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Autore: ONLYKORINE    03/10/2019    1 recensioni
Chloe scopre che Liam, il ragazzo con cui ha passato la notte, in realtà è un ricercato e sulla sua testa c'è una taglia da un milione di dollari! Cosa avrà fatto Liam di così grave? E lei come si comporterà nei suoi confronti? Lo denuncerà?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Rose da un milione di dollari

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Chloe si svegliò di soprassalto nel letto. Era mattina e lei era nuda. Si tirò il lenzuolo sul petto e si guardò intorno. Era la casa di Liam. La sua stanza. Il suo letto. Sorrise mentre si girava verso di lui, steso al suo fianco.

Liam, dagli occhi chiari e i capelli mossi. Liam, che amava correre a Central Park il sabato mattina, a cui non piaceva la frittata e che era cresciuto in California odiando il caldo. Liam, con cui chattava da dieci mesi ma che aveva incontrato solo la sera prima. Liam, con cui aveva fatto l'amore tutta la notte.

Chloe cercò con gli occhi la maglietta che indossava la sera prima e si allungò a prenderla per infilarla. Si alzò dal letto e si diresse direttamente verso il bagno: una doccia avrebbe reso quella mattina perfetta. Sotto il getto dell'acqua bollente si scoprì a canticchiare. Sorrise e ancora sorrideva mentre usciva dalla doccia.

"Potevi aspettarmi. L'avremmo fatta insieme" Liam, dall'alto del suo metro e novanta, la guardava con uno sguardo malizioso mentre l'avvolgeva in un asciugamano. Lei rise e si divincolò giocosamente dal suo abbraccio.

"Nah, preparerò la colazione mentre aspetto che fai la doccia. Posso rubarti una maglietta?" Lui le disse in quale cassetto cercare dei vestiti e la lasciò andare soltanto dopo aver preteso un bacio.

Chloe canticchiava ancora mentre spadellava quattro uova con il bacon. Si muoveva in cucina come se avesse sempre abitato lì. Il suo telefono vibrò e si allungò per prenderlo. C'era un messaggio di Melissa, la sua migliore amica che le chiedeva notizie della serata e del suo appuntamento. Ma Chloe non voleva ancora condividere Liam con qualcun altro, così ignorò i messaggi e prese invece a leggere la chat in cui si scriveva con il ragazzo.

Messaggi intimi, teneri, divertenti, di ogni tipo. Aveva raccontato a Liam tutta la sua vita e lui aveva fatto lo stesso. Lo sguardo le cadde sul mazzo di rose che le aveva regalato la sera prima e che era rimasto posato sul divano. Si avvicinò a prenderlo e cercò un vaso per sistemarlo.

La sera prima lui le aveva mandato un messaggio chiedendo se Chloe lo avrebbe considerato troppo sfacciato se si fosse presentato con delle rose. Chloe non aveva capito subito che il messaggio fosse da parte sua perché aveva un identificativo diverso, così lui le aveva mandato un selfie con il mazzo.

Era stato così carino. Chloe sentiva di avere un legame con lui, come se qualcosa li unisse, come se si fossero persi e ritrovati solo la sera prima. Appoggiò il telefono sul bracciolo del divano e cercò il necessario per apparecchiare la tavola.

Quando aprì il cassetto delle posate, il suo telefono suonò ancora. Un suono diverso, un allarme. Era un allarme AMBER. I suoi occhi scattarono subito, spense il fuoco sotto la padella e prese in mano il cellulare per capire quale fosse l'emergenza. Ormai i messaggi AMBER si usavano per situazioni diverse, non solo per i rapimenti dei bambini, anche per allarmi di terrorismo e gravi emergenze meteo.

Ma quello che lesse nel messaggio sul cellulare le fece gelare il sangue nelle vene. Il testo diceva: "Ricercato Nazionale per Tradimento. Liam Anderson, 29 anni, caucasico, circa 1,90. Capelli castani, occhi chiari. Alias 'Sh4rk06'. Taglia sul ricercato: $ 1.000.000" seguiva la foto di Liam, il suo Liam. Con le sue rose.

Non si accorse di gridare. L'uomo arrivò sulla soglia della porta con addosso solo un asciugamano tenuto in vita dalla sua mano.

"Che succede?" chiese preoccupato, reggendo a fatica l'asciugamano. Liam, il non sono più così sicura di conoscerti Liam, aveva lo sguardo preoccupato.

Chloe appoggiò rumorosamente il telefono sul tavolo e prese un coltello dal ceppo sul ripiano "Sei un criminale! Sei un criminale!" gridò, avvicinandosi a lui con il coltello spianato. Lui spalancò gli occhi, sorpreso. Fece un salto indietro e disse: "Calma".

"Calma un..." Chloe ora era isterica. Agitava il coltello con inquietudine e urlava frasi sconnesse. "Sei un criminale! Mi hai mentito! Ho fatto l'amore con te! Ho fatto l'amore con un criminale!"

"Ascolta..." iniziò lui "Non sono un criminale. Non..." continuò.

Lei prese il telefono nella mano libera "Tradimento! C'è scritto tradimento! Magari sei pure un assassino!"

