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Autore: Anna3    18/10/2019    1 recensioni
Una nuova sposa sacrificale arriva a casa Sakamaki, ricevendo la solita fredda accoglienza, però questa volta non saranno i simpatici vampiretti ad essere la preoccupazione principale della nuova arrivata, bensì la scuola. Come reagiranno i sei fratelli alla sua totale indifferenza nei loro confronti? Ma soprattutto... riusciranno a non diventare ancora più sclerati di quello che sono già?
Prima long in questo fandom, tutta dedicata a Reiji!
(accenni Reiji x Nuovo personaggio, ma niente OOC, quindi niente Reiji-pezzo-di-pane)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ayato Sakamaki, Laito/Raito Sakamaki, Nuovo personaggio, Reiji Sakamaki, Shuu Sakamaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo V

Il giorno successivo (o meglio dire, notte successiva) non aveva sentito la sveglia suonare: ovviamente, oserebbe dire, dato che, con quello che le aveva fatto Reiji, non si era di certo risvegliata per mettere la sveglia e inoltre nessuno la aveva svegliata.
Prese l’orologio sul comodino e guardò l’ora: ormai aveva perso mezza giornata, quindi non sarebbe più potuta entrare.
“Dannazione, ma perché non mi hanno avvertita?!” li maledì mentalmente, alzandosi sui gomiti.
“Buongiorno, Bitch-chan!” la salutò una voce molto ben conosciuta.
“No, ma tra tutti proprio lui doveva restare?” pensò Noriko, fissando il vampiro si era comodamente sistemato sopra di lei, mentre diceva atona:
“Buongiorno Raito. Ci sei solo tu?” chiese. Doveva sapere in che situazione si trovava e… già era in svantaggio in quella posizione.
E infatti, quasi a innervosirla di più, disse con quel suo solito tono provocante:
“E se fosse così?” e si avvicinò pericolosamente il viso al suo.
Noriko lo spinse subito via:
“Non sarebbe un problema, tanto non sono interessata”
“Ah giusto, a te piacciono quelli che vanno dritti al punto” disse riavvicinandosi molto pericolosamente “Come Shu”.
“Non è quello...” lo guardò. Forse le era venuta un’idea per incastrarlo.
“E cosa allora?” chiese Raito, sicuro di averla in pugno.
“Semplicemente, il fatto è che tu sei brutto” disse lapidaria, lasciando il vampiro di sasso. Mai rifiuto fu più secco di quello.
Noriko approfittò subito di quell’attimo di confusione e gli sfuggì via. Ci aveva visto giusto: essendo un ragazzo a cui piaceva spassarsela, non era abituato a questo tipo di rifiuti, anche perché era, oggettivamente, molto bello. Non che i suoi fratelli fossero da meno, ma di certo lui era quello che sapeva persuadere meglio una ragazza e lo aveva capito al volo, mentre Shu… lui la aveva spiazzata, lo doveva ammettere. Però ora non commetterà più lo stesso errore e se ne terrà alla larga, per quanto possibile. Stessa cosa per Ayato e Raito.
Andò a farsi un giro in cucina per la colazione, ma il vampiro non ne voleva sapere di lasciarla in pace: evidentemente il rifiuto non gli aveva fatto così male quanto credeva.
“Mi eccitano le ragazze difficili lo sai? Le prendo come una sfida” disse.
“Senti Raito” disse seria. Si stava veramente stancando “Cosa vuoi da me? Se vuoi sangue bevilo e vattene, perché io non posso perdere tempo con voi vampiri e devo studiare” mise in chiaro.
“Beh, anche il tuo sangue, ma voglio le tue attenzioni” disse.
La ragazza lo guardò e gli rispose guardandolo dritto negli occhi:
“Bene, quelle saranno l’unica cosa che non avrai” e dicendolo si alzò e tornò in camera. Prese i suoi libri e quaderni e andò a studiare nel salotto: d’altronde non c’era nessuno e lì avrebbe avuto più vie di fuga nel caso in cui Raito la avesse disturbata. E infatti, non appena riuscì a trovare la concentrazione, subito qualcosa le si attaccò da dietro;
