Serie TV > Law & Order
Segui la storia  |       
Autore: Meramadia94    15/10/2019    0 recensioni
Amanda capisce di amare Carisi quando ormai pare troppo tardi.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amanda Rollins, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- Oh, così va molto meglio.- fece Olivia mentre Amanda beveva una tazza di caffèlatte con quattro tazzine d'espresso al bar dell'ospedale - hai già ripreso colore.- 
- Non ho paura per me.- fece Amanda posando la tazza con le mani che tremavano ancora per la paura - adesso l'unica cosa che mi importa è di sapere se Sonny uscirà di qui con le sue gambe.-
- Appunto. Dovrai essere in forze per godere a fondo di quel momento, no?- fece Olivia. 
- Io non riesco ancora a crederci...- fece Amanda. Quella situazione era assurda. Un momento prima erano nel suo appartamento a fare la parte della famiglia della pubblicità, il secondo dopo, per un maledetto pacco di sale, la persona a cui teneva di più, l'unica per cui aveva cominciato a credere in cose come l'amore vero, il matrimonio e altre cose da frasi da cioccolatino, era su un tavolo operatorio e in quel momento era in terapia intensiva ricoperto di fili e legato a un computer - non sono nemmeno riuscita a dire ai suoi genitori che...- 
- Ascolta, non è colpa tua.- fece Olivia - è stata una disgrazia. Quello si è fatto prendere dal panico e ha sparato.- 
- In quella maledetta pistola c'erano nove proiettili.- fece Amanda - Otto a salve e uno vero. Sonny si è preso l'unico colpo vero. Perchè proprio lui? E' la persona più dolce del mondo... non merita questo...- 
- Lo so.- fece Olivia. Purtroppo funzionava quasi sempre così. Le cose peggiori succedevano sempre alle persone di buon cuore, che avevano sofferto e che ora meritavano solo gioia e felicità. 
Amanda aveva sofferto troppo. Cresciuta in una famiglia in cui i genitori erano troppo stralunati o preoccupati di sè stessi per preoccuparsi delle loro figlie. Amanda aveva dunque dovuto occuparsi di una sorella minore e di mettere mille toppe ai suoi casini, e per salvarla dalla prigione aveva dovuto subire persino il più terribile dei traumi che un essere umano potesse subire: lo stupro.
Era passata da una storia all'altra, da una delusione di cuore all'altra... poi aveva trovato l'amore vero, l'uomo che poteva farle battere il cuore senza spezzarglielo... coraggioso, altruista, pronto a tutto per lei, e adesso la sua vita era appena ad un filo per colpa di un uomo che aveva deciso che il suo impulso di giocare a poker era più importante di tutto, persino di una vita.
- Quando ho scoperto di essere incinta...- fece Amanda - lui è stato il primo ad accorgersene. Non so nemmeno io come ha fatto... ma si era accorto di tutto... non mi ha chiesto chi fosse il padre, non mi ha giudicata... mi è stato vicino, prima con le minacce di aborto e poi è entrato in un urgano di pannolini, pappette e pianti di notte...- e non aveva mai chiesto niente in cambio. Gli uomini con cui era solita uscire, si, la portavano fuori a cena, si rifiutavano di dividere il conto, la riempivano di complimenti e carinerie ma solo perchè a fine serata si aspettavano di ricevere un cospicuo premio. Sonny non si era mai comportato così. Anche dopo aver messo Jesse a letto, e si accoccolavano sul divano per guardare assieme un po' di tv e con un bicchiere di vino, non aveva mai provato nemmeno a toccarla. Sembrava quasi intimorito dalla possibilità di oltrepassare qualche limite... prima di rendersene conto si era innamorata della persona più riguardosa e gentile che avesse mai incontrato.
E proprio ora che aveva capito che non sarebbe riuscita a vivere senza di lui, quella stessa persona era lì, a reggere l'anima con i denti. 
