Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: Miss_MaD    06/10/2019    0 recensioni
"Senza leggi né padroni,
Solo vivere è importante.
Notte e giorno,
Ogni momento
Perché il tempo è come il vento."
E se tra i re del mondo ci fosse stata una ragazza?
Benvolio estremamente OOC
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Benvolio Montecchi, Giulietta Capuleti, Mercuzio Della Scala, Nuovo personaggio, Romeo Montecchi
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Violenza
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《Ma dove si sarà cacciata Luna?》Benvolio si tormentava le mani, che spostavano in continuazione la maschera da coniglio che gli copriva il viso, mentre parlava a Romeo.

D' un tratto una figura familiare scese dalle scale, e gli occhi dei due ragazzi non poterono fare a meno di posarsi su di lei: i capelli erano sciolti e poche, minuscole trecce sparse reggevano dei fiori di campo; 
il vestito verde le stava divinamente, aveva una scollatura ampia, si stringeva in vita con un bustino più scuro, decorato con ricami dorati e si allargava nuovamente sui fianchi, dove scendeva morbido in tanti strati. Era lungo e semplice, ma di grande effetto. La maschera era azzurra e ai lati era piena di piume colorate che ricordavano un pavone.
《Luna, sei...》 Nè Benvolio nè Romeo avevano parole per descriverla, se non fosse stato per il vestito che le avevano regalato, forse non l' avrebbero riconosciuta.
《In imbarazzo, ecco cosa sono!》 Spiegò la ragazza, tirando su la scollatura del vestito《Queste cose non fanno per me, mi sento una sciocca e mi guardano tutti...》si lamentó guardandosi intorno.
《Forse lo fanno perché sei bellissima.》 le disse Benvolio, prendendole la mano e inchinandosi, facendola arrossire. Lei lo congedò con un gesto rapido della mano, ma Romeo lo assecondò:
《In effetti, Luna, sei stupenda, non mi meraviglio che ti stiano guardando tutti...》
Lei, poco convinta, si limitó a sorridere, e cambiare discorso:
《Allora, mi spiegate cone funziona una festa? 》
Benvolio rise:
《Non cè molto da spiegare, Di solito il padrone di casa fa un discorso di ringraziamento accompagnato da un brindisi, e poi si inizia a ballare, si parla, si mangia, si guardano le coppie alticcie muoversi in modo imbarazzante, le cose che facciamo di solito, insomma...》 le spiegò ridacchiando.《Signorina, a voi, prego.》
Romeo le porse un bicchiere di vino, giusto in tempo per il discorso del conte Montecchi, che ringraziò tutti gli invitati e brindó alla loro salute, per poi dare il via alle danze.
Le coppie che ballavano al centro della sala erano perfettamente coordinate, non solo nei vestiti, ma anche nei movimenti, a Luna sembrava che ogni cosa venisse loro naturale, e si sentì subito più a disagio di quanto già non fosse. Persa nei suoi pensieri, non si accorse che Romeo se ne era andato, e Benvolio la stava invitando a ballare.
《Non sono sicura che sia una buona idea...》si lamentò lei, imbarazzata
《E dai Luna, me lo avevi promesso!》le disse, trascinandola verso il centro della sala.
I due ballarono per molto tempo, finché non decisero di fermarsi a prendere fiato, ma Benvolio venne presto allontanato da alcuni suoi amici che lo costrinsero a passare qualche minuto con loro.
Luna rimase quindi sola, e ne approfittò per guardare la sala, rimanendo quasi stordita e in qualche modo disgustata dallo sfarzo e dal lusso che veniva sfoggiato dai presenti.
"Quante anime vuote, piene di oro, che pensano di essere felici con le loro ricchezze..." pensò.

《Affascinante, no? Tutti a mettersi in mostra per qualcosa che nemmeno loro sanno...》 disse Romeo, interrompendo i suoi pensieri. 
《Già...》si limitò a dire
《Ti va di uscire fuori?》le chiese, e lei non poté far altro che annuire.

