Day 1: Last request
Natsu
guardò per l'ultima
volta il corpo decisamente malmesso del figlio di Igneel sentendo le
forze venire meno. Ce l'aveva fatta alla fine a vincere la sfida, ma
anche lui doveva aver pagato un caro prezzo. Non era mai stato
così
dolorante dopo uno scontro e non aveva più una sola stilla
di magia
in corpo.
Sfinito, cadde sul terreno
segnato dalla violenta battaglia senza quasi rendersene conto,
chiudendo subito gli occhi per la luce intensa del sole sopra di lui.
I suoni gli giungevano
ovattati adesso e stava per lasciarsi andare nell'oblio quando un
fastidioso rumore di passi e una voce femminile che gridava qualcosa
di incomprensibile lo strappò parzialmente dal torpore.
Cercò di
farsi forza e socchiudere almeno le palpebre per vedere di chi si
trattasse ma queste erano davvero troppo pesanti e dovette presto
arrendersi.
La persona china su di lui
però non sembrava pensarla allo stesso modo,
perché subito lo
scosse un poco e stranamente il giovane sentì delle gocce
tiepide
bagnargli il petto e il viso.
«Natsu! Svegliati, ti
prego! Natsu!» urlò di nuovo la voce di poco prima
e il suo cuore
ebbe uno strano fremito quando riuscì finalmente a
riconoscerla. Il
volto dolce e sorridente di una ragazza bionda con grandi occhi
marroni gli riempì la mente e a quel punto seppe che doveva
per
forza mostrarle che stava bene. In realtà non capiva
perché
sembrasse tanto agitata, in fondo era solamente stanco, ma gli dava
fastidio che si disperasse così. Le gocce che sentiva
cadergli
addosso sempre più fitte dovevano essere infatti le sue
lacrime e
lui odiava vederla piangere...
Si sforzò di nuovo di
aprire gli occhi o fare qualunque altra cosa ma i muscoli non gli
rispondevano e il corpo gli mandava ovunque fitte sempre più
atroci.
Ignia, come aveva promesso, c'era andato pesante, eppure le sue
condizioni non potevano essere così gravi come pensava Lucy.
Le cure
di Wendy, un po' di riposo e sarebbe tornato come nuovo...
«Natsu, perché? Perché?
Qualcuno mi aiuti!» urlava la ragazza senza smettere di
piangere e
il Dragon Slayer desiderò per l'ennesima volta di poter
controllare
la situazione. Era sicuro che il suo avversario fosse morto, quindi
la nakama non poteva essere in pericolo, ma per quale motivo allora
chiedeva aiuto?
Faceva sempre più fatica a
mettere in ordine i pensieri ed era sul punto di concedersi
finalmente il meritato riposo quando un dolore lancinante al fianco
sinistro gli strappò un urlo soffocato, ricordandogli la
profonda
ferita infertagli poco prima. Senza quasi rendersene conto,
allontanò
malamente la mano di Lucy e finalmente trovò la forza di
riaprire
gli occhi, incontrandone l'espressione spaventata e sollevata al
tempo stesso.
«Natsu...» sussurrò
questa con una voce strana mentre altre lacrime le rigavano il volto
ma il ragazzo non ci fece molto caso. Era troppo impegnato a
controllare le sue condizioni e sospirò impercettibilmente
di
sollievo quando vide che a parte i vestiti un po' a brandelli e il
viso arrossato dal pianto, sembrava sana