- Vorrei poterlo aiutare... ma non so da dove cominciare...- 
- Standogli vicina.- fece Olivia stringedole la mano - Gli farà bene sentire la tua vicinanza. E quando si sveglierà... parlagli.- non ebbe bisogno di specificare riguardo a cosa - Sonny è una persona speciale. Di quelle che ce ne sono poche. Di quelle che meritano di essere felici e di avere accanto qualcuno di speciale.- 
- Appunto.- fece Amanda - E' proprio per questo che è meglio che mi stia lontano... lui... lui merita di meglio.- 
- Lui è innamorato di te.- 
- No. E' innamorato della donna forte, caparbia, che trova sempre una soluzione per tutto e che riesce sempre a gestire qualunque situazione...- fece Amanda - lui è innamorato della donna che ho imparato ad essere... ma rimango comunque un casino con le gambe...- 
- Evidentemente tu gli piaci così.- fece Olivia - Amanda...basta guardarlo in faccia per capire che non vede l'ora di prendere tutto il pacchetto.-
- Perchè?- fece Amanda, che davvero non riusciva a capire - Che ci guadagna? Niente. Un casino ambulante che gli causerà solo problemi...- soprattutto con la sua famiglia. 
Aveva per poco conosciuto suo padre, ma una cosa l'aveva capita. Era un uomo molto severo ed ipercritico, specie nei confronti del figlio,  e che aveva educato i figli secondo un metodo rigorosamente cattolico. Non voleva nemmeno immaginare quanto sarebbero degenerati i rapporti tra il collega e suo padre se al prossimo Natale o Ringraziamento si fosse presentato con una donna che aveva avuto una figlia da un uomo che non era suo marito, che lei aveva considerato un'avventura di poca importanza, e che non era la prima volta che si concedeva un'avventura di una notte, e che si era rifugiata sia nell'alcool che nel gioco d'azzardo per non pensare che la sua prima esperienza era stata una violenza. Non gli avrebbe reso la vita facile. 
- Ascoltami bene.- fece Olivia - Lui ti ama. E quando ami veramente qualcuno, può venire giù l'inferno, le dieci piaghe d'Egitto, ed essere messo al bando dai parenti che non approvano... ma l'unica cosa che ti importa veramente, è che nei momenti brutti, la persona che hai scelto sarà lì al tuo fianco.- 
- Credi... che avrò la possibilità di dirgli quanto è importante per me?- 
- Ma certo. Appena si sveglierà.- fece Olivia - perchè lui si riprenderà. Ha passato di peggio, non gli farà niente una stupida pallottola.- 
...
...
...
Quando Amanda tornò, trovò Barba in camera di Sonny che dormiva scompostamente sulla sedia.
Gli diede delle pacche amichevoli sulla spalla per svegliarlo, con cautela.
- Ehy...- fece Barba.
- Le sorelle e i genitori di Sonny?- fece Amanda.
- I suoi genitori sono andati in un albergo qui vicino a riposare un po'... erano distrutti. Le sorelle le ho spedite a mangiare qualcosa.- fece Barba - l'importante è che non rimanga da solo.-
- Come sta?- 
- Non lo sanno dire.- fece Barba - era stabile, non c'era nessuna avvisaglia, poi la pressione è crollata... sono sull'attenti.- 
- Anche lei ha l'aria distrutta.- fece Amanda - è riuscito a dormire un po'?- 
- Appena è finito l'intervento ho messo sotto torchio il ladro che lo ha ridotto così.- fece Barba - E ci sono abbastanza prove per chiuderlo per parecchio tempo in galera. Altro che terapia per la ludopatia, lavori socialmente utili e sconti vari... per certa gente i guanti bianchi non esistono.- 
- Adesso vada a riposare un po' anche lei... rimarrò io con lui.- 
- Sicura? Non hai una bella cera.- fece Barba.
- Sto bene. Davvero.- fece Amanda.
Solo allora Barba si convinse.
...
...
...
Amanda strinse la mano di Sonny, come se quel contatto potesse richiamarlo alla realtà, carezzandogli il dorso della mano.
- Si dice che... che le persone in stato comatoso possano sentire anche così... personalmente ho sempre pensato che fossero solo stronzate... lo vedi, tu hai rivoluzionato il mio modo di pensare...
