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Autore: RosaRossa_99_    05/10/2019    2 recensioni
“Lasciami andare ho detto”
dissi con più convinzione provando a liberare i polsi, ottenni solo che la sua stretta aumentò, scavandomi la pelle e facendo pulsare il sangue sotto di essa. Il mio corpo tremò sotto quel tocco così rude e il suo respiro aumentò lasciandomi andare e allontanandosi, mi diede le spalle e si incamminò verso la strada da cui era venuto.
Non vedevo Seth da così tanto che se non fosse stato per quegli occhi non lo avrei riconosciuto.
Genere: Azione, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo, Violenza | Contesto: Universitario
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"Piccola mia… perché… perché ti sei ridotta così"

Inarcai le sopracciglia, accigliandomi e strizzando gli occhi. Sentivo la sua voce, così reale… era come se fosse accanto a me, come se fosse realmente lì presente, a parlarmi e risvegliarmi dal mio stato di dormiveglia.

"S-seth… "

Bisbigliai. I ricordi dell'altra sera erano appannati; ricordavo di aver preso l'ecstasy, di essere scesa a bere, di aver distrutto la sua maglia, poi il campanello suonare e quei due uomini davanti la porta… e dopo solo buio. La droga mi aveva fatto dimenticare tutto.

"Sono qui, amore mio. Apri gli occhi"

Forse mi avevano ucciso e ora ero nell'aldilà… e lui era proprio lì ad aspettarmi

"Mhh"

Aprii gli occhi venendo investita da una luce angelica. Il suo viso così reale entrò nella mia visuale. Allungai una mano senza toccarlo realmente, per la paura che potesse scomparire da un momento all'altro, interrompendo quella visione. La mia mano sospesa a mezz'aria, a pochi centimetri dal suo bellissimo viso più scavato, stanco, ma sempre perfettamente perfetto, i suoi capelli leggermente più lunghi, i cui ricci cadevano ribelli su quegli splendidi occhi. Mi sarebbe piaciuto arrotolarli fra le dita, così come facevo un tempo

"Sembri così reale… è così il paradiso allora"

Sospirai, beandomi di quella visione. Vidi il suo volto incupirsi leggermente, così come era solito fare quando qualcosa non gli andava particolarmente a genio

"Mi sei mancato così tanto"

Dissi scoppiando a piangere e ritirando la mano di scatto, richiudendo gli occhi

"Amore, guardami. Sono qui davanti a te"

Io scossi la testa, rifiutandomi. Faceva così male pensare che quella era solo una visione, un inganno della mia mente

"Tu sei viva, siamo entrambi vivi"

Mi disse, avvicinandosi

"Nono, non è vero!"

"Guardami!"

Disse afferrandomi il volto tra le sue mani. Spalancai gli occhi, le sue mani emanavano un calore che con il loro tocco riuscirono a riscaldare tutto il mio corpo. Iniziò a fare dei movimenti circolari con i pollici, carezzandomi le guance e asciugandomi le lacrime

"Guardami… posso toccarti… tu puoi toccare me…"

Mi prese una mano e se la portò sul suo cuore

"Questo continua a battere, proprio come il tuo"

Stavolta portò la mia mano sul mio cuore, e questo mi fece ritornare in me. Potevo sentire i nostri cuori battere all'impazzata, i nostri corpi troppo caldi per essere privi di vita, i nostri respiri unirsi e diventare uno solo. Eravamo entrambi vivi, uno di fronte l'altro.

Ritirai la mano dalla sua presa, presa da una consapevolezza che mi stava consumando

"T-tu… io… il telegiornale… la macchina… l'incidente"

Dissi tutto d'un fiato, trattenendo le lacrime che rischiavano di uscire nuovamente

"Era tutto una finta, amore mio. Sono vivo, così come Sonny"

"N-non è possibile"

Non mi fece continuare, le sue labbra erano sulle mie, impegnate in un bacio disperato e agognato da entrambi da troppo tempo. Rimasi interdetta per qualche secondo, prima di avvolgere le mie braccia a lui, attirandolo il più vicino possibile a me. Quanto mi erano mancate quelle labbra, così calde e soffici al tatto, così diverse dalle mie che ora erano screpolate e livide. Il suo sapore era sempre uguale, invadendo la mia bocca di caffè e sigarette, quanto avevo desiderato assaporarlo di nuovo, e ora lui era lì. Non appena si staccò da quel bacio, poggiò la sua fronte contro la mia e io scoppiai a piangere, non riuscendomi più a trattenere

"Credevo di averti perso… credevo che non ti avrei più rivisto…"

La mia voce disperata e le mie braccia ancora avvinghiate a lui, per non lasciarlo allontanare da me, di nuovo

"Shhh… lo so Hana, mi dispiace, non sai quanto mi dispiaccia. Non ti lascerò mai più. Te lo giuro. Niente più potrà separarci, niente più mi farà allontanare da te. È tutto finito"

Mi asciugava le lacrime mentre mi sussurrava parole confortanti. Il suo tocco mi era mancato come l'aria, i suoi baci erano stati in grado di far battere di nuovo il mio cuore.

"Perché te ne sei andato… perché hai finto di essere morto… perché hai voluto causarmi tutto questo dolore… sarei voluta scappare con te! Avrei preferito una vita orribile ma con te, che senza!"

