Fanfic su artisti musicali > System of a Down
Segui la storia  |       
Autore: Kim WinterNight    10/10/2019    5 recensioni
[STORIA INTERATTIVA]
Storia nata dopo aver seguito quasi per intero l'ultima edizione di X-Factor. Non lo avevo mai guardato, e devo dire che mi ha proprio appassionato!
«Venti giovani talenti, quattro giudici molto diversi fra loro ma legati da stima e amicizia, un solo vincitore: questo è SOAD-Factor, un talent show avvincente e pieno di sorprese e colpi di scena!
Chi vincerà? Chi sarà costretto a mangiare la polvere? Chi sarà contento dell'esperienza vissuta? Chi si pentirà di essersi iscritto alla gara?
Scopritelo con me!
Ma soprattutto, tra voi, chi vincerà?
Iscrivetevi alla sfida in una recensione o inviandomi un messaggio privato, rispondete alle domande che vi pongo alla fine di ogni capitolo e divertitevi a scoprire gli ospiti speciali, le assegnazioni dei giudici e i temi delle puntate!»
Trovate il regolamento nel primo capitolo!
Buona lettura a tutti ♥
Genere: Comico, Song-fic, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'SOAD-Factor'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

«Il primo concorrente eliminato è Felix Morgan!» esclama Katie Sun, voltandosi a guardare in direzione del ragazzo dai lunghi dreadlocks.

Il pubblico rumoreggia e protesta indignato, come se non fosse d’accordo con questa decisione.

«Vi prego, i telespettatori hanno deciso e noi dobbiamo rispettare questa scelta. Felix, vieni qui, vuoi dire qualcosa?» chiede distaccata la presentatrice, come se si avesse paura di mostrarsi troppo aperta nei confronti del giovane.

«Non me lo aspettavo, però va bene così. È stata una bella esperienza e non avrei mai creduto di arrivare fino a questo punto. Avrei voluto avere più tempo per dimostrare quanto valgo, ma ormai è finita» commenta il ragazzo, passandosi una mano tra i capelli.

Katie annuisce e riporta lo sguardo sul foglio che tiene di fronte agli occhi. «Sappiamo che oggi c’è una doppia eliminazione, quindi… il secondo concorrente che dovrà tornare a casa è…»

La tensione aumenta di nuovo.

«The Millennials!» conclude la bionda.

Il pubblico è basito, grida e si lamenta, mentre i sei ragazzi si scambiano occhiate perplesse e piuttosto sorprese.

«Ragazzi, prego, raggiungetemi» li invita Katie Sun. «Come vi sentite?»

«Come dovremmo sentirci?» sbotta Oscar, incrociando le braccia al petto.

«Sta’ calmo» mormora Niko, appoggiandogli una mano sulla spalla.

«Beh, non era ancora il nostro momento!» esclama Roman, facendo un passo avanti.

«Il pubblico la pensa diversamente» osserva la presentatrice.

«Oh, al diavolo!» sbraita il batterista, mentre Alina cerca di tranquillizzarlo.

«Ragazzi» interviene Daron, mettendosi in piedi e raggiungendo il centro del palco. «Non prendetela così, fate tesoro di questa esperienza e andate avanti a testa alta. Avete tante potenzialità, dovete solo migliorare certi aspetti tecnici. D’accordo? Siete stati grandi e io sono orgoglioso di voi!»

I componenti della band salutano con calore il loro giudice, mentre Katie Sun conclude con le battute finali della puntata.

 

 

 

 

 

 

6° Live

 

 

 

 

 

 

«Buonasera a tutti e benvenuti al sesto live di SOAD-Factor!» esordisce Katie Sun, mentre il pubblico applaude e si scalda eccitato.

«Facciamo un enorme applauso ai nostri quattro giudici!» prosegue la bionda, per poi nominare a uno a uno i membri dei System.

I quattro sono visibilmente rilassati e sorridenti, salutano con calore i presenti e la presentatrice.

«Questa sera i sei concorrenti rimasti in gara ci presenteranno dei brani che hanno scelto da soli! Questa è la serata dedicata alle autoassegnazioni!» annuncia la bionda con entusiasmo. «Siete pronti per accoglierli?»

Il pubblico grida con entusiasmo, batte le mani e fatica a stare fermo sulle poltroncine.

«Ormai la tensione si fa sentire, l’asticella è molto alta! Perciò siate calorosi e fatevi sentire durante tutto il live, anche perché oggi ci saranno degli ospiti eccezionali! Bene: oggi avremo due manche, ciascuna con tre concorrenti. Diamo subito il via alla prima manche!»

Dopo l’ennesimo applauso del pubblico, Katie Sun annuncia che la prima manche avrà inizio con HellGal.

La ragazza, abbigliata con vestiti larghi e un cappellino dalla visiera piatta color amaranto, zampetta verso il centro del palco e saluta con calore il suo pubblico e i giudici.

