«Il primo concorrente eliminato è
Felix Morgan!» esclama Katie Sun, voltandosi a
guardare in direzione del ragazzo dai lunghi dreadlocks.
Il pubblico rumoreggia e protesta
indignato, come se non fosse d’accordo con questa decisione.
«Vi prego, i telespettatori hanno
deciso e noi dobbiamo rispettare questa scelta. Felix, vieni qui, vuoi dire
qualcosa?» chiede distaccata la presentatrice, come se si avesse paura di
mostrarsi troppo aperta nei confronti del giovane.
«Non me lo aspettavo, però va
bene così. È stata una bella esperienza e non avrei mai creduto di arrivare
fino a questo punto. Avrei voluto avere più tempo per dimostrare quanto valgo,
ma ormai è finita» commenta il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli.
Katie annuisce e riporta lo sguardo
sul foglio che tiene di fronte agli occhi. «Sappiamo che oggi c’è una doppia
eliminazione, quindi… il secondo concorrente che dovrà tornare a casa è…»
La tensione aumenta di nuovo.
«The Millennials!» conclude la
bionda.
Il pubblico è basito, grida e si
lamenta, mentre i sei ragazzi si scambiano occhiate perplesse e piuttosto
sorprese.
«Ragazzi, prego, raggiungetemi»
li invita Katie Sun. «Come vi sentite?»
«Come dovremmo sentirci?» sbotta
Oscar, incrociando le braccia al petto.
«Sta’ calmo» mormora Niko,
appoggiandogli una mano sulla spalla.
«Beh, non era ancora il nostro
momento!» esclama Roman, facendo un passo avanti.
«Il pubblico la pensa
diversamente» osserva la presentatrice.
«Oh, al diavolo!» sbraita il
batterista, mentre Alina cerca di tranquillizzarlo.
«Ragazzi» interviene Daron,
mettendosi in piedi e raggiungendo il centro del palco. «Non prendetela così,
fate tesoro di questa esperienza e andate avanti a testa alta. Avete tante
potenzialità, dovete solo migliorare certi aspetti tecnici. D’accordo? Siete
stati grandi e io sono orgoglioso di voi!»
I componenti della band salutano
con calore il loro giudice, mentre Katie Sun conclude
con le battute finali della puntata.
6° Live
«Buonasera a tutti e benvenuti al
sesto live di SOAD-Factor!» esordisce Katie Sun, mentre il pubblico applaude e si scalda eccitato.
«Facciamo un enorme applauso ai
nostri quattro giudici!» prosegue la bionda, per poi nominare a uno a uno i
membri dei System.
I quattro sono visibilmente
rilassati e sorridenti, salutano con calore i presenti e la presentatrice.
«Questa sera i sei concorrenti
rimasti in gara ci presenteranno dei brani che hanno scelto da soli! Questa è
la serata dedicata alle autoassegnazioni!» annuncia
la bionda con entusiasmo. «Siete pronti per accoglierli?»
Il pubblico grida con entusiasmo,
batte le mani e fatica a stare fermo sulle poltroncine.
«Ormai la tensione si fa sentire,
l’asticella è molto alta! Perciò siate calorosi e fatevi sentire durante tutto
il live, anche perché oggi ci saranno degli ospiti eccezionali! Bene: oggi
avremo due manche, ciascuna con tre concorrenti. Diamo subito il via alla prima
manche!»
Dopo l’ennesimo applauso del
pubblico, Katie Sun annuncia che la prima manche avrà
inizio con HellGal.
La ragazza, abbigliata con
vestiti larghi e un cappellino dalla visiera piatta color amaranto, zampetta
verso il centro del palco e saluta con calore il suo pubblico e i giudici.
«Ciao Helena!» esclama John,
visibilmente entusiasta.
«Ciao giudice! Ciao a tutti!»
«Cosa hai deciso di portare
oggi?» domanda il batterista, intrecciando le dita sotto il mento.
Lei sorride. «Ho deciso di
portare Fitness
di Lizzo.»
Il pubblico esplode in un grido
di entusiasmo.
«Wow!» commenta Shavo, dando di
gomito al collega.
«Perché hai fatto questa scelta?»
indaga ancora John.
Helena allarga il sorriso. «Beh,
Lizzo è una figa. Lei riesce a portare fuori un groove
pazzesco, adoro come riesce a cantare e rappare senza
problemi. È uno dei miei modelli, vorrei veramente diventare come lei. Certo,
voglio creare una mia personalità, ma se fossi figa almeno la metà di lei
potrei anche morire felice!»
I giudici ridono divertiti,
seguiti a ruota dal pubblico.
«Bene. Cosa significa per te
questa canzone?»
«Beh, John. Significa la
perfezione.»
«D’accordo, allora facci sentire
e conquista il pubblico!» la incita il suo giudice.
