Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Juliet Leben22    11/10/2019    0 recensioni
Jon Snow torna a Winterfell prima di partire per la Barriera. Non può andarsene senza aver visto Sansa l'ultima volta.
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Jon Snow, Petyr Baelish, Sansa Stark
Note: Lemon, Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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3.
 
 

Si sollevò in piedi e fece cadere a terra anche il resto del vestito: Sansa Stark era completamente nuda davanti ai suoi occhi.
Cercò velocemente di prendere qualcosa per nascondere le sue nudità, ma più si muoveva e più mostrava in maniera più naturale il suo corpo. Jon la tirò a sé, baciandola. 
Sansa provò a coprirsi, ma lui le prese le mani tra le sue, impedendoglielo. 
“Jon… devo vestirmi” disse, ancora con un sorriso sulle labbra “Se qualcuno dovesse entrare…”
Ridacchiò. “Beh, gli impedirei di guardare.”
“E come faresti, se non indosso nulla? Ci metto un po’ a indossare il corpetto, eh” disse ironica.
“Sarebbe una cosa in meno da togliere” sorrise maliziosamente.
Le guance di Sansa avvamparono, scatenando in Jon una limpida risata.
“Sai Sansa, io rido solo con te.”
Perse un battito e posò le labbra sulle sue, decisa. “Questa è la cosa più bella che tu mi abbia mai detto.” 
Jon posò la fronte sulla sua, chiudendo le palpebre. Con le dita, cominciò a giocare con i capelli fuoco della sua Regina di Winterfell. 
Tra le sue braccia, Sansa, si sentiva al sicuro e desiderosa di dargli tutta se stessa. Il suo corpo. La sua anima.
“Come faremo adesso?” domandò Sansa, intrecciando le dita tra le sue.
Aveva paura a sollevare lo sguardo, temeva potesse leggervi qualche ripensamento.
“Sansa, io… dovrò ripartire.” 
Lei deglutì, mentre lo stomaco le si stringeva in una morsa. “Tornerai presto?”
Le prese il viso tra le mani. “L’inverno sta arrivando.”
Ricacciò indietro le lacrime, comprendendo quanto potesse essere rischiosa quella situazione. Più di una guerra a cui erano abituati, più di una battaglia crudele e in minoranza. Quella era uno scontro che avrebbe deciso il destino del mondo.
“Oggi rimaniamo qui il più possibile?” chiese, con voce flebile.
Jon intercettò il suo sguardo. “Il mio cuore è qui. La mia volontà è qui. La mia anima” si bloccò un istante e poi riprese “è tua, Sansa Stark. Tu sei la mia casa. La mia famiglia.”
Il bacio che si scambiarono fu intenso e famelico, pronostico di qualcosa che sarebbe voluto ben proseguire. Qualcuno però bussò tempestivamente.
“Chi è?”
“Ser Davos, mio signore. Necessitiamo della sua presenza in piazza per discutere della strategia.”
Jon sospirò e Sansa sorrise. “Arrivo, Ser Davos. Un istante.” 
 
 
 
 
Uscire da quella stanza dopo pochi minuti di lui, non era stata una grande idea. In compenso, vedere Brienne era stato qualcosa che – dopotutto – l’aveva fatta sorridere.
“Da che ora sei qui?” domandò Sansa, incuriosita.
“Ore, milady.”
Sansa ridacchiò. “Scusami Brienne, non sono riuscita a guardare fuori dalla finestra…”
“Era troppo occupata, milady?” domandò il cavaliere ironicamente “Venga a mangiare qualcosa, piuttosto. Che il digiuno non ha mai fatto bene a nessuno.”
Malgrado tutto quello che stava succedendo, Sansa non riusciva a smettere di sorridere. Si sentiva così leggera, malgrado il pensiero che lui stesse per andarsene per chissà quanto tempo. Finalmente qualcuno aveva mostrato amore per lei, per il suo corpo, per la sua anima e le aveva dimostrato che non era come lui. Non era come Ramsey. Non era come tutto quel dolore che aveva compartimentato per anni. Lui le aveva dimostrato che era molto, molto di più. 
 
