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Autore: MilesRedwing    16/10/2019    1 recensioni
"Si, ho scritto io la storia.
E si è in terza persona, preferivate altro?"
Genere: Avventura, Commedia, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Knock Out, Megatron, Nuovo personaggio, Starscream
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Transformers: Prime
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Sick of seek

 

Sulla navetta di Wheeljack si vagliava il verdetto finale, forti pure del futuro aumento di forza armata alla prossima ricongiunzione con la banda dei demolitori, della quale il capitano in persona era prima unità.

"Bulkhead mi ha confermato che Skylynx e Darksteel sono ancora dalla nostra dopo quello che gli ha fatto il "Comandante" a Darkmount" sbruffò ironico appiattendo metaforico Skyfire senior come una zanzara su una piastra d'alluminio, glielo doveva in fondo, per l'estesa marcatura di guerra in bella mostra sul suo torace. "Predaking o no, sono un'ottima scelta a prescindere" evidenziò subito dopo, girando la postazione a spirale verso il resto dell'equipaggio.

"Moonracer" interpellò crucciato la testa della spedizione forando con l'ampio sguardo i fanali della fuoriserie canadese."è stato compromesso qualcuno dei 'Con di Megatron, gli è... stato fatto alcun male per queste informazioni?" Annaspava timoroso, rigirandosi i comandi manuali a distanza dei radar tra i servo.

Decezionevole di nuovo.

"Mentirei se potessi tenente" la sentenza della scarlatta di circuiti. "Mio fratello K.O ha fatto un torto madornale a me e a tutta la vostra brava divisione" affiancò Jacky al timone e questo in lieve surriscaldamento le cedette franco il posto a sedere. Aveva un debole per le assassine mortali.

"Era ora gli venisse impartita una dura lezione: come suo meccanico personale dopo la scomparsa di Breakdown, mi sono permessa una modifica nettamente atroce al suo tachimetro al momento del cambiastadio".

All'apparenza del progettuale schema interno del medico sui monitor del centro comandi, tutte le ottiche rimasero confuse e ignare della procedura usata, finquando Arcee rigettò quasi nel recipiente la sua dose di high grade - d'obbligo viste le temperature dello spazio profondo.

"Cip a calore ..." balbettò la bluastra in un capogiro: sapeva bene cosa significassero, le era capitato in gioventù a Tyger Pax, ventotto cicli diurni senza potersi trasformare. Nemmeno le avessero asportato il t-cog, santissimo Ratchet a restituirle il suo scopo d'accensione riparandola.

 "Primus, è orribile perfino nei suoi confronti!"

Attenta alla reazione di Bumblebee, la spia intervenne nei dovuti chiarimenti. "Oh, se lo sarebbe meritato, Arcee, eccome. Ma vedi, per quanto mi costi la cosa, Knocky in ottimo stadio e lontano da alcolici di sorta sfiora i 480 a limite massimo, per la scienza avrei fatto un sacrilegio, visti i suoi costi, non si sarebbe ritrasformato affatto. Le cimici sono a calore, si, ma sono nelle portiere: quell'idiota non se le toglierebbe neanche per cambiarne la datazione, provengono da Tokyo o come Unicron si chiami sulla Terra, in ogni caso  rimuoverli comporterà un intervento doloroso. "

Dopo cinque lunghissimi e tombali nanoclick, proprio il tenente irruppe sfavillante: "Agente Mirage, sei un vero genio!" Per presente che fosse anche una sincera"Non gli lascerà cicatrici, mi auguro"

"Oh no, ma se lo conosco non fallirà una seconda sciocchezza"

"Molto bene."

Wheeljack e Arcee si scambiarono un'intesa inorridita, dato che la prerogativa più nefasta del proprio caposquadra era nascondere un'indole da gladiatore sotto quei modi tanto giostreschi. Peggio se ferito.

"Si ma perché dirci del tachimetro?"

Si sforzò di frenarsi la Lambo ma non vi riuscì.

"Beh gli ho comunque tolto un centinaio di chilometri, se no ci avrebbe scoperti" saettò secca in inflessione germanica, accavallando le gambe. "Non si prende per i fondelli chi ti ha reso quello che sei. È una faccenda di principio" 

Postulò infine: "E mi rompeva le bambole."

Wheeljack poteva definirsi un robot dallo spark trafugato, quella Racey era così splendida, intelligente, armata, esplosiva ... che donna.

"Quindi parremmo essere ancora alla pari con il falco grazie a un Mirage" disse la bella moto, facendo scivolare un servo a girare le carte.