Era quasi agosto, e fuori l' aria era calda. Si sedettero per terra, in silenzio, finché Romeo non le fece una domanda:
《Sei innamorata, vero?》
A quelle parole Luna arrossì violentemente, ma negò tutto.
《Perché devi nasconderlo? È una cosa così bella.》La rassicurò. 
《Non se la persona non ti ricambia...》Commentò lei.
《Lui lo sa?》le chiese, e per tutta risposta lei scosse la testa.
《E allora come fai a dirlo?》la riprese, giocando con la sua mano.
《Lo vedo da come mi guarda, Romeo, come se non ci fossi, se fossi strana, una pazza. Non è bello.》Luna si stava pian piano intristendo.
Lui allargò le braccia, e lei vi si tuffò dentro come se fosse l' ultimo appiglio. Forse lo era davvero.
《Non devi pensarlo, Luna: sei una ragazza meravigliosa, e lo sai: sei dolce, allegra, simpatica, e non lo devi dimenticare.》 Le disse, serio.
Lei storse il naso, sbuffando a mò di risata:
《La gente non si innamora del carattere.》
《Cosa vorresti dire?》Romeo la scostò, pareva non aver capito, eppure era così ovvio, almeno per lei: "se non sei bella nessuno ti vorrà mai" era ciò che veniva ripetuto in continuazione alle bambine sin dalla più tenera età, e così l' ideale di bellezza si stampava letteralmente nelle menti fresche di tutte le ragazze che, convinte di ciò, crescevano con l' idea che agghindarsi e mettersi in mostra fosse l' unico modo per farsi notare, essere scelte ed arrivare all' obiettivo finale: essere mogli e madri felici. A lei non era mai interessato, preferiva essere più che apparire.
《Niente, niente》lo liquidó alla fine, spiegargli tutto quanto non sarebbe stato semplice, e forse non sarebbe nemmeno riuscito a capire.
《Il momento arriva per tutti, Luna, magari il tuo è proprio dietro l' angolo che ti aspetta, ma se continui a nasconderti non lo saprai mai.》la rassicurò, accarezzandole la testa.

Dopo qualche minuto, Luna ruppe il silenzio:
《Giulietta è davvero fortunata, Romeo, lo sai?》
Lui rispose con una risata, per poi continuare: 《Meno male che non è qui, stasera, chissà che idea si farebbe di noi.》commentò distrattamente.
《Probabilmente l' idea che ho avuto anche io all' inizio.》li interruppe una voce cristallina che scherzò:《Piccioncini, che fate qui fuori da soli?》
《Mercuzio!》Romeo e Luna lo dissero all' unisono, riconoscendo la voce del giovane nonostante la maschera, una fascia blu e grigia che gli copriva gli occhi e due orecchie da gatto.
《Allora sei riuscito a venire!》disse Romeo, scattando in piedi come una molla per abbracciare l' amico.
《Non me la sarei persa per niente al mondo! A proposito, bella maschera!》rise alludendo al travestimento poco virile del giovane.
《Vogliamo parlare della tua?》 Rise Romeo di rimando. 
《In effetti》commentò Luna con una risata,《non so chi dei due sia meglio.》
《Io, come sempre!》si intromise Benvolio.
I tre ragazzi si salutarono come se non si vedessero da giorni, lasciando Luna in un angolo a giocare con le pieghe del vestito.

 《Signorina, mi concederebbe un ballo?》
Il ragazzo dai ricci color miele si era fatto avanti, dopo parecchi minuti di risate, solo quando Romeo e Benvolio si furono allontanati.
《Perché non invita a ballare i suoi amici, signore?》gli rispose Luna, con un sorriso ironico: la serata non stava procedendo come previsto.
Touché. Mi scuso per non averti considerata. Va meglio?》
La ragazza non parve molto convinta, ma si lasciò comunque trascinare verso la sala, pronta a ballare.
Mentre erano persi tra passi e piroette, lui si avvicinò al suo viso e le sussurrò:
《E comunque stai molto bene stasera.》
Dopo quel commento la testa di Luna smise di funzionare, continuava a sorridere, ballare e quando fu ora di congedarsi, lo fece a malincuore.
Nel frattempo Benvolio e Romeo erano spariti dalla sala, ma a lei sembrava non importare.
Salì le scale verso la sua stanza quando una voce attirò la sua attenzione:
《Dimmi che stai scherzando! Non puoi! È nostra sorella, Benvolio!》 Era Romeo.
《Lo so benissimo, e so anche che non siamo parenti di sangue, cugino.》 Benvolio parlava con voce strascicata, come se fosse ubriaco.
《Non c'entra, è come se lo fossimo! Sei pazzo se pensi-》
L' altro lo interruppe:
《Se penso di portarmela a letto? Saranno anche i pensieri di uno che ha alzato un po' il gomito, Romeo, ma ammettilo che quando stasera è scesa dalle scale con quel vestito anche tu hai pensato che fosse di troppo! È cambiata un sacco da quando era piccola, ora solo a guardarla non so che le farei... 》rise il ragazzo, alzando la voce.
《BENVOLIO, FINISCILA, SEI UBRIACO! Ti dico solo due cose: vai fuori, prenditi una boccata d' aria e rinfrescati le idee, perché mi stai dando la nausea, cugino, BUONANOTTE!》 I passi che seguirono erano molto pesanti, e Luna corse a perdifiato verso la sua camera, sbattendosi la porta alle spalle e crollando a terra contro di essa appena in tempo per sentire i passi di Benvolio nel lungo corridoio.
Nel suo cuore provava mille emozioni: era felice per la serata appena trascorsa, frastornata per ciò che aveva appena sentito e impaurita per come si era comportato Benvolio.
Aveva paura di lui.
   
 
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