Lei annuisce e attende che la
base parta. Quando la musica si diffonde per il teatro, Helena si cala
perfettamente nel ruolo della rapper navigata. Si muove per tutto il palco, ha
una presenza scenica impressionante e cattura completamente l’attenzione su di
sé.
Inizia a cantare ed è subito
chiaro che il brano da lei scelto le si addice, le scivola addosso e la avvolge
come fosse un meraviglioso abito cucito su misura per lei.
Independent, athletic
I been sweating, doing calisthenics
Booty vicious,
mind yo business
I been working, working on my fitness
I've been
lifting heavy metal
See this
ass? Ain't no rental
Take it
down low like just stretching
Pick it
back up like I'm flexing
Woo, tryna
get it, working
on my fitness
Think about
how I'm gonna feel when I step up on the catwalk
Think about
how I'm gonna feel when I got
that ass that don't stop
That ass
that don't stop, that ass don't
stop
And think
about how I'm gonna feel when I take it all off
La sua voce è potente, riesce a
interpretare egregiamente la canzone e a fare suo ogni termine che pronuncia.
Le parole sono chiare e limpide, arrivano dritte in faccia come pugni.
Quando la canzone finisce, Helena
salta a bordo palco e si inchina con riconoscenza al pubblico, gridando e
ringraziando tutti.
La prima standing ovation della
serata avviene proprio in quel momento, i presenti sono in visibilio e non
fanno che battere le mani e ripetere il nome della concorrente.
Katie Sun
raggiunge la giovane e la abbraccia di slancio. «Caspita, sei stata fantastica!
Sentiamo cos’hanno da dire i giudici, va bene?»
«Sono pronta alle critiche!»
Il primo a parlare è Daron.
«Quali critiche, Helena? Sei stata fenomenale, sono senza parole. Un po’
invidio John perché vorrei averti nel mio team!» esclama.
Shavo ha gli occhi che gli
brillano. «Cristo, io ti adoro! Ti giuro che hai spaccato!»
«Bravissima, tecnica
ineccepibile, il testo è stato scandito molto bene e la tua energia ha inondato
questo teatro. Complimenti» dice la sua Serj, sorridendole.
«Grazie, mi fate arrossire!» si
schernisce la giovane, non riuscendo a smettere di sorridere.
«Abbiamo cominciato con il botto,
vedo» commenta John entusiasta. «Brava, mi rendi sempre fiero di te!»
«Grazie davvero, ci ho messo
impegno e sono contenta che questo vi sia arrivato!»
Katie Sun
la saluta, mentre il pubblico ancora la acclama.
«Adesso fate un bel po’ di casino
per Peter Fitzgerald!» strilla la bionda.
Non appena il pubblico femminile
apprende chi sta salendo sul palco, dà letteralmente di matto. Molte ragazze,
come al solito, scoppiano a piangere e vorrebbero arrampicarsi sulla
piattaforma in legno per raggiungere quel giovane tanto bello e talentuoso.
«Ciao Peter! Come va? Il tuo
inedito sta riscuotendo molto successo nelle più grandi piattaforme di
streaming e su ITunes! Complimenti!» dice Shavo, facendo l’occhiolino al suo
concorrente.
«Ehi! Già, sono molto felice di
questo, fa sempre piacere sapere di arrivare al cuore delle persone.»
Le ragazze tra il pubblico
strillano e lo chiamano per nome, gli occhi lucidi e le labbra sorridenti.
«Tu riesci sempre a conquistare
chi ti ascolta» commenta Serj.
«Grazie.»
«Oggi cosa ci canti?» indaga
Shavo.
«Believe di
Elton John.»
«Caspita!» esclama il cantante
dei System.
«Cosa significa per te? Perché
l’hai scelta?» domanda ancora il suo giudice.
«Perché credo nell’amore, credo che
possa superare tutte le barriere e vincere tutte le guerre. Me lo ha insegnato
mio nonno Patrick, lui adorava Elton John. E questa sera canterò pensando a
lui.»
Il pubblico esplode in un altro
applauso incoraggiante e pieno d’affetto.
«Capisco. Tuo nonno sarebbe fiero
di te, Peter» dice Shavo, che già ha gli occhi lucidi e la voce un poco rotta.
«Lo spero tanto.»
Il ragazzo si siede dietro il
pianoforte e, non appena ottiene un po’ di silenzio, comincia a suonare.
La sua voce trema, è intrisa di
emozioni e sembra colpire il pubblico, come accade ogni volta che sale sul
palco.
Without love I wouldn't
believe
In anything
that lives and breathes
Without love I'd
have no anger
I wouldn't
believe in the right to
stand here
Without love I wouldn't
believe
I couldn't
believe in you
And I wouldn't
believe in me
Without love
I believe
in love
I believe
in love
I believe
in love
Il ragazzo socchiude gli occhi e
si lascia completamente trasportare dalla musica che le sue stesse dita
producono, mentre attorno a lui i presenti ascoltano in silenzio, emettendo
soltanto dei singhiozzi o dei sospiri colmi di ammirazione.