«Ciao Helena!» esclama John, visibilmente entusiasta.

«Ciao giudice! Ciao a tutti!»

«Cosa hai deciso di portare oggi?» domanda il batterista, intrecciando le dita sotto il mento.

Lei sorride. «Ho deciso di portare Fitness di Lizzo.»

Il pubblico esplode in un grido di entusiasmo.

«Wow!» commenta Shavo, dando di gomito al collega.

«Perché hai fatto questa scelta?» indaga ancora John.

Helena allarga il sorriso. «Beh, Lizzo è una figa. Lei riesce a portare fuori un groove pazzesco, adoro come riesce a cantare e rappare senza problemi. È uno dei miei modelli, vorrei veramente diventare come lei. Certo, voglio creare una mia personalità, ma se fossi figa almeno la metà di lei potrei anche morire felice!»

I giudici ridono divertiti, seguiti a ruota dal pubblico.

«Bene. Cosa significa per te questa canzone?»

«Beh, John. Significa la perfezione.»

«D’accordo, allora facci sentire e conquista il pubblico!» la incita il suo giudice.

Lei annuisce e attende che la base parta. Quando la musica si diffonde per il teatro, Helena si cala perfettamente nel ruolo della rapper navigata. Si muove per tutto il palco, ha una presenza scenica impressionante e cattura completamente l’attenzione su di sé.

Inizia a cantare ed è subito chiaro che il brano da lei scelto le si addice, le scivola addosso e la avvolge come fosse un meraviglioso abito cucito su misura per lei.

 

Independent, athletic

I been sweating, doing calisthenics

Booty vicious, mind yo business

I been working, working on my fitness

 

I've been lifting heavy metal

See this ass? Ain't no rental

Take it down low like just stretching

Pick it back up like I'm flexing

Woo, tryna get it, working on my fitness

 

Think about how I'm gonna feel when I step up on the catwalk

Think about how I'm gonna feel when I got that ass that don't stop

That ass that don't stop, that ass don't stop

And think about how I'm gonna feel when I take it all off

 

La sua voce è potente, riesce a interpretare egregiamente la canzone e a fare suo ogni termine che pronuncia. Le parole sono chiare e limpide, arrivano dritte in faccia come pugni.

Quando la canzone finisce, Helena salta a bordo palco e si inchina con riconoscenza al pubblico, gridando e ringraziando tutti.

La prima standing ovation della serata avviene proprio in quel momento, i presenti sono in visibilio e non fanno che battere le mani e ripetere il nome della concorrente.

Katie Sun raggiunge la giovane e la abbraccia di slancio. «Caspita, sei stata fantastica! Sentiamo cos’hanno da dire i giudici, va bene?»

«Sono pronta alle critiche!»

Il primo a parlare è Daron. «Quali critiche, Helena? Sei stata fenomenale, sono senza parole. Un po’ invidio John perché vorrei averti nel mio team!» esclama.

Shavo ha gli occhi che gli brillano. «Cristo, io ti adoro! Ti giuro che hai spaccato!»

«Bravissima, tecnica ineccepibile, il testo è stato scandito molto bene e la tua energia ha inondato questo teatro. Complimenti» dice la sua Serj, sorridendole.

«Grazie, mi fate arrossire!» si schernisce la giovane, non riuscendo a smettere di sorridere.

«Abbiamo cominciato con il botto, vedo» commenta John entusiasta. «Brava, mi rendi sempre fiero di te!»

«Grazie davvero, ci ho messo impegno e sono contenta che questo vi sia arrivato!»

Katie Sun la saluta, mentre il pubblico ancora la acclama.

«Adesso fate un bel po’ di casino per Peter Fitzgerald!» strilla la bionda.

Non appena il pubblico femminile apprende chi sta salendo sul palco, dà letteralmente di matto. Molte ragazze, come al solito, scoppiano a piangere e vorrebbero arrampicarsi sulla piattaforma in legno per raggiungere quel giovane tanto bello e talentuoso.

«Ciao Peter! Come va? Il tuo inedito sta riscuotendo molto successo nelle più grandi piattaforme di streaming e su ITunes! Complimenti!» dice Shavo, facendo l’occhiolino al suo concorrente.

«Ehi! Già, sono molto felice di questo, fa sempre piacere sapere di arrivare al cuore delle persone.»

Le ragazze tra il pubblico strillano e lo chiamano per nome, gli occhi lucidi e le labbra sorridenti.

«Tu riesci sempre a conquistare chi ti ascolta» commenta Serj.

«Grazie.»

«Oggi cosa ci canti?» indaga Shavo.

«Believe di Elton John.»

«Caspita!» esclama il cantante dei System.

«Cosa significa per te? Perché l’hai scelta?» domanda ancora il suo giudice.

«Perché credo nell’amore, credo che possa superare tutte le barriere e vincere tutte le guerre. Me lo ha insegnato mio nonno Patrick, lui adorava Elton John. E questa sera canterò pensando a lui.»

