Questa storia partecipa al Writober2019 con la lista di prompt di Fanwriter.it
Parole: 353
Prompt/Traccia: Love triangle + lenzuola
Brevi Deliri Pre Partum: Perché sì, facciamoci male.
Not him
Una
carezza più lasciva delle altre lungo un fianco ed Elizabeta
inarca la schiena, affondando le dita nei capelli candidi di…
Neri.
Roderich ha i capelli neri.
Questa
correzione fa capire alla ragazza la gravità della sua situazione: ha sposato
un uomo che non la vuole davvero – è
un’unione diplomatica, la loro - lasciando indietro l’uomo che invece
l’avrebbe veramente amata.
Fissa
Austria negli occhi – viola, sono viola
gli occhi di Roderich – e cerca di sorridere.
Ma
si rende conto che non è questa la vita che vuole: sa benissimo che per gli
Asburgo il suo popolo è solo un uccellino da esibire, mentre lei è tenuta
prigioniera nella sua gabbia dorata.
Certo,
Roderich è stato il primo a trattarla come una donna
e a mostrarle la galanteria a cui sono abituate tutte le altre dame… ma con Lui era libera di essere sé stessa; di
essere la magiara che amava allenarsi con la spada, rotolare sui prati e fare a
botte con gli altri cavalieri.
La
sua posizione l’ha costretta a diventare qualcuno che non era e Roderich quasi sicuramente ama quel lato falso di lei,
mentre Lui amava la Elizabeta guerriera. E mai l’aveva giudicata.
Per
questo mentre Roderich la abbraccia – le spalle di Lui sono più larghe, le scapole
come spuntoni che segnano la pelle come ali pronte a spiegarsi per spiccare il
volo, i muscoli più delineati e la sua pelle è piena delle cicatrici provocate
da quegli uomini bigotti che lo consideravano un figlio del Diavolo – Elizabeta capisce di aver sbagliato tutto.
E
piange, perché non è lì che deve essere. Che vuole essere.
E
non è Roderich l’uomo che vorrebbe fosse lì con lei,
ma un altro.
Ha gli occhi
rossi, non viola.
Ha i capelli
bianchi, non neri.
È un guerriero,
non un diplomatico.
Ma
non è con lei.
È
da qualche parte su un campo di battaglia, probabilmente, mentre combatte per i
suoi ideali in testa alle sue truppe.
E
non sa nemmeno se lo rivedrà, riflette, mentre tra quelle lenzuola sfatte pensa a
quello che sognava e non ha potuto avere.
« …Gil… »
D.P.P.: Deliri Post Partum
Giuro che
riuscirò a scrivere una PruHun senza altra gente che
si intromette, prima o poi.
Lo giuro.
Maki