Peter è in una dimensione tutta
sua, come se suonasse soltanto per se stesso, come se la sua voce temesse di
uscire e disturbare chi lo circonda.
Quando conclude, l’applauso del
pubblico è inaspettatamente tiepido, come se tutti avessero paura di spezzare
l’atmosfera che si è creata.
«Peter, hai emozionato tutti!»
esclama Katie Sun, raggiungendolo con un enorme
sorriso stampato sul viso. Lo saluta con un breve abbraccio, mentre dalla
platea si leva qualche fischio di disapprovazione.
«Grazie, ho fatto del mio meglio»
farfuglia lui, scostandosi gentilmente dalla presentatrice.
«Ascoltiamo cosa ne pensano i
nostri giudici!»
John è il primo a parlare.
«Sicuramente tuo nonno sarebbe molto fiero di te. Ho un appunto da farti, però:
secondo me dovresti pensare di più al pubblico, sollevare lo sguardo e
rivolgere delle occhiate ai tuoi ascoltatori. Altrimenti, a lungo andare, chi
ti ascolta potrebbe sentirsi in più.»
«Io canto e suono prima di tutto
per me stesso» ribatte Peter perplesso.
Daron interviene: «Certo, ma è da
ipocriti parlare in questo modo. Ognuno di noi suona per se stesso, perché lo
fa stare bene. Ma non si partecipa a un talent se si vuole far musica solo per
piacere personale. Io credo che la musica sia condivisione, Peter, come tutta
l’arte».
Il pubblico emette un oh
di sorpresa, mentre occhiate di fuoco raggiungono il chitarrista dei System.
Peter sta per ribattere, ma Serj
solleva la mano. «I miei colleghi non hanno tutti i torti, io sono d’accordo.
Sicuramente sei un bravo performer, ma dovresti essere più comunicativo con il
tuo pubblico, tutto qui.»
Shavo sorride a Peter. «Fai
tesoro di questi consigli, non prendertela. Da esperienze come queste si
imparano tante cose. Complimenti, in ogni caso mi sei piaciuto.»
«Va bene, grazie» conclude Peter,
per poi salutare il pubblico con un cenno e scendere dal palco.
«Beh, Peter è stato un po’
bacchettato, ma dobbiamo capire che ormai i partecipanti sono rimasti soltanto
in sei e la tensione è alle stelle! Bene, diamo il benvenuto all’ultimo
concorrente della prima manche: PQ Killer!» annuncia Katie Sun.
Il rapper entra in sala con aria
tranquilla e saluta con un cenno i presenti.
«Ciao ragazzo, come va? Cosa ci
fai sentire oggi?» esordisce Serj.
PQ Killer sorride. «Ehi! Tiro
avanti, grazie. Oggi ho pensato di portare un brano che va abbastanza fuori dai
miei soliti standard.»
I giudici si scambiano occhiate
perplesse e incuriosite.
«Di che si tratta?» vuole sapere
subito Shavo.
«Ho pensato a Stricken
dei Disturbed.»
Dalla platea si leva un boato
eccitato, tutti quanti sono piuttosto sorpresi di questa scelta.
«Sul serio?» ride John, poggiando
i palmi delle mani sul tavolo dei giudici.
«Non vedo l’ora di sentirti, che
roba!» si fa avanti Daron, lanciando un’occhiata fugace al batterista seduto
alla sua destra.
«Che scelta coraggiosa! Perché
vuoi puntare su questo brano?» domanda Serj.
PQ Killer giocherella con la
catena a maglie larghe che gli pende dal collo. «Beh, innanzitutto mi piacciono
le sfide e voglio mettermi alla prova con qualcosa di diverso. Poi, sono
cresciuto ascoltando metal, anche se poi ho trovato la mia massima espressione
nel rap. I Disturbed sono uno dei miei gruppi
preferiti, io e il mio gemello Max li ascoltavamo sempre quando eravamo alle
scuole medie. Eravamo emarginati a quei tempi, potevamo contare soltanto l’uno
sull’altro.»
«Capisco» commenta Serj.
«Sapete, Max soffriva di disturbi
alimentari, era obeso. Tutti lo prendevano in giro, di conseguenza anche io ero
uno sfigato perché sono suo fratello e lo difendevo.»
«È tutto okay adesso?» si informa
cauto Shavo, strofinandosi gli occhi.
PQ Killer sorride apertamente.
«Certo! Sono qui per cantare e per divertirmi!»
«Allora vai!» lo incoraggia il
suo giudice, mettendosi comodo per godersi al meglio l’esibizione.
La base parte e il rapper si
muove per il palco, incitando il pubblico a cantare se conosce la canzone.
