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Autore: lmpaoli94    21/10/2019    0 recensioni
Lucas era intento a leggere alcuni libri nella vasta biblioteca di Canalipoli, in compagnia di Lucinda, del Professor Rowan e dello scatenato Barry.
Era una giornata tranquilla come le altre, fino a quando un terremoto non fece crollare una parete nascosta della biblioteca.
Una sezione nascosta con dentro libri sconosciuti e rarissimi.
E lì dentro, Lucas scoprirà una verità sconvolgente.
Una verità sul pokémon supremo che nessuno ha mai saputo e sospettato fin dal giorno della nascita dell’Universo…
Genere: Avventura, Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Barry, Lucas, Lucinda, Prof Rowan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Tornare a Sabbiafine era stato più difficile del previsto.
Lucas era stanco e stremato.
Le vicende del giorno gli avevano prosciugato completamente le energie.
< Finalmente sei tornato! Barry stava impazzendo. >
< Mi dispiace non averlo portato, ma è stato meglio così > fece l’allenatore.
< Vai tu a spiegarlo > rispose Lucinda lavandosene le mani.
Lucas corse fino in camera sua.
Voleva distendersi e riposarsi un po’.
Ma se nelle vicinanze c’era un uragano di nome Barry, allora era impossibile.
< Ecco il più grande scalatore del Monte Corona di tutti i tempi> lo prese in giro Barry.
< Barry, se non ti ho portato… >
< Tu pensi di essere migliore di me? Pensi che io sia un peso? Allora ti sbagli di grosso! Sono pronto per sfidarti. Seduta stante! >
Barry non era mai stato così arrabbiato e determinato prima d’ora.
< Barry, sono molto stanco… >
< Non mi interessa! Così impari a fare lo sbruffone e lo spaccone. >
Barry prese Lucas per un braccio e lo portò sulla spiaggia del paesino.
< Barry, te ne pentirai amaramente. >
< Sei tu che te ne pentirai > replicò Barry < Iniziamo! >
Ma mentre i due allenatori stavano mettendo fuori i loro pokémon, il cielo si oscurò di colpo.
< Che sta succedendo? Cos’è tutto questo buio? >
< Sono solo le tre del pomeriggio… Da dove può derivare tutta questa oscurità? >
L’inquietudine s’impadronì dei due allenatori e di tutte le altre persone che stavano fissando il cielo.
< Sembra che il cielo ci stia cadendo addosso… > fece Barry preoccupato.
Lucas, con il suo Staraptor, improvvisamente spiccò il volo.
< Lucas, dove stai andando?! > domandò Barry
Ma ormai era tardi.
Il suo pokémon stava volando alla velocità della luce.
“Devo raggiungere Arceus. Adesso.”
Lucas stava volando sulle pendici del Monte Corona.
Stava nevicando fittamente.
Ma Staraptor riusciva a resistere coraggiosamente.
Una volta giunto a terra, Lucas si diresse verso la Vetta Lancia.
E una volta arrivato, notò qualcosa di sconcertante.
Il soffitto sopra di lui era completamente oscurato.
Riusciva a vedere a malapena un palmo dal naso.
“Che cosa diavolo starà succedendo?” domandò l’allenatore preoccupato.
Arceus non si vedeva da nessuna parte.
Sembrava scomparso nel nulla.
Lucas cercò di chiamarlo, ma invano.
Nessuno rispondeva.
Sentiva la sua voce echeggiare in lontananza.
Sembrava perso in un’altra dimensione.
Una dimensione infinita.
Più andava avanti, più gli sembrava di camminare per nulla.
Ad un certo punto non riuscì nemmeno a trovare la porta da cui era entrato.
Ma non si sentiva perso.
Una figura enorme si ergeva dinanzi a lui.
< Arceus! Finalmente! >
Ma quando la figura in questione si voltò, Lucas notò con grande sorpresa che sì era Arceus, ma non era il solito pokémon che l’allenatore aveva visto ieri.
< Ma tu non sei… >
< Io sono il solo e unico Arceus. Colui che sconfiggerà tutte le forze del bene, gettando l’universo in un’oscurità senza fine. >
Lucas stava per venire attaccato.
Ma grazie all’intervento del vero Arceus, l’allenatore evitò il peggio.
< Arceus! >
< Lascia andare questo ragazzo! > tuonò il pokémon < Lui non centra niente. >
< Lui è un tuo alleato. Quindi si merita di morire come tutta la razza umana conosciuta. >
L’Arceus malvagio sparava attacchi a ripetizione.
Ma il vero Arceus riusciva a schivarli magistralmente.
