La piccola figura felina girò nelle sue mani, la coda di legno si attorcigliò attorno al suo mignolo e, lasciandola pendere da lì, alzò la mano in aria, sopra il capo: il muso appena affilato, in un'espressione seria ma lungi dall'essere aggressiva, lo puntò, dondolando appena nel vuoto. “Magari ti viene a riprendere e mi rivolge la parola...” sussurrò alla figurina. “Magari mi dà del ladro... ma posso sempre dire che è stato Mu. Lui lo farebbe...”. “Shura!” giunse la voce, appena alterata, dalla sala principale. Un sorriso salì alle labbra dell'uomo: un solo piccolo oggetto per ottenere tanto. “Arrivo!”.