Si sta divertendo, è palese, come
se volesse sbattere in faccia a tutti che lui e il suo gemello hanno superato
ogni tipo di discriminazione e hanno ripreso in mano la propria vita.
Canta con rabbia e, nonostante ci
siano evidenti problemi con l’intonazione, si cala talmente bene nel suo ruolo
ed è talmente energico che i presenti sembrano non notare le imperfezioni
tecniche.
You walk
on like a woman in suffering
Won't even
bother now to tell me why
You come alone, letting all of us savor the moment
Leaving me broken
another time
You come on like a bloodstained hurricane
Leave me alone, let me be this time
You carry
on like a holy man pushing redemption
I don't
want to mention, the reason I know
That I am
stricken and can't let you go
When the heart
is cold, there's no hope, and we know
That I am
crippled by all that you've done
Into the abyss
will I run
PQ Killer è un animale da
palcoscenico, cattura completamente l’attenzione su di sé, nonostante sia
chiaro che non possiede una grande tecnica a livello canoro.
Quando conclude la sua
esibizione, Katie Sun lo raggiunge e lo saluta con
calore, per poi rivolgersi ai giudici e richiedere la loro opinione.
«PQ Killer, tu sai che mi piaci
molto, ma forse stavolta non hai scelto un brano del tutto adatto a te. Non
prendertela però» dice Shavo, rivolgendogli un’occhiata un po’ malinconica.
«Shavo ha ragione, mi dispiace
doverlo ammettere» concorda Daron.
«Non volevo deludervi» replica il
ragazzo, chinando il capo.
«Non ci hai deluso, il pubblico
ti adora e sicuramente sei stato molto comunicativo!» lo rassicura John con un
lieve sorriso.
«C’è da dire che cantare come
David Draiman non è affatto semplice, perciò apprezzo
il tuo coraggio. Ma vorrei chiedere a qualcun altro cosa pensa della tua
performance.» Serj usa un tono enigmatico e cospiratorio.
PQ Killer sgrana gli occhi e si
guarda attorno spaesato, pensando che forse il suo giudice vuole sapere cosa
pensa la presentatrice, che però è momentaneamente scomparsa.
Le luci si abbassano di colpo e
il pubblico si agita in platea, altrettanto incuriosito e leggermente
spaventato.
Poco dopo sul palco fanno il loro
ingresso quattro figure maschili, completamente vestite di nero.
Tutti rimangono sbigottiti quando
riconoscono per primo David Draiman, il cantante dei Disturbed, per poi rendersi conto che con lui ci sono anche
gli altri membri della band.
Il rapper si porta le mani a
coprire il viso e comincia a scuotere il capo. «Cazzo, non ci credo, non è
possibile…» continua a farfugliare, mentre i quattro membri dei System si
alzano per salutare i colleghi appena entrati.
«Ciao fratelli!» strilla Shavo,
battendo sulle spalle di tutti e quattro.
«È un vero piacere essere qui!»
esclama David, sorridendo a tutti e salutando il pubblico con grandi cenni.
Serj raggiunge PQ Killer e lo
afferra gentilmente per un braccio, trascinandolo a salutare gli ospiti.
Proprio in quel momento, accorre
anche Katie Sun che si affretta a urlare: «Fate un
applauso enorme ai Disturbed, gli eccezionali ospiti
di questa sera!».
Il pubblico è già in visibilio, in
sala c’è un baccano infernale ed è difficile distinguere ciò che sta
succedendo.
Quando il rumore si attenua un
poco, Katie Sun appoggia una mano sulla spalla di PQ
Killer e sorride a trentadue denti. «Cody, sei felice di trovarti di fronte ai
tuoi miti di quando eri un ragazzino?» chiede melliflua, indirizzando
un’occhiata penetrante a John Moyer, il bassista dei Disturbed, il quale è un bel ragazzo con i dreadlocks e un
viso piuttosto attraente.
Il rapper si scrolla di dosso la
mano della presentatrice e si stringe più vicino a Serj, imbarazzato al punto
da non riuscire a proferire parola.
«Ragazzi, che ne pensate
dell’esibizione di PQ Killer?» chiede il cantante dei System.
David abbraccia calorosamente il
suo amico, poi sorride radioso al giovane concorrente. «Sei stato bravissimo,
mi sono commosso» ammette.
Il ragazzo avvampa violentemente
e sgrana gli occhi, stringendo la mano che David gli tende. «G-grazie…»
farfuglia.
«Non importa se ti hanno detto
che ci sono stati degli errori. Che cos’è la tecnica senza l’interpretazione?»
lo rassicura ancora il cantante dei Disturbed.
Katie Sun
si intromette e comincia a parlare: «Che momento commovente! I Disturbed sono qui per suonarci un medley dei quattro
singoli estratti dal loro ultimo album Evolution.
Fate un po’ di rumore per questi meravigliosi artisti! Prima però dichiaro
ufficialmente aperto il televoto!».
