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Autore: lmpaoli94    11/10/2019    1 recensioni
Ranma, giovane e brillante avvocato, passa le sue giornate rinchiuso nel suo ufficio a sistemare pratiche di ogni genere in compagnia della sua assistente Shampoo.
Dopo essersi fidanzato ufficialmente con Akane e avergli giurato amore eterno, la giovane ragazza diviene più scontrosa e possessiva nei suoi confronti, non sopportando di vederlo sempre al lavoro e mai in casa.
La situazione degenera quando quest’ultima lo becca insieme alla sua assistente in atteggiamenti intimi, scatenando dentro di lei una rabbia irrefrenabile.
A quel punto Ranma e Akane sembrano più distanti che mai, scatenando gelosie e tafferugli che mineranno il loro rapporto per sempre.
Fino a quando non sarà uno di loro a fare la prima mossa e a risistemare il loro rapporto…
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Shan-pu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Appena Ranma giunse nel suo ufficio, vide con grande sorpresa che c’era una strana aria nei dintorni.
“Questo ufficio non è mai stato così pulito prima d’ora… Ma cosa sta succedendo?”
Entrando in punta di piedi, scorse le sue due assistenti Shampoo e Kodachi intenti a sistemare il suo ufficio dove non ci avevano mai messo piede.
< Buongiorno > fece Ranma spaventandole < Vedo che vi siete alzate molto presto questa mattina. >
< Buongiorno a te, Ranma. Volevamo farti una sorpresa. Peccato che ci hai beccate sul fatto > fece Shampoo.
< Che sorpresa mi dovevate fare? >
< L’hai appena vista. Volevamo farti trovare l’ufficio pulito come non avevi mai visto prima. >
< Vi ringrazio ragazze, ma non occorreva. >
< E’ il minimo dopo tutti i pensieri che ti abbiamo dato > replicò invece Kodachi.
< Adesso avete imparato la lezione, no? Per me è questo quello che conta. >
< Lo so. Però volevamo farti contento lo stesso. >
< Grazie ancora. >
Ma nel mentre Ranma fissava le sue due ragazze, notò in loro che stavano nascondendo un’altra faccenda.
< E poi dovevamo dirti una cosa… >
< Lo supponevo. Vi si legge in faccia, ragazze. Che cosa succede? >
< Però ci prometti che non ti arrabbi? >
< Dipende. Che cosa avete fatto? >
Dopo aver fatto un respiro profondo, fu Shampoo che iniziò a parlare.
< Sì tratta di tua sorella. L’abbiamo fatta venire qui per darti una consulenza sul tuo rapporto ormai incrinato. >
< Mia sorella? >
< Esatto. Abbiamo saputo che è una brava psicologa e secondo noi può darti una mano. >
Nel sentire la risposta, Ranma rimase di stucco.
< Ranma, va tutto bene? >
< Vorrei essere lasciato solo, se non vi dispiace. >
< Sei arrabbiato con noi, vero? >
< Non ce la fate proprio a farvi gli affari vostri? Perché avete chiamato mia sorella che non vedo da molti anni, ormai? >
< Scusaci. Pensavamo di fare una cosa giusta per te. >
< Peccato che avete fallito! Adesso che cosa gli dico? >
< Niente. A parte esprimere i tuoi tormenti. >
Nel sentire quella voce maschile mista a quella femminile, Ranma rimase scioccato.
< Sei già qui, Ukyo. >
< Sorpreso? Lo sai che non perdo mai tempo quando voglio… E poi era da molto tempo che io e te non ci vedevamo… Stai bene? >
< Potrei stare meglio. >
< Lo supponevo… Parliamo nel tuo ufficio? >
< Io e te non abbiamo niente da dirci > replicò Ranma freddamente < Tutti fuori da qui. Ho bisogno di lavorare. >
< Anch’io, mio caro fratello. Ed è per questo che sono qui. >
< Mi dispiace per te Ukyo, ma essendo qui hai perso solo tempo. >
< Qualcosa mi dice che non è così… Mi dispiace invece per te, ma io sono l’unica con cui puoi parlare dei tuoi problemi. >
Riflettendo sulle parole di sua sorella, il giovane avvocato capì che aveva ragione.
< Ho forse un’altra scelta? >
< No, mio caro. >
< Allora rimani. Voglio vedere se sei così brava come dicono. >
< Vedrai. Ti stupirò. >
 
 
Una volta accomodatosi nel suo studio, Ranma chiuse accuratamente la porta per non venire disturbato da nessuno.
< Hai paura che qualcuno ci senta? >
< Sì. Non voglio che le mie assistenti sappiamo i miei oscuri segreti su Akane. >
< Non ti preoccupare. Non ti costringerò a rivelarteli. >
< Ok. Però vedi di fare in fretta. Anche oggi ho un’agenda di appuntamenti bella piena. >
< Vedremo come si evolverà la situazione… In caso contrario, dovrai cancellarli tutti. >
< Cancellare i miei impegni? Non se ne parla nemmeno > replicò Ranma senza sentire ragioni.