< Che cosa credi di fare? Non riuscirai mai a sconfiggermi! >
Mentre la battaglia imperversava funesta, Le due divinità di Sinnoh, Palkia e Dialga, accorsero in aiuto di Arceus.
< Maledetti! La pagherete! >
Il Fragortempo di Dialga e l’attacco Fendispazio di Palkia riuscirono a contrastare il nemico.
Non aveva nessuna possibilità.
< Non finisce qui! >
Improvvisamente, l’Arceus oscuro scomparve dalla vista dei tre pokémon e dell’allenatore.
Lucas non riuscì a capire appieno cosa stava succedendo.
Era svenuto.
Era come se la dimensione sconosciuta gli aveva prosciugato le energie.
 
 
Quando si risvegliò, era sul letto della sua camera.
Vedeva tutto sfocato.
Non ricordava niente di quello che gli era accaduto.
“Accidenti… Ho un fortissimo mal di testa” pensò il giovane.
Nella sua stanza regnava il silenzio assoluto.
Fino a quando sua madre non gli andò a fare visita.
< Tesoro, come stai? >
< Mamma… E’ come se un camion mi fosse passato sopra dieci volte. >
< Vedrai che con il riposo riuscirai a recuperare. >
< Ma cosa è successo? >
< Non lo so… Il tuo Staraptor ti ha riportato qui. Barry dice che sei scappato come un ladro. >
< Io… non riesco a ricordarlo. >
Lucas era colto da un’amnesia.
Aveva un vuoto di memoria.
< Meglio se vado a chiamare un dottore… >
< No mamma, non serve. Sto benissimo. >
< Sei sicuro? >
< Sì. Ho solo bisogno di riposarmi… >
Detto questo, la madre di Lucas lasciò la sua stanza.
Lucas si stava sforzando di ricordare.
Ma era inutile.
Nella sua mente aveva il buio più totale.
Finchè…
Egli si ritrovò nella Vetta Lancia.
Era sempre immersa nell’oscurità.
Che avesse fatto un viaggio nel tempo?
Vedeva l’ignoto.
Un ignoto che non accennava a diminuire.
Solo buio e nient’altro.
Finché Arceus non si mostrò dinanzi a lui.
“Giovane allenatore, se non riesci a ricordarti nulla è a causa mia… Dialga e Palkia volevano toglierti di mezzo. Per loro sei un umano molto scomodo. Egli non sopportano vedere un umano nel loro luogo sacro.
Ed è per questo che ti ho cancellato la memoria.
Tu non devi ricordarti niente di loro.
E’ per il tuo bene…”
“Ma chi era quella figura uguale a te?”
Arceus voleva non rispondere.
Voleva interrompere il sogno del giovane allenatore.
Ma non poteva farlo rimanere all’oscuro per sempre.
“Lui è il mio gemello…”
“Lui è?...”
Durante la mia nascita, una parte oscura si era impossessata di me. Non potevo sconfiggerla o distruggerla definitivamente. Egli faceva parte di me… E fu in quel momento che decisi di imprigionarlo nell’abisso più profondo dell’universo… Ma qualcosa è andato storto… Durante il terremoto a Canalipoli da lui causato, voleva conoscere chi tra gli umani era più a stretto contatto con me…”
“Il tuo gemello avrebbe scelto me?”
“Esatto.”
“Ma per quale motivo?”
“Sta cercando ogni espediente per trovare un mio punto debole. Sta solo cercando di sfruttarti…”
“E come?”
“Se quando dormirai cercherà di entrare nella tua mente, tu cerca di resistere. Non ascoltarlo.”
“E’ facile a dirsi… Ma se lui prova a eliminarti, non si eliminerebbe anche lui a vicenda?”
“Questo non lo so… Le forze oscure sono imperscrutabili… Anche per uno come me.”
“Allora cosa dovremmo fare?”
“Devo distruggerlo… In tutti i modi… Anche a costo della vita…”
“Cosa? Ma senza di te, tutto l’universo…”
“Andrà avanti come sempre. Tu non ti devi preoccupare.”
“Ma Arceus…”
“Tu cerca solo di stare alla larga dai brutti pensieri… Se non lo farai, il tuo contatto con lui sarà più frequente. Mi hai capito?”
“Ma io…”
“Adesso riposati, giovane allenatore. Il lato oscuro di me ha le ore contate…”
Quando Lucas riaprì gli occhi, si ritrovò sempre nella sua stanza.
Sembrava che avesse fatto un viaggio temporale.
Un viaggio alla scoperta della verità.
Un viaggio alla conoscenza dell’universo oscuro.
   
 
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