Il pubblico si esalta, mentre PQ
Killer e i componenti dei System sono costretti a lasciare il palco agli ospiti
della serata; quasi nessuno ascolta Katie Sun che
sciorina i vari metodi con cui votare e i codici abbinati a ogni concorrente.
La band originaria di Chicago si
prepara a cominciare a suonare e in sala cala il silenzio.
Il primo brano è Are You Ready,
energico e primo pezzo dell’album. David e compagni suonano con energia e molti
dei presenti cantano con loro e si divertono, lasciandosi coinvolgere dal sound
inconfondibile della band.
Dopo il primo ritornello, i
ragazzi attaccano con The
Best Ones Lie,
terzo singolo estratto dal disco. Un altro brano coinvolgente che rimanda al
tipico suono del gruppo, dove tutti ci danno dentro e David può mettere in luce
le sue doti vocali in maniera aggressiva e coinvolgente.
Il terzo brano è No More, quarto
singolo di Evolution. Il pubblico si lascia
coinvolgere, cantando con la band e gustandosi uno spettacolo pieno di
vibrazioni ed emozioni.
Ma il momento più struggente e
intenso si verifica quando i Disturbed si calmano
all’improvviso e attaccano con le prime note di A Reason
To Fight, il secondo singolo estratto dal
loro ultimo lavoro, un brano su cui David vuole dire qualcosa di importante.
Prima di cominciare a cantare,
infatti, si schiarisce la gola e con estrema emozione parla al microfono: «Se
conoscete qualcuno che sta lottando contro la dipendenza da droga o alcol, o
che potrebbe pensare di togliersi la vita a causa della depressione, non
esitate ad aiutarlo. Perché c’è sempre una ragione per lottare».
Tutti applaudono calorosamente e
molti si commuovono; anche la voce di David, quando comincia a cantare, trema
appena ed è rotta per le emozioni intense che sta provando.
Don't let it take your soul
Look at me, take control
We're going to fight this war
This is nothing worth dying for
Are you ready to begin
This is a battle that we are gonna win
When you're aching for
the fire and begging for your sin
When there's nothing left inside, there's still a reason
When the demon that's
inside you is ready to begin
And it feels
like it's a battle that you will never
win
When you're aching for
the fire and begging for your sin
When there's nothing left inside, there's still a reason to fight
I'll be your reason to fight
Give you a reason to fight
Alla fine del brano, tutti stanno
piangendo e anche gli occhi del cantante sono appannati di lacrime. Sorride a
tutti, poi conclude la performance con la consueta frase con cui i Disturbed mettono fine a ogni loro concerto: «Say our name with us now, together,
my brothers, my sisters, my
blood: we are Disturbed! We are?».
Il pubblico risponde: «Disturbed!».
«We
all are?» prosegue David.
«Disturbed!»
In sala l’atmosfera è veramente
calda e colma di commozione, e quando Katie Sun sale
sul palco per raggiungere gli ospiti, anche lei trattiene a stento le lacrime.
«Grazie ragazzi, avete commosso tutti quanti. Siete stati unici, i vostri show
sono sempre emozionantissimi!» esordisce, passando una mano sul braccio del
bassista.
David e compagni salutano ancora
il pubblico e la presentatrice, poi si accostano ai membri dei System per
congedarsi anche da loro; solo dopo che sono scesi dal palco, Katie Sun si rende conto che non è riuscita a fare loro
un’intervista.
Sorridendo imbarazzata, annuncia
che è arrivato il momento di chiudere il televoto; attende che le venga
consegnata la busta con il responso e aspetta che in sala ci sia abbastanza
silenzio per poter parlare.
«Il pubblico ha deciso che il
primo artista a rischio eliminazione è…»
PQ Killer, Peter e HellGal vengono inquadrati, ognuno di loro sta per i fatti
suoi e cerca di scongiurare la tensione a modo suo: chi giocherella con le
proprie dita, chi si mordicchia il labbro inferiore, chi resta impassibile.
«Peter Fitzgerald!» esclama la
bionda. «Peter, andrai al ballottaggio con il meno votato della seconda
manche.»
Le ragazze in sala protestano e
strillano indignate, mentre la presentatrice annuncia che è il momento di
proseguire con la gara, introducendo Janet Stars.
La giovane dai capelli rossi sale
timidamente sul palco e saluta tutti con sorrisi infiniti e un piccolo inchino
in direzione dei giudici.
«Ciao piccola, cosa ci canti
stasera?» la interpella John.
«Ho scelto Unfaithful
di Rihanna. È una canzone che ultimamente sto ascoltando moltissimo e che
rispecchia i miei profondi sensi di colpa.»
John inarca un sopracciglio.
«In che senso?» chiede Daron.
Janet avvampa e si porta una mano
al petto. «Io… beh, da quando sono qui, ho conosciuto una persona e tra noi è
nato qualcosa di speciale» ammette in completo imbarazzo.