< Fai silenzio e rilassati. Hai già parlato a vanvera fin troppo. >
< Ora forse ricordo perché non ci siamo più visti. Non ci sopportavamo a vicenda. >
< Sono successe un sacco di cose, caro Ranma… La morte di nostro padre ci ha diviso indissolubilmente. E vorrei ricordarti che non sei nemmeno venuto al suo funerale. >
< Avevo chiuso con lui. Fine della storia. >
< Non ti sei comportato bene, sappilo. >
< Sei venuta fin qui per parlare di mio padre o di Akane? No perché se stai cercando di deviare il discorso sappi che puoi uscire dal mio ufficio. >
< Sei incorreggibile, Ranma. >
< E tu sei molto furba, Ukyo. >
< Tornando ad Akane, quale è la motivazione culminante che vi ha fatti lasciare? >
< Il tradimento. E il fatto che non avevo mai tempo per lei. >
< L’hai tradita? Ma come hai potuto? >
< In verità non l’ho fatto… Però volevo, capisci? È molto complicato spiegarlo. >
< Quindi tu non l’amavi più? >
< Quando ci siamo lasciati, no… Ma con il passare del tempo ho capito che i miei sentimenti erano ancora molto forti per lei. Ho fatto una cazzata e non c’è modo per rimediare. >
< Hai provato a parlare con lei? >
< Non vuole nemmeno vedermi da lontano… Ormai è tutto inutile, Ukyo. >
< Non è così. Lei si sente molto ferita da te, ma sono convinta che in fondo al suo cuore lei ti ama ancora molto. >
< Come fai ad esserne certa? Ci hai forse parlato? >
< No… Ma secondo me dovrei farlo. >
< No, Ukyo. Non provarci. >
< Perché? >
< Peggioreresti solo la situazione. >
< Tanto ormai peggio di così… >
< Che cosa vuoi combinare? Un appuntamento? >
< Ecco! Non sarebbe una cattiva idea. >
< Akane non è così stupida. Lo capirebbe immediatamente che c’è qualcosa sotto in quanto tu sei mia sorella e patteggi sempre e comunque per te. >
< Invece è qui che ti sbagli… Se non ricordo male lei sa che io e te non andiamo molto d’accordo. Se gli propongo di uscire insieme, vedrai che non penserà mai che ci sei tu sotto. Mi capisci? >
< Anche se il piano andasse a buon fine lo capisci che appena mi vede lei scappa? Ormai non c’ho più speranze. Punto e basta. >
< Conoscendoti sono sicura che non hai nemmeno cercato il suo perdono. >
< Invece l’ho fatto eccome! >
< E che cosa avresti fatto? >
< Niente di che. Ho tentato di parlarci e per poco non mi prende a pugni. E Come se non bastasse, mi odia tutta la sua famiglia. >
< Devo dire che l’hai fatta davvero grossa, Ranma. >
< Grazie per avermelo fatto notare, Ukyo… Allora? Non ho speranze con lei? >
< Devi riuscire a colpirla nel segno. >
< E come? >
< Non c’è qualcosa che gli potrebbe piacere in modo che tu possa far breccia nel suo cuore? >
< Sì. La mia dipartita. >
< Non fare lo sciocco. Sono molto seria, Ranma. >
< Anch’io lo sono. Ma cosa ci posso fare se siamo arrivati a quel punto? >
< La situazione è più gravosa di quanto potevo immaginare… Ma fa lo stesso. A tutto c’è rimedio, tranne che alla morte. Organizzerò un incontro con lei in modo che tu possa chiedere il suo perdono. È l’unico modo in cui tu puoi avvicinarti a lei senza fare danni o rischiare di essere malamente picchiato. >
< Intercederesti per me? Grazie sorellina. Non l’avrei mai creduto. >
< Non sono così una cattiva persona come potevi credere, sai? Ti faccio sapere se ci sono sviluppi. >
< Ma non devi tornare in Cina per il tuo lavoro da manager? >
< No, mio caro. Ho preso le ferie per una settimana. E una settimana è sufficiente per provare a risistemare le cose. >
< Spero che tu abbia ragione > replicò Ranma alzandosi dal divano < Sai una cosa, Ukyo? Mi sento davvero molto meglio ora che ho parlato con te. >
< Ci credo. Però non sono ancora convinta di una cosa, Ranma. >
< Che cos’è che ti turba? >
< Mi prometti che mi risponderai sinceramente? >
< Certo. Dimmi tutto. >
< Guardami dritto negli occhi e dimmi se ami realmente Akane. >
< Ma Ukyo, ne abbiamo parlato fino adesso… >
< Le tue intenzioni non mi hanno convinto, caro fratello. Confessami cosa ti salta in mente. >
Intimorito, Ranma fece un respiro profondo per affrontare pienamente il gioco psicologico di sua sorella.
< Anche se abbiamo avuto un sacco di momenti molto brutti e burrascosi, io non posso stare senza di lei. Nemmeno se volessi. >
Esaminando accuratamente le parole di Ranma, Ukyo capì che stava dicendo la verità.
< Stasera tieniti libero da ogni impegno. Ci potrebbe essere la possibilità che tu la incontri nel momento che deciderà le sorti della vostra vita. >
< Va bene. Mi farò trovare pronto. >
Nel mentre Ranma aprì la porta del suo ufficio, beccò le sue assistenti intente ad origliare.
< Con voi faccio i conti più tardi, ragazze. >
< Scusaci, Ranma. Eravamo curiose di sapere come andava a finire. >
< Non lo so nemmeno io… Ma di una cosa sono certo: fatevi gli affari vostri. >
< Ranma, usa la tua rabbia per concentrarti e non per brontolare le tue assistenti. Loro si preoccupano di te. Come me, del resto. >
< E le difendi pure? È stata una di loro a rovinare il mio rapporto con Akane. >
< No, è qui che ti sbagli caro mio. Dalle tue parole ho dedotto che avevi già previsto che l’avresti provata a tradire. Ricordi? >
< Accidenti. Mi hai incastrato ben bene. >
< Adesso vado. Tieni il cellulare libero. Sto per entrare in azione > disse infine Ukyo uscendo dall’ufficio di suo fratello.
“Spero davvero che non complichi una situazione già tremendamente compromessa.”
   
 
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