Il pubblico esplode in un altro applauso incoraggiante e pieno d’affetto.

«Capisco. Tuo nonno sarebbe fiero di te, Peter» dice Shavo, che già ha gli occhi lucidi e la voce un poco rotta.

«Lo spero tanto.»

Il ragazzo si siede dietro il pianoforte e, non appena ottiene un po’ di silenzio, comincia a suonare.

La sua voce trema, è intrisa di emozioni e sembra colpire il pubblico, come accade ogni volta che sale sul palco.

 

Without love I wouldn't believe

In anything that lives and breathes

Without love I'd have no anger

I wouldn't believe in the right to stand here

Without love I wouldn't believe

I couldn't believe in you

And I wouldn't believe in me

Without love

 

I believe in love

I believe in love

I believe in love

 

Il ragazzo socchiude gli occhi e si lascia completamente trasportare dalla musica che le sue stesse dita producono, mentre attorno a lui i presenti ascoltano in silenzio, emettendo soltanto dei singhiozzi o dei sospiri colmi di ammirazione.

Peter è in una dimensione tutta sua, come se suonasse soltanto per se stesso, come se la sua voce temesse di uscire e disturbare chi lo circonda.

Quando conclude, l’applauso del pubblico è inaspettatamente tiepido, come se tutti avessero paura di spezzare l’atmosfera che si è creata.

«Peter, hai emozionato tutti!» esclama Katie Sun, raggiungendolo con un enorme sorriso stampato sul viso. Lo saluta con un breve abbraccio, mentre dalla platea si leva qualche fischio di disapprovazione.

«Grazie, ho fatto del mio meglio» farfuglia lui, scostandosi gentilmente dalla presentatrice.

«Ascoltiamo cosa ne pensano i nostri giudici!»

John è il primo a parlare. «Sicuramente tuo nonno sarebbe molto fiero di te. Ho un appunto da farti, però: secondo me dovresti pensare di più al pubblico, sollevare lo sguardo e rivolgere delle occhiate ai tuoi ascoltatori. Altrimenti, a lungo andare, chi ti ascolta potrebbe sentirsi in più.»

«Io canto e suono prima di tutto per me stesso» ribatte Peter perplesso.

Daron interviene: «Certo, ma è da ipocriti parlare in questo modo. Ognuno di noi suona per se stesso, perché lo fa stare bene. Ma non si partecipa a un talent se si vuole far musica solo per piacere personale. Io credo che la musica sia condivisione, Peter, come tutta l’arte».

Il pubblico emette un oh di sorpresa, mentre occhiate di fuoco raggiungono il chitarrista dei System.

Peter sta per ribattere, ma Serj solleva la mano. «I miei colleghi non hanno tutti i torti, io sono d’accordo. Sicuramente sei un bravo performer, ma dovresti essere più comunicativo con il tuo pubblico, tutto qui.»

Shavo sorride a Peter. «Fai tesoro di questi consigli, non prendertela. Da esperienze come queste si imparano tante cose. Complimenti, in ogni caso mi sei piaciuto.»

«Va bene, grazie» conclude Peter, per poi salutare il pubblico con un cenno e scendere dal palco.

«Beh, Peter è stato un po’ bacchettato, ma dobbiamo capire che ormai i partecipanti sono rimasti soltanto in sei e la tensione è alle stelle! Bene, diamo il benvenuto all’ultimo concorrente della prima manche: PQ Killer!» annuncia Katie Sun.

Il rapper entra in sala con aria tranquilla e saluta con un cenno i presenti.

«Ciao ragazzo, come va? Cosa ci fai sentire oggi?» esordisce Serj.

PQ Killer sorride. «Ehi! Tiro avanti, grazie. Oggi ho pensato di portare un brano che va abbastanza fuori dai miei soliti standard.»

I giudici si scambiano occhiate perplesse e incuriosite.

«Di che si tratta?» vuole sapere subito Shavo.

«Ho pensato a Stricken dei Disturbed

Dalla platea si leva un boato eccitato, tutti quanti sono piuttosto sorpresi di questa scelta.

«Sul serio?» ride John, poggiando i palmi delle mani sul tavolo dei giudici.

«Non vedo l’ora di sentirti, che roba!» si fa avanti Daron, lanciando un’occhiata fugace al batterista seduto alla sua destra.

«Che scelta coraggiosa! Perché vuoi puntare su questo brano?» domanda Serj.

PQ Killer giocherella con la catena a maglie larghe che gli pende dal collo. «Beh, innanzitutto mi piacciono le sfide e voglio mettermi alla prova con qualcosa di diverso. Poi, sono cresciuto ascoltando metal, anche se poi ho trovato la mia massima espressione nel rap. I Disturbed sono uno dei miei gruppi preferiti, io e il mio gemello Max li ascoltavamo sempre quando eravamo alle scuole medie. Eravamo emarginati a quei tempi, potevamo contare soltanto l’uno sull’altro.»

