sono entrati dentro casa tua e l’hanno presa senza farsi scoprire!

Perciò adesso, tutte le persone che hanno avuto contatti con Conan Edogawa o Ai Haibara sono in pericolo di vita!” affermai io, con veemenza, prima di ammettere con dispiacere “Devo, inoltre, chiedere scusa anche io. Durante l’intervista a ‘COUNT-DOWN’, ho esagerato nel provocare i nostri nemici, e loro hanno agito di conseguenza. Temo che l’azione dei MIB sia nata proprio a causa di questo mio errore, e non per colpa dei due ragazzi. Loro puntavano a capire cosa mi stesse proteggendo le spalle, e grazie a questa azione da loro compiuta, ora conoscono tutti i nostri piani…

Ma non possiamo rimanere rinchiusi qui per un mese intero!” protestò Ayumi, preoccupata.

Ne sono consapevole… semplicemente andrete a vivere lontano da Tokyo, in luoghi difficilmente raggiungibili dai nostri nemici senza essere scoperti!” confermai io, con tranquillità, rivolgendomi prima alle cinque allieve di Son Goku “Voi andrete a vivere a casa di Crilin, dal Genio delle Tartarughe di Mare, che si trova al centro dell’Oceano Pacifico. Lì potrete anche allenarvi in vista del torneo. Le vostre famiglie o conoscenti, per comodità, vivranno a Los Angeles all’interno della vecchia casa di Bulma, e potranno tenersi in contatto con voi! Lì, andranno anche Clarice, C-22, Rosalia ed Adolf, così da permettere loro di continuare le loro indagini…

“… con me viene anche Leonardino!” affermò la regina di Palermo, stringendo a se suo figlio.

Non mi oppongo a tale decisione, ma dovrà essere tenuto d’occhio!” la tranquillizzai io, prima di domandare a tutti “Ci sono delle domande che desiderate farci?

[Sadness and Sorrow – TAYLOR DAVIS]

Nessuno, all’inizio, sembrò voler ribattere, almeno fino a quando non vidi la mano alzata della madre di Ayumi.

Mi scusi, signore… io e mio marito vorremmo sapere se tutto ciò è legale o meno. Ci sono dei rischi? Avremo l’appoggio della polizia?

Fino al 1 agosto, no” ammisi io, con dispiacere “La nostra sezione, fino a quel giorno, non potrà muoversi legalmente senza il permesso della polizia… e potrebbe esserci una possibile talpa, o più di una, infiltrata nella centrale!

Perciò dovremo trasferirci in un altro stato perdendo tutto ciò che abbiamo costruito per anni…” si rese immediatamente conto invece il padre, sospirando e guardando negli occhi sua moglie.

Poi mi dette conferma dei miei sospetti.

Allora io e mia moglie resteremo qui…

NO! MAMMA! PAPA’! IO NON VOGLIO SEPARARMI DA AI! VOGLIO AIUTARLA COME HA FATTO LEI QUANDO ERO IN DIFFICOLTA’!

Ayumi… amica mia…” esclamò commossa la piccola Ai, colpita da quelle parole così sincere.

Tranquilla, Ayumi… tu starai da questo Genio e ti allenerai per il torneo, come ti ha ordinato il poliziotto!” Sakura tranquillizzò sua figlia, voltandosi poi verso di me, affermando “Sarebbe troppo rischioso allontanarci tutti. Molti adulti, qui presenti, hanno un lavoro stabile e rischierebbero di perdere tutto. Se dobbiamo proteggere qualcuno con un tale rischio… preferiamo che siano i nostri figli ad avere la nostra massima attenzione! E poi non risulterebbe strano? Io e mio marito non abbiamo mai saputo di questa storia… e se questi nemici, con la nostra fuga, pensassero il contrario?

Lo stesso vale per me!” confermò Kogoro, sorprendendo sia la sua ex-moglie che Ran “Se perdessi il mio lavoro ancora una volta, non potrei più rientrare in polizia qualunque sia la causa della mia assenza. Ran, invece, è ancora giovane ed ha superato il processo per l’incidente avvenuto in casa di quel boss della Yakuza. Preferisco che sia lei a ricevere la protezione necessaria…

“… a questo punto, direi che mi tocca rimanere qua per tenere d’occhio questo citrullo!” accettò Eri, con un dolce sorriso verso suo marito.

Ovviamente, Ran non prese affatto bene questa decisione.

NO! NON POTETE RIMANERE QUI! RISCHIATE DI MORIRE SE…

Non preoccuparti, Ran… se desiderano rimanere qui, li affiancheremo ad uno dei nostri cyborg!” cercò di tranquillizzarla Shinichi, beccandosi tuttavia la più assassina delle occhiatacce dell’adolescente.

Puoi star pur certo… che di te io non mi fiderò mai più! Mi hai capito?!

Allora puoi fidarti di me!

Con nostra grande sorpresa, James si portò tra i due e si indicò con spavalderia.

Io sono Rosso, e sono l’androide del tuo fidanzato senza cervello!” affermò con simpatia, cercando di risollevare il morale della giovane “Fra i due, io sono quello più responsabile, sincero e premuroso… mi occuperò io dei tuoi genitori, se per te va bene!

Shinichi stava per ribattere, ma Bulma prontamente gli sferrò una gomitata sulle costole per fargli intendere di non intromettersi. Ed anche io mi trovavo d’accordo con lei.

L’unica cosa saggia che il giovane potesse fare, al momento, era quella di non stare troppo addosso alla ragazza e di lasciarla respirare un pochino, così che potesse tornare a ragionare lucidamente. Se c’era qualcuno di cui potesse fidarsi ciecamente la giovane, quello era senz’altro James.

Prometti che ti prenderai cura della mia famiglia?” gli chiese Ran, con sincera preoccupazione.

Darò la mia vita per loro, puoi starne certa!” la rassicurò James, alzando il pollice all’insù “Tu pensa a diventare quanto più forte possibile, mentre io farò la guardia ai tuoi genitori… e darò un po’ di fastidio al mio padrone per darti un po’ di soddisfazione!

EHI!” esclamò offeso il giovane detective, beccandosi l’ennesima gomitata da parte di Bulma e, in aggiunta, anche di Claudia, entrambe più esperte nel campo dell’amore e più propense a dare una mano, in certi casi.

Le parole di James, infatti, parvero funzionare, dato che la giovane gli rivolse un sorriso di sincero apprezzamento. Ciò di cui aveva bisogno Ran, in quel momento, era di avere qualcuno dalla sua parte, dato che sia lei che Shinichi avevano molte ragioni con le quali ribattere.

Si sarebbero riappacificati in fretta, ne ero convinto.

Rimarremo anche noi, a questo punto” affermò Miwako.

Non possiamo lasciare la centrale incustodita!” confermò Wataru.

Io raggiungerò Los Angeles” dichiarò Mary, con tranquillità “Se rimanessi a Tokyo, al momento, sarei soltanto di intralcio. Preferisco dare una mano dall’America, nel mio campo

Perfetto…

Andrò anche io in America” mi colse alla sprovvista mio padre, indicando Clarice e C-22 “In questo modo potrò dare una mano in più alla mia amica!

CO-COME?! NE SEI SICURO?!” gli domandò Heiji, incredulo davanti a quelle parole.

Per me va bene… ma la vostra casa?” domandai io sia al dottor Agasa che ad Ai.

[Pain’s Theme – NARUTO]

Fu la piccola a rispondere.

Simon… quanto tempo credi che i MIB ci metteranno a trovare casa nostra? Nemmeno un giorno, conoscendoli. Dal momento in cui ci hanno scoperti, Villa Kudo e la casa del dottore sono sotto il loro tiro… ed io so perfettamente come agiranno, in quel caso…

Appiccheranno fuoco alle due case come segnale…” confermò Shuichi, con dispiacere “… non prima di aver recuperato tutto ciò che possa essere utile a ritrovarti. Non è così?

Lei annuì, sempre più distrutta.

Sì… per loro, io sono la vergogna più grande al loro onore, da cancellare quanto prima possibile!” confermò Ai, con rabbia “Ora che sanno dell’esistenza delle sfere del drago, io non sono più utile alla loro causa… potranno ottenere ciò che vogliono semplicemente trovando quegli oggetti magici! Se rimanessimo all’interno di quelle case, sarebbe soltanto questione di tempo prima che qualche sicario venga ad ucciderci, cancellando le prove della nostra esistenza …

Credo che anche io seguirò la strada di Los Angeles” dichiarò Heiji, con determinazione “Se l’organizzazione tentasse di cercare informazioni sul mio conto, non troverebbero nulla sulla mia famiglia. Non dovrebbero essere in pericolo

Io rimarrò a casa del Genio per dare una mano negli allenamenti…” ci rivelò invece C-18, facendomi segno di ok con la mano “… una persona in più a proteggere queste ragazze sarà solo salutare!

Ma non è giusto! Non dovremmo essere noi quelle da difendere!” affermò contrariata Kazuha, portandosi davanti a tutta la sezione e dichiarando apertamente “Noi siamo perfettamente in grado di combattere! Non siamo forti come i nostri maestri, vero… ma non sarebbe più saggio mettere i più forti a difendere le nostre famiglie?! Sono loro a rischiare di più!

No, mia cara… stavolta non sei nel giusto!” la contraddisse però Domenico, facendo notare a tutti “Proprio perché siete così forti che dovete essere protette. Loro non cercheranno di ucciderci, non prima dell’inizio del Torneo. Sono convinto che, al momento, troveranno quanti più indizi possibili su chi sia il loro avversario più temibile in vista della competizione, così da poter giocare sui suoi punti deboli!

Perciò, il loro pericolo più grande riguarda esattamente voi…” confermò Piccolo, portandosi davanti alle sue allieve e dichiarando apertamente “… state pur certi che qualche membro dei MIB parteciperà al torneo e che farà di tutto per toglierci di mezzo. Se tutti noi perdessimo, il Gruppo Karasuma sarà pronto a banchettare con i nostri corpi…

… ed è per questo che voi dovete rimanere quanto più isolate possibile ai loro occhi, più delle vostre famiglie!” confermai io, rassicurandole “I nostri cyborg hanno una potenza molto elevata e possono prendersi tranquillamente cura di loro. Voi siete il nostro asso nella manica… più avversari metterete al tappeto, più renderete la vita facile ai guerrieri più esperti come me, Crilin, Goku o Piccolo! I vostri sen-sei, da questo momento in avanti, vi alleneranno ogni giorno in vista del Torneo Mondiale… il miglior modo, per voi, di darci una mano sarà quello di potenziarvi quanto più possibile!

Questo varrà anche per me, Bra e Pan, non è così?” ci chiese Marron, con severità.

Ovviamente sì… anche io, in questo caso, potrei essere considerato come un membro di supporto” le confermai io, con sincerità “Ieri pomeriggio ho avuto a che fare con uno dei favoriti alla vittoria finale. Sono stato fortunato… aveva soltanto intenzione di parlarmi, ma abbiamo corso un rischio enorme”.

… chi è stato ad attaccarti, Simon?” mi domandò con curiosità e preoccupazione Goku.

Fu Crilin, tuttavia, a dargli la risposta terrificante.

Goku… è… è stato Freezer…

[Soundtrack 7 – DRAGON BALL Z]

La faccia paonazza del sayan e di Piccolo fu più che sufficiente per farmi capire quanto Freezer fosse temuto dai miei amici.