“Sanguisuga, smettila devo studiare”.
Il vampiro però parve ignorarla e iniziò a lasciare una scia di baci bollenti sul suo collo: sapeva che ogni ragazza impazziva quando lui lo faceva, ma questa volta con Noriko non funzionò. La ragazza, capendo che le parole con lui non servivano, iniziò semplicemente a ignorarlo, usando la sua capacità di isolarsi completamente dagli stimoli del mondo esterno. Raito, prendendola come una sfida, fece di tutto per distrarla: sia con baci e carezze, sia con dispetti, come rubarle la penna o mettere la mano sul foglio, ma nulla la smuoveva. Provò persino a morderla, ma niente: nessuna reazione. Certo, anche la ragazza sentiva dolore, però non gli dava soddisfazione.
“E va bene… di solito non mi piace usare la violenza, ma in questo caso...” pensò il ragazzo e infilò spudoratamente una mano nei pantaloncini della ragazza che, pur avendo tutta la concentrazione del mondo, non riuscì a mantenere la calma e gli mollò un ceffone. E non appena lo fece, capii subito la grande cazzata che aveva commesso: vide gli occhi del vampiro accendersi di un bagliore sinistro.
Accidenti! Lei che era così controllata, ora perdeva sempre le staffe e studiava pochissimo! Ed era tutta colpa di quei sei vampiri diabolici! Maledetto il giorno in cui aveva messo piede in quella dannatissima casa!
“Bitch-chan, ora avrai bisogno di una severa punizione” disse e senza perdere altro tempo la morse nuovamente.
“Per favore smettila Raito, devo studiare!” disse con voce più ferma che poteva, cercando di respingerlo, ma il vampiro continuava a tormentarla e bere il sangue, rendendo difficile il suo concentrarsi, soprattutto dopo quel gesto.
Tuttavia una voce lo interruppe:
“Raito, segui ancora il pessimo esempio di tuo fratello? Quante volte ti ho detto che queste cose si fanno solo in camera?” chiese Reiji, facendo alzare un Raito a malincuore.
Noriko continuò come se nulla fosse, limitandosi a un freddo saluto.
Così Raito si alzò e le disse:
“Tanto è inutile che continui a studiare per diventare medico… tu sei una delle tante spose sacrificali e non hai nulla di così particolare in fondo” poi se ne andò.
Stranamente, la ragazza iniziò a sentirsi inquieta: più che il fatto che sapesse che lei voleva diventare medico (cosa ovvia, visto che aveva moltissimi libri a riguardo), la preoccupava di più il termine ‘sposa sacrificale’. Il giorno in cui era arrivata ricordava che Ayato le avesse detto qualcosa di simile, ma non le erano state fornite ulteriori indicazioni, anche se di per sé quel titolo non era molto rassicurante. Avrebbe dovuto chiedere qualche ulteriore informazione a Raito più tardi, ma dato che per ora se ne era andato di certo non sarebbe andata lei a cercare quel pazzo maniaco.
Così continuò a studiare, ma non ci volle molto che un altro simpatico vampiretto le si avvicinasse:
“Cosa stai studiando?” chiese con un tono gentile.
Noriko si voltò: non riconosceva molto quella voce e fu molto stupita di vedere il ragazzo con i capelli viola. Comunque, non si scompose e gli disse:
“Se vuoi il mio sangue prenditelo e in fretta!”
Subito il vampiro cambiò tono:
“Cosa ti fa pensare che io voglia il tuo sangue schifosa umana?” le gridò addosso.
Noriko lo guardò infastidita: non sopportava quando le persone urlavano, era inutile e sgarbato.
“Di che hai bisogno allora? Ti prego di non disturbarmi se non per una valida motivazione” disse, ma questo non fece che far arrabbiare ancora di più il vampiro.