«Capisco» commenta Serj.

«Sapete, Max soffriva di disturbi alimentari, era obeso. Tutti lo prendevano in giro, di conseguenza anche io ero uno sfigato perché sono suo fratello e lo difendevo.»

«È tutto okay adesso?» si informa cauto Shavo, strofinandosi gli occhi.

PQ Killer sorride apertamente. «Certo! Sono qui per cantare e per divertirmi!»

«Allora vai!» lo incoraggia il suo giudice, mettendosi comodo per godersi al meglio l’esibizione.

La base parte e il rapper si muove per il palco, incitando il pubblico a cantare se conosce la canzone.

Si sta divertendo, è palese, come se volesse sbattere in faccia a tutti che lui e il suo gemello hanno superato ogni tipo di discriminazione e hanno ripreso in mano la propria vita.

Canta con rabbia e, nonostante ci siano evidenti problemi con l’intonazione, si cala talmente bene nel suo ruolo ed è talmente energico che i presenti sembrano non notare le imperfezioni tecniche.

 

You walk on like a woman in suffering

Won't even bother now to tell me why

You come alone, letting all of us savor the moment

Leaving me broken another time

You come on like a bloodstained hurricane

Leave me alone, let me be this time

You carry on like a holy man pushing redemption

I don't want to mention, the reason I know

 

That I am stricken and can't let you go

When the heart is cold, there's no hope, and we know

That I am crippled by all that you've done

Into the abyss will I run

 

PQ Killer è un animale da palcoscenico, cattura completamente l’attenzione su di sé, nonostante sia chiaro che non possiede una grande tecnica a livello canoro.

Quando conclude la sua esibizione, Katie Sun lo raggiunge e lo saluta con calore, per poi rivolgersi ai giudici e richiedere la loro opinione.

«PQ Killer, tu sai che mi piaci molto, ma forse stavolta non hai scelto un brano del tutto adatto a te. Non prendertela però» dice Shavo, rivolgendogli un’occhiata un po’ malinconica.

«Shavo ha ragione, mi dispiace doverlo ammettere» concorda Daron.

«Non volevo deludervi» replica il ragazzo, chinando il capo.

«Non ci hai deluso, il pubblico ti adora e sicuramente sei stato molto comunicativo!» lo rassicura John con un lieve sorriso.

«C’è da dire che cantare come David Draiman non è affatto semplice, perciò apprezzo il tuo coraggio. Ma vorrei chiedere a qualcun altro cosa pensa della tua performance.» Serj usa un tono enigmatico e cospiratorio.

PQ Killer sgrana gli occhi e si guarda attorno spaesato, pensando che forse il suo giudice vuole sapere cosa pensa la presentatrice, che però è momentaneamente scomparsa.

Le luci si abbassano di colpo e il pubblico si agita in platea, altrettanto incuriosito e leggermente spaventato.

Poco dopo sul palco fanno il loro ingresso quattro figure maschili, completamente vestite di nero.

Tutti rimangono sbigottiti quando riconoscono per primo David Draiman, il cantante dei Disturbed, per poi rendersi conto che con lui ci sono anche gli altri membri della band.

Il rapper si porta le mani a coprire il viso e comincia a scuotere il capo. «Cazzo, non ci credo, non è possibile…» continua a farfugliare, mentre i quattro membri dei System si alzano per salutare i colleghi appena entrati.

«Ciao fratelli!» strilla Shavo, battendo sulle spalle di tutti e quattro.

«È un vero piacere essere qui!» esclama David, sorridendo a tutti e salutando il pubblico con grandi cenni.

Serj raggiunge PQ Killer e lo afferra gentilmente per un braccio, trascinandolo a salutare gli ospiti.

Proprio in quel momento, accorre anche Katie Sun che si affretta a urlare: «Fate un applauso enorme ai Disturbed, gli eccezionali ospiti di questa sera!».

Il pubblico è già in visibilio, in sala c’è un baccano infernale ed è difficile distinguere ciò che sta succedendo.

Quando il rumore si attenua un poco, Katie Sun appoggia una mano sulla spalla di PQ Killer e sorride a trentadue denti. «Cody, sei felice di trovarti di fronte ai tuoi miti di quando eri un ragazzino?» chiede melliflua, indirizzando un’occhiata penetrante a John Moyer, il bassista dei Disturbed, il quale è un bel ragazzo con i dreadlocks e un viso piuttosto attraente.

Il rapper si scrolla di dosso la mano della presentatrice e si stringe più vicino a Serj, imbarazzato al punto da non riuscire a proferire parola.

«Ragazzi, che ne pensate dell’esibizione di PQ Killer?» chiede il cantante dei System.

David abbraccia calorosamente il suo amico, poi sorride radioso al giovane concorrente. «Sei stato bravissimo, mi sono commosso» ammette.