Negli aspri pietrificati cieli delle brutali temperature della famigerata Antartide, l'incrociatore funesto di Megatronus faceva il suo approdo in solitaria, tenuto da una degna colonna sonora e  servosistemi ametista, temerari, acuti nell'estensione delle grinfie aggraziate, quanto fermi e decisi.

"Comandante Skyfire" e quasi Starscream in persona ebbe un tuffo alla camera spark a quelle possenti parole, specie perché dal Suo sintetizzatore.

Specie riferite a Lei.


"Comandante Skyfire! Occupati dell'esecuzione.

Raduna la tua armata immantinente.

Thundercracker agli avanposti di precisione, Skywarp agli esplosivi, Starscream! Servi tu al timone.

Traccia una rotta.

Assumi il comando."

Alfine "spiegati".

Avrebbe detto a se stesso la maggiore bugia della propria perfidissima carriera se avesse tentato di definirsi entusiasta della fine del rivoluzionario che conosceva.

Del mech che chiamava "maestro", "padrone".

Buffo anzichenò che Cattivella lo avesse sempre chiamato zio. Quando era una sparkling neanche le aveva sviluppate subito tutte le rimarcate "r" della sua lingua materna e doveva accontentarsi che lo sillabasse quel lungo appellativo che ne era ricolmo.

Andarglielo a esplicare non si fosse mai trattato della verità. Ma come poteva?

Specialmente coi rimasugli e scarti del suo brillante perduto ingegno.

Ripensò a quel passaggio di comete di ben 18 vorn d'antecedenza, mentre chiunque alle mansioni assegnate era impegnato, tranne lui stesso e il timoniere.

La timoniere.

L'aspetto di sua madre e la sua stramaledetta cattiveria.

 

"È una promessa, zio Star? Mi ci porterai un giorno?" La piccola creatura saltellava sul relitto dimesso di un arrugginito mezzo di trasporto arroccato sui cancelli di confine. Quanto le piaceva quel dannato pericolo, soltanto un nanociclo prima della fine.

"Scendi di lì, Supernova!" La rabbuffava serioso un aitante seeker sulla trentina, dalle lunghe ali color porpora e gli inserti violacei sulle giunture, a riporto del colore del lungo mantello d'alta uniforme. "Sarebbe proibito venirci e lo sai, e questo è il tuo modo di dirmi grazie?" Il giovane Comandante prese in braccio la peste ad un flebile suo cenno, facendola volteggiare e ridere di gusto.

"Ti prego, ti prego ancora! Voglio volare anch'io! Mi ci porterai un giorno?"

Mentiva, perlomeno anche quella volta era stata la sua intenzione. Non ne era mai stato in grado più di tanto davanti al suo sorriso e neanche c'entrava niente la Corruzione o sua madre Amelia.

"Tu mi mancherai tantissimo" tirò la minuscola l'ultimo affondo di lama.

"Lo sai, vero?"

"Facciamo così, Cattivella." Rispose lo zio con un beffardo sorriso sul volto, utilizzando peraltro per la prima volta il famoso soprannome. "Se quando sarò di ritorno da Kaon saprai guidare uno di questi" millantò ingenuo una delle più moderne navette attraccate "Il caro zio Starscream ti farà salire a bordo della fiera croce di Megatron"

Gli occhi della violetta si erano tinti di allspark.


Nel presente, un'insolente goccia d'olio blu rovinò inopportunamente lungo il suo zigomo graffiato dall'ennesima fresca vendetta di Arcee la miserabile.

"Starscream" lo spronò sarcastico Knockout, in un ultimo check up alle dovutissime riparazioni a tutta la propria carrozzeria.

"Non è il caso che ti disperi, ha solo parte del tuo adorato titolo, keine sorge!" Mescolò privo di gusto il suo idioma preferito.

"Taci, spudorata disgrazia senza scintilla!" La soave inferenza del più grande. Mutò repentino tendenza alla successiva virata. 

"Senti, mi terresti d'occhio Isabeau e Eiden, io devo parlare con mia nipote" del tutto inaspettatamente, scostò il medico e si diresse al timone.

 

"Comandante Skyfire" s'era appellato Megatron alla violetta. "Le manovre di aggancio?"

Rovente ma altissima asserì la voce della pilotessa, Cassandra dall'angolo sinistro del trono non la perdeva di vista un fotone.

