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Autore: Cometa1975    15/10/2019    0 recensioni
La vita a volte ci sorprende portandoci in sentieri inesplorati ma dobbiamo essere coraggiosi e guardare oltre le apparenze per scoprire tesori nascosti in luoghi e persone a noi lontani anni luce..
Chissà se Andrea, giovane donna della società bene, vorrà guardare oltre a ciò che le viene mostrato e dare a Leonardo, architetto rampante, una possibilità per essere entrambi felici?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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4. Leonardo

Aveva passato tutto il fine settimana lavorando al progetto di Villa Ginestra. Si era sentito colpito sul vivo dalle parole di quell'Andrea. Da quando l'aveva incontrata non aveva fatto altro che pensare a lei e al modo sfrontato con cui l'aveva trattato -Mi scusi Architetto, perché anche lei è Architetto giusto?- ma che diamine certo che lo era, chi pensava che fosse uno passato lì per caso? Ad ogni modo doveva farla ricredere sulla sua persona. Per questo motivo aveva trascorso tutto il fine settimana lavorando al progetto, in particolare a quello della dependance, che sarebbe stata la nuova casa della Sig.na Brandi.

Erano ormai le dieci di sera, di domenica, mentre stava osservando sul suo PC il progetto in 3D della dependance. Questa era situata non lontana dall'edificio principale e si sarebbe potuta isolare dal resto con una semplice siepe. Il punto forte dell'edificio era comunque la vista sulla Baia di Baratti con accesso alla spiaggia sottostante con una scaletta a precipizio fra le dune.

La dependance aveva una posizione tranquilla, con vista mare. Questa si poteva godere sia dal piano inferiore, dove aveva intenzione di inserire una splendida vetrata a giorno, o dal piano superiore dove c'era un'ampia terrazza ad uso di quella che sarebbe stata la camera padronale. Intorno c'era il parco della villa con la pineta e la bassa macchia mediterranea fatta di ginepri e ginestre selvatiche, in cui il selciato lasciava il posto pian piano alla sabbia. Nella parte antistante la dependance aveva inserito un tettoia per potervi parcheggiare le macchine.

L'edificio di forma rettangolare si sviluppava su due piani. Normalmente le dependance sono destinate agli ospiti in visita. Questa invece sarebbe stata della proprietaria, quindi necessariamente doveva essere suntuosa quanto la villa stessa. Al piano terra aveva spostato la porta d'ingresso dal lato sinistro a quello nord, opposto alla vista mare, creando di fatto nella parte inferiore un open space in cui aveva inserito la cucina a vista, un bagno e l'enorme salotto con la vetrata a effetto. Le scale che portavano al piano superiore erano a sinistra dell'ingresso e salendo si poteva trovare oltre alla camera padronale, con bagno privato e cabina armadio, una camera per gli ospiti e quello che sarebbe potuto essere uno studio o una stanza relax e infine un bagno ad uso del piano. Per l'arredo ci avrebbe pensato suo fratello, ma lui se lo immaginava essenziale, molto curato, magari tale da creare un interessante contrasto cromatico tra il chiaro dell'architettura e lo scuro dei mobili. Il punto di forza del suo progetto era la luce, voleva la casa dotata di luce naturale e con un sistema di finestre oscuranti che potesse essere messo in atto in caso questa fosse troppa.

Stava ancora rimuginando sulla planimetria quando squillò il suo Iphone.

"Ehi fratello che ti è successo dell'addio al celibato ti sei eclissato!" disse la voce dall'altro capo del telefono. Leonardo riconobbe subito il suo secondo fraterno amico Tommaso Ciardi detto Tommy.

"Niente brother tutto ok. Ho lavorato. Il progetto di Villa Ginestra ricordi?" gli disse in modo rapido.

L'amico quindi gli rispose "Ma certo, quello per cui mi hai chiesto un consulto per la fattibilità dell'impianto fotovoltaico giusto?"gli rispose Tommaso.

"Esattamente quello" confermò Leonardo, non aggiungendo però una sillaba. Quando faceva così, l'amico sapeva che non era aria. Chissà cos'era successo. L'aveva lasciato venerdì notte alle prese con una focosa moldava e ora se lo ritrovava ligio al lavoro nel fine settimana. Forse stava male.

Leonardo sbuffò "Adesso ti devo lasciare, che ne dici di venire domani da me per una birra e un film? Scegli tu, basta che non mi porti di nuovo quel "pacco" degli Avengers. Non ne posso più di Thor e del suo dannato martello da Dio nordico."

Tommy rise sonoramente "Va bene, va bene prometto, niente Avengers, magari porto gli X-Men!" e detto questo riattaccò prima che l'altro potesse ribattete qualcosa.

Leonardo aveva una strana avversione per i supereroi. Già la vita era difficile, non serviva infilarci anche uomini con poteri incredibili, ognuno poteva contare su sé stesso e sperare di bastarsi.

Leonardo controllò per l'ennesima volta il progetto e quindi lo inviò alla mail che gli aveva lasciato Andrea. Gli veniva difficile chiamarla Sig.na Brandi, ma è quello che era. Lui però continuava a chiamarla per nome nella sua testa. Non era possibile, non doveva pensarci. Lei e la sua lingua strafottente l'avevano innegabilmente incuriosito.
   
 
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