Il ragazzo avvampa violentemente e sgrana gli occhi, stringendo la mano che David gli tende. «G-grazie…» farfuglia.

«Non importa se ti hanno detto che ci sono stati degli errori. Che cos’è la tecnica senza l’interpretazione?» lo rassicura ancora il cantante dei Disturbed.

Katie Sun si intromette e comincia a parlare: «Che momento commovente! I Disturbed sono qui per suonarci un medley dei quattro singoli estratti dal loro ultimo album Evolution. Fate un po’ di rumore per questi meravigliosi artisti! Prima però dichiaro ufficialmente aperto il televoto!».

Il pubblico si esalta, mentre PQ Killer e i componenti dei System sono costretti a lasciare il palco agli ospiti della serata; quasi nessuno ascolta Katie Sun che sciorina i vari metodi con cui votare e i codici abbinati a ogni concorrente.

La band originaria di Chicago si prepara a cominciare a suonare e in sala cala il silenzio.

Il primo brano è Are You Ready, energico e primo pezzo dell’album. David e compagni suonano con energia e molti dei presenti cantano con loro e si divertono, lasciandosi coinvolgere dal sound inconfondibile della band.

Dopo il primo ritornello, i ragazzi attaccano con The Best Ones Lie, terzo singolo estratto dal disco. Un altro brano coinvolgente che rimanda al tipico suono del gruppo, dove tutti ci danno dentro e David può mettere in luce le sue doti vocali in maniera aggressiva e coinvolgente.

Il terzo brano è No More, quarto singolo di Evolution. Il pubblico si lascia coinvolgere, cantando con la band e gustandosi uno spettacolo pieno di vibrazioni ed emozioni.

Ma il momento più struggente e intenso si verifica quando i Disturbed si calmano all’improvviso e attaccano con le prime note di A Reason To Fight, il secondo singolo estratto dal loro ultimo lavoro, un brano su cui David vuole dire qualcosa di importante.

Prima di cominciare a cantare, infatti, si schiarisce la gola e con estrema emozione parla al microfono: «Se conoscete qualcuno che sta lottando contro la dipendenza da droga o alcol, o che potrebbe pensare di togliersi la vita a causa della depressione, non esitate ad aiutarlo. Perché c’è sempre una ragione per lottare».

Tutti applaudono calorosamente e molti si commuovono; anche la voce di David, quando comincia a cantare, trema appena ed è rotta per le emozioni intense che sta provando.

 

Don't let it take your soul

Look at me, take control

We're going to fight this war

This is nothing worth dying for

 

Are you ready to begin

This is a battle that we are gonna win

 

When you're aching for the fire and begging for your sin

When there's nothing left inside, there's still a reason

 

When the demon that's inside you is ready to begin

And it feels like it's a battle that you will never win

When you're aching for the fire and begging for your sin

When there's nothing left inside, there's still a reason to fight

I'll be your reason to fight

Give you a reason to fight

 

Alla fine del brano, tutti stanno piangendo e anche gli occhi del cantante sono appannati di lacrime. Sorride a tutti, poi conclude la performance con la consueta frase con cui i Disturbed mettono fine a ogni loro concerto: «Say our name with us now, together, my brothers, my sisters, my blood: we are Disturbed! We are?».

Il pubblico risponde: «Disturbed!».

«We all are?» prosegue David.

«Disturbed!»

In sala l’atmosfera è veramente calda e colma di commozione, e quando Katie Sun sale sul palco per raggiungere gli ospiti, anche lei trattiene a stento le lacrime. «Grazie ragazzi, avete commosso tutti quanti. Siete stati unici, i vostri show sono sempre emozionantissimi!» esordisce, passando una mano sul braccio del bassista.

David e compagni salutano ancora il pubblico e la presentatrice, poi si accostano ai membri dei System per congedarsi anche da loro; solo dopo che sono scesi dal palco, Katie Sun si rende conto che non è riuscita a fare loro un’intervista.

Sorridendo imbarazzata, annuncia che è arrivato il momento di chiudere il televoto; attende che le venga consegnata la busta con il responso e aspetta che in sala ci sia abbastanza silenzio per poter parlare.

«Il pubblico ha deciso che il primo artista a rischio eliminazione è…»

PQ Killer, Peter e HellGal vengono inquadrati, ognuno di loro sta per i fatti suoi e cerca di scongiurare la tensione a modo suo: chi giocherella con le proprie dita, chi si mordicchia il labbro inferiore, chi resta impassibile.

«Peter Fitzgerald!» esclama la bionda. «Peter, andrai al ballottaggio con il meno votato della seconda manche.»

Le ragazze in sala protestano e strillano indignate, mentre la presentatrice annuncia che è il momento di proseguire con la gara, introducendo Janet Stars.

La giovane dai capelli rossi sale timidamente sul palco e saluta tutti con sorrisi infiniti e un piccolo inchino in direzione dei giudici.

