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Autore: Kalam    02/10/2019    0 recensioni
Attenzione, spoiler degli eventi narrati nel manga, e presenza di tanti OC (soprattutto demoni antichi)
Sono passati mille anni dalla vittoria di Zatch nella battaglia per decidere il re dei demoni, e ora la tradizione vuole che un'altra battaglia venga combattuta per proclamare l'erede al trono. Tuttavia, eventi disastrosi impediscono l'inizio dello scontro e minacciano di causare la distruzione del Makai. Come reagiranno i vari demoni a questa catastrofe che sembra segnare la fine della loro storia?
P.S. Potrà sembrare una raccolta di storie separate all'inizio, ma ho intenzione di far convergere le varie trame piano piano
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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“Il mio nome è Lily”. Continuava a ripeterlo tra sé e sé, per mantenere la concentrazione e non svenire, stremata dalla fame e dalla sete, dopo aver camminato per settimane senza trovare traccia di anima viva, né tanto meno di cibo.

Scorse in lontananza un insieme di case di pietra, un piccolo villaggio, e il suo cuore si riempì di speranza. Per fortuna era rimasto qualcosa in quella landa desolata rasa al suolo dai draghi.

Raggiunse il muro dell’abitazione più vicina e vi appoggiò la mano, fermandosi a riposare, quando fu sorpresa da una voce che la interpellò in modo interrogatorio.

“Chi sei?”

Lily si dovette sforzare di far uscire un suono dalla sua gola riarsa. “Il mio nome è… Lily”

“Vai via, non troverai niente di buono stando qui con me”

“Ho bisogno di… cibo… ti prego”

Alzò la testa e vide la persona con cui stava parlando. Era un demone alto, dai corti capelli bianchi sollevati da una fascia. Aveva gli occhi di un grigio così chiaro da sembrare bianchi, e indossava dei lunghi pantaloni blu mentre un mantello scuro gli copriva il busto.

Sospirò portandosi la mano alla faccia, in segno di disapprovazione, poi tirò fuori dal mantello una bottiglia di acqua. “Aspetta qui, vado a prenderti del cibo, ma poi te ne andrai”.

Lily annuì, prese la bottiglia e iniziò a sorseggiare lentamente, appoggiando la schiena al muro e lasciandosi scivolare fino a sedersi sul terreno.

Quando la mente tornò lucida, iniziò a pensare al suo incontro con quel demone. Perché era così scontroso? Non sembrava malvagio e dopo tutto, non l’aveva attaccata quindi non era uno di quei demoni che avevano perso la ragione.

Lily aveva bisogno di tutto l’aiuto possibile: era giovane, a quest’ora avrebbe dovuto partecipare alla battaglia per designare il sovrano dei demoni, ma i disastri provocati dai draghi avevano impedito lo svolgimento del conflitto.

Il demone tornò con in mano qualche pezzo di carne e lo lanciò a Lily, che, dopo essersi rifocillata, iniziò a parlare con il misterioso salvatore.

“Perché sei qui tutto solo? Guarda che non sono impazzita, possiamo aiutarci a vicenda”

“In questo mondo esiste solo la tristezza e la perdita delle persone più care. Ho già perso tutto ciò che avevo, compresa la fiducia negli altri demoni. Anche se tu fossi buona, un giorno morirai uccisa da quei mostri, e non voglio soffrire un’altra volta; ho già pianto abbastanza per le morti di tutti coloro a cui tenevo.”.

Lily abbassò lo sguardo. Non era un ragionamento insensato: lui era adulto e dunque in grado di sopravvivere anche da solo, mentre lei non poteva resistere in quelle condizioni senza l’aiuto di nessuno, nonostante le sue abilità.

Comprendendo le ragioni del demone, si alzò, lo ringraziò e gli strinse la mano, prima di incamminarsi per uscire dal villaggio.

Non fece in tempo a percorrere cento passi quando un’enorme pianta le si parò davanti, bloccandole la strada e tentando di colpirla muovendo le sue radici in maniera spasmodica. Lily iniziò a scappare verso il villaggio; doveva trovare il demone il cui potere aveva generato quella creatura mostruosa, altrimenti non avrebbe avuto speranze di sopravvivere.

Non appena fece ritorno all’abitazione dove si era riposata vide il demone dai capelli bianchi, intrappolato da una radice, fronteggiato da un demone basso, vestito di foglie. I due stavano aparlando e Lily si nascose in una posizione utile per origliare la conversazione.

"Non ti ricordi di me, vero? Nessuno si ricorda di me, il grande Sugino, e sai perché? Quel dannato Zatch mi ha incontrato quando ancora non ero abbastanza allenato! il mio compagno umano era un incapace, senza un briciolo di personalità, povero di potere. Se avessi affrontato chiunque altro sarei comunque riuscito a vincere e ad arrivare almeno tra i primi dieci demoni in quella guerra, e invece no! Per colpa sua sono stato tra i primi venti demoni a essere sconfitti, così sono caduto nell’oblio, dimenticato da tutti, destinato ad una vita di eterna mediocrità. Ma stavolta, stavolta sarà diverso. Proverò al mondo che il grande Sugino è uno dei demoni più forti mai esistiti. Questa è la mia occasione per brillare, per combattere contro tutti e dimostrare il mio valore, e tu sei solo una delle tante vittime, destinate ad essere dimenticate così come io fui dimenticato dopo la mia sconfitta!”.

Nel frattempo le radici stavano strangolando il demone dai capelli bianchi, che riuscì solamente a sussurrare con voce fioca la parola “aiuto” mentre i suoi polmoni venivano compressi dalla cassa toracica.

A quel punto Lily sfruttò l’effetto sorpresa, uscendo dal nascondiglio e correndo verso Sugino. Il demone delle piante non fece in tempo a girarsi che Lily l’aveva già toccato con la mano destra. Fu scaraventata contro un edificio da un fiore grande quanto un palazzo, sollevando un cumulo di macerie e fumo.

Accadde tutto in pochi secondi: una radice sbucò dal terreno di fronte a Sugino e lo intrappolò, stringendolo nella sua morsa. Il demone cercò di divincolarsi ma con scarso successo, mentre una pianta carnivora, ben più grande di quelle evocate in precedenza, strinse i denti sul suo collo. Quando la pianta lasciò la presa, il corpo di Sugino non aveva più una testa.

Il demone dai capelli bianchi fu liberato dalla radice che lo teneva stretto e riprese fiato con ampi respiri. Lily gli si avvicinò e gli porse la mano per aiutarlo a rialzarsi, dicendogli “Forse hai più bisogno di aiuto di quanto non credi”.

Il demone sorrise “Forse hai ragione”

“Qual è il tuo nome?” chiese Lily

“Wonrei”.

   
 
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