Direi che è tutto… vi conviene prepararvi per la partenza!” annunciai a tutti, iniziando ad incamminarmi verso l’uscita “Fatevi trovare tutti qui a mezzogiorno, con le valigie in mano! Io devo occuparmi di un’altra faccenda molto importante!

Simon! Aspetta! Non ci hai detto cosa farai tu in questi giorni!” mi chiese Crilin, preoccupato.

Anche io, come voi, dovrò seguire un allenamento molto duro, con Whis-Sama a farmi da insegnante… dal 1 Agosto mi trasferirò momentaneamente sul suo pianeta… in quel lasso di tempo, Claudia mi sostituirà come Questore dell’Antimafia! In quanto a questi giorni che mi rimangono… io ritornerò a casa mia ad occuparmi di Moon!

[Soundscape to Ardor - BLEACH]

Whis?!” esclamò sbalordita Sera, a bocca aperta “Proprio lui?! Seguirai un allenamento dell’angelo del nostro… SIMON! ASPETTA!

EHI! CHE SIGNIFICA TUTTO QUESTO?! QUANDO DOVREI SOSTITUIRTI IO!? RITORNA SUBITO QUI!!!

Prima che potessero dire altro, tuttavia, io mi misi due dita sulla fronte, raggiungendo nuovamente casa mia. Dopodiché azzerai nuovamente la mia aura, controllando che nessuno sconosciuto fosse presente.

Per fortuna tutto taceva, al momento, e non c’erano altri spioni in giro. Andai a cercare la mia piccola gattina, e la ritrovai stesa sul materasso del mio letto, ancora incasinato. A conferma non ci fosse nessuno, Moon era totalmente rilassata.

Ah, mia cara… spero tu ne abbia approfittato per recuperare qualche ora di sonno… perché dovrai darmi una mano in una caccia al tesoro!” le dichiarai io, recuperandola e poggiandomela sulla spalla.

Era una nostra abitudine. Quando volevo che mi seguisse fuori di casa, io la facevo sedere lì così da tenerla tranquilla e al sicuro. E a lei piaceva un sacco.

Mi misi nuovamente due dita sulla fronte, sbrigandomi anche a chiudere i suoi piccoli occhietti per non allarmarla. Cinque secondi dopo, avevo raggiunto la centrale di polizia e mi trovavo davanti all’ufficio del commissario Kuroda.

E’ l’ora di dare inizio alla caccia, piccola!” le confermai io, aprendo con decisione la porta di quella stanza.

***

[Sotto Copertura – SQUADRA ANTIMAFIA]

Hyoe rimase leggermente interdetto quando mi vide entrare con determinazione dentro il suo ufficio senza bussare prima alla porta. Temette una mia azione violenta, e si preparò a cacciare la sua pistola.

Io, per tutta risposta, lasciai scendere Moon dalla mia spalla e mi portai al massimo della velocità di fronte a lui, disarmandolo e lanciandolo dall’altra parte del tavolo. L’uomo crollò al suolo, incredulo, e per sicurezza gli tappai anche la bocca, inpedendogli di urlare o farsi scoprire.

Sim… ch… mmmrghhh!” protestò il mio commissario, ma non avevo ancora concluso.

Moon… a te la decisione!” affermai alla gattina, usando il mio KI per comunicargli la domanda e fargliela comprendere.

L’animale si avvicinò al mio commissario iniziando ad annusarlo, tutta concentrata…

… prima di iniziare a fargli le fusa, assolutamente convinta della sua non reale minaccia.

Grato di quella notizia, decisi di liberare dalla morsa il pover uomo, il quale ovviamente mi sbraitò contro con rabbia.

AGENTE KOG! CHE RAZZA DI COMPORTAMENTO E’ MAI…

Lei conosce il Gruppo Karasuma… e ieri notte ho subito un attacco da parte di uno dei suoi membri!” affermai con forza davanti al suo viso “L’unico uomo in grado di avvicinarsi con tale facilità alla mia casa è Tao-Pai-Pai, nome in codice Rum, un assassino specializzato negli omicidi, in grado di trasformarsi e mancante di uno o di entrambi gli occhi. Gli unici due sospetti, al momento, erano un cuoco di nome Kanenori Wakita e lei, signor commissario… e Moon mi ha appena confermato che lei è innocente! Ma questo non mi basta… ci sono delle persone in pericolo, signor Kuroda! Ho bisogno di sapere quanto più possibile su di loro e sul perché lei li conosce… e sono pronto a strapparle le informazioni con la forza se necessario! Parola di Hunter Warrior!

La determinazione e, soprattutto, la scoperta della mia vera identità fece impallidire l’uomo, il quale si inginocchiò davanti a me senza parole.

[Colonna Sonora – SQUADRA ANTIMAFIA]

Quindi… quindi è tutto vero… Juzo ha davvero portato Hunter Warrior dall’Italia… questa è una buona notizia… allora esiste davvero una sezione della polizia contro la Yakuza!

Non sono qui per parlare di me, commissario…” gli feci notare io, leggermente di fretta “… dopo di lei, io andrò a controllare anche il signor Wakita, per avere una conferma in più… ma prima mi darà le risposte che cerco, prima potrò andare a smascherare quel bastardo!

Sì, hai ragione… scusa…” confermò lui, con sincerità, rialzandosi da terra ed andandosi a sedere sulla sua sedia, mentre Moon si andò a stendere sul divanetto in pelle.

Come conosce il Gruppo Karasuma?” gli domandai io, con curiosità.

Per un caso di doppio omicidio avvenuto diciassette anni fa. Kohji Haneda, campione di Shoji, venne ucciso. Il maggiore sospettato all’epoca fu Asaca, la guardia del corpo di Kohji, ma quest’ultimo fece letteralmente perdere le sue tracce a tutti noi

Voi chi?

I servizi segreti giapponesi, ragazzo mio… di cui io sono il capo” mi rivelò Hyoe, afflitto “Iniziammo a fare delle ricerche e, grazie ad Amanda, venimmo a sapere la vera identità di Asaca, oltre che il suo vero aspetto…

“… Amanda?” mi domandai io, con sospetto “Ma lei non era…

Solo a quel punto mi resi conto del piano che avevano ideato i servizi segreti del Giappone.

… non posso crederci… la professoressa Rumi…

La professoressa Rumi” confermò lui, con sincerità “Lei venne attaccata, quel giorno, assieme all’uomo che tanto ammirava, ma Tao-Pai-Pai non riuscì a completare il suo lavoro. Io intervenni giusto in tempo prima che il suo coltello affondasse completamente il colpo dentro il corpo di quella ragazza. Fu allora che quella canaglia mi infilò la sua arma dentro il mio occhio, fuggendo via. Abbiamo scoperto, da qualche giorno, i resti raggrumati di ciò che è rimasto dopo essere stata rapita da quei due vermi schifosi… mi dispiace tantissimo. Era una donna di grande talento, ed era pronta ad affrontare nuovamente Tao-Pai-Pai…

Quindi ora sapete chi sia il vero Rum, adesso…” chiesi lui, ma il commissario fece segno di no con la testa.

Quel farabutto riesce a modificare il suo aspetto con estrema facilità. Perfino il nostro nuovo informatore, un giovane ragazzo infiltrato nel Gruppo Karasuma, non è riuscito a vederlo in volto

Perciò toccherà a me e a Moon trovare delle conferme…” esclamai io, soddisfatto, prima di chiedergli “… presumo che lei, con la sua carica, sappia cosa stia per succedere al nostro pianeta

Sì, ragazzo mio. Per sicurezza, ho invitato Whis-Sama a presentarsi nella nostra centrale, qualche giorno fa, per sincerarsi della fiducia dei miei uomini. Siamo fortunati… nessuno dei nostri colleghi ha dei legami con la mala-vita!

Quella notizia mi risollevò non poco. Sapere di potermi affidare totalmente alla mia centrale era una notizia meravigliosa.

Direi che qui ho finito…” affermai, con sincerità “… sarei dovuto venire nel suo ufficio molto tempo prima…

“… non fartene una colpa. Hai avuto un buon giudizio… ed anche la tua cara gattina!” ammise lui, avvicinandosi a Moon e grattandola dietro l’orecchio “Prendi quel figlio di puttana! Non fartelo scappare!

***

Mi tele-trasportai in un luogo non molto distante dall’agenzia investigativa di Kogoro Mori, con l’intenzione di raggiungere a piedi il ristorante di sushi dove lavorava Kanenori Wakita. Moon, come prima, si era messa sulla mia spalla.

Ottimo! E’ ora di raggiungere il nostro nuovo sospettato, piccola mia!” iniziai a dialogare con la piccola gattina, incurante delle occhiate stranite di tutte le persone attorno a me “In effetti non sono mai andato a parlare personalmente con questo tizio… avrei dovuto farlo molto prima, lo sai?

[Go Go Naruto - NARUTO]

AAAAAAAAHHHHHHH! FRATELLONE! NON LASCIARMI SOLA! NON TE NE ANDARE VIA SENZA DI ME! BUUUUUUUAAAAAAAAHHHHHHHH!

Lo giuro. Mai e poi mai mi sono vergognato così tanto in tutta la mia vita.

Nel giro di un secondo, mi voltai alle mie spalle, mi gettai addosso ad una piangente Ai e la tele-trasportai sopra al tetto di un palazzo, con Moon che affondò terrorizzata le sue unghie sopra la mia spalla.

Tu… piccola peste…” esclamai io, con disappunto “… MI HAI QUASI FATTO VENIRE UN INFARTO! COSA CAZZO CI FAI QUA!?

SONO VENUTA A RIPRENDERTI, TESTONE!” mi rispose di rimando lei, tirandomi un feroce pugno sopra la fronte.

AHIA!

TE LO MERITI! COSA DIAVOLO TI E’ SALTATO IN MENTE DI ANDARE A DARE LA CACCIA A RUM!? TI E’ ANDATO DI VOLTA IL CERVELLO?! SE FAI UN SOLO ERRORE, METTI IN PERICOLO TUTTI QUANTI!

Mi basterebbe anche solo provare a percepire il KI dei sospettati… ed ora so già che Hyoe Kuroda non fa parte dei MIB, e nemmeno la signorina Wakasa Rumi!” affermai io, massaggiandomi il bernoccolo che mi era spuntato “Come diavolo hai fatto a raggiungermi così di fretta!? Non sarai scappata ancora una volta in fretta e furia?!

Sì, invece! L’ho fatto di nuovo e ti avrebbero raggiunto anche gli altri se non li avessi rassicurati tutti!” mi rimproverò tuttavia Ai, voltandosi dall’altra parte decisamente offesa “Se vuoi fare qualcosa, avvisaci prima di agire così di fretta!

Sbaglio, o stai facendo la maestrina con… AHIA!” esclamai nuovamente, dopo l’ennesimo pugno sulla mia testa sferrato dalla mia sorellina adottiva.

Quello di prima era da parte mia… questo è da parte della tua vice Claudia e del tuo ispettore!” affermò con decisione lei, ordinandomi “Non azzardarti a raggiungere quel ristorante! Hai idea di quello che accadrebbe se Rum ti vedesse entrare con sopra la tua gatta? Non credi che lo troverebbe strano?! Faresti saltare tutta la sua copertura e lui scapperebbe… e non credere che si trovi da solo! Sarà sicuramente circondato da tutti i suoi uomini! Saresti l’esca perfetta per lui!