Scesero assieme le scale di legno, arrivando nella piazza principale in cui, ormai si era radunata la folla. Sansa si chiese per un istante cosa stesse accadendo, poi vede la chioma argentea che tanto albergava nei discorsi regali e non: Daenarys Targaryen si ergeva sulla sua giumenta bianca in tutto il suo splendore. Le voci erano vere: forse era davvero una delle donne più belle che avesse mai visto prima. I suoi capelli chiari, la sua forma minuta, i lineamenti dolci del suo viso… tutto la rendeva magnifica in ogni aspetto.
Le si mozzò il respiro a metà. Il suo sguardo corse immediatamente alla ricerca di Jon: era lì, davanti a lei. Si stavano osservando e la regina stava sorridendo.
In un istante, qualsiasi pensiero felice venne scansato brutalmente da una sola consapevolezza, la sua presenza in un luogo così gelido e ostile per i suoi draghi poteva avere solo una motivazione: un’alleanza. 
Una morsa le strinse lo stomaco e i brividi di freddo, di vuoto, di solitudine le riempirono il corpo, lasciandola ancora una volta esposta al dolore. 
Arya la fissò per un momento, poi si avvicinò a lei, quasi avesse compreso – e condividesse – le stesse identiche paure. 
“Resta calma” disse Arya, con il viso sempre immobile in una maschera glaciale. 
Daenerys scese da cavallo con l’aiuto di Jon, appoggiando la mano guantata nella sua. 
“Quanta grazia”, pensò la signora di Grande Inverno senza riuscire a trattenersi. 
La regina del sud spostò lo sguardo dal Re del Nord a Sansa che si obbligò a tendere le labbra in una smorfia gelida. 
“Benvenuta a Grande Inverno, mia regina” si inchinò. 
“Ti ringrazio.”
“Ti presento mia sorella Arya e…” si bloccò per un secondo, osservando la donna dai capelli rossi “… e Sansa.”
Sentì le lacrime affiorare e con tutta la forza che aveva le ricacciò indietro. 
Il petto le doleva, come se qualcosa di molto fragile, che si era appena ricomposto, si fosse spezzato di nuovo. Le parve quasi di sentirne il rumore.
 
 
 
 
Il desidero di abbracciarla mentre assisteva a quella scena era duro da affrontare e reprimere. Soprattutto in quel momento, in quell’istante in cui aveva compreso quale fosse il suo scopo. Si guardò attorno, cercando Ser Davos e Brienne. 
Il suo consigliere fece subito un passo avanti, cercando di raggiungerlo, il cavaliere sospirò, mettendosi al fianco della sua regina.
A chi era rivolta la sua lealtà? Al regno? Alla sua famiglia? A Sansa Stark?
La voce di lei lo ridestò dai suoi pensieri. “Vogliate scusami, ho delle missive urgenti a cui rispondere e devono partire il prima possibile. Vi lascio con…” si bloccò “con Jon, in modo che possiate conferire.”
La regina sorrise. “Vi ringrazio. In caso mando a chiamarvi dopo.”
Sansa inspirò, ma continuò a rivolgerle un sorriso glaciale. Si inchinò e le diede le spalle, senza aspettare nemmeno un suo accenno di risposta. Non rivolse nemmeno uno sguardo a Jon, mentre cercava di tornare nella sua camera il prima possibile. 
La fissò andarsene, indugiando ancora una volta su quella chioma rossa, per poi posare lo sguardo sulla donna che aveva davanti.
“Allora Jon Snow… questa deve essere Grande Inverno, non mi porti a vederla in tutto il suo splendore?” quasi ammiccò. 




Forse forse sono tornata! Intanto sto scrivendo il 4. capitolo!
   
 
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