Mi hanno chiesto la cosa più difficile da fare
Quella che ti fa esplodere il cervello in centomila pare
Che ti contorce le budella
Fino a vomitare , quella
Che ti acceca ogni senso
Lo capisci amico? Quello che dico , quello che penso
É consegnare a qualcuno un coltello affilato
Dalla parte del manico, così da renderlo armato
Lasciarli spazio di agire
Con la convinzione di poterti ferire
Mi dicono che dovrei esser acqua e non legno
Perché il fluido non si taglia nemmeno con impegno
Ma voglio esser fuoco, che fonde tutto
Che brucia , lascia tutto distrutto
Indomabile rosso
Lo voglio , perché lo sono , perché posso.
Non si può vivere ,però, una vita da incazzati
Che Ci lascia consumati
Anche se siamo sempre in guerra contro il tempo
Con la paura di essere solo un passatempo
E io che mi nascondo dietro un scudo di fumo
Ma basta un soffio di vento e anch’io sfumo
E provo a camminare nell’ombra
Cercando di non essere quella che ingombra
“Tutto quello che sei, chiudilo a chiave”
diceva mia madre
“Dimostrati la più forte”
Mi guardava a braccia conserte
Come ti guardano loro, dall’alto verso il basso
Mentre io dentro avevo solo un gran fracasso.
E quindi ho sofferto e occultato
Ed il mio clipeo ho rafforzato
Inaccessibile , inscalfibile
Quasi più nessuno mi credeva sensibile
Ma poi è bastato uno sguardo
Senza alcun riguardo
Ha abbattuto il cemento
In un solo momento
E non so più dove scappare
Dove ripararmi o andare
Ma forse devo restare
Rompere il mio schema mentale
Come quello delle rime perfette
Mi sento in bilico come di Shangai le bacchette
E forse posso permettermi di sbagliare
E forse dovrei restare
Ti ho dato della spada il manico
Ma cerchi la chiave del mio scrigno vulcanico
Ma si sa che dalla cenere nascono i fiori
E non è tutto grigio, la in fondo ci sono i colori
Ma voglio esser fuoco, che fonde tutto
Che brucia , lascia tutto distrutto
Indomabile rosso
Lo voglio , perché lo sono , perché posso.