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Autore: EragonForever    09/10/2019    3 recensioni
Una nuova Guerra Sacra è alle porte e il risveglio di Hades deve essere evitato prima che accada l'irreparabile.
Pyras, una giovane guerriera appena investita a Cavaliere di Phoenix si ritroverà ben presto in questa nuova situazione. Custode di un immenso potere a lei sconosciuto, assieme ai suoi fedeli compagni dovrà combattere per evitare in tutti i modi il risveglio del Signore degli Inferi.
Affronterà un viaggio incredibile alla scoperta di se stessa tra tante e emozionanti avventure.
Riuscirà Pyras a compiere il suo destino di Cavaliere di Athena? Lo scoprirete in questa nuova fanfiction tutta su Saint Seiya.
Preparatevi, la leggenda sta per iniziare.
Vi auguro buona lettura e spero con il cuore che vi piaccia!
****
Piccola premessa, il personaggio di Saori Kido non si basa su quello della serie originale, ma è una nuova Atena, perché visto che tra i personaggi non c'era Atena come singolo personaggio ho messo per l'appunto Saori Kido che di per se è comunque Atena, solo di una nuova generazione cosi come tutti i personaggi eccetto Hades.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hades, Nuovo Personaggio, Saori Kido
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 23 : Verso la Sacra Armatura

Il viaggio di ritorno verso Atene fu, anche se di breve durata, tranquillo e molto più sereno di quello di andata, specialmente per l'entusiasmo di Pyras per la riuscita del suo addestramento con Scorpio, durante il quale era maturata molto.

Aveva imparato qualcosa che all'inizio avrebbe ritenuto impossibile, ma che alla fine era riuscita tutto sommato a controllare. Sapeva che quel lato di lei non sarebbe mai riuscita a sopprimerlo, ma il fatto di essere stata capace di controllarlo la sollevava non poco.

Ora, dal ponte del mercantile, guardava con ansia l'orizzonte, non vedendo l'ora di tornare ad Atene e riabbracciare i suoi compagni. Dioskorus la guardava poco distante con sguardo fiero, poiché anche lui aveva visto il suo grande cambiamento e, nel vederla con quel sorriso sereno sulle labbra, poté percepire quanta forza di volontà ci fosse nel suo animo, un animo temprato da tutto il suo percorso fatto finora. Cominciò persino a comprendere il perché Leo fosse fiero di lei e il motivo era chiaro come il sole sopra le loro teste: aveva sempre trovato la forza di rialzarsi in ogni situazione e questo la rendeva più che degna di essere un Cavaliere di Athena.

Certo, non era sua allieva, ma si era comunque mostrata all'altezza delle sue aspettative. Le sue iridi color cioccolato esprimevano tutto il suo entusiasmo, segno che era stata davvero contenta di quell'esperienza.

Erano partiti quella mattina di buon'ora e nonostante l'alzataccia, aveva ancora tanta energia e Scorpio ne fu ben felice, specialmente quando Atene apparve all'orizzonte nel primo pomeriggio. Il cuore di Pyras iniziò a batterle all'impazzata nel petto e più si avvicinavano più aumentava.

Quando finalmente giunsero al porto Dioskorus pagò il capitano per il servizio fatto, poi, con Pyras affianco, fecero ritorno al Santuario. Una volta giunti a destinazione la Saint salutò Scorpio con i dovuti ringraziamenti e poi corse al campo di addestramento tutta trafelata dove trovò, con sua somma gioia, i suoi amici e corse loro incontro. Asterius e Kyros non appena la videro furono i primi a balzarle letteralmente addosso, travolgendola con il loro entusiasmo.

“Pyras!”, esclamarono mentre i tre cadevano a terra con un sonoro tonfo.

La Saint, colta di sorpresa, sobbalzò per poi riprendersi poco dopo.

“Si … si, anch'io sono felice di … di rivedervi però … pesate …”, gemette.

I due allora si tolsero da sopra l'amica e l'aiutarono ad alzarsi per poi abbracciarla come si deve e lei fece lo stesso.

“Ci sei mancata moltissimo …”, mormorò Kyros.

“Già, hai idea di stare un mese senza di te? È da pazzi.”, aggiunse Asterius.

Pyras in risposta ridacchiò.

“Anche voi mi siete mancati …”

Rimasero abbracciati per un tempo che parve un'eternità, finché Constantine non si schiarì la voce.

“Ci siamo anche noi …”

La Saint allora sciolse il contatto per poi salutare anche gli altri e, notando che Talia era in disparte, l'affiancò.

“Ehi, tutto bene?”, esordì.

Il Dragone annuì lievemente per poi sospirare.