«Ciao piccola, cosa ci canti stasera?» la interpella John.

«Ho scelto Unfaithful di Rihanna. È una canzone che ultimamente sto ascoltando moltissimo e che rispecchia i miei profondi sensi di colpa.»

John inarca un sopracciglio.

«In che senso?» chiede Daron.

Janet avvampa e si porta una mano al petto. «Io… beh, da quando sono qui, ho conosciuto una persona e tra noi è nato qualcosa di speciale» ammette in completo imbarazzo.

Shavo sorride. «Non c’è niente di male!» la rassicura.

«È che a casa ho un ragazzo» conclude Janet, lasciando tutti a bocca aperta.

«Janet, non siamo qui per giudicare le tue scelte, stai tranquilla. Vogliamo sentirti cantare» interviene Serj, l’unico che a quanto pare è in grado di dire qualcosa.

Lei china il capo e si dirige verso il pianoforte posto al centro del palco, prendendo posto sullo sgabello e nascondendo quasi il viso alla vista di tutti.

«Volevo solo dire ad Alejandro che mi dispiace» sussurra la rossa, per poi cominciare a suonare.

Il pubblico è indeciso sulla reazione da attuare, ma momentaneamente opta per un silenzio colmo di perplessità.

Non appena Janet comincia a cantare, la sua voce è rotta e trasuda emozioni contrastanti: colpevolezza, malinconia, risentimento, disgusto… tutto condensato in un cantato preciso e struggente.

 

Story of my life

Searching for the right

But it keeps avoiding me

Sorrow in my soul

'Cause it seems that wrong

Really loves my company

 

He's more than a man

And this is more than love

The reason that the sky is blue

The clouds are rolling in

Because I'm gone again

And to him I just can't be true

 

And I know that he knows I'm unfaithful

And it kills him inside

To know that I am happy with some other guy

I can see him dying

 

I don't wanna do this anymore

I don't wanna be the reason why

Every time I walk out the door

I see him die a little more inside

I don't wanna hurt him anymore

I don't wanna take away his life

I don't wanna be...

A murderer

 

All’inizio della seconda strofa, la giovane piange, le sue guance sono rigate di lacrime e la sua voce un poco ne risente, ma questo non fa che rendere ancora più intensa la performance.

Alla fine la commozione è generale, come fosse un proseguimento di quella avvenuta per l’ultimo brano dei Disturbed. Janet non si muove da dietro il pianoforte, Katie Sun è costretta a raggiungerla e a chinarsi su di lei per tentare di tranquillizzarla.

A interrompere la presentatrice arriva un ragazzo alto e magro, vestito con abiti larghi e che porta sulla testa un cappellino al contrario. Si accovaccia accanto a Janet, spintonando Katie Sun, e la abbraccia con trasporto, sussurrandole qualcosa all’orecchio.

Il pubblico rimane scioccato e rumoreggia, mentre i giudici si scambiano occhiate interrogative e la presentatrice si fa viola per l’imbarazzo.

«Michael?» lo chiama Daron.

Il chitarrista degli L.A.P.D. solleva appena il capo in direzione del suo giudice, poi torna a concentrarsi sulla rossa. La aiuta ad alzarsi e se la stringe al petto. Janet sembra veramente piccola e fragile in confronto a lui, che la supera in altezza di almeno venti centimetri.

«Giudici, prego, se volete…»

«Grazie, Katie. Non credo ci sia molto da dire, sei stata in grado di riempire questo posto di angoscia, è come se tutti noi avessimo vissuto il tuo tormento interiore» dice Serj pacato.

John annuisce e preferisce non aprir bocca, voltandosi a guardare Daron.

Il chitarrista sospira e si massaggia il mento. «Janet, mi hai steso. Non trovo altre parole.»

Shavo piange come un bambino e si tiene la testa tra le mani, mentre Daron gli batte sulla schiena e tenta di calmarlo.

«Credo…» La presentatrice deglutisce e lancia un’occhiata a Janet e Michael. «Credo che sia tutto. Potete andare, e ora passiamo a Meredith!»

Janet e Michael lasciano il palco e poco dopo la nuova concorrente fa il suo ingresso, beccandosi un caloroso applauso dal pubblico.

«Shavo, ce la fai?» sussurra Daron, scambiando un’occhiata con John e Serj.

Il bassista annuisce e si pulisce gli occhi con un fazzoletto misteriosamente comparso dal nulla. «Meredith, tesoro, scusami. Cosa ci porti stasera?» chiede con voce ancora un poco tremante.

«Non preoccuparti. Sono qui per cantare Do Not Disturb degli Halestorm

Un boato d’approvazione si leva dal pubblico e l’atmosfera sembra farsi subito calda e più leggera.

«Wow, che pezzo. Come mai questa scelta?» si incuriosisce Daron.

