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Autore: Darlene_    01/10/2019    2 recensioni
In un motel come tanti, in una notte che non ha nulla di eccezionale, Sam e Dean si ritrovano soli, lontani dagli occhi indiscreti di John. Dovranno fare i conti con le loro emozioni, a lungo represse, che lottano prepotentemente per essere espresse.
Storia scritta per il writober sostenuto da fanwriter.it
Genere: Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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Storia scritta per il writober 2019
Prompt 1: first time
Fanwriter.it





FIRST TIME 




 



 
I palmi morbidi delle mani premevano contro la parete di quell’anonimo motel dell’Oklahoma. Sam era a pochi centimetri da lui, gli occhi fissi nei suoi, speranzosi ed emozionati. Dean fece scorrere la lingua sulle labbra prima di premerle contro quelle di suo fratello. Non era il primo bacio che si davano protetti dal manto della notte, rubato tra una caccia e un compito in classe, mentre John era fuori, ma quella volta vi era qualcosa di diverso: forse dipendeva dal fatto che non si vedevano da sette giorni, oppure perché il loro saluto prima della partenza del maggiore si era concluso con una porta sbattuta con violenza. “Mi sei mancato, idiota”* Sussurrò piano, poggiando le labbra sul lobo dell’orecchio di Dean. “Lo so, Sammy.” Ricevette come risposta. Una frase piena di sottintesi non detti, una triste constatazione che quella sarebbe stata per sempre la loro vita. Il maggiore fece scorrere la punta del naso sulla guancia dell’altro, carezzandogli lo zigomo, fino a scendere lungo il collo. Annusò il profumo di Sam: un misto di deodorante da discount, sapone per vestiti e sudore di un ragazzo che per molti anni non sarebbe diventato uomo; non poteva negarlo, gli era mancato come l’ossigeno!
Il più piccolo gli mise le mani sulla schiena, sotto alla maglietta, premendole contro la pelle, provocando ad entrambi un brivido di piacere.
Dean scosse appena la testa, cercando di opporre resistenza al suo corpo, fremente. Per anni aveva cercato di reprimere le sue pulsioni (così sbagliate e contro natura), ma quando aveva scoperto che il suo sentimento era ricambiato non era riuscito a trattenersi, perciò da mesi continuava a combattere: cervello contro cuore, razionalità contro amore.
“Non possiamo, se entrasse qualcuno finiremmo in guai molto seri, fratellino.” Tentò di obiettare senza troppo entusiasmo.
Sam trattenne una risata. “Siamo soli, in mezzo ad una tempesta, nemmeno quel sergente di nostro padre si metterebbe in macchina con questo tempaccio.”
Lo sapevano entrambi che non era quello il problema, si trattava del sangue che scorreva ad entrambi nelle vene, ma nessuno aveva il coraggio di farne cenno, in fondo tra loro era normale che ci fossero così tante parole non dette.
Dean si lasciò andare, rilassando i muscoli delle spalle. Annuì stancamente, esausto di dover combattere tra ciò che voleva e ciò che era giusto. “Ne sei davvero sicuro, Sammy? Non voglio che tu ti penta…”
Il fratello avvicinò le labbra per zittirlo e, dopo un breve bacio, sussurrò: “Lo sono. Non voglio che la mia prima volta sia con qualcuno che non sia tu.” Il tono era fermo, ormai aveva deciso e non si sarebbe tirato indietro.
“Bene.” Il maggiore guardò un attimo attraverso la finestra: se fosse finito all’inferno per aver violato suo fratello lo avrebbe accettato.
Dean staccò i palmi dalla parete, posandoli sul torace del minore. Sam rabbrividì di piacere a quel contatto e si lasciò guidare dalla persona che più amava al mondo. Il più grande percorse il suo torace, fino a raggiungere il bordo della maglietta. Lo prese tra due dita e lo fece scorrere sulla pelle, sfilando la t-shirt dalla testa, imitato da suo fratello. La pelle pallida brillava sotto la flebile luce dei lampioni e Dean vi posò le labbra, percorrendola di teneri baci. Senza staccarsi dal minore si sfilò la camicia, ma lasciò che fosse Sam a slacciare il bottone dei jeans e ad abbassare la zip. Procedevano con clama, gustando ogni istante. Il più piccolo trattenne a stento un gemito di piacere quando l’indice dell’altro gli percorse l’elastico degli slip, togliendoglieli con delicatezza.
Le loro gambe, ormai nude, erano allacciate tra loro. Dean mise i palmi sulle cosce di Sam, guidandole verso la sua vita. Quando le ginocchia del minore furono attorno alla sua vita lo strinse a sé, trasportandolo sul letto. Lo posò con dolcezza, quasi fosse un fragile soprammobile di cristallo, quindi si mise sopra di lui, senza smettere di baciarlo.
“Sto per entrare, cercherò di essere il più delicato possibile, ma se ti faccio male…”
Sam, ormai all’apice dell’eccitazione lo zittì. “Te lo ha mai detto nessuno che parli troppo?”
“Di solito le ragazze amano gli uomini chiacchieroni, ma tu, a quanto pare, sei una principessa frettolosa!” Scherzò il maggiore, muovendo il bacino sempre più velocemente.
Sam si inarcò, lasciando entrare il fratello, grugnendo, emettendo gemiti e quando Dean fu dentro trattenne a stento un grido di dolore. Si sentiva strano, diverso, ma dannatamente felice. Là, tra quelle lenzuola sporche, le cosce umide e i capelli appiccicati alla fronte, capì che non avrebbe potuto amare nessuno più di suo fratello. Fecero l’amore per una, due, tre volte, fino a quando, stremati, sudati e soddisfatti si addormentarono abbracciati, mentre fuori ancora infuriava la tempesta.
 
 
*Idiota: ho voluto tradurlo in italiano anche se jerk suona molto meglio 😊




Note autrice: questa storia probabilmente non ha molto senso, ma è la prima che scrivo a rating rosso, soprattutto prima incest ed è uscita un po' così. Nonostante tutto ne sono abbastanza soddisfatta e spero che possa piacere anche a voi. Ci vediamo domani con un'altra storia (sempre su questo fandom!)
  
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