“Senti … volevo dirti che … mi dispiace se sono stata cattiva con te e so che mi dirai che non ce né bisogno ma … ne sento il dovere … insomma, tu sei stata gentile con me mentre io …”

L'abbraccio di Pyras interruppe le sue parole, facendola sussultare, poi lo ricambiò, e in quella stretta capì che l'aveva già perdonata. Quando poi sciolsero il contatto la scrutò per bene: il volto era ancora un po' provato per la perdita del suo maestro, ma nonostante ciò poteva vedere le sue iridi acquamarina di nuovo limpide e serene e il fisico era rinvigorito. Sorrise nel vederla in forma.

“Sono contenta che tu ti stia riprendendo dopo quello che è successo …”

“Anch'io e devo tutto sia a te che ad Ast, lui mi è stato molto vicino mentre non c'eri”

“Ne sono felice …” esordì Pyras per poi guardare l'amico “Grazie per esserti occupato di Talia”

“Figurati, l'ho fatto con piacere e lo farò ancora se sarà necessario” iniziò lui per poi cambiare argomento “Ma ora … raccontaci tutto, com'è andata?”

Pyras allora si sedette e loro fecero altrettanto, quindi iniziò a raccontare del suo addestramento con Dioskorus per filo e per segno, senza tralasciare nulla, nemmeno il fatto che avesse usato la Cuspide Scarlatta su di lei, affrettandosi a spiegare che era stato per il suo addestramento. Spiegò anche in cosa era consistito con grande entusiasmo, specialmente che era riuscita a raggiungere il Settimo Senso e lì i suoi amici espressero i loro complimenti, a tal punto di farla imbarazzare.

“Suvvia ragazzi, così mi fate arrossire … è vero che ho raggiunto il Settimo Senso, però state esagerando”

“Beh, ma siamo contenti per te visto che anche noi ci siamo addestrati nel suo utilizzo con Alypios dell'Ariete.”, spiegò Kyros.

“Eh? Davvero?”, chiese Pyras, stupita.

“Si certamente!”, esclamò Asterius, entusiasta.

“Ne sono felice!”

“Anche noi lo siamo” esordì Zenais per poi darle una pacca sulla spalla “E comunque ottimo lavoro per essere riuscita a sopravvivere un mese con il mio maestro”

Pyras ridacchiò divertita.

“Ah non è stato poi così difficile, è stato un bravo mentore” replicò, per poi alzarsi “Comunque vado da Leo, a dopo.”, salutò, correndo via.

Raggiunse il Tempio del Leone tutta ansimante per la corsa, quindi entrò. Lui era lì che l'aspettava e gli si fiondò letteralmente addosso, presa dal troppo entusiasmo. Hector d'altro canto l'abbracciò con calore senza sbilanciarsi, felice di rivederla.

“Mi siete mancato tantissimo …”

“Anche tu mi sei mancata …”

La Saint allora si perse nella sua stretta per qualche minuto, poi sciolse il contatto, fece quindi per raccontargli ma Hector la fermò con un dito sulle labbra.

“So già tutto, Scorpio mi ha raccontato ogni cosa e non posso che essere fiero di te”

Pyras allora lo abbracciò di nuovo, felice di sentirsi dire tali parole.

Trascorse poi qualche giorno di quiete, finché il Gran Sacerdote non convocò ancora il gruppetto al suo cospetto. I sette ragazzi ovviamente non furono più tanto sorpresi, dato che poteva trattarsi solo di una cosa: partire per una nuova missione.

Così, una volta giunti alla Tredicesima Casa si inginocchiarono come le volte precedenti in attesa. Prima di parlare Astrea li scrutò uno a uno con fare compiaciuto: le loro armature si erano evolute grazie al sangue del Gold Saint dell'Ariete ed era stato un bene visto che le altre erano state ridotte a passi estremi con tutti i combattimenti affrontati. Ormai non avevano più l'aria da matricole, ma di Cavalieri a tutti gli effetti e di questo non poteva che esserne orgogliosa. Nell'aria non c'era la minima tensione e i ragazzi apparivano tranquilli e al loro agio, quindi poté prendere parola.

“Dunque, innanzitutto vorrei complimentarmi con tutti voi per i risultati raggiunti durante il vostro addestramento. Sapervi più forti mi solleva molto”

“Grazie Vostra Eccellenza.”, ringraziò Constantine, parlando per tutti.

Astrea sorrise da sotto la maschera per poi tornare seria.

“Dunque, come avrete già immaginato, vi ho convocati per una missione di estrema importanza, ossia recuperare la Sacra Armatura di Athena in modo da risvegliarla. Ora che Hades ha fatto la sua comparsa avremo bisogno dell'aiuto della nostra dea se vogliamo sconfiggerlo una volta per tutte.”, spiegò.

I neo Cavalieri si guardarono l'un l'altro con sguardo d'intesa. Sapevano che sarebbe stato molto pericoloso, ma se era l'unico modo per svegliare Athena dal suo sonno incantato non potevano esitare. Quindi annuirono con decisione.