Meredith sorride enigmatica. «Diciamo che non mi va di dire esattamente il motivo, lascio a voi l’interpretazione in base al testo di questa canzone.»

Tutti sono sorpresi, ma i giudici non insistono e Shavo le fa cenno di prepararsi per l’esibizione.

Meredith indossa abiti semplici ed è una ragazza acqua e sapone, ma quando inizia a cantare sembra sprigionare un’energia che non pare far parte di lei.

Si muove sul palco, è energica e la sua tecnica è impeccabile; ma la cosa che sorprende e conquista è il suo modo di interpretare il brano: è sensuale, allusiva, lancia sguardi lascivi che nessuno prima d’ora l’aveva mai visto fare, perché quando è sul palco si trasforma completamente.

 

Let's take our clothes off

I wanna show you my hidden tattoo

That nobody ever gets to see but you do

Oh baby let me taste ya, shake ya, tie you up and break ya

'Cause I've been alone, left on my own for too long

Oh damn, too long, too long, too long, I say come on now

 

I'm on the very top floor room 1334

There's a king size bed but we can do it on the floor

Turn your cellphone off, leave a sign on the door

That says "Do not disturb"

And if I were you I'd bring your girlfriend too

Two is better than one, three is better than two

Leave a sign on the door, the whole night through

That says "Do not disturb", "Do not disturb"

 

Meredith conclude la sua esibizione con un acuto che fa tremare tutto il Fonda Theater; in questo momento avviene la seconda standing ovation della serata, il pubblico è letteralmente impazzito e acclama a gran voce Meredith.

Katie Sun raggiunge la concorrente. «Wow, cavoli! Ma che hai fatto? Sei stata magica!»

«Grazie, beh, grazie davvero!» esclama la giovane.

«Giudici, che ne pensate?» chiede la presentatrice, rivolgendosi ai membri dei System.

Daron ridacchia e lancia a Meredith un’occhiata maliziosa. «Posso dire solo una cosa: il tuo ragazzo dev’essere proprio fortunato!»

Tutti scoppiano a ridere, mentre John gli molla una ponderosa gomitata sulle costole. «Che idiota» borbotta.

«In realtà non si tratta di un ragazzo…»

Dalla platea si levano grida di giubilo e fischi acuti.

Shavo strabuzza gli occhi. «Wow!»

«Ma non siamo qui per parlare dell’orientamento sessuale di questa ragazza, cari colleghi» taglia corto Serj in tono fermo. «L’esibizione è stata impeccabile, hai trasmesso sensualità e sei stata precisa. Bravissima.»

«Concordo, complimenti!» gli fa eco John.

«Io ti adoro, non c’è storia!» conclude Shavo entusiasta.

Katie Sun congeda Meredith mentre il pubblico ancora ripete con foga il suo nome.

«Continuate a fare casino perché adesso arrivano gli L.A.P.D.!» strilla la bionda.

Brianna, seguita dai suoi compagni di band, fa il suo ingresso in scena e saluta con un grido tutti i presenti.

«Siete i miei unici sopravvissuti! Oggi dovete stupirmi e farmi uscire di testa, okay?» esordisce Daron, sporgendosi in avanti e appoggiando gli avambracci sul banco dei giudici.

La cantante della band sorride spavalda. «Che ne dici di un pezzo dei Faith No More?»

In sala si scatena un putiferio infernale e Daron solleva le braccia al cielo, scoppiando a ridere. «Solo voi potevate portar fuori un’idea del genere!»

«Interessante. Che brano suonate?» si incuriosisce John.

«Naked In Front Of The Computer» annuncia Brianna.

«Che bomba!» strepita Shavo.

«Ora sono parecchio curioso» ammette Serj, preparandosi a godersi la performance.

«Spaccate tutto, cazzo!» esclama Daron, stravaccandosi sulla poltrona con fare estasiato.

I ragazzi della band si scambiano un’occhiata complice, mentre il pubblico si limita a un tenue chiacchiericcio.

Michael è il primo a cominciare a suonare, partendo con la chitarra. Dopodiché anche Sarah entra con la batteria, seguita da Dj Scott XX che si adopera per coprire la parte di basso.

Quando Brianna, molleggiando sulle ginocchia, comincia ad abbaiare al microfono, il pubblico si esalta ancora di più e batte le mani a tempo con il rullante di Sarah.

 

My box is full

And my mouth is full

And my life is full

And now my memory's full

 

In how many ways and words

Can you say nothing

Millions of ways and words

To say nothing

 

What'd I say? I'm empty.

 

I bought the thing

I taught the thing

And I fought the thing

 

They said it's normal

But they're keeping me dumb and hot

You're missing something

Keeping me dumb and hot

You must be missing something

Keeping me dumb and hot

 

What'd I say? I'm empty.

 

And I'm sending it back to you

 

Brianna riesce sapientemente a calibrare la sua voce, esplodendo in uno scream sulla fine e spettinando completamente i presenti.