Shavo sorride. «Non c’è niente di
male!» la rassicura.
«È che a casa ho un ragazzo»
conclude Janet, lasciando tutti a bocca aperta.
«Janet, non siamo qui per giudicare
le tue scelte, stai tranquilla. Vogliamo sentirti cantare» interviene Serj,
l’unico che a quanto pare è in grado di dire qualcosa.
Lei china il capo e si dirige
verso il pianoforte posto al centro del palco, prendendo posto sullo sgabello e
nascondendo quasi il viso alla vista di tutti.
«Volevo solo dire ad Alejandro
che mi dispiace» sussurra la rossa, per poi cominciare a suonare.
Il pubblico è indeciso sulla
reazione da attuare, ma momentaneamente opta per un silenzio colmo di
perplessità.
Non appena Janet comincia a
cantare, la sua voce è rotta e trasuda emozioni contrastanti: colpevolezza,
malinconia, risentimento, disgusto… tutto condensato in un cantato preciso e
struggente.
Story of my
life
Searching for the right
But it keeps avoiding me
Sorrow in my
soul
'Cause it
seems that wrong
Really loves my
company
He's more than
a man
And this
is more than love
The reason
that the sky is blue
The clouds are rolling in
Because I'm
gone again
And to him
I just can't be true
And I know that
he knows I'm unfaithful
And it kills him inside
To know that
I am happy with some other guy
I can see
him dying
I don't
wanna do this anymore
I don't
wanna be the reason why
Every time I walk
out the door
I see him die a little more inside
I don't
wanna hurt him anymore
I don't
wanna take away his life
I don't
wanna be...
A murderer
All’inizio della seconda strofa,
la giovane piange, le sue guance sono rigate di lacrime e la sua voce un poco
ne risente, ma questo non fa che rendere ancora più intensa la performance.
Alla fine la commozione è
generale, come fosse un proseguimento di quella avvenuta per l’ultimo brano dei
Disturbed. Janet non si muove da dietro il
pianoforte, Katie Sun è costretta a raggiungerla e a
chinarsi su di lei per tentare di tranquillizzarla.
A interrompere la presentatrice
arriva un ragazzo alto e magro, vestito con abiti larghi e che porta sulla
testa un cappellino al contrario. Si accovaccia accanto a Janet, spintonando
Katie Sun, e la abbraccia con trasporto,
sussurrandole qualcosa all’orecchio.
Il pubblico rimane scioccato e
rumoreggia, mentre i giudici si scambiano occhiate interrogative e la
presentatrice si fa viola per l’imbarazzo.
«Michael?» lo chiama Daron.
Il chitarrista degli L.A.P.D.
solleva appena il capo in direzione del suo giudice, poi torna a concentrarsi
sulla rossa. La aiuta ad alzarsi e se la stringe al petto. Janet sembra
veramente piccola e fragile in confronto a lui, che la supera in altezza di
almeno venti centimetri.
«Giudici, prego, se volete…»
«Grazie, Katie. Non credo ci sia
molto da dire, sei stata in grado di riempire questo posto di angoscia, è come
se tutti noi avessimo vissuto il tuo tormento interiore» dice Serj pacato.
John annuisce e preferisce non
aprir bocca, voltandosi a guardare Daron.
Il chitarrista sospira e si
massaggia il mento. «Janet, mi hai steso. Non trovo altre parole.»
Shavo piange come un bambino e si
tiene la testa tra le mani, mentre Daron gli batte sulla schiena e tenta di
calmarlo.
«Credo…» La presentatrice
deglutisce e lancia un’occhiata a Janet e Michael. «Credo che sia tutto. Potete
andare, e ora passiamo a Meredith!»
Janet e Michael lasciano il palco
e poco dopo la nuova concorrente fa il suo ingresso, beccandosi un caloroso
applauso dal pubblico.
«Shavo, ce la fai?» sussurra Daron,
scambiando un’occhiata con John e Serj.
Il bassista annuisce e si pulisce
gli occhi con un fazzoletto misteriosamente comparso dal nulla. «Meredith,
tesoro, scusami. Cosa ci porti stasera?» chiede con voce ancora un poco
tremante.
«Non preoccuparti. Sono qui per
cantare Do Not Disturb degli Halestorm.»
Un boato d’approvazione si leva
dal pubblico e l’atmosfera sembra farsi subito calda e più leggera.
«Wow, che pezzo. Come mai questa
scelta?» si incuriosisce Daron.
Meredith sorride enigmatica.
«Diciamo che non mi va di dire esattamente il motivo, lascio a voi
l’interpretazione in base al testo di questa canzone.»
Tutti sono sorpresi, ma i giudici
non insistono e Shavo le fa cenno di prepararsi per l’esibizione.