Questo lo credi tu! Posso affrontarli anche da solo se…

GIURO CHE SE CI VAI IO TI STARO’ ATTACCATA COME UNA COZZA E TI ROVINERO’ IL PIANO! E SE PROVI A SCAPPARMI, MI BASTERA’ AUMENTARE LA MIA ENERGIA, ED IL MIO SEN-SEI TI DARA’ LA LEZIONE CHE MERITI! BAKA BAKA BAKA!

[Daily Life - NARUTO]

Davanti alla sua insistenza e alle sue minacce, io fui costretto ad arrendermi, sospirando sconfitto.

Stai diventando sempre più antipatica, sorellina…” le risposi io, in realtà con affetto, prima però che mi venisse un piano per aggirare il problema.

Così, prima che lei potesse capire ciò che stesse accadendo, io separai l’anima dal mio corpo, il quale rovinò sonoramente per terra.

Che cos… NO! CAZZO! ME L’HA FATTA!

Mi spiace, mia cara, ma era troppo importante scoprire la verità, in quel momento. Eravamo rimasti per troppo tempo con le braccia incrociate al petto, ed i nostri nemici avevano deciso di approfittarne…

… era ora di rischiare e far capire loro di non essere stupidi come credevano.

Prontamente, sicuro di non farmi scoprire, feci svolazzare la mia anima per circa un chilometro, fino a farle raggiungere l’entrata del ristorante. Ricontrollai per sicurezza l’aura di Ai.

La piccola si era seduta per terra, aveva preso in braccio la piccola Moon e stava letteralmente bestemmiando tutti i santi che conosceva.

Consapevole di dover ricevere gravi punizioni al mio ritorno, mi accinsi ad entrare dentro a quel locale.

Era un normalissimo ristorante, come tanti altri, con camerieri e chef dall’aura tranquilla. Di questo Kanenori Wakita, tuttavia, non trovai stranamente traccia. Stavo per andarmene, quando mi resi conto della presenza di altri due tizi in particolare, a me conosciuti, e sorrisi.

[On the Precipice of Defeat – BLEACH]

Se quella non era una prova della sua colpevolezza, io non sapevo come definirla.

Seduti su un tavolino in lontananza, infatti, vi stavano niente di meno che Gin e Vodka i quali stavano discutendo a bassa voce!

Aniki… mi è appena arrivato un messaggio da parte di Kir!” affermò il secondo al suo superiore “A quanto pare, il detective Kogoro e sua figlia non sono ancora tornati a casa!

Era prevedibile… ora che sappiamo tutta la verità, cercheranno inutilmente di scappare… ma non ci riusciranno!

La tua deduzione si è rivelata corretta, alla fine… Simon Kog era un membro effettivo di questa sezione, non è così?

Ci ho azzeccato solo in parte, Vodka…” ammise tuttavia Gin, decisamente nervoso ed infastidito “Noi avevamo ipotizzato che fosse Kogoro a proteggere Sherry… quando in realtà si trattava di un moccioso di soli sette anni, che noi avremmo dovuto uccidere quel giorno al Luna Park quando era ancora Shinichi Kudo. Avevamo ipotizzato che Sherry fosse morta… quando in realtà ci ha fatto fessi diventando anche lei una piccola puttanella delle elementari! E non è tutto… anche quel figlio di puttana di Shuichi è vivo!

CO-COSA?! MA KIR NON L’AVEVA…

ABBASSA LA VOCE, IDIOTA!

Vodka si mise una mano davanti alla bocca, impaurito, ma il rumore e la frenesia dei tanti clienti aveva coperto il suo urlo.

Ma Kir non l’aveva ucciso davanti ai tuoi occhi?

Ancora ti ostini a credere a quella troia… quando torneremo alla base, si pentirà di essersi divertita con noi! Le farò provare un dolore pari a quello degli inferi, se non peggiore! E lo stesso vale per Vermouth e Bourbon! Per quale motivo credi che Shinichi e Shiho siano sopravvissuti così tanto senza farsi scoprire?

Perché loro li hanno coperti… dannazione! Abbiamo troppe talpe nella nostra organizzazione!” ammise Vodka, decisamente preoccupato, mangiando con foga il suo sushi “Cosa ne pensa il boss?

Quel vecchio rimbambito continua a volere tutti vicini a se, e crede in loro come se nessuno avesse il coraggio di opporsi a lui!” affermò Gin, con insoddisfazione “Perfino Rum si è reso conto di quanto il capo stia andando fuori di testa! La vecchiaia gli sta distruggendo quel poco di lucidità che gli rimaneva!

E cosa pensi di fare? Dubito che Rum voglia spodestare il suo…

Il ghigno di Gin tuttavia, fece intendere a me e Vodka l’esatto contrario.

… un momento… non dirai sul serio…

… per quale motivo credi che noi ci troviamo qui? Ricordi quell’agendina recuperata da Whisky e Chablis? Al suo interno vi stavano tutti i nomi ed i numeri di telefono di tutti i membri più importanti della nuova Yakuza! Lui ha fatto una scoperta pericolosa, questa notte, e mi ha dato ordine perentorio di raggiungere il suo ristorante per fare un accordo… con una certa persona che io conosco alla perfezione! Lui, invece… si occuperà personalmente del nostro caro boss una volta per tutte!

Quella rivelazione mi fece venire i brividi. Quella notizia era terribile… Rum e Gin avevano pianificato di uccidere Karasuma?!

Ma allora… ma allora chi sarà il nuovo boss?!

Ma che domande… chi altri, se non Rum? Io diventerò il suo vice, mentre a te verrà affiancato un sottoposto. La nostra prima azione, perché tu lo sappia, sarà quella di uccidere tutti i pesci marci della nostra organizzazione. Kir… Bourbon… ed anche quella stronza lecca-cazzi di Vermouth. In poche parole… quest’oggi, mio caro Vodka, riceverai una promozione inaspettata!

Senza parole, Vodka fece cadere le sue posate per terra.

Cosa c’è, mio caro amico? Sembri spaventato…

No… ecco… a dire la verità sono sbigottito… non avevo la minima idea di quello che stava accadendo! Tutto qua!

Il suo corpo, tuttavia, trasudava altro. Battito irregolare, sudore freddo, ticchettio frequente del piede sotto al tavolo…

… eh no… quel Vodka stava nascondendo qualcosa…

Gin, stranamente, sembrò non notarlo, dato che si limitò a bere un sorso del suo vino. Conoscevo perfettamente quel comportamento…

… apparteneva a chi si sentiva troppo sicuro di sé, accecato dal potere ottenuto.

Per curiosità, decisi di controllare i messaggi all’interno del cellulare di Vodka. Niente di anomalo fino a quando, tuttavia, trovai una e-mail parecchio sospetta, scritta in un italiano troppo familiare per i miei gusti…

A chi devi il tuo rispetto, Gustavo Regalia?

Per quale motivo una come Rosalia avrebbe dovuto contattare un uomo come Gustavo? Cosa potevano avere da condividere la regina di Palermo e quell’ex-mafioso calabrese?

Avrei dovuto parlarne con Domenico e Claudia, per capire meglio…

… no… aspetta… c’era qualcosa che accomunava Gustavo e Rosalia, e me ne resi conto nel momento in cui notai la somiglianza tra il genoma di Vodka e quello di un bambino particolare.

Se avessi avuto il mio corpo, avrei sogghignato senza alcuna ombra di dubbio. E bravo il nostro Gustavo… ti sei scelto una donna molto problematica!

[The Devil – BEST OST IN THE WORLD]

Finalmente ci rivediamo… Jin…

Fu a quel punto che mi resi conto della situazione gravissima in cui eravamo finiti.

Ma quale onore… sorellina…” affermò Gin vedendosi di fronte Urahara, l’amica di Samantha Edwards.

Risparmiati quell’appellativo… tu non sei più parte della famiglia!” lo liquidò fermamente la donna dai cortissimi capelli, sedendosi all’ultimo posto disponibile su quel tavolo “Non da quando cercasti di ammazzare nostro padre!

Lo sai… mi piace avere più potere possibile!” esclamò l’uomo dai capelli quasi argentei, prima di rivelare “Presumo tu abbia ricevuto l’e-mail di Rum…

Non sarei qui, altrimenti” confermò la donna, sogghignando “Ci avete proprio fatto un bel favore, devo ammetterlo. Hunter Warrior ci sta dando la caccia e noi ce lo avevamo proprio sotto al naso… questo, però, potrebbe non cambiar nulla…

“… se Karasuma non si facesse da parte, giusto?” dichiarò Gin, ricevendo un messaggio dal suo cellulare e mostrando loro un sorriso più diabolico di quello del diavolo “Oh… ma guarda… a quanto pare il vecchio è schiattato… ictus celebrale! Da questo momento abbiamo un nuovo boss… ed ora siamo liberi di contrattare con tutta la Yakuza!

La donna, per tutta risposta, recuperò la bottiglia di vino e si riempì il calice da sola. Non sembrava affatto sorpresa dalla notizia.

Sentiamo un po’, Jin… o Gin? Come dovrei chiamarti?

Vedi di darti una mossa… ho altro da fare… intendo fare delle indagini su una vecchia missione che Hunter Warrior ha compiuto con la nostra organizzazione!

Quella notizia fu perfino peggiore delle altre…

… se intendeva controllare, probabilmente, era perché aveva capito che qualcosa di strano fosse successo…

… e se non ci muovevamo per sviare i suoi sospetti, lui avrebbe scoperto di sua figlia!

Dovevamo impedirlo!

Ok ok, non ti scaldare. Cosa volete da noi?

Un’alleanza. Semplicemente vogliamo continuare a svolgere le nostre ricerche senza essere attaccati dai vostri Clan, almeno fino alla fine del torneo. Ora come ora, abbiamo tutti un nemico comune da affrontare, ovvero Hunter Warrior. Disponiamo di ottime frecce nel nostro arco, ma anche lui ha degli alleati molto forti. Perciò la nostra proposta è questa… chiunque di noi vincerà al torneo, non esprimerà un desiderio in grado di distruggerci tra di noi! In cambio… noi vi daremo possesso della nuova versione del KI Power!

Una nuova versione?

Esattamente, molto più efficace di quella che contenete dentro il vostro corpo! D’altro canto, io ne possiedo una proprio qui!” le rivelò Gin, cacciandosi dalla tasca una delle tante boccette che avevo visto nelle foto del detective Nanaomi, il giorno del nostro incontro “Non serve più iniettarselo nelle vene… basta ingerirlo come se fosse dello sciroppo per la tosse. L’effetto è istantaneo… il tuoi sensi aumentano cento volte meglio del KI Power precedente, ed il potere che sblocchi cresce esponenzialmente in base all’esperienza combattiva che possiedi!