E pensare che all'inizio non ti sopportavo...- fece Amanda ripensando ai primi giorni in cui Sonny era al distretto con loro. Al''inizio sostituiva Nick per far fronte al lavoro che aveva la tendenza ad aumentare sempre di più, poi a poco a poco aveva praticamente firmato un contratto per un posto permanente... e doveva dirlo, era stato un ottimo acquisto... solo che non riusciva a capire che diavolo avesse quell'italo americano per essere sempre così allegro, pur svolgendo un lavoro che lo teneva a stretto contatto con il peggio del peggio.. e sì, pure il fatto che fosse cattolico l'aveva portata a giudicarlo troppo in fretta. Aveva subito pensato che oltre ai mille casini in cui aveva le scarpe avrebbe dovuto difendersi pure da un tizio tutto casa, chiesa, lavoro, preghiere e altre stronzate a farle la morale... si era dovuta ricredere - pensavo che saresti stato un rompiballe come ce ne sono pochi... ad onor del vero a volte lo sei... - e nel dir così rise - ma sei anche l'unico uomo che mi è stato sempre vicino nei momenti peggiori e che mi ha sostenuta anche quando pensavo che il mondo mi farebbe finito addosso e senza mai chiedere nulla in cambio... quello che sto cercando di dirti è... ti amo Sonny.
Io credo di averti amato dal primo momento.... lo so, ti ho fatto stare malissimo... anche quando eravamo via insieme per lavoro... ma cercavo solo di proteggerti dai miei casini... ed ora tutto quello che voglio è svegliarmi accanto a te, ogni mattina, voglio essere in disaccordo con te su come tinteggiare la cucina o sulla disposizione dei mobili... voglio arrabbiarmi perchè sei troppo perfettino ed io sono troppo confusionaria, voglio incavolarmi con te perchè vizi troppo Jesse... 
Io ci voglio vivere con te, Sonny.- ed in quel momento scoppiò in lacrime. 
Si era resa conto che non aveva nessun diritto su di lui e nemmeno di chiedere a qualche entità superiore di lasciarglielo... Carisi le aveva fatto capire in mille occasioni che per lui, lei non era una semplice collega, una conoscenza di lavoro o una buona amica e che non gli sarebbe dispiaciuto essere considerato qualcosa di più, tipo quando durante una '' gita'' nel West Virginia aveva cercato di darle un bacio dopo averla accompagnata alla sua camera... e lì aveva avuto la forte tentazione di abbandonarsi al momento, di ricambiare e di portarlo in camera per passare la notte assieme...ma l'aveva rifiutato, per paura.
Paura di fargli capire che anche per lei il loro era un rapporto molto speciale, e che con il tempo la sua involontaria tendenza ad incasinare la vita di tutti quelli che conosceva rovinasse tutto. 
Aveva chiesto al barista di raggiungerla in camera con una scusa, proprio quando Sonny stava arrivando per fargli credere di averlo rifiutato per passare la notte con un altro, per allontanarlo... e per ironia della sorte aveva passato la notte in bianco, immaginando di fare l'amore proprio con lui.
Insomma, conosceva i suoi sentimenti, lo aveva ferito deliberatamente... e adesso capiva che l'unica cosa che voleva davvero era vivere con lui.
- Lo so, non ho nessun diritto di chiedertelo... ma ti prego resta. Per me.- fece Amanda sfiorandogli il viso con le labbra per dargli un bacio. 
Poco dopo, Sonny spostò di poco la testa. In maniera del tutto autonoma.
- Sonny...- fece Amanda scattando in piedi senza lasciargli andare la mano. 
Il poliziotto aprì lentamente gli occhi per poi mettersi a tossire e ad annaspare disperatamente, lottando contro il tubo che aveva in gola e che aveva inziato a fargli male.
- Aiuto! Qualcuno ci aiuti!- urlò la bionda per attirare l'attenzione di qualcuno - Sonny, va tutto bene... è tutto finito....- 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Law & Order / Vai alla pagina dell'autore: Meramadia94