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Autore: Basiileia90    01/10/2019    6 recensioni
La mia storia è la continuazione dell’anime o meglio, tre anni dopo quel momento. Abel e Arthur sono tornati in Australia, Georgie invece ha deciso di rimanere a Londra col padre. Adesso però è tempo di rivedersi... che cosa succederà tra i fratelli? Abel e Georgie avranno modo di conoscersi (nuovamente) e stare insieme ?
Questa è la mia prima fanfic e spero davvero che possa soddisfare le aspettative di tutti!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abel Butman, Arthur Butman, Georgie Gerald, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quindi cara signorina Maria, mi piacerebbe moltissimo impartirle delle lezioni di pianoforte. Ho sentito dai suoi vecchi insegnanti che era molto portata per il pianoforte, sarebbe un peccato se lei abbandonasse questa sua passione”

Christopher aveva mantenuto la parola. Si era recato presso casa di Maria per invitarla a riprendere la sua passione per la musica.

“Beh mi piacerebbe ma... non sono più tempi come prima, non posso più espormi in città come prima...”

“Ma verreste a casa mia! I vostri zii conoscono mio padre, e penso che questo non crei problemi. Non è così?”

I parenti di Maria in effetti erano d’accordo, il giovane musicista era stato molto bravo a non farsi scoprire.

Dopo numerosi tentennamenti, Maria accettò e si decise che le lezioni sarebbero iniziate la settimana seguente.

“Signorina? A questo punto direi che possiamo lasciare i vostri zii ai loro innumerevoli impegni, e occuparci del programma da seguire. Vorrei sapere che cosa ha suonato fino ad ora, e creare un percorso adatto al suo livello, per migliorare sempre più.

“Certamente. Con permesso zii...”

 

Finalmente rimasero da soli

“C’è un secondo fine alla mia proposta”

Maria impallidì. Aveva paura di essere diventata la vittima di un mascalzone.

“Non intendevo quello anche se.... no comunque è Georgie che mi manda. So che la qui presente signorina dolcezza non avrebbe il permesso da parte degli zii di vedere l’amichetta. E quindi sono intervenuto io. Sono il suo Salvatore sa?”

“....Arthur!”

“Chi? Ah si, il fratello dell’altro.

Comunque se vuole potremmo fare un’ora di lezione e l’altra ora la lascio ai vostri affari. Agli zii diremo che ciascuna lezione ha la durata di due ore”

“Oh si sarebbe perfetto, grazie”

 

Nel frattempo, Georgie cercava continuamente un contatto con Abel, nella speranza di fare luce sui suoi sentimenti, anche se forse non c’era più così bisogno.

“Ehi posso entrare?” Chiede bussando alla porta della camera di Abel.

“Certo! Vieni pure dentro”

“Che sta facendo? Stai ancora lavorando al progetto della tua nave?”

“Esattamente. Sto sistemando la progettazione per mandarla a dei conoscenti del Sig.Allen che possono far conoscere “Daisy” in tutto il mondo!”

“Sono così fiera di te, Abel. Promettimi che mi porterai con te quando salperai!”

“Oh ovvio che sia così! Dove ti piacerebbe andare?”

“Mh ancora non lo so.... mi piacerebbe torna in Australia ovviamente però a volte mi chiedo come possa essere gratificante girare tutto il mondo!!””

Era stato il sogno di Abel: girare il mondo con Georgie, dopo averla sposata.

“Piacerebbe moltissimo anche a me girare il mondo sai? Mi manca fare il marinaio, vedere tanti e diversi posti, ma quel tipo di vita implica la solitudine. E io credo che la felicità debba essere condivisa con le persone che si amano”

“Potremo girarlo insieme questo mondo....” per georgie fu spontaneo rispondergli così e abel rimase sorpreso 

“Che intendi Georgie?”

La giovane di accorse di aver detto qualcosa di troppo e quanto avrebbe voluto parlare ancora.

“Che se anche tu vuoi girare il mondo si potrebbe partire! Magari potremo dirlo anche ad Arthur!!”

“Ah si sicuro....”

Al rintocco che scandiva le ore Abel si congedò da Georgie

“Georgie io devo andare adesso, questa sera ho un incontro con Jeremy, un giovane ingegnere, presso una taverna vicino al porto. Se vuoi scusarmi”

“Oh si certo. Ti auguro una buona serata” disse dispiaciuta

“Io arrivo sempre troppo tardi. Si vede benissimo che i sentimenti di Abel non sono più gli stessi, ho perso la mia occasione. Non mi ama più e io invece credo di amarlo, come mai ho amato prima” ripetè a se stessa.