"Non sono un traditore. Né un assassino. Non ho mai ucciso o tradito nessuno. Mai!" Il suo tono era risoluto. Questa volta non indietreggiò e Chloe gli arrivò vicinissimo. "Puoi mettere giù il coltello, ora? Qualcuno potrebbe farsi male... E di solito capita a quello senza il coltello..." Chloe soffiò forte attraverso i denti, ma posò il coltello.

"Bene, ora che siamo disarmati..." iniziò, cercando di scherzare. 
"Non è divertente! Mi hai mentito, sei un criminale!"

"No che non l'ho fatto. E non sono un criminale" Liam aveva ancora quel tono.

Chloe alzò di nuovo il telefono "Qui dice di sì! C'è una taglia su di te da un milione di dollari!" il fischio di compiacimento che fece lui quando lesse il messaggio, la rese ancora più arrabbiata. Il suono della mano di lei contro la guancia di Liam fu assordante ma portò silenzio nella stanza.

Sentiva che avrebbe presto pianto. Quando Liam si accorse che le sue labbra tremavano, la prese fra le braccia e la strinse. "Mi sono innamorata di un criminale" disse lei, dopo qualche minuto di silenziosi singhiozzi. Chloe non vide il suo sguardo quando sentì quelle parole, ma lui la strinse un po' di più.

"Ti giuro che non sono un criminale. E ti giuro che anch'io ti amo."

Chloe alzò gli occhi su di lui. "Un milione. Non si ha una taglia così per aver rubato dolci ai bambini..." poi i suoi occhi si spalancarono "Non hai mai torturato nessuno, vero?"

Liam sospirò. "Ascolta, l'unica cosa che ho fatto, perché non mi viene in mente altro, è esser riuscito a entrare nel database del governo e aver detto loro che c'è una falla nel firewall. Non mi viene in mente altro..." disse, con molta calma.

"Cosa hai fatto? Ma... ti sembra una cosa da fare? Il governo!"

Lui alzò le spalle. "Volevo aiutare".

Chloe appoggiò la fronte sul suo petto e poi scoppiò a ridere quando realizzò che era una cosa 'da Liam'. Lui era veramente il tipo che voleva 'aiutare'.

Liam un po' se la prese, la sua bocca si storse in un broncio, ma lei continuava a ridere, così sbuffò e tornò in camera per vestirsi.

"Aspetta! Voglio sapere come ti sei fatto scoprire. Sei andato da loro?" il suo tono era ancora di scherno, mentre lo seguiva in corridoio.

Lui sbuffò ancora mentre si infilava i jeans. "Veramente mi hanno beccato perché ieri ho mandato la foto con l'altro account, quello con cui li avevo contattati..." disse mestamente lui.

Chloe si immobilizzò: era colpa sua. Della foto con le rose. "Mi spiace..."

Lui infilò anche la T-shirt "È stato un errore mio, non preoccuparti. Devo solo capire come uscire da questa cosa, chiunque può riconoscermi e tutti quei soldi..."

Stava ancora parlando quando un colpo violento scosse la porta. "Oddio, sono già qui?" Chloe iniziò ad agitarsi mentre Liam imprecò. Poi, presa da un'improvvisa intuizione, lo spinse in bagno.

"Chiuditi dentro e apri la doccia. Scappa dalla finestra. Io ti reggerò il gioco per un po', ma dovrai essere veloce, ci saranno agenti anche fuori..."

Liam storse di nuovo la bocca "Dubito abbiano mobilitato la SWAT per me..."

Chloe si avvicinò a lui e lo baciò velocemente sulle labbra.

"Sei l'uomo da un milione di dollari. Io ti cercherei in capo al mondo."

Poco prima di chiudere la porta del bagno, Liam la guardò ancora e disse: "Ci rivedremo".

Chloe sorrise: non era una domanda. "Ci conto". Sentì la chiave girare nella serratura, mentre la polizia entrava nell'appartamento. Si preparò a una scenata. Era sempre stata brava al corso di teatro.

***

Chloe quella sera era stanca e infreddolita. Era stata una brutta giornata. Più di quando Liam era scappato dal suo appartamento tre mesi prima. Chloe era riuscita a dimostrare la sua estraneità alla vicenda e la polizia, seppur dopo tempo, alla fine aveva capito che lei non sapeva niente.

Raccolse la posta e posò la busta della spesa sul bancone della cucina. Controllò le buste e le lasciò cadere pesantemente una a una finché non rimase una busta scritta a mano senza l'indicazione del mittente.

Il cuore iniziò a batterle più velocemente, ma poi si impose un po' di calma e cercò di non illudersi. Tantissime volte le era sembrato di vedere Liam fra la gente e quando riceveva un messaggio senza identificativo, pensava sempre prima a lui. Non doveva illudersi ancora ma aprì la busta con aspettativa. Sorrise: era la volta buona.

***

La spiaggia era deserta a quell'ora. Erano le quattro del mattino e l'isola dormiva ancora, probabilmente. Liam si alzò dalla sdraio quando la vide arrivare e le andò incontro. Chloe, quando lo riconobbe, iniziò a correre.

L'abbraccio fra i due era in ritardo di quattro mesi, ma sarebbe durato per sempre.





***Devo assolutamente scrivere di essermi presa un po' di licenza poetica, in quanto i messaggi Allerta AMBER ancora vengono usati solo per i rapimenti e, anche se ho letto che stanno cercando di ampliare il loro utilizzo, non vengono utilizzati ufficialmente per segnalazioni di questo tipo.

   
 
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