E tu me la regaleresti… così… di tua spontanea volontà! Sei davvero così deviato?” gli fece notare Urahara, con crescente curiosità “Provo ad indovinare… noi vi permettiamo di continuare le ricerche sul vostro super farmaco della vita eterna e sulla resurrezione di cadaveri viventi. Per di più, ci concederete l’utilizzo di questo nuovo KI Power, ma se e soltanto se tu ed i tuoi malati di mente non verrete uccisi o danneggiati dalle sorti di questo torneo, e viceversa…

… è una buona offerta, non ti pare?” constatò Gin, dopo aver improvvisamente lanciato la boccetta alla sua sorella minore “Soprattutto se ti permettiamo di bere per prima il KI Power! Puoi anche mischiarlo con il vino, se vuoi che scenda meglio…

Divertente… sai che ti dico? Provare non costa nulla…” dichiarò la donna, con tranquillità “Tanto, se non dovessi tornare a casa… il tuo caro gruppetto di amici farebbe una brutta fine!

Vodka, per tutta risposta, deglutì con forza.

Con quella semplice, chiara minaccia, la Yakuza aveva dichiarato di poter affrontare e sfaldare senza alcun problema il Gruppo Karasuma, a differenza di quanto avessimo creduto durante le indagini. Quella a cui stavo assistendo, iniziai a comprendere, era la prima constatazione tre le due fazioni.

Forse era proprio questo il motivo che aveva spinto i MIB ad affiancarsi alla Unione dei Villain. Con degli alleati così pericolosi, compresi, la Yakuza ci avrebbe pensato più volte prima di sfiorare i loro avversari.

Urahara stappò la boccetta e bevette quella droga tutta di un sorso.

Il cambiamento, come aveva pronosticato Gin, fu a dir poco istantaneo. Me ne resi conto immediatamente dal modo in cui l’aura della criminale si stabilizzò raggiungendo un controllo a dir poco inquietante…

… non potevo crederci… quelli stavano riuscendo a fare, con una sola droga, ciò che io avevo imparato in lunghissimi anni di allenamento!

[Judas - FOZZY]

Allora, come ti sembra?” le domandò Gin, assolutamente convinto delle sue parole “Non ti senti completamente diversa da prima?

Urahara, per tutta risposta, non aprii i suoi occhi. Un movimento sospetto, tuttavia, mi allarmò e non poco…

… e quel sospetto si rivelò esatto, quando la donna afferrò il suo coltello e quello di Vodka, impalando suo fratello maggiore sul tavolo e staccandogli le mani come se i polsi fossero fatti di plastilina!

Il chiasso del ristorante sparì nel giro di pochi istanti, sostituito dalle urla tremende dell’assassino, mentre Urahara iniziò a ridacchiare deviatamente, leccando il sangue sulle sue armi e recuperando le mani di suo fratello.

Sai… credo proprio che accetterò la tua proposta, fratellone…” iniziò ad affermare la donna, davanti allo sguardo orripilato di tutti i presenti “… voi ci darete tutto il KI Power che desiderate, mentre noi vi lasceremo giocare a fare i finti Dei… ma sappi già da adesso… che se sarò io a vincere le Super Sfere del Drago, mi proclamerò come Dea Suprema di questo pianeta… e come prima cosa… mi prenderò anche la tua testa! Stammi bene… smack! Bye Bye!

E detto ciò la donna si alzò dal suo posto e si diresse tranquillamente fuori dal ristorante, lasciando Gin e Vodka alle loro sofferenze.

Solo dopo essere uscita, accadde una cosa che mai e poi mai mi sarei immaginato potesse accadere.

Puoi anche smettere di starmi dietro al culo, Hunter Warrior… so che sei qui!

Fu un vero incubo quando la vidi voltarsi esattamente nello stesso punto in cui si trovava la mia anima, ed osservarmi negli occhi con tutta la rabbia che aveva in corpo.

Come diavolo era possibile? Cosa significava tutto questo?

Puoi star certo che mio fratello non sarà l’unico a morire, quel giorno… tu lo seguirai molto presto! Oh… ma forse potresti morire anche prima… perché non vai a controllare il tuo corpo?

Improvvisamente mi resi conto di aver fatto uno dei più gravi errori possibili…

… merda! Avrei dovuto controllare l’aura di Ai!

Immediatamente cercai di tornare indietro, ma sentii una fitta talmente dolorosa da annullare la mia tecnica. L’ultima volta che avevo provato una sofferenza del genere era alla fine della prova delle ragazze, sul monte Paoz…

… quando qualcuno era riuscito ad arrecare danno al mio corpo.

Non riuscii più a riprendere il controllo di me stesso, e persi definitivamente i sensi, accecato dal dolore e dalla sofferenza.

***

AI

[Force of Will – BEST OST IN THE WORLD]

Non mi ero minimamente resa conto del suo arrivo. Il calcio che mi sferrò fu talmente potente da farmi finire all’interno di un altro palazzo, sfracellando mura e vetri come una palla da cannone.

Il mio corpo, per fortuna, aveva subito pochi danni grazie agli allenamenti di Son Goku e Piccolo, pertanto mi accinsi a controllare le condizioni del palazzo dove ero finita. Si era incrinata una sola colonna portante, ma per sicurezza…

TUTTI VOI! FUGGITE DAL PALAZZO! STA PER CROLLARE!” urlai ai presenti, raggiungendo nuovamente la finestra rotta e partendo in volo verso il punto in cui si trovava il corpo di Simon.

Lì, tuttavia, non ci trovai nient’altro che uno sconosciuto.

Era un uomo di media statura e con un corpo abbastanza muscoloso. Aveva i baffi e i capelli lunghi, raccolti in un treccia legata all'estremità da un fiocco rosso. Indossava anche una tunica rosa, sopra un vestito viola, sulla quale vi era il kanji con significato ‘Gru’.

Qualcosa di orrendo, però, mi strozzò il fiato. Sotto al suo piede, infatti, vi stava la piccola Moon, la quale stava miagolando disperata cercando di liberarsi da quella presa…

… oh no…

LASCIALA ANDARE!” gli urlai contro, cercando di colpirlo con un calcio. Lui lo evitò con troppa facilità, allontanandosi e raggiungendo il cornicione del palazzo, mentre io mi accinsi a recuperare la piccola Moon, la quale stava tremando come una matta.

Ero arrivata in tempo, per fortuna.

Chi diavolo sei?! E cosa hai fatto al corpo di mio fratello?!” urlai al mio nemico, puntandogli il dito contro.

Lui, per tutta risposta, iniziò a sghignazzare divertito, puntando il dito verso se stesso.

Quanta grinta, mia giovane ricercatrice da quattro soldi… non credevo che la libertà potesse offuscarti così tanto la mente… Sherry!

Quelle parole mi bastarono per farmi capire di essere finita in un grosso guaio…

… oh no… allora lui era…

Il sangue dentro le mie vene si raggelò, facendomi tremare come una foglia. Non riuscivo nemmeno ad aprire bocca per urlare, tanto era lo shock che stavo provando…

… il mio peggior incubo era appena iniziato… ma questa era la realtà!

Rum… tu sei Rum…

Ci sei arrivata, alla fine… è un vero onore conoscere colei che è stata in grado di sfuggire non una… ma per ben due volte al Gruppo Karasuma! Congratulazioni! Prima di darti delle risposte, però…” dopo aver detto ciò, puntò il dito verso il mio petto “… ti consiglio di lasciare per terra il cadavere di quel sacco di pulci. Non potrai difenderti dai miei attacchi se stringi tra le tue braccia un micio stecchito!

L’orrore si impossessò di me quando mi resi conto che Moon non respirava più, aveva gli occhi vitrei e la sua bocca sporca di sangue. Disgustata la lasciai cadere per terra, incapace di comprendere come avesse fatto quel verme ad ucciderla davanti ai miei occhi.

“… e per quanto riguarda il tuo ‘fratellino’… il suo corpo ha fatto un bel volo di dieci metri e si è sfracellato al suolo! Il tuo caro Simon Kog, con la sua fissa, ci ha lasciato definitivamente le penne! Non ci credi? Prova a controllare tu stessa!

Detto ciò, lui si fece da parte e mi permise di osservare oltre il cornicione. Sul marciapiede, attorno allo sguardo orripilato di tutti, vi stava il cadavere dell’ennesima persona morta a causa dell’organizzazione degli Uomini in Nero.

No… non anche lui… era impossibile…

… non volevo crederci! La sua anima era ancora a girovagare! Lui si sarebbe ripreso all’istante e si sarebbe rialzato! Non potevo lasciarmi sopraffare dalla paura!

Aumentai la mia aura al massimo, consapevole di aver di fronte un avversario troppo ostico per me. Tuttavia, non mi sarei arresa più come un tempo. Anche se mi fossi sacrificata, loro avrebbero puntato ai miei amici.

Ormai, l’unica cosa che mi restava da fare era lottare e sopravvivere!

Dovevo distrarlo… fargli perdere tempo!

Come hai fatto a trovarci? Io avevo l’aura azzerata e quella di Simon non può essere percepita in quello stato!” provai a domandargli, cercando di guadagnare quanti più secondi possibili.

E’ stato un gioco da ragazzi… la gattina che ho ammazzato! Sono stato io a spiare Simon questa notte, imparando la sua aura… ed anche quella dell’animale. Lui è stato semplicemente stupido da portarsela appresso e si è condannato da solo!

Ma… perché? Perché fare una cosa del genere?

Vedi, piccola… dal giorno in cui pensammo che Shuichi e te foste morti, mi sono sorti tantissimi dubbi sulla celebrità di Kogoro Mori ed ho incominciato ad avere dei sospetti… e se la tua fuga fosse collegata ad una tua alleanza con quel detective? Per questo ho scelto di travestirmi e di studiare i suoi movimenti…

Tu… tu quindi eri quel cuoco… tu eri quel Kanenori Wakita!” compresi io, ricevendo l’ennesimo assenso di Rum.

Indovinato! Chi avrebbe mai sospettato di un aspirante cuoco di un ristorante? Il vero Kanenori, se ti può interessare, l’ho anestetizzato e l’ho gettato nell'oceano, legando il suo piede ad un masso… ormai sarà diventato cibo per i pesci! La sorpresa, tuttavia, è arrivata il quattordici luglio, quando il tuo caro Gin ha assistito all’intervista di Simon… e grazie a delle voci che ci erano giunte in precedenza, abbiamo ipotizzato l’esistenza di una nuova minaccia

… e perciò siete andati a spiare nelle case di Simon e del detective…

Esattamente… ed abbiamo fatto centro!” dichiarò senza peli sulla lingua, scendendo dal cornicione e cominciando ad avvicinarsi pericolosamente a me.

Io arretrai lentamente, cercando di non distogliere lo sguardo dal mio avversario.

E’ inutile che cerchi di sfuggirmi… ormai ti ho in pugno!

Per tutta risposta, cercai ancora di prendere tempo.

Tu… tu non sei più umano, non è così? Ora sei un cyborg, per questo ti non ho sentito arrivare…

Sì e no” mi rispose, continuando ad avvicinarsi a me “E’ vero, io sono un cyborg e non ho più un’aura percepibile… tuttavia, se mi fossi mosso con più irruenza, tu mi avresti contrastato efficacemente. Ciò che ho fatto è semplice frutto di esperienza nel mio mestiere… io non sono un assassino qualunque, mia giovane Shiho… tu hai davanti a te il grande Tao-Pai-Pai, fratello dell’Eremita della Gru, la Scuola di Arti Marziali più all’avanguardia del mondo intero... oltre che il più famoso assassino del pianeta Terra!

Davanti a quella rivelazione sgranai gli occhi, terrorizzata.

Tao-Pai-Pai?! Quel Tao-Pai-Pai?!

Vedo che la mia fama mi precede… ora ti sarai resa conto di avere di fronte un avversario non alla tua portata! Questa è la tua ora…

[Crimson Flames - NARUTO]

Improvvisamente mi resi conto di aver raggiunto l’altro cornicione e che non potessi muovermi nuovamente da lì, se non in volo. Non mi restava altra scelta che combattere.

Sei proprio senza speranza…” affermò l’assassino mentre mi mettevo in posa da combattimento “Gin non la prenderà così bene… ma se ne farà una ragione! Credimi… ti sto dando una morte più dignitosa di quella che ti donerebbe lui…

… MA NON MI DIRE!” gli urlai io, gettandomi verso di lui con tutta la mia foga.

Non riuscivo a colpirlo nemmeno di striscio, nonostante ci stessi mettendo ogni goccia del mio impegno. D’altro canto, lui non si stava minimamente impegnando.

Ad un certo punto, lui sparì dalla mia vista. Si era spostato di lato, mostrandomi la lingua e provando a sfiorarmi la fronte con essa.

Una sensazione orribile mi percorse tutta la spina dorsale e mi allontanai frettolosamente, tenendomi a debita distanza.

I miei complimenti… hai evitato un colpo mortale con una freddezza ed una rapidità degni di un grande lottatore… ma ho vinto io!

Le mie spalle e le mie ginocchia, improvvisamente, scoppiarono come bombe carta, costringendomi ad urlare per il dolore e crollare per terra a pancia in giù. Il sangue cominciò a bagnarmi sia i vestiti che i miei capelli…

… il mio sangue… era tantissimo… facevo fatica a rimanere sveglia.

Sei stata coraggiosa, lo ammetto… ma hai allungato soltanto l’inevitabile!” affermò Tao-Pai-Pai, ormai innanzi a me, poggiando il suo piede sopra alla mia testa e preparandosi a schiacciarla.

Era la fine… sta volta sul serio…

… ma almeno ci avevo provato… non avevo alcun rimpianto.

ADDIO PER SEMPRE, SHER…

PUNCH!

Il piede che avevo addosso alla mia testa si levò improvvisamente. Percepii altre aure affianco alla mia, ed una mi infilò qualcosa dentro la bocca.

Ehi, mocciosa… mangia! E’ una capsula rigenerativa… ti guarirà dalle ferite…

[A God is Born – DRAGON BALL SUPER]

Io, capendo di non aver altra scelta se non quella di morire, masticai quella pastiglia, ingoiandola.

L’effetto fu istantaneo. Il mio corpo si rigenerò completamente, così come le mie energie che tornarono al cento per cento.

Mi alzai di scatto, voltandomi in direzione del mio salvatore. Era un alieno e non l’avevo mai visto prima, ma dall’aura che percepivo, capii di trovarmi di fronte ad un altro guerriero più potente di me.

Il problema era… chi?

Non so chi tu sia… ma non avresti dovuto intrometterti! Allontanati da quella ragazza o giuro che…”

Te lo sconsiglio enormemente, Tao-Pai-Pai… noi sappiamo benissimo chi tu sia e chi comandi!” affermò uno degli accompagnatori dell’alieno, uno strano essere dalla testa viola ed allungata “Quello che hai davanti a te è l’imperatore Freezer, il sovrano del tuo universo!

Sentendo quelle parole, sbiancai letteralmente ed iniziai ad arretrare, ma venni prontamente fermata dal secondo soldato, il quale si abbassò e mi sussurrò all’orecchio.

Non provare a scappare… lui ti prenderebbe comunque! E’ qui solo per parlare con quel tizio, dopodiché se ne andrà! Fidati… se tutto va bene, tornerai a casa sana e salva!

Le parole di quel soldato mi donarono nuova fiducia, e decisi di assistere a quella diatriba. Sembrava sincero e preoccupato per le mie sorti.

I miei sen-sei mi avevano parlato molto di quell’alieno terrificante… ma perché era venuto qui a salvarmi?

Davvero niente male… hai attaccato il tuo avversario e hai sfruttato il suo punto debole per ucciderlo. Ti inviterei a far parte del mio esercito, come generale… ma sembra che al Torneo Mondiale noi saremo nemici!

Quindi anche tu stai dalla sua parte… è tutta fatica sprecata! Saremo noi a vincere le Super Sfere del Drago… e se fossi in te, farei meglio a starle lontano se vuoi vivere!

Quello che accadde mi fece letteralmente venire i brividi di terrore.

[A God’s Power – DRAGON BALL SUPER]

Freezer iniziò ad urlare, e la sua aura si espanse così improvvisamente e così rapidamente da far collassare tutti i vetri dei palazzi attorno a noi, compreso il nostro…

… no… aveva distrutto tutti i vetri della città di Tokyo! Solo urlando!?

Freezer era davvero così potente?!

Per tutta risposta, Tao-Pai-Pai usò la sua energia spirituale per sbalzare via il suo avversario, per niente intimorito da ciò che avesse fatto l’imperatore. E ci riuscì, anche se solo per pochi metri.

NON TE LO RIPETERO’ UN’ALTRA VOLTA! SPARISCI DA QUI E FAMMI FINIRE IL MIO LAVORO, ALTRIMENTI…

Tao-Pai-Pai fu costretto a zittirsi, dato che Freezer gli scagliò contro un raggio così rapido e potente da costringerlo a scansarsi per evitare di farsi bucare il cervello.

Dai l’aria di essere un duro… ma alla fine rimani pur sempre uno sciocco terrestre come tutti gli altri! Mi sono sbagliato! Non hai più il mio interesse… sei solo un vecchio ammasso di rottame! Non l’hai ancora capito… QUI SONO IO CHE DECIDO IL VOSTRO DESTINO!

L’aura di Freezer aumentò nuovamente, ed anche Tao-Pai-Pai iniziò a preoccuparsi seriamente notando quanto l’energia di quel mostro si stesse facendo potente…

… qualcosa, però, sembrò accadere…

… l’assassino sembrò ingoiare qualcosa, ed i suoi occhi si infiammarono nuovamente.

L’aura di Tao-Pai-Pai sta aumentando a sua volta?! Come è possibile?!” esclamò uno dei suoi soldati, notando come me l’improvviso cambiamento del cyborg “Come può crescere così rapidamente!?

Tutto quel disastro, tuttavia, cessò ancor prima di cominciare. Freezer, improvvisamente, incominciò ad abbassare la sua potenza, ed i suoi muscoli si rilassarono completamente, come se non ci fosse più bisogno di fare altro.

Cosa c’è, imperatore? Non vuoi sporcarti le mani, per caso?

Non affronterò in battaglia un essere che utilizza dei mezzucci come quelli per pareggiare il mio potere… a meno che non sia costretto!” gli rispose l’alieno, quasi schifato dalla presenza di Rum “Mi hai davvero deluso… il ragazzo che hai cercato di uccidere, quantomeno, non si è azzardato ad ingannarmi come hai fatto tu!

Ma davvero? Ed io dovrei crederti?” lo sbeffeggiò Tao-Pai-Pai, prendendo in giro l’imperatore “La verità è che non hai il coraggio di affrontarmi perché potrei ucciderti!

Libero di crederlo, per quanto mi riguarda… le convinzioni di un robot non mi scalfiscono!” dichiarò Freezer, voltando le spalle al suo avversario “Ero venuto qui solo a controllare il tuo potere… ma a quanto sembra, posso stare tranquillo!

COME COME?! MA CHI TI CREDI DI ESSERE!?

Uno che sa perfettamente come vanno davvero le cose, nullità…

[A Tyrant Revived – DRAGON BALL SUPER]

Tao-Pai-Pai, furibondo, allungò il suo braccio, pronto a sferrare un colpo di KI con esso, ma il movimento di Freezer fu così repentino da essere invisibile perfino ai nostri occhi.

Semplicemente si avvicinò a lui, afferrando entrambe le braccia con una sua mano ed arrotolando la sua coda attorno al collo dell’assassino, il quale ormai sembrava un inetto rispetto a quanto avessi pensato affrontandolo.

Nonostante l’aumento di potenza, Tao-Pai-Pai era lo sconfitto.

Su Namecc mi hanno dato molti più problemi… e tu vorresti vincere un torneo in cui sono presenti anche gli Dei della Distruzione, oltre che i più grandi combattenti degli universi? Oltre che patetico, hai un cervello bacato come una mela marcia! Sono venuto qui sulla Terra per mettere le cose in chiaro con i miei avversari… se c’è qualcuno che vincerà quel Torneo… QUELLO SONO IO!

Dopo aver detto ciò, l’alieno sferrò un pugno allo stomaco di Tao-Pai-Pai, talmente potente da fargli sputare sangue dalla bocca. Solo a quel punto il cyborg venne liberato. Quest’ultimo crollò al suolo, in ginocchio, con le mani strette sul suo ventre.

In poche mosse, si era capito subito chi fosse il più pericoloso essere esistente nell’universo.

I soldati di Freezer si avvicinarono al loro imperatore… tutti e tre…

… no! Un momento! Non erano due?!

“A proposito… tu non hai ucciso quel Simon Kog… lui sta venendo a prenderti!”

Freezer sparì assieme ai suoi compagni, e rimasi nuovamente da sola con Tao-Pai-Pai.

Le parole dell’imperatore, tuttavia, mi fecero capire quanto stesse accadendo, e sorrisi determinata.

Non sapevo il motivo per il quale l’avesse fatto, ma lui aveva salvato la vita sia a me che a Simon. Potevo fare soltanto una cosa per dare una mano a Simon…

… dovevo fuggire via da lì!

Lurido figlio di… questa me la pagherà!” affermò stizzito Rum, asciugandosi la bocca coperta di sangue, prima di voltarsi nuovamente verso di me “Stavolta non ci sarà nessuno a salvarti, mia cara Sherry… arrenditi all’inevitab… CHE COSA?!

Tuttavia, l’uomo fu costretto a distrarsi ancora una volta. Due aure minacciose si erano improvvisamente avvicinate a noi. Una si trovava leggermente lontana dal palazzo…

… mentre l’altra, a me familiare, si trovava proprio sotto di esso!

Era il momento!

TAIOKEN!” urlai con forza, posizionando le mie mani davanti al viso, col palmo rivolto verso il mio avversario, cercando di utilizzare quella tecnica vista una sola volta durante il combattimento contro Simon.

La luce che produssi, ovviamente, fu meno intensa di quella di Crilin, ma fu più che sufficiente per distrarre Tao-Pai-Pai e non permettergli di assistere alle mie azioni. Prontamente, recuperai il corpo di Moon e attesi il salvataggio del mio maestro, Son Goku, il quale si tele-trasportò davanti a me e mi afferrò la mano, usando la stessa tecnica per farmi andare via…

… l’ultimo ricordo che ho di quel momento fu l’urlo di disappunto di Rum, al quale mi venne da mostrargli, di getto, il dito medio ed una linguaccia infantile…

… e quella che provai fu una delle sensazioni più elettrizzanti e soddisfacenti di tutta la mia vita!

Stavolta avevo vinto io, bastardi!

***

SIMON

[A Dire Situation – DRAGON BALL SUPER]

Mi ero reso immediatamente conto della gravità della situazione, nel momento in cui la mia anima era tornata dentro al corpo. Quest’ultimo era stato gettato dalla sommità del palazzo, ecco perché avevo provato quel dolore atroce. Per fortuna, avendo un buon allenamento alle spalle, non ero morto, ma gran parte delle mie ossa erano fratturate e non riuscivo ancora risvegliarmi, perciò decisi di far uscire nuovamente la mia anima per controllare cosa stesse avvenendo in cima. Ai, durante la mia assenza, era stata attaccata da Rum in persona ed aveva ingaggiato un breve scontro contro di lui, perdendo con troppa facilità. Quando pensavo di non poter riuscire a salvare la bambina, era avvenuto l’impensabile. Improvvisamente Freezer era apparso assieme ad un suo manipolo di soldati, dei quali una mi aveva salvato la vita.

Quella donna aliena, chiunque fosse, mi aveva fatto mangiare una pastiglia e mi aveva fatto tornare in salute. Dopodiché si era allontanata, sotto lo sguardo scioccato di tutti i passanti che mi avevano visto precipitare al suolo.

Mi rialzai da terra, incredulo da quanto fosse appena accaduto.

Freezer mi aveva salvato la vita?! Per quale motivo aveva agito in quel modo?

Non avevo, tuttavia, il tempo di pensarci…

… Ai era in pericolo di vita, ancora una volta, e Freezer aveva avuto la brillante idea di andarsene sul più bello con i suoi sottoposti!

- Padrone! Son Goku sta venendo a prendervi! -

Juzo… prendete solo lei… io catturerò quel figlio di puttana una volta per tutte!

- NO! SIGNORE! NON LO… -

Prontamente chiusi il contatto tra me ed il mio cyborg, uscendo dall’interfaccia in comune. Riconobbi l’aura di Goku sulla cima del palazzo, che salvava Ai e la portava via da qua.

[Black Appears – DRAGON BALL SUPER]

Perfetto… ora nessuno avrebbe potuto impedirmi di…

FAMMI USCIRE DI QUI…

Mi paralizzai, orripilato, sentendo quella voce così terrificante…

… non riuscivo più a muovermi. Ero troppo spaventato dalla voce che avevo sentito dentro la mia testa.

Me l’ero immaginata?

FAMMI USCIRE DA QUI… SIMON KOG… RECLAMO SANGUE…

… FATTI DA PARTE!

Il dolore più grande che avessi mai provato mi costrinse ad inarcare la mia schiena all’indietro, fino a quasi spezzarla. Mi venne di istinto urlare per l’atroce sofferenza…

… ma mi venne un colpo al cuore quando mi resi conto che la mia voce era cambiata…

… l’urlo del mio dolore appariva, alle mie orecchie, come quello di un mostro assetato di sangue!

SI… SI! PERMETTIMI DI MOSTRARTI LA GIUSTA DIREZIONE!

I TUOI NEMICI TI TEMERANNO… CI TEMERANNO!

RIUSCIRAI A SCONFIGGERE TUTTI!

NIENTE TI VERRA’ NEGATO… TUTTO TI SARA’ CONCESSO!

HUNTER WARRIOR RECLAMA IL TUO CORPO!

Il mondo attorno a me sparì alla mia vista e non riuscii a far nulla per tornare indietro.

***

CHI

[See What I’ve Become – BEST OST IN THE WORLD]

Mi svegliai tra le coperte del mio letto, ancora insonnolita dopo aver passato l’intera notte in bianco. Io e mia madre eravamo rimaste a casa di Simon fino a tardi, dopo tutto quello che era accaduto. Mio padre, invece, era rimasto a fare la guardia ai miei fratellini più piccoli.

Controllai la mia sveglia… erano le nove di mattina. Avevo dormito soltanto per quattro ore, e queste erano state frammentate da troppi incubi.

Sognavo un mostro, come quello dei film horror, grande come un gigante, che afferrava Simon con le sue mani e mi sogghignava, diabolicamente, dicendomi che lui era suo e non lo avrei mai avuto tutto per me. Io urlavo, disperata, mentre cercavo di afferrare la mano del mio amico, tirandolo con tutte le mie forze lontano da quell’essere. L’ultima cosa che mi ricordavo, ogni qualvolta mi svegliassi di soprassalto, era Simon che si voltava verso di me, in lacrime, implorandomi di lasciarlo andare e di scappare per avere salva la mia vita, prima che quella creatura demoniaca avesse la meglio sulle mie braccia gracili e fragili e divorasse vivo Simon con le sue enormi zanne.

Un altro incubo, tuttavia, mi fece tremare da capo a piedi per tutta la notte. Simon, la mia famiglia, i miei amici e tutti gli abitanti di Tokyo erano minacciati da questo essere mistico. Tutti quanti venivano uccisi, con troppa facilità, nei modi più orripilanti. Alla fine di tutto ciò, tutti i loro corpi si erano ammassati, trasformandosi in una montagna di cadaveri. Quello che mi traumatizzava, tuttavia, era l’identità di quell’assassina...

... perchè aveva il mio stesso aspetto!

Rendendomi conto che non sarei riuscita più a chiudere occhio, decisi di alzarmi definitivamente e di preparare la colazione per tutti. Raggiunta la cucina, optai per fare i pan-cakes, che piacevano da morire a Naruto ed Hinata. Mezz’ora dopo, era già tutto pronto.

[Celtic Song – FAIRY TAIL]

Che buon profumino…

A svegliarsi per primo, fu mio padre, il quale si avvicinò a me e mi dette un bacio sulla guancia.

Ciao… puoi già mangiare, se vuoi…

Preferisco aspettare gli altri, tranquilla…” mi rispose lui, notando le mie pesanti occhiaie “… forse avresti fatto meglio a rimanere a letto un po’ di più… sai che stasera ti tocca il turno di notte all’ospedale!

Non riuscivo a chiudere occhio…” ammisi io, con sincerità “… non dopo quello che è successo a casa di Simon

Ehi! Guarda che non è successo nulla di grave! Probabilmente si è trattato di un semplice ladro e non tornerà più!” mi rassicurò papà, aiutandomi a lavare le pentole usate per preparare la colazione “So che ti senti in colpa per non esserti accorta di nulla, ma la polizia non ha fatto alcuna storia. Perciò stai tranquilla… non sei nei guai!

E’ proprio questo il problema… i colleghi di Simon si sono comportati stranamente quando gli ho detto la verità…” gli raccontai, intimorita da quanto fosse accaduto “… come se, in un certo senso, si aspettassero che io non potessi notarlo… come se quel ladro fosse più pericoloso di quanto sembrasse. Anche Simon mi ha detto che non potevo accorgermi di quanto stesse avvenendo… ma non riesco a capire come sia possibile non notare un ladro salire sulla facciata di un edificio di fronte ai miei occhi. Papà… io ho paura che…

Tuo padre ha ragione, Chi…

Anche mia madre era entrata in cucina, con le mie stesse occhiaie, e si sedette su una delle sedie attorno al tavolo già apparecchiato per il pranzo. Assieme a lei, anche Naruto ed Hinata si erano svegliati e si erano fiondati ai loro posti per mangiare.

Simon non è uno sprovveduto… è un poliziotto e sa come agire quando è in pericolo! Abbi fiducia in lui e nella polizia, e tutto andrà bene… yahwn…” concluse lei portandosi una mano davanti alla bocca per coprire lo sbadiglio.

Quale scusa hai tu per esserti svegliata così presto, oggi? Fareste meglio a riposarvi entrambe, dato che siete tornate a casa alle cinque di mattina…” riaffermò mio padre, andando a salutare anche sua moglie, la quale lo guardò con curiosità prima di domandargli.

Un momento… tu come fai a sapere l’orario esatto?

L’uomo arrossì vistosamente davanti allo sguardo incuriosito di entrambe, rendendosi conto di essere stato beccato.

Provo ad indovinare…” ipotizzò mia madre, sorridendo diabolicamente verso di lui “… tu sei rimasto sveglio fino a tardi e sei andato a dormire solo quando ci hai sentito tornare… non è così?

E… ecco… e anche se fosse?!” affermò papà, facendo ridere tutti quanti di gusto.

Sei davvero dolce, papà!” gli disse Hinata, con gli occhioni dolci “Sei rimasto dentro la nostra camera fino a quando non ci siamo addormentati…

… però stava quasi per crollare quando ci stava raccontando le favole!” ci rivelò Naruto, sghignazzando divertito “Ogni volta che si appisolava, io ed Hinata non riuscivamo a trattenere le risate… e lui si risvegliava bofonchiando come uno sc…

EHI! QUESTO DOVEVA RIMANERE UN SEGRETO!” lo rimproverò mio padre, facendo ridere nuovamente tutti “E NON PROVARE MAI PIU’ A RIPETERE LA PAROLA ‘SCEMO’!

Amore… non sei credibile!” gli fece notare la mamma, con le guance gonfie e le mani davanti alla bocca per trattenere le risate, ed anche lui alla fine si lasciò andare ad un imbarazzato sorriso.

Io, tuttavia, con un sorriso, mi accinsi a prendere la sua mano e a stringerla con forza, dandogli un bacio sulla guancia. Scoprire che fosse rimasto tutta la notte sveglio a prendersi cura dei miei fratellini, attendendo il mio ritorno e quello di mia madre, fu molto bello e mi sciolse letteralmente il cuore.

Lui, per tutta risposta, arrossì nuovamente, suscitando l’ennesimo scoppio di risate tra la mia famiglia. In quel frangente, tuttavia, io mi avvicinai all’orecchio di mio padre e gli sussurrai un semplice ‘grazie’ per il suo affettuoso gesto.

Non mi importava se la mamma o i miei fratellini avessero preso in giro anche me. Volevo che mio padre sapesse quanto fossi orgogliosa di avere un uomo come lui che ci volesse così tanto bene. Quel breve momento in famiglia fu anche ciò che permise di risollevare il mio morale.

Finimmo di mangiare, tutti allegri, prima che Naruto ed Hinata facessero la fatidica domanda.

Mamma… papà… perché non usciamo?” chiese mia sorella, quasi implorante “Possiamo andare al luna-park, oggi?

Yahwn… d’accordo, ma ci andiamo questo pomeriggio!” rispose loro mio padre, con severità “Noi adulti abbiamo dormito poco, stanotte, e Chi deve lavorare questa notte!

Scusate…” sussurrai loro, dispiaciuta, prima che mia madre anticipasse la loro risposta.

Amore… potresti andare solo tu, questo pomeriggio, con loro? Io non mi sento molto bene… ho un mal di testa fortissimo…

In effetti nemmeno io sto così tanto bene… preferisco rimanere qui e riprendermi prima di andare a lavorare” la seguì a ruota, cogliendo l’opportunità “Andateci solo voi tre… e divertitevi!

Così non è divertente… se non ci siamo tutti, non c’è gusto!” ammise Naruto, affranto dalla nostra decisione, prima che nostro padre lo rallegrasse con una promessa.

Ehi, ometto! Facciamo così… il primo giorno in cui Chi avrà il suo permesso, tutti quanti ce ne andremo in spiaggia! Vi va?

SIIIIIIIIIIIIIIIII!” urlarono in coro i due bambini, prima che nostra madre li avvisasse.

Tuttavia…

… tuttavia?” domandarono sia mio padre che i due bambini, voltandosi preoccupati verso di lei, la quale li freddò con una bruciante dichiarazione.

“… tuttavia… voi tre dovrete sistemare le vostre camere da letto prima di andare al luna-park… tutti e tre! Altrimenti niente uscita!

Allora dobbiamo sbrigarci!” affermò Hinata alzandosi dal suo posto.

Anche stavolta, però, mia madre la anticipò.

Nah nah nah… bisogna prima lavare le posate e risistemare il tavolo!

Lo farò io, mamma!” fui io, stavolta, ad anticiparla con tranquillità “Tanto sono stata io a preparare tutto… così Naruto ed Hinata possono sistemare la loro camera senza alcun problema!

Lei si voltò verso di me, con grande sorpresa, prima di accettare la mia proposta. Fu il via libera definitivo per permettere a Naruto ed Hinata di raggiungere la loro cameretta, dove avrebbero sistemato i loro giocattoli sparsi per terra. Mio padre, invece, si affrettò a raggiungere la camera da letto sua e di mia madre, probabilmente a sistemare l’occorrente per il luna-park.

[For River – TO THE MOON]

Mentre mi accingevo a sparecchiare il tavolo, mia madre mi domandò preoccupata.

Chi… come va con Simon?

Bene… almeno credo…

Credi?

Io… io non riesco a smettere di pensare a lui…” ammisi, leggermente rossa in viso “… ogni volta che lo guardo negli occhi, io riesco a leggere tutta la felicità che lui prova nel passare anche solo un pomeriggio assieme a me. Dovrei andarci più cauta, è vero… ma la verità è che mi sto innamorando sempre più di lui e non so più come comportarmi!

E’ una brutta grana l’amore, eh?” mi prese in giro lei, facendomi imbarazzare ancora di più “Perché non facciamo una…

MAMMA! TI STO CHIEDENDO UN AIUTO! ALMENO ADESSO, RISPARMIAMOCELE QUESTE SFIDE… per favore…” mi affrettai ad aggiungere io, più rossa che mai.

Questa volta mia madre spalancò la bocca, decisamente preoccupata e scioccata.

Ho sentito bene? Preferiresti chiedermi un aiuto piuttosto che non raccontarmi nulla come l’ultima volta? Allora è proprio grave… non è da te! Devi davvero tenere molto a lui…

Sì, mamma… ma adesso fammi finire di parlare…” la supplicai io, ammettendo tutte le preoccupazioni che avevo su di lui “… non hai visto come si è comportato Simon questa notte? Lui che sembra sempre così forte e sicuro di se, ieri non la smetteva di fissare la finestra del balcone… aveva paura che qualcuno entrasse nuovamente da lì!

Ti stai facendo prendere dal panico!” provò a calmarmi mia madre, stavolta con severità “Papà ha ragione. Simon non è uno stupido e sa come difendersi… non è da te comportarti in questo modo! A me sembra che quella spaventata sia tu!

Quelle parole mi ghiacciarono letteralmente il cuore. Come sempre, la mamma riusciva a leggermi con troppa facilità, ed in questa occasione non era stata da meno.

Amore mio… mi spieghi cosa ti sta succedendo? Credevo che con Simon stesse andando tutto bene…

Io… io ho…

[Exorcist – BEST OST IN THE WORLD]

CRASH!

BOOM!

Prima che potessi iniziare a spiegarle tutto, improvvisamente, accadde qualcosa di così inaspettato da lasciarmi un ricordo indelebile per il resto della mia vita.

I vetri delle finestre, e con essi tutti gli oggetti fragili che possedevamo in casa, si frantumarono in mille pezzi a causa di un boato assordante, mentre io e mia madre volammo letteralmente addosso alla parete opposta della cucina. Io fui fortunata, finendo semplicemente spiattellata sul muro, ma su mia madre crollarono addosso le credenze dei piatti e delle posate.

MAMMA!

Con grande fatica a causa del dolore atroce dietro la mia nuca, mi precipitai a soccorrere mia madre, cercando di alzare quanti più detriti possibili. Fortunatamente lei, nonostante il suo sguardo fosse più confuso che mai, era ancora cosciente e non ci mise molto a togliersi di dosso tutte le schegge di vetro che le erano finite addosso. Aveva un brutto taglio sulla fronte, ma la ferita non era profonda. Saremmo dovute andare anche all’ospedale per degli accertamenti, ma il fatto che sembrasse completamente lucida mi dava non poche rassicurazioni.

Mamma! Tutto a posto?

I ragazzi… Nishikata…

Sbiancai di colpo, capendo ciò che stava tormentando la mamma. Prontamente la feci alzare e la portai vicino all’ingresso della cucina, in un posto privo di distruzione dove potessi farla sedere o stendere per terra.

Io vado nelle altre stanze a recuperare anche loro, va bene? Tu aspettami qui e…

… vengo… vengo anche io…

… no, mamma! Sei ferita e hai ricevuto sicuramente dei colpi in testa! La cosa più saggia che tu possa fare, al momento, è rimanere qui ed aspettarmi!

Senza darle il tempo di ribattere, mi precipitai di corsa verso la camera dei miei fratellini. Entrata dentro la loro camera, mi misi una mano davanti alla bocca per trattenere le urla.

Loro due erano ancora vivi, ma avevano i vestiti in brandelli e moltissime ferite sui loro corpi. Inoltre erano ricoperti di schegge. Hinata era in lacrime, mentre Naruto l’aveva abbracciata con forza per proteggerla. Per questo motivo, mi resi conto, le ferite di mio fratello erano senz’altro più gravi. Le scatole erano letteralmente accartocciate sulla parete, mentre il loro contenuto si era nuovamente sparso per tutta la camera, coi giocattoli completamente distrutti e inutilizzabili. Anche la loro finestra era collassata, ed intuii fossero stati i pezzi di vetro a ferire così tanto Naruto ed Hinata.

Chi! Cosa è successo?

Non lo so…” ammisi io, prima di ordinare loro “Ora, però, non abbiamo tempo da perdere! Andate subito dalla mamma! Si trova nel corridoio della cucina!

E papà?” mi chiese Naruto, alzandosi con sorprendente energia in piedi, sorreggendo Hinata “Dov’è papà?!

Credo si trovasse in camera sua… vado a controllare io…

Allora vengo con te!

NON SE NE PARLA!” lo sgridai io, con fermezza, indicando Hinata “SEI RICOPERTO DI FERITE! Tu devi pensare a tua sorella e a tua madre! Papà vorrebbe questo da te! E ORA VAI!

Solo quando fui certa che Naruto ed Hinata avessero raggiunto mia madre, mi accinsi a raggiungere la camera dei miei genitori.

Anche questa, mi resi conto, si trovava in condizioni disastrate. A differenza delle altre stanze, mi resi conto, il muro dove si trovava la finestra era letteralmente collassato ed ora mi ritrovavo di fronte alla vista di un altro palazzo, nelle nostre stesse condizioni.

Chi…

Papà! Aspetta! Ti aiuto io!

Mio padre, per fortuna, era vivo anche lui. Gli era caduto letteralmente l’armadio addosso, ed era impossibile capire in che condizioni si trovasse. Dovevo levargli quel peso di dosso, o sarebbe rimasto schiacciato!

Non muoverlo! Ugh…” mi fece notare lui, da sotto l’enorme oggetto in legno “… se il pavimento subisce un altro contraccolpo… ugh… precipiteremo e verremo sommersi definitivamente dai detriti!

Cazzo!” esclamai io, rendendomi conto delle numerose crepe formatesi per terra.

Mio padre aveva ragione. Se avessi cercato di alzare quel coso da sopra il suo corpo, aumentava il rischio che la pressione sul pavimento crescesse, causando un danno irreparabile all’edificio…

… ma, soprattutto, condannando a morte tutti e quattro!

Papà! Come ti senti? Sei ferito gravemente?

No, tranquilla… posso rimanere qui anche per…

PAPA’! NON AZZARDARTI A PRENDERMI IN GIRO! SE NON TI SENTI BENE, FARESTI MEGLIO A DIRMI LA VERITA’ O GIURO CHE RIMANGO QUI! MI HAI SENTITO?!

Per qualche secondo non udì alcuna risposta. Poi mio padre, con fatica, fu costretto ad ammettere.

Il pomello… credo mi sia penetrato nello stomaco… continua ad uscire sangue e non riesco a fermarlo… e poi non riesco più a sentirmi le gambe…

Oh no… papà… troverò un modo per tirarti fuori di lì! Non preoccuparti!

Non… fare cazzate…

NON SONO COSI’ STUPIDA DA FARE ALTRI DANNI! FAMMI PENSARE AD UN MODO E FIDATI DI ME!

Uscii fuori dalla stanza ed iniziai a riflettere su quanto potessi fare per salvare mio padre. Un modo doveva pur esserci. Sarebbe stato più che sufficiente alzare l’armadio quel tanto che bastava per recuperare il mio genitore. La stanza di mia madre e mio padre era molto piccola e vi stavano soltanto un letto ed un armadio. A differenza delle nostre, tuttavia, la finestra si trovava proprio sopra al loro nido matrimoniale…

… il letto! Ma certo!

Prontamente raggiunsi la mia camera da letto, recuperando dai detriti uno dei miei oggetti più importanti della mia adolescenza. Quando mi trovavo ancora al liceo, in una delle gite scolastiche che feci, decisi di gettarmi da un ponte con il Bungee Jumping, e l’istruttore, per regalo, mi donò uno degli elastici che possedeva. Non era sicuramente buono per riprovare a buttarmi un’altra volta dalla cima di un burrone, ma per quello che avevo in mente era più che sufficiente.

Poi, sia dalla mia stanza sia da quella dei miei fratelli, recuperai quanti più cuscini possibili.

Infine, tornai dentro la camera di mio padre, con l’intenzione di attuare il mio piano per salvare mio padre.

Papà… sei ancora qui?

… più o meno… faccio fatica a rimanere del tutto cosciente…

Con orrore, mi resi conto del lago di sangue che si stava formando sotto i nostri piedi. Dovevo sbrigarmi, o mio padre sarebbe morto prima del tempo!

Gettai i cuscini proprio sopra alle crepe del pavimento, pregando tutti i Kami che potessero attutire l’impatto, e mi accinsi a legare le gambe del armadio con la corda elastica. Poi mi affacciai dal muro collassato e provai a calcolare l’altezza tra il nostro piano ed il giardino. Mi andò, tuttavia, ancora meglio di quanto immaginassi!

CHI! TUTTO BENE?!

NO! HO BISOGNO DI AIUTO!” urlai ad uno dei miei condomini, il quale si trovava in giardino assieme a tutti gli altri, e gli lanciai la corda elastica “HO BISOGNO CHE VOI TIRIATE LA CORDA PER ALZARE L’ARMADIO E TIRARE FUORI MIO PADRE DA LA SOTTO!

D’ACCORDO! TUTTI GLI UOMINI CI DIANO UNA MANO! QUALCUNO RISALGA NEL PALAZZO E VADA A RECUPERARE ANCHE TUTTI GLI ALTRI!

Non possiamo! Le scale dei piani superiori sono inutilizzabili! Ci conviene aspettare i Vigili del Fuoco!

NO! NON ABBIAMO TEMPO!” urlai loro, preoccupata, indicando l’armadio sopra mio padre “Papà è ferito gravemente… TROVERO’ UN MODO ANCHE PER FARLO SCENDERE! VOI COMINCIATE A TIRARE! QUANDO VI FACCIO SEGNO DI STOP, FERMATEVI!

A quel punto, mi misi in ginocchio e pregai con tutto il cuore che tutto funzionasse al meglio.

L’impegno che usarono tutti i condomini dell’edificio funzionò alla perfezione. L’armadio incominciò ad alzarsi lentamente da terra, capovolto ma comunque in pendenza, e quando raggiunse una posizione stabile feci segno ai soccorritori di fermarsi, terminando io stessa il procedimento per impedire all’armadio di cadere sopra ai cuscini.

Immediatamente mi sbrigai a controllare le condizioni di mio padre. Mi resi conto che non fosse così grave come immaginavo. La ferita di cui parlava mio padre era in un punto all’apparenza non vitale, ma sicuramente aveva lacerato qualche vaso sanguigno. Le gambe, purtroppo, sembravano avere un problema peggiore di quanto credessi. Molto probabilmente non avrebbe camminato più

No… non potevamo aspettare i soccorsi… non per lui! Dovevamo portarlo subito a terra ed io mi ero già fatta venire in mente un modo più che adatto!

[Roundtable Rival – BEST OST IN THE WORLD]

MOLLATE LA CORDA! NE HO BISOGNO PER FAR SCENDERE MIO PADRE! NEL FRATTEMPO CHIAMATE UN’AMBULANZA!

Iniziai a recuperare la corda, quanto più in fretta possibile. Ultimato il processo, decisi di slegarla dall’armadio e di attaccarla, invece ad una gamba del letto. Feci un rapido calcolo dell’altezza tra il nostro piano ed il giardino, e lo sfruttai per scegliere quanta corda utilizzare per imbracare mio padre.

Chi… che diavolo hai in mente di fare?

Salvarti la vita! Fidati di me e non preoccuparti! Non ti lascerò morire qui davanti ai miei occhi! Preparati a restare nel vuoto per qualche secondo!

Trascinai il suo corpo lentamente verso il bordo del muro collassato, arrotolando la parte di corda avanzata attorno ad uno dei pinnacoli del letto. In questo modo, sarei riuscita a far scendere mio padre il più lentamente possibile verso terra.

STO CALANDO MIO PADRE!” urlai a tutti gli altri condomini sotto di noi “PREPARATEVI A PRENDERLO!

Solo dopo aver tirato un lungo sospiro, decisi di buttare il corpo di mio padre nel vuoto.

Funzionò. Il letto riuscì a mantenere il peso di mio padre senza muoversi eccessivamente. Prontamente, iniziai a srotolare lentamente la corda in eccesso del pinnacolo, riuscendo a far calare mio padre dalla sua stanza come se si trovasse su un ascensore. Un minuto dopo, riuscii nell’impresa e papà raggiunse la terra ferma senza subire alcun danno. Intravidi anche l’ambulanza raggiungere la nostra via.

Mio padre era salvo…

CHI! CHI!

Con orrore, mi resi conto che tutto il resto della mia famiglia stava raggiungendo la camera da letto pericolante, perciò mi affrettai a raggiungere il corridoio e fermarli prima che commettessero una stupidaggine.

Fermatevi qui! IMMEDIATAMENTE!” ordinai loro quando li vidi davanti all’ingresso della stanza “SE ENTRATE TUTTI INSIEME, CROLLERA’ L’INTERO PALAZZO!

NO! VOGLIAMO SAPERE COME STA PAPA’!” mi rispose di rimando Hinata, ancora in lacrime.

Un rumore orrendo ci costrinse a mantenerci in equilibrio sui muri. Quando tornai in camera, mi resi conto che le crepe erano aumentate ed ora si trovavano anche sopra al soffitto.

Oh no… non ci restava altro tempo!

Mamma… ti fidi di me?

Chi… cosa vuoi fare?

Salvare prima loro due!” affermai io, con sicurezza, indicando i miei fratellini “Li faccio calare come ho fatto con papà… non possiamo attendere i vigili del fuoco! Tra meno di un minuto il palazzo ci cadrà addosso!

Mia madre si voltò ad osservare Naruto ed Hinata, entrambi terrorizzati da ciò che stesse avvenendo. Poi, con grinta, annuì in mia direzione, così decisi di far entrare i bambini in stanza.

Più rapidamente che mai, decisi di ripetere gli stessi gesti che avevo svolto per salvare mio padre, preparando l’imbracatura per entrambi.

Papà è sotto…” li avvisai io, cercando di non farli spaventare “… adesso, proverete la stessa sensazione… di un’altalena! Avete presente? I piedi che rimangono appesi per aria… ecco! Sarà un po’ più spaventoso, ma vi terrò io! Vi fidate di me?

S… sì, sorellona…” confermò Naruto con sicurezza, tenendo stretto tra le sue braccia sua sorella gemella, la quale mi fece un debole cenno di assenso.

Mi bastò. Sapevo fossero abbastanza coraggiosi da affrontare una situazione simile.

Cinque minuti dopo, entrambi si trovavano assieme ai soccorritori, i quali si affrettarono subito a dar loro le cure necessarie.

Fu il turno di mia madre.

Promettimi che non ci rimarrai secca, Chi… PROMETTIMELO!” mi urlò contro lei, mentre scendeva lentamente con l’imbracatura.

Solo quando anche lei fu sana e salva, mi accinsi a preparare la mia fuga.

[Kishuu – BEST OST IN THE WORLD]

Preparai la mia imbracatura, cercando di formare una carrucola con l’elastico per permettermi di scendere senza alcun problema.

Quando fui certa di non rischiare alcunché iniziai a scendere con la corda…

… fu a quel punto che, tuttavia, l’ennesimo scossone del palazzo in rovina causò la caduta dell’armadio che avevamo rialzato precedentemente il quale, invece di cadere proprio sopra ai cuscini da me poggiati in precedenza, precipitò nel punto esatto dove stava prima mio padre.

Quel colpo sordo e terrificante, purtroppo, fu più che sufficiente a decretare il fallimento della mia fuga.

Improvvisamente mi sentii mancare l’appoggio della mia carrucola improvvisata ed iniziai a precipitare senza alcun freno, urlando a squarciagola per la paura.

D’istinto mi venne da chiudere gli occhi, ora in lacrime, per non osservare il momento in cui avrei cessato di vivere.

Qualcosa, tuttavia, mi afferrò per l’elastico, impedendomi di spiaccicarmi al suolo come ad un pomodoro.

Scioccata, riaprii gli occhi, incredula ed incapace di comprendere come fossi sopravvissuta…

… fino a quando non riconobbi i suoi occhi, costringendomi a piangere per la gioia.

Tu… sei… matta da legare!” mi disse lui, prendendomi tra le sue braccia.

Eravamo già a terra. Era riuscito a salvarmi per un soffio, ma a me non importava di ciò. L’unica cosa che riuscivo a pensare, in quel momento, era che lui fosse venuto a salvarmi…

… che lui avesse recuperato quello sguardo fiero e sicuro di sé del quale io mi ero follemente innamorata!

CHI!

Prontamente, lui mi fece scendere per terra, permettendo a mia madre e ai miei fratellini di stritolarmi tra le loro braccia.

Avevano visto un incubo terrificante davanti ai loro occhi… per fortuna, tutto si era risolto, grazie a Simon!

L’ennesimo suono inquietante costrinse tutti noi a fuggire fuori dal giardino, raggiungendo la strada per non essere sommersi dalla polvere e dalle macerie.

Simon, non so come, riuscii a far sollevare la polvere e a diradarla via, mostrandoci ciò che era avvenuto al nostro palazzo.

Non era rimasto più nulla. Era tutto collassato e non c’era nulla che potessimo fare per riaggiustarlo.

Eravamo ufficialmente rimasti senza casa.

Nessun morto, per fortuna…” ammise Simon, voltandosi verso tutti noi “… I SOCCORSI ARRIVERANNO SOLO SE VI SONO PERSONE IN GRAVE PERICOLO DI VITA! TUTTE LE ALTRE DOVRANNO ATTENDERE NOTIZIE DALLA CENTRALE!

Simon! Cosa è successo?” gli chiese la signora Shizuka, con Sweet tra le sue braccia.

Un terremoto” si limitò a dire lui con frettolosità, voltandosi dall’altra parte “Era impossibile prevedere una scossa così anomala… ma non preoccupatevi! Faremo in modo che assicurino una dimora di emergenza per tutti voi!

Detto ciò, senza darmi il tempo di ringraziarlo, lui raggiunse l’entrata di un altro palazzo, probabilmente per salvare altre vite umane.

Ci sta mentendo…

A parlare era stato un uomo del nostro ormai ex-condominio, un uomo alto quasi due metri.

Sono stato un soldato in guerra…” affermò costui, con sicurezza “… quello che è avvenuto è molto più simile allo scoppio di un missile!

Non crede di esagerare, signore?” gli chiese la signora Shizuka, stranita.

E’ impossibile si sia trattato di un terremoto” li anticipò tuttavia un’altra persona, proveniente da un altro palazzo in rovina “Io sono un sismologo, e ho contattato i miei colleghi al lavoro… nessuna macchina ha anticipato il sisma! Io credo che quel signore abbia ragione… deve essere accaduto qualcosa di terribile da qualche parte in città!

Mi misi una mano davanti alla bocca, incredula.

Quindi Simon ci aveva mentito? Se sì, per quale motivo?

***

Eccoci qui con le note dell'autore. Inanzitutto vi informo che il prossimo capitolo verrà rilasciato il 5 Novembre, perciò spero di rivedervi ancora per quel giorno. La situazione qui, nell'aldilà, è precipitata! Ho scoperto troppo tardi che Ginyu si era impossessato del corpo di Sonoko, ed adesso sta causando un disastro dopo l'altro. Ha continuato a viaggiare di corpo in corpo ed ha scombinato tutto! Nessuno si trova più nel suo corpo d'origine! Nemmeno io...

... per fortuna, a me non è andata così male... eheheheh...

KAIRI (Corpo Megure) - Non azzardarti a sbirciare o toccare... o dovrai preoccuparti di un altro nemico oltre a Ginyu!

JUNION (Corpo Genta) - Accidenti a lui... ce l'ha fatta sotto il naso!

SONOKO (Corpo Ginyu) - UUUUUUAAAAAAAAAAAHHHHHHHH! SIGH! SIGH! RESTERO' UN MOSTRO ALIENO PER IL RESTO DEI MIEI GIORNIIII!

AUTORE (Corpo Kairi) - Non disperate! Ho già chiamato i soccorsi! Ginyu non la passerà liscia! Lo troveremo e gliela faremo pagare!

Tralasciando questa situazione a dir poco imbarazzante, vi lascio un disegno di Marron, figlia di Crilin e C-18, in uno stile molto più indipendente rispetto a quello canonico di Dragon Ball. Come potete vedere, di aspetto ha preso molto dalla madre XD

MARRON ROSHI

Detto ciò, vi saluto e vi do' appuntamento ad un prossimo capitolo di GOLDEN BULLET - THE HUNTER WARRIOR!

   
 
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