Lui sospirò, sedendosi sul letto accanto a me e continuando a tenermi la mano, carezzandola, per non interrompere il contatto con me. Il suo sguardo perso nel vuoto, gli occhi lucidi

"All'inizio avevo pensato di scappare, lasciarmi tutto indietro, alle spalle. Solo per poter fare andare avanti te e Gioia. Io non ero fatto per te Hana, la mia vita ti avrebbe rovinato, logorato e distrutto, soprattutto dopo quello che era successo… pensavo di essere in grado di affrontare tutti i problemi, insieme, ma dopo averti vista in quelle condizioni, cosa ti avevano fatto… ero terrorizzato dall'idea che se ci fosse stata una prossima volta non sarei stato in grado di riabbracciarti. Ti ho amato troppo per vederti essere distrutta da me. L'unica soluzione era lasciarvi andare, entrambe. Gioia sarebbe cresciuta solo con qualche vago ricordo di me, lontana da tutto il male che le avrei procurato. E tu pure"

Mi fissò negli occhi, mostrandomi tutto il pentimento

"Allora… che ci fai qui"
Continuò a fissarmi negli occhi, cercando di leggere le mie emozioni, che erano parecchio contrastanti. Una parte lo voleva rifiutare per tutto il male che mi aveva causato, ma l'altra invece lo rivoleva indietro solo perché quello avrebbe posto fine ad ogni mia sofferenza. Non avevo mai smesso di amarlo

"Dopo che Sonny è uscito dall'ospedale, io sono riuscito a rintracciarlo, prima che si venisse a scoprire tutto sui nostri 'lavori' precedenti. Mi ha detto di te Hana, di come ti avessi rotta dentro, di come non riuscissi ad andare avanti. Pensavo che con il tempo potessi guarire ma non è stato così… Jack, il vostro giardiniere, aveva l'ordine di proteggervi e di mettersi in contatto con me per qualsiasi cosa. E così io ero sempre informato su te, su Gioia, su tutto. Mi ha riferito che quando tu eri con Gioia sembravi quasi rifiorire, ma questo finiva non appena lei si allontanava un attimo. Ha visto quanto tu ti sia spenta e logorata. E me lo ha riferito. Mi ha riferito che non hai più mangiato, delle pillole, delle notti sveglia. Mi ha detto tutto. Così ho capito, ho capito della cazzata che avevo fatto. Non avrei dovuto lasciarti andare, mai. Stare lontano da te, nonostante fosse solo per il tuo bene, ti stava uccidendo.

Così io e Sonny organizzammo un piano che mi avrebbe permesso di ritornare da te. In un mese avevo organizzato tutto, ci saremo fatti credere morti in un incidente, così da scomparire dalla faccia della terra e in modo da poter vivere finalmente liberi. Prendemmo due corpi dall'obitorio, molto simili a noi fisicamente, e togliemmo ogni traccia identificativa dal loro corpo, inserendo tracce di DNA nostro. Li mettemmo in una macchina che comandavamo a distanza, con all'interno una bomba pronta a scoppiare. Bastò premere un solo tasto per far divampare il fuoco, procurato dallo scoppio, che cancellò ogni possibilità di identificarli, tranne per dei denti che avevamo lasciato di proposito. Così tutti finalmente ci hanno creduto morti e adesso io e te potremmo vivere la vita che ci meritiamo. Insieme"

Eravamo liberi. Finalmente liberi da tutto. Avremmo potuto ricominciare una vita felice insieme, come una vera e propria famiglia. Le mie lacrime ripresero a scendere, ma sta volta piene di gioia. Niente più ci avrebbe separati. Lo tirai dalla maglietta baciandolo e cercando di trasmettergli tutto l'amore e la felicità che provavo in quel momento

"Sposami e rendimi l'uomo più fortunato del mondo"

Lo guardai, gli occhi appannati, i muscoli della bocca pieni di dolore per quanto stessi sorridendo. Annuii più e più volte

"Ti amo Hana Katerina Smith, e questo non cambierà mai"

"Ti amo Seth Aniston, ora e per sempre"

 

 

 

 

 

 

Questa non è la fine, ma solo l'inizio di una nuova storia d'amore, un amore che sta volta non verrà spezzato ma rimarrà sempre legato e unito. Due persone che si amano e lo faranno fino alla fine dei loro giorni.

Ma questa è anche la fine della nostra storia, combattuta e piena di impedimenti e problemi. Dopo ben più di un anno è giunta al termine, questo momento doveva pure arrivare… vi lascio con le lacrime agli occhi. Che dire… spero che abbiate amato i personaggi così come ho fatto io, che vi siate potuti celare nelle loro emozioni e nelle loro avventure, nei loro caratteri così contrastanti e nell'amore provato dai due protagonisti. Ma soprattutto vi auguro di trovare qualcuno che vi faccia sentire speciali e unici, in grado di poter affrontare la qualsiasi. Qualcuno che vi sia sempre accanto e che vi ami incondizionatamente e infinitamente.

Non mi rimane che svelarvi una sorpresa… ci sarà un epilogo. Dopo di questo sarà tutto realmente finito.

A presto, prestissimo

XX

-R

   
 
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