Meredith indossa abiti semplici
ed è una ragazza acqua e sapone, ma quando inizia a cantare sembra sprigionare
un’energia che non pare far parte di lei.
Si muove sul palco, è energica e
la sua tecnica è impeccabile; ma la cosa che sorprende e conquista è il suo
modo di interpretare il brano: è sensuale, allusiva, lancia sguardi lascivi che
nessuno prima d’ora l’aveva mai visto fare, perché quando è sul palco si
trasforma completamente.
Let's take our
clothes off
I wanna
show you my hidden tattoo
That nobody
ever gets to see but you do
Oh baby let
me taste ya, shake ya, tie you up and break ya
'Cause I've
been alone, left on my own for too
long
Oh damn,
too long, too long, too long, I say come on now
I'm on the very
top floor room 1334
There's a king
size bed but we can do it on the floor
Turn your
cellphone off, leave a sign on the door
That says
"Do not disturb"
And if
I were you I'd bring your girlfriend too
Two is better than one, three is better
than two
Leave a sign
on the door, the whole night through
That says
"Do not disturb",
"Do not disturb"
Meredith conclude la sua
esibizione con un acuto che fa tremare tutto il Fonda Theater; in questo
momento avviene la seconda standing ovation della serata, il pubblico è letteralmente
impazzito e acclama a gran voce Meredith.
Katie Sun
raggiunge la concorrente. «Wow, cavoli! Ma che hai fatto? Sei stata magica!»
«Grazie, beh, grazie davvero!»
esclama la giovane.
«Giudici, che ne pensate?» chiede
la presentatrice, rivolgendosi ai membri dei System.
Daron ridacchia e lancia a
Meredith un’occhiata maliziosa. «Posso dire solo una cosa: il tuo ragazzo
dev’essere proprio fortunato!»
Tutti scoppiano a ridere, mentre
John gli molla una ponderosa gomitata sulle costole. «Che idiota» borbotta.
«In realtà non si tratta di un
ragazzo…»
Dalla platea si levano grida di
giubilo e fischi acuti.
Shavo strabuzza gli occhi. «Wow!»
«Ma non siamo qui per parlare
dell’orientamento sessuale di questa ragazza, cari colleghi» taglia corto Serj
in tono fermo. «L’esibizione è stata impeccabile, hai trasmesso sensualità e
sei stata precisa. Bravissima.»
«Concordo, complimenti!» gli fa
eco John.
«Io ti adoro, non c’è storia!»
conclude Shavo entusiasta.
Katie Sun
congeda Meredith mentre il pubblico ancora ripete con foga il suo nome.
«Continuate a fare casino perché
adesso arrivano gli L.A.P.D.!» strilla la bionda.
Brianna, seguita dai suoi compagni di band, fa il suo
ingresso in scena e saluta con un grido tutti i presenti.
«Siete i miei unici
sopravvissuti! Oggi dovete stupirmi e farmi uscire di testa, okay?» esordisce
Daron, sporgendosi in avanti e appoggiando gli avambracci sul banco dei
giudici.
La cantante della band sorride
spavalda. «Che ne dici di un pezzo dei Faith No More?»
In sala si scatena un putiferio
infernale e Daron solleva le braccia al cielo, scoppiando a ridere. «Solo voi
potevate portar fuori un’idea del genere!»
«Interessante. Che brano
suonate?» si incuriosisce John.
«Naked In Front Of
The Computer» annuncia Brianna.
«Che bomba!» strepita Shavo.
«Ora sono parecchio curioso»
ammette Serj, preparandosi a godersi la performance.
«Spaccate tutto, cazzo!» esclama
Daron, stravaccandosi sulla poltrona con fare estasiato.
I ragazzi della band si scambiano
un’occhiata complice, mentre il pubblico si limita a un tenue chiacchiericcio.
Michael è il primo a cominciare a
suonare, partendo con la chitarra. Dopodiché anche Sarah entra con la batteria,
seguita da Dj Scott XX che si adopera per coprire la parte di basso.
Quando Brianna,
molleggiando sulle ginocchia, comincia ad abbaiare al microfono, il pubblico si
esalta ancora di più e batte le mani a tempo con il rullante di Sarah.
My box is
full
And my mouth is full
And my
life is full
And now
my memory's full
In how many ways and words
Can you say
nothing
Millions of ways and words
To say nothing
What'd I say?
I'm empty.
I bought
the thing
I taught
the thing
And I fought
the thing
They said
it's normal
But they're
keeping me dumb and hot
You're missing
something
Keeping me dumb
and hot
You must be missing
something
Keeping me dumb
and hot
What'd I say?
I'm empty.
And I'm
sending it back to you
Brianna riesce sapientemente a calibrare la sua voce,
esplodendo in uno scream sulla fine e spettinando
completamente i presenti.
Il brano ha un fortissimo impatto
energico e coinvolge completamente chiunque all’interno del Fonda Theater.