Il brano ha un fortissimo impatto energico e coinvolge completamente chiunque all’interno del Fonda Theater.

Quando i ragazzi concludono, la terza standing ovation della serata avviene in maniera del tutto naturale, anche da parte dei quattro giudici.

«Ragazzi, avete fatto i fuochi d’artificio!» strepita la presentatrice, raggiungendo la band al centro del palco.

Shavo prende la parola ancor prima che la bionda possa interpellare lui e i suoi colleghi. «Cazzo, che bomba! Sapevo che avreste buttato giù questo posto!»

«Caspita, siete stati fenomenali» concorda John ammirato, puntando lo sguardo su Sarah. «Bravissima Sarah, hai tenuto in piedi la parte ritmica in una maniera impressionante.»

I membri della band continuano a ringraziare i giudici e il pubblico che ancora li osanna.

«Non vi abbiamo chiesto perché avete scelto questa canzone» dice Serj.

Brianna scoppia a ridere. «Beh, c’è anche bisogno di specificare che Mike Patton è un genio e che questo pezzo ci diverte un sacco? Suonarlo dal vivo è orgasmico!»

Katie Sun impallidisce e cerca di intervenire, ma Daron prende la parola: «Pazzeschi, vi amo. Grazie, stasera vi siete superati».

La bionda infine congeda la band e, rivolgendosi al pubblico, apre ufficialmente il televoto.

Mentre il pubblico da casa vota, parte un video che riassume le sei esibizioni svoltesi durante la serata; Katie Sun sproloquia sull’importanza di pensare bene a chi votare, perché ormai il tempo sta per scadere e la gara è sempre più tesa: solo i migliori possono continuare a lottare per vincere SOAD-Factor.

«Chiudo ufficialmente il televoto e invito i tre concorrenti a raggiungermi sul palco!»

Janet, Meredith e gli L.A.P.D. entrano in sala e si assiepano accanto alla presentatrice, che nel frattempo riceve la busta con il responso.

Janet e Michael sono uno vicino all’altra e si scambiano occhiate fugaci.

«Il pubblico ha deciso che il secondo concorrente a rischio eliminazione è…»

La solita musica ansiogena permea l’aria e Michael non riesce a fare a meno di stringere la mano di Janet, mentre il resto dei ragazzi rimangono immobili e si guardano terrorizzati. Brianna, Meredith e Sarah si stringono in un abbraccio e sussurrano tra loro, Scott invece sta con le mani in tasca e lo sguardo perso nel vuoto.

«Janet Stars! Janet, tu e Peter ora andrete al ballottaggio.»

Peter raggiunge il centro del palco, mentre il resto dei partecipanti esce a eccezione della ragazza dai capelli rossi. Il pubblico è confuso e protesta, ma rimane abbastanza discreto.

«Stasera però c’è una novità» annuncia Katie misteriosa.

Tutti la fissano sconcertati, pendono letteralmente dalle sue labbra.

La bionda si volta verso i membri dei System. «Saranno i giudici a decidere chi dovrà essere eliminato tra voi due» conclude.

 

 

 

 

 

 

NOTE FINALI

Ehilà, miei carissimi lettori/partecipanti!

Come state?

Eheheheheh, oggi ho fatto capitare un sacco di robe… ^^”

Ma su questo attendo i vostri commenti nelle recensioni, se vi va di dirmi cosa ne pensate! Ma ricordate sempre che chi è iscritto alla sfida non è obbligato a recensire sempre, questo non dimenticatelo mai! Fatelo solo se vi fa piacere ;)

La competizione si fa sempre più accesa e calda, così come anche i rapporti tra i partecipanti! :D

Prima di passare alla burocrazia del caso: avete notato che in questo capitolo Daron e John hanno smesso di battibeccare come al solito? Chi ha letto la mia storia Behind The Scenes sa il perché, eheheheh! E chi non l’ha letta e volesse recuperare è ovviamente il benvenuto *_*

Ma torniamo seri!

Stavolta saranno i giudici a decidere chi eliminare, perciò provate a entrare nella mente dei quattro membri dei System e ditemi chi secondo voi verrà eliminato tra:

-        Peter Fitzgerald

-        Janet Stars

Ditemi il vostro nome per MESSAGGIO PRIVATO entro e non oltre il 9 novembre 2019. Chi indovinerà otterrà 1 punto.

Ultima precisazione, poi vi mollo: ciò che ho scritto in corsivo alla fine dell’esibizione dei Disturbed, ovvero «Say our name with us now, together, my brothers, my sisters, my blood: we are Disturbed! We are Disturbed! We all are Disturbed!» è ciò che realmente David Draiman dice alla fine di ogni live! Ve lo assicuro perché ci sono stata, oddio, che meraviglia *_*

Okay, basta, vi do appuntamento al mese prossimo e grazie ancora per esserci sempre

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > System of a Down / Vai alla pagina dell'autore: Kim WinterNight