“Smettila di parlarmi così stupida umana!”.
Capendo che con lui non poteva ragionare, Noriko fece l’unica cosa migliore: non gli parlò e continuò a ignorarlo studiando.
A quel punto, Kanato sembrò darsi una calmata e le si avvicinò:
“Voglio qualcosa di dolce” disse.
La ragazza continuò a ignorarlo e questo fece nuovamente arrabbiare il vampiro, che le urlò:
“Dammi qualcosa di dolce”.
“La cucina è al piano di sotto”.
“Sciocchina… io intendevo il tuo sangue”.
“Questo tizio è fuori di testa” pensò, mentre le si avvicinava “Speriamo invece che faccia presto e non mi succhi tanto sangue”.
“Però se voi donne mortali non ricevete un bacio prima vi arrabbiate” disse fermandosi a pochi centrimetri dal suo collo “giusto?”.
Noriko intuì subito cosa intendeva e senza farsi prendere dall’agitazione, bloccò le labbra del Kanato con la mano:
“Fammi indovinare… questo te lo ha insegnato quel simpaticone del tuo fratellino Raito immagino” disse con una punta di ironia, mentre quello le mordeva la mano con cui lo aveva fermato.
Per lo meno, Kanato era abbastanza gestibile con tutti i suoi alti e bassi e bastava dargli un po’ di sangue per tenerlo buono… quindi appena avrebbe finito molto probabilmente se ne sarebbe andato e finalmente lei avrebbe potuto finire quel dannatissimo libro. Eppure… una parte di lei continuava a non darsi pace per le parole che aveva udito da Raito. Era tentata di andare a chiederglielo subito, ma qualcoa le diceva che facendolo si sarebbe cacciata nei guai e comunque prima o poi Raito sarebbe dovuto ritornare da lei per bere altro sangue, quindi tanto valeva aspettare. Però non potè trattenersi dal chiedere almeno a Kanato, che in quel momento sembrava essersi calmato, che cosa fosse questa dannatissima ‘sposa sacrificale’.
“Semplicemente, è una sposa che ci viene data in sacrificio” fece spallucce il vampiro.
“Sacrificio?” chiese. Questa parola non le piaceva per niente, ma quando fece altre domande al vampiro, tutto ciò che ottenne in risposta fu un:
“Lo scoprirai molto presto” prima che Kanato scomparisse, come era comparso.
Noriko era veramente seccata: non solo era costretta ad abitare con loro, ma la prendevano anche in giro e stava perdendo tempo per delle stupidaggini.
Così studio tutta la notte e anche il mattino, cercando di pensarci il meno possibile: farsi paranoie era un’attività complessa e che richiedeva di molte capacità cognitive, sprecate per dei vampiri. Domani avrebbe chiesto chiarimenti a Raito e avrebbe deciso sul da farsi.
Mentre si addormentava però, un’oscura figura si stagliava nel giardino della villa, fissando la ragazza attraverso la finestra.

§§§§

NOTE DELL’AUTRICE CAPITOLO 5:

Ben ritrovati a tutti!
La nostra cara Noriko si è risvegliata con Raito di nuovo accanto e questa volta ha notato questo ‘piccolo’ dettaglio della sposa sacrificale… Peccato che il nostro caro pervertito se ne vada sempre nei momenti giusti!
Raito: fufufu, certo che sì! Comunque, perché vengo sempre rifiutato in malo modo da questa donna? Nessuna dovrebbe poter resistere al mio fascino * si avvicina pericoloso all’autrice, che si allontana progressivamente *
Certo Raito non preoccuparti, nei prossimi capitoli ti vendicherai, non preoccuparti.
Cosa ne pensate di questo capitolo? Kanato vi è piaciuto? Ogni volta che scrivo di lui sono insoddisfatta… Fatemi sapere! Ma soprattutto… fate gli auguri a Shu oggi, perché è il suo compleanno! Mi spiace non aver pubblicato un capitolo dove ci sia lui questa volta, ma pazienza, mi rifarò con un altro personaggio!
Buona giornata/serata a tutti!
Anna3

   
 
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