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Autore: Mestizo    04/10/2019    1 recensioni
Mo Guan Shan è stanco, gli fa male la schiena, ma non riesce a muoversi, non vuole muoversi.
He Tian è immobile sul suo letto. Sta dormendo.
Dorme più spesso e più a lungo.
Il cuscino si confonde con i suoi capelli bianchi.
In alcune notti si sveglia gridando il nome di Mo GuanShan e non si calma fino a quando non lo guarda dritto negli occhi, per lunghi minuti, come se fosse sempre più difficile riconoscerlo sotto le rughe e i segni dell'invecchiamento.
Genere: Angst, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: He Tian, Mo Guan Shan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Mo GuanShan non erano mai piaciuto gli ospedali.
Dopotutto, come a  tutte le persone normali, o almeno così pensava.
L'odore del disinfettante, i rumori incessanti, l'atmosfera generale.
Eppure nelle ultime settimane aveva trascorso giorni e notti in una piccola stanza con un letto singolo e pareti bianche. L'età iniziava a pesare su di lui e prendere i mezzi pubblici era un viaggio scomodo e stancante. Le infermiere non avevano protestato e l'avevano lasciato dormire su una delle sedie, ma ogni tanto bisbigliavano e sembravano commossi da quella forte amicizia che sicuramente legava quei due anziani.
L'ironia della vita è che più è difficile viverla, più le cose al di fuori di essa diventano semplici.
He Tian aveva ripetutamente detto che voleva tornare a casa, che l'ospedale lo disgustava. Ma la semplice verità era che a casa non avevano ciò di cui avevano bisogno e nella sua codardia, Mo GuanShan cercava ancora di mantenere la più piccola speranza.
Il tempo in ospedale ha qualcosa di distorto. Ci sono momenti in cui non passa mai, altri invece dove scivola via dalle dita senza che tu sia in grado di realizzarlo.
Mo Guan Shan è stanco, gli fa male la schiena, ma non riesce a muoversi, non vuole muoversi.
He Tian è immobile sul suo letto. Sta dormendo.
Dorme più spesso e più a lungo.
Il cuscino si confonde con i suoi capelli bianchi.
In alcune notti si sveglia gridando il nome di Mo GuanShan e non si calma fino a quando non lo guarda dritto negli occhi, per lunghi minuti, come se fosse sempre più difficile riconoscerlo sotto le rughe e i segni dell'invecchiamento.
Ci sono giorni in cui si sveglia da un altro tempo e  inizia a chiedergli di scuola, di compiti a casa, lavori part-time. E Mo GuanShan risponde come se fosse passato solo un giorno dalla fine della loro adolescenza.
Ma poi He Tian aggrotta le sopracciglia, si guarda intorno, guarda le sue mani magre e rugose, e con occhi tristi e lacrime pronte a sgorgare, chiede perdono a Mo GuanShan, ancora e ancora, fino a quando non torna a dormire.

Mo Guan Shan si era addormentato.
Fuori faceva freddo, nevicava,
Il respiro lento e silenzioso di He Tian era stata la sua ninna nanna per molti anni ormai, e nonostante il luogo aveva ancora il solito effetto su di lui.
Qualcosa lo sveglia, una sensazione... un sussurro impercettibile.
Alza lo sguardo e gli occhi d'acciaio di He Tian lo fissano.
Mo GuanShan gli si avvicina e sussurra «Non riesci a dormire?»
Lo sguardo di He Tian è attento e Mo GuanShan ha imparato a riconoscerlo, è uno di quei momenti lucidi sempre più rari.
He Tian sbatte le palpebre lentamente «Sei stanco?» chiede.
Mo GuanShan scuote la testa, aggrottando le sopracciglia come al solito nonostante tutti quegli anni «Posso farcela».
He Tian lo sta ancora fissando quando muove la sua mano.
È un movimento lento e calcolato, abbastanza da far scivolare la mano da sotto le lenzuola, sollevata a mezz'aria.
Mo GuanShan non aspetta nemmeno un secondo e stringe delicatamente la mano nella sua.
He Tian sorride, tristemente «Sono sempre sorpreso che tu abbia scelto me»
Gli ochi di Mo GuanShan sono lucidi, la sua voce rotta dai singhiozzi che cerca di trattenere «E sempre ti sceglierò».
Uno dei pochi vantaggi della vecchiaia è che è più facile essere onesti.
Mo GuanShan si china lentamente su He Tian e lo bacia dolcemente.
He Tian sorride con gli occhi chiusi. Sta trattenendo le lacrime.
Mo GuanShan, con la mano leggermente tremante, sposta i capelli dalla fronte di He Tian. L'imbarazzo è un po' più difficile a morire e il suo cuore batte ancora forte. Ma è qualcosa che non gli importa più, perché era qualcosa che solo He Tian gli provocava.
Ed è una cosa che ama.
Lo ama.
Mo GuanShan annuisce «Dormi ora»
He Tian sta ancora sorridendo quando gli stringe la mano per l'ultima volta.

La mattina arriva soleggiata e magnifica.
Mo GuanShan apre gli occhi e come sempre negli ultimi sessant'anni la prima cosa che vede è la faccia di He Tian.
Ma questa volta è diverso.
È diverso.
E non sarà mai più lo stesso di prima.
Se ne era andato.
Mo GuanShan non trattiene le lacrime mentre stringe la spalla di He Tian, ​​mentre gli sistema i capelli, mentre gli bacia la fronte.
Si alza dalla sedia e il suo sguardo serio si scontra con il fiume di lacrime che gli bagnano le guance.
Lascia la stanza. Non è sicuro di cosa dovrebbe fare. All'improvviso il mondo era completamente cambiato.

C'è troppo silenzio adesso.
C'è troppo spazio adesso.
   
 
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