Quando i ragazzi concludono, la
terza standing ovation della serata avviene in maniera del tutto naturale,
anche da parte dei quattro giudici.
«Ragazzi, avete fatto i fuochi
d’artificio!» strepita la presentatrice, raggiungendo la band al centro del
palco.
Shavo prende la parola ancor prima
che la bionda possa interpellare lui e i suoi colleghi. «Cazzo, che bomba!
Sapevo che avreste buttato giù questo posto!»
«Caspita, siete stati fenomenali»
concorda John ammirato, puntando lo sguardo su Sarah. «Bravissima Sarah, hai
tenuto in piedi la parte ritmica in una maniera impressionante.»
I membri della band continuano a
ringraziare i giudici e il pubblico che ancora li
osanna.
«Non vi abbiamo chiesto perché
avete scelto questa canzone» dice Serj.
Brianna scoppia a ridere. «Beh, c’è anche bisogno di
specificare che Mike Patton è un genio e che questo pezzo ci diverte un sacco?
Suonarlo dal vivo è orgasmico!»
Katie Sun
impallidisce e cerca di intervenire, ma Daron prende la parola: «Pazzeschi, vi
amo. Grazie, stasera vi siete superati».
La bionda infine congeda la band
e, rivolgendosi al pubblico, apre ufficialmente il televoto.
Mentre il pubblico da casa vota,
parte un video che riassume le sei esibizioni svoltesi durante la serata; Katie
Sun sproloquia sull’importanza di pensare bene a chi
votare, perché ormai il tempo sta per scadere e la gara è sempre più tesa: solo
i migliori possono continuare a lottare per vincere SOAD-Factor.
«Chiudo ufficialmente il televoto
e invito i tre concorrenti a raggiungermi sul palco!»
Janet, Meredith e gli L.A.P.D.
entrano in sala e si assiepano accanto alla presentatrice, che nel frattempo
riceve la busta con il responso.
Janet e Michael sono uno vicino
all’altra e si scambiano occhiate fugaci.
«Il pubblico ha deciso che il
secondo concorrente a rischio eliminazione è…»
La solita musica ansiogena permea
l’aria e Michael non riesce a fare a meno di stringere la mano di Janet, mentre
il resto dei ragazzi rimangono immobili e si guardano terrorizzati. Brianna, Meredith e Sarah si stringono in un abbraccio e
sussurrano tra loro, Scott invece sta con le mani in tasca e lo sguardo perso
nel vuoto.
«Janet Stars! Janet, tu e Peter
ora andrete al ballottaggio.»
Peter raggiunge il centro del
palco, mentre il resto dei partecipanti esce a eccezione della ragazza dai
capelli rossi. Il pubblico è confuso e protesta, ma rimane abbastanza discreto.
«Stasera però c’è una novità»
annuncia Katie misteriosa.
Tutti la fissano sconcertati,
pendono letteralmente dalle sue labbra.
La bionda si volta verso i membri
dei System. «Saranno i giudici a decidere chi dovrà essere eliminato tra voi
due» conclude.
NOTE
FINALI
Ehilà, miei carissimi
lettori/partecipanti!
Come state?
Eheheheheh, oggi ho fatto capitare un sacco di robe… ^^”
Ma su questo attendo i vostri
commenti nelle recensioni, se vi va di dirmi cosa ne pensate! Ma ricordate
sempre che chi è iscritto alla sfida non è obbligato a recensire sempre, questo
non dimenticatelo mai! Fatelo solo se vi fa piacere ;)
La competizione si fa sempre più
accesa e calda, così come anche i rapporti tra i partecipanti! :D
Prima di passare alla burocrazia
del caso: avete notato che in questo capitolo Daron e John hanno smesso di
battibeccare come al solito? Chi ha letto la mia storia Behind
The Scenes sa il perché, eheheheh! E chi non l’ha
letta e volesse recuperare è ovviamente il benvenuto *_*
Ma torniamo seri!
Stavolta saranno i giudici a
decidere chi eliminare, perciò provate a entrare nella mente dei quattro membri
dei System e ditemi chi secondo voi verrà eliminato tra:
-
Peter Fitzgerald
-
Janet Stars
Ditemi il vostro nome per
MESSAGGIO PRIVATO entro e non oltre il 9 novembre 2019. Chi indovinerà otterrà
1 punto.
Ultima precisazione, poi vi
mollo: ciò che ho scritto in corsivo alla fine dell’esibizione dei Disturbed, ovvero «Say our name with us now, together, my brothers, my
sisters, my blood: we are Disturbed!
We are Disturbed! We all are Disturbed!»
è ciò che realmente David Draiman dice alla fine di
ogni live! Ve lo assicuro perché ci sono stata, oddio, che meraviglia *_*
Okay, basta, vi do appuntamento
al mese prossimo e grazie ancora per esserci sempre ♥