 

Dopo qualche ora Abel si era recato alla taverna dove aveva l’appuntamento con il collega. Avendo parlato a lungo di lavoro, i due sentirono la necessità di rendere meno pesante la serata. In fondo erano coetanei, avrebbero potuto diventare anche amici, e ad Abel un amico (che non fosse Arthur) mancava.

“Hai moglie a casa che ti ha aspetta?”

“Ma che dici?” Rispose abel ridendo mentre portava un bicchiere di vino rosso alla bocca

“Ahh allora ho visto giusto! Diligente su un lavoro ma non un così bravo ragazzo!! Bene, siamo in due. E stavo aspettando una buona compagnia per passare una serata indimenticabile.”

“Cioè?”

“ Bed of roses 

“Oh accidenti! Il bordello qui vicino. Non vorrai mica...”

“Oh invece sì. Che c’è di male?”

“Nah, io ho smesso di frequentare certi posti. Quel locale stava già per “indurmi in tentazione” una volta ma fortunatamente mi sono fermato” e invece era stata georgie a fermarlo, e anche questa volta il pensiero di lei lo stava trattenendo.

“Ma se non sei sposato, che problema c’è? E poi nemmeno quello sarebbe un problema. Hai idea di quanto mariti, poveri e ricchi trascorrino le loro serate lì dentro? E poi è solo sesso, che non puoi di certo pretendere da quelle fanciulle adatte al matrimonio.”

“Non stento a crederlo. Però.....”

“Però? Abel avanti, festeggiamo tra le carezze delle dee dell’amore questa collaborazione per “Daisy”

 

Nel frattempo Georgie era andata a casa di Emma e Dick, per trascorrere con loro la serata.

“Voi due coalizzate contro di me....ma non potevi portare anche Abel?”

E Georgie gli spiegò il motivo dell’assenza di Abel, del fatto che fosse con questo Jeremy.

“Oh non ci credo, proprio lui...”

“Lo conosci?”

“Di vista e per sentito dire. Se ricopre il ruolo di ingegnere è solo grazie al padre,anch’esso ingegnere. Altrimenti lui sarebbe solo capace di passare le notti a ubriacarsi e con le prostitute. Al porto lo conoscono tutti, quel lurido che disprezza i poveri. Eppure lui ha una carriera assicurata.”

Il pensiero che Abel potesse trascorrere una serata con quel verme la fece infuriare. Senti il cuore battere a mille per l’agitazione, per la gelosia.

“Dick ti prego, portami nei posti che frequenta”

“Sei impazzita?” Dissero Emma e Dick all’unisono

“Dick io ho bisogno di fermare Abel, io lo amo e sono certa che se non lo fermo lui passerà la notte con qualche altra donna di quelle. Ti prego portami da lui.”

Emma per una volta non fu molto d’accordo con georgie, ma anche lei aveva atteso tanto quel momento in cui l’amica si era finalmente resa conto dei suoi sentimenti. E quindi conviene Dick ad accompagnare Georgie.

Non ci fu bisogno di perlustrare le taverne, Georgie era già diretta verso il Bed of roses. Arrivati di fronte al locale Dick fece per scendere.

“No Dick vado io”

“Questo proprio no. Hai idea della gente che gira in quei posti?”

“Dick lasciami andare!” E corse verso l’entrata, dalla quale entrò.

Le prostitute e i clienti rimasero sorpresi dall’arrivo di una giovane nobile. Abel era lì che stava per raggiungere la stanza insieme a una biondina. Georgie si scagliò contro di lui piangendo di rabbia.

“Perché ogni volta ti trovo qui?”

“Sei folle. Perché vuoi interferire nella mia vita. Sono un uomo libero, e libero di fare ciò che voglio”

“E allora dimmelo negli occhi che non mi ami!!”

“Ma cosa dici? Tu mi hai rifiutato e io dovrei starti dietro ugualmente? Il mondo non gira attorno a te contessa, vattene e lasciami in pace”

“Non me ne vado. Io non lascio l’uomo che amo in questo lurido posto!” Tutto d’un fiato.

Abel non riuscì a credere a quello che georgie aveva appena detto

“Ch...che stai dicendo?”

“Che ti amo. Ti amo, Abel Buttman! Mi ci è voluto tanto  ma ora lo so.”

“Ma georgie tu...”

“Se mi ami ancora, vieni via con me.”

Abel cadde inginocchiandosi con le lacrime agli occhi. Non riuscì a dire una sola parola.

Le altre persone stavano ammirando quella scena quasi come fossero a teatro.

Georgie si abbassò e abbracciandolo gli sussurrò “andiamo a casa”

E posò  le labbra su quelle di lui. Finalmente. Non era la prima volta che succedeva, ma la prima vera, quella sì, quella desiderata da entrambi.

   
 
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