“Dove si trova l'Armatura?”, chiese Kyros.

“Mi sono giunte delle voci al riguardo e più che fondate” esordì Astrea per poi fare una pausa e riprendere “Essa si trova al Tempio di Pan, il Dio delle Selve, nell'Arcadia. Verrete accompagnati da Libra, Toro e Leo, vi darò questa giornata per prepararvi, partirete domani mattina all'alba. Potete andare”

I neo Cavalieri allora si alzarono, ma Pyras prima di andare si avvicinò di più agli scalini che portavano al trono dorato.

“Vostra Eccellenza … avrei una richiesta.”, esordì timidamente.

Astrea la guardò con fare sorpreso.

“Dimmi pure Saint di Phoenix”

La ragazza allora si armò di coraggio per poi esprimersi.

“Ecco … se è possibile vorrei fare visita al capezzale della nostra dea … da sola”

A quella richiesta i presenti intuirono cosa volesse fare e lo stesso Astrea, quindi, con sguardo apprensivo, annuì.

“Certamente, va pure”

“Vi ringrazio Vostra Eccellenza”

Detto ciò la Saint si alzò per poi andare verso le stanze della dea, mentre i suoi amici decisero di aspettarla.

Pyras camminò lungo il corridoio che portava alle sue stanze, il cuore che batteva forte forte dall'emozione, i suoi passi erano calmi e sicuri. Quando giunse di fronte alla porta della sua camera prese un profondo respiro ed entrò.

Lei era lì, stesa sul suo letto, vestita di un candido abito bianco e il volto sereno. I suoi lunghi capelli viola le ricadevano morbidi lungo i fianchi e delle ciocche posavano sul suo seno mentre le mani erano intrecciate in grembo. Pyras rimase per qualche secondo a rimirare la sua eterea figura illuminata dal suo, ora lieve, cosmo, quindi si inginocchiò.

“Non so se possiate sentirmi mia signora, ma sono qui per dirle che … molto presto la salveremo … domani partirò con la mia squadra per recuperare la vostra Sacra Armatura …” esordì, facendo una pausa e riprendendo poco dopo con un sospiro “Sarà una missione molto pericolosa perciò … vi supplico … proteggete i miei compagni e Leo … soprattutto Leo … ve lo chiedo per favore …”, riprese, lo sguardo ora supplichevole, come in attesa di un segno.

In quel momento accadde qualcosa di inaspettato: il cosmo della dea l'avvolse nella sua aura e lei poté percepire il suo calore scaldarle il cuore come per darle forza.

Non temere giovane guerriera, esaudirò la tua richiesta, avrete la mia protezione aleggiò la voce melodiosa della dea nella sua testa.

Pyras in risposta abbassò il capo.

“Vi ringrazio mia signora …”, mormorò, una nota tremante nella voce.

Per i miei Cavalieri questo e altro giovane guerriera esordì Athena per poi fare una pausa e riprendere E comunque non sentirti in colpa per quello che mi è successo poiché io non ti ho mai giudicata responsabile, hai saputo svolgere bene il tuo compito e il fatto che sia ancora viva ne è la prova. Non darti colpe che non hai

A quelle parole Pyras annuì con gli occhi velati di emozione. Sentì come una mano calda posarsi sulla sua guancia e le parve di vedere il volto etereo di Athena sorriderle.

Ora va giovane guerriera, io sarò con voi nella vostra missione, non temere e abbi fede perché non vi abbandonerò

Detto ciò le diede un lieve bacio sulla fronte e sparì. Rimasta sola Pyras, di nuovo piena di coraggio, si alzò, guardando la dea con una nuova determinazione negli occhi.

“Vi salveremo, è una promessa”

E con quelle parole lasciò la stanza con nuova sicurezza per poi tornare dagli altri e prepararsi per la nuova missione.


 


Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! E dopo una lunga attesa eccomi di nuovo qui con un altro capitolo della mia SaintSeiyaFanfiction! Scusate se vi ho fatto attendere ma ho preferito terminare prima la mia Fairyfanfiction dato che mancava poco.

Dunque, in questo capitolo i nostri Cavalieri dovranno partire per recuperare la Sacra Armatura della Divina Athena. Riusciranno a farcela? Che tipo sarà il Dio delle Selve?

Tutto questo lo scoprirete nel prossimo capitolo!

Ringrazio calorosamente Franky93, reign_00evil, Stellareika e Sarah Shirabuki per aver aspettato con pazienza e per le loro recensioni!

Detto ciò alla prossima! Ci vediamo mercoledì prossimo con il secondo capitolo della mia nuova fanfiction sul mondo di Eragon!

Saluti la vostra EragonForever!

   
 
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