"Le turbine sono al massimo, signore, disponiamo di energon a sufficienza per tre giorni, poi dovremo fare rifornimento; comunque il territorio è sgombro di segnali nemici agli scanner e possiamo confidare in una base stabile."

Il tutore s'era appressato alla seconda postazione, intanto e tremò al ricordo di quanti spegnimenti avesse nella memoria esterna avvenuti dopo supposizioni simili a quelle della seekerina.

"Molto bene e le chiavi?" Lo stupì ancora il generale.

"C'è un hangar di studi militari dei terrestri, Lord Megatron, suggerisco un'azione interna e il prelevamento sotto copertura"

"Starscream " annullò ogni preoccupazione di entrambi i vosniani il signore di Kaon. "Stento a credere che siate imparentati, ma dovresti proprio imparare qualcosa da tua nipote."

"Si figuri, non mancherò" l'acida conferma.

Nel frangente in questione, Cassandra imboccò il corridoio, verso il ponte esterno, senza ordine affatto.

"Cassidy!" Si alzò il creatore furioso. 

Assolvendo i più prossimi doveri ben peggiori di qualunque nemico, Megatron li lasciò soli, finalmente.

 

"Prego, zietto." Ammiccò diabolica la minuta fiera, direzionando la Nemesis sui lastroni degli Iceberg.

"Immagino tu sia lieta che non ti stia riservando lo stesso trattamento che a tempo debito elargii a Shockwave, vero, Comandante Skyfire?" Recitò, slittando il buffer sulla costruzione vosniana della domanda. 

Orribilmente spaventata e seria, la Secondina si voltò tenendo il joystick con una sola mano e con la libera stuzzicò i razzi spenti sul braccio dello zio.

"Non abbiamo opzione per adesso, ma non gli permetterei mai di farti più male di così, zio Star. Non serve che mi sgridi su quanto mi indebolisca".

Come da programma era a conoscenza dei rischi annessi all'abuso dei poteri non in totale controllo.

Era il suo orgoglio, quindi?

Era davvero lui l'antagonista perfino di quella tra le storie che le avrebbe raccontato?

Sorrise malinconico.

"Redwing ..." la tirò a sé in un eufemisticamente infrequente avvenimento che lasciò di stucco pure l'unico fisico presente ad assistervi, uno che andava sotto lo stesso nome in tutto l'inanimato pianeta.

La Secondina non credeva ai suoi sensori tattili dopo tutti quei megacicli e vorn d'interminabile attesa, suo zio la stava ... abbracciando?! Come faceva sua madre quando la assillava a volersene ricordare? Lui?! Unico energon del suo energon a non ingannarla mai per farle piacere?!

Fu certa di essere stanca di cercare risposte quando avvertì qualcosa agganciarsi all'ala col serpente.

"Cosa ... ma cos'è?" Stridé curiosa.

"Redwing, Cattivella, io voglio che tu tenga una cosa per me, ti dispiace?" Cortese, Starscream indicò il dispositivo notoriamente suo quale leggenda volesse, ora in bella mostra sull'ala sinistra della violacea.

"Ma è..."

"Il raggio nullificatore" ammirato Knockout le girò intorno geloso, neanche fosse stato lui il parente.

"Quello regalatoti da Astrum Varian in persona, herr kommandant."

Fanfarone dannato.

Aveva una vaga idea di quanto ci era voluto a convincerla?!

"Ehehm, insomma è evidente che ormai sei pronta ... si ah ... "

"Non ci posso credere!" Gli fece quasi perdere i sensi.

Suo esaurimento, menomale.

"L'originale, l'unico!" Sfrecciava trasformandosi da un capo all'altro della cabina la contentissima f16. "Grazie, grazie, grazie, grazie, oh ti voglio bene anch'io!" 

Era una festa vederla felice, innegabile.

A malincuore si rendeva conto, il falco, soprattutto nelle gelate ottiche a specchio color carminio del dottore, che il giorno in cui vera e truce sarebbe suonata quella frase era più vicino della ruggine al telaio della propria ala.




 

Angolo dell'autrice introspettiva:


Lo so, lo so, ho esagerato con Knockout, ammettiamolo. 

Ma come si fa a tradire Bee in modo così meschino, insomma? XD Bene, prossimamente migliorerà la prospettiva.

Starscream non ha ancora rivelato a Redwing l'identità del misterioso prozio che popola i dubbi della Secondina.

Il capitolo pesantuccio rende omaggio al titolo della storia, "Stanca di cercare", giocando con seeker. ✍😌💥💜

  
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