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Autore: Zena    01/10/2019    0 recensioni
#Writober2019 (Fanwriter.it) | 660 parole | 01 ottobre: “castagne”.
 
Le maestre ci hanno detto che facciamo una gita.
Ci hanno fatto scrivere un avviso sul diario (non tu, quello della scuola!) e ci hanno detto che i nostri genitori devono leggerlo, che è importante, e che ci devono dare il permesso. Siccome è autunno, hanno detto, andiamo a raccogliere le castagne. Io non sapevo nemmeno che le castagne si raccoglievano: pensavo che crescevano sugli alberi come le pere e le mele. Adesso sono curiosa di sapere dov’è che crescono le castagne. Magari dalla terra, come fanno le carote? Oppure dai cespugli tipo le fragole?
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Caro diario,


Le maestre ci hanno detto che facciamo una gita.
Ci hanno fatto scrivere un avviso sul diario (non tu, quello della scuola!) e ci hanno detto che i nostri genitori devono leggerlo, che è importante, e che ci devono dare il permesso. Siccome è autunno, hanno detto, andiamo a raccogliere le castagne. Io non sapevo nemmeno che le castagne si raccoglievano: pensavo che crescevano sugli alberi come le pere e le mele. Adesso sono curiosa di sapere dov’è che crescono le castagne. Magari dalla terra, come fanno le carote? Oppure dai cespugli tipo le fragole? Allora Cappuccetto Rosso può averle prese per la nonna, prima di incontrare il Lupo Cattivo. Fa ridere, vero?
Comunque la mamma e il papà mi hanno detto che ci posso andare. Non siamo l’unica classe che ci va, c'è anche l’altra, la 4B, quella che ha la porta davanti alla nostra. C’è una bambina simpaticissima che si chiama Arianna e che gioca sempre con me in ricreazione. Anche i miei compagni sono simpatici, ma lei è solo più simpatica degli altri. Anche sull’autobus ci siamo sedute vicine, e ho litigato con la sua amica del cuore per prendere quel posto. Mi tiene ancora il broncio, per la verità. Mi sento tanto in colpa, però... È che volevo sedermi vicino ad Arianna...
Non pensavo che le castagne pungevano. Ci hanno spiegato come fare e che dobbiamo metterci i guanti di gomma che sembrano quelli che papà usa per lavare i piatti. E se facciamo i bravi ci fanno preparare la torta con le castagne che abbiamo raccolto!
Arianna poi si è scordata i guanti. Ha provato ad aprire un riccio a mani nude e si è punta e ha pianto, anche se le maestre non l’hanno sentita. Allora sai che ho fatto? Le ho detto che se voleva potevamo dividerci il guanto. Gliene ho prestato uno, e abbiamo iniziato ad aprire i ricci insieme, anche se è stato difficile, un sacco difficile! Mi facevano male le dita! Ma sai che aveva smesso di piangere e ha fatto un sorriso grande come il mondo? E ho pensato che dovevo continuare a farla sorridere, perché non ho capito cosa faceva, però mi sentivo felice. Tipo quando la mamma torna dal lavoro o tipo quando mi comprano un gioco nuovo. Non lo so spiegare. Hai presente quando sei felice e basta? Ecco, io mi sentivo così: felice e basta.
Ci siamo tenute per mano durante tutta la gita. Arianna dice sempre che divento rossa come un pomodoro quando parlo con lei. Ma non è vero! Cioè, non lo so se è vero che non è vero, perché non riesco a parlare e a guardarmi in faccia, però io so che non è vero. È che sento sempre caldo e poi il cuore mi batte forte forte forte, non lo so spiegare il perché. Forse sono state le castagne, magari mi hanno fatto male? Ne abbiamo mangiate tante, troppe, e ho pure fatto il bis della torta che poi abbiamo preparato. Arianna mi ha tirato tutta la crema addosso!!! Volevo ucciderla!!! Ma non ci riesco ad arrabbiarmi con lei, io le voglio troppo bene. Lo so che sembra stupido, diario, non fare così. Almeno la torta però era buona. Un po’ come Arianna, anche se lei è proprio buonissima.
Lo sai, anche ora che ti scrivo mi sento felice e basta. Secondo te ce la facciamo a restare amiche per tutta la vita? L’anno prossimo faccio la quinta e poi ci sono le scuole medie, e se lei vuole fare una scuola diversa dalla mia? O se se ne va lontano lontano e non posso più parlarle? Che brutto stare senza di lei. Anche adesso che non c’è mi manca. Non vedo l'ora che sia domani, così possiamo giocare di nuovo insieme a ricreazione.
E a proposito di domani, adesso vado a dormire! Se no la notte non passa più e io non posso vedere Arianna!!!

Buonanotte, diario!


☆☆☆

Ciao a tutti!
È la prima fanfiction che pubblico dopo tanto tempo; sto cercando di cimentarmi nel Writober, anche se è probabile che mollerò prima di riuscire a seguire tutti i prompts... 
Non so se ci sono riuscit*, ma con questa one shot ho cercato di immedesimarmi il più possibile nella mente di una bambina di quell’età (anche attraverso i numerosi errori grammaticali, che a questo punto ci tengo a specificare che fossero voluti!). Mi piaceva l’idea di raccontare delle “prime tracce” di amore romantico che fossero tenere e ingenue, lasciando al lettore la possibilità d’interpretare un possibile risvolto della vicenda. A dire il vero, non vado entusiasta di questa storia; spero di riprendere la mano con gli scritti portando avanti le varie sfide. Che dire, follettine e follettini, spero che almeno a voi la storia sia piaciuta! Se volete, lasciate una recensione: le critiche, purché educate, sono ciò che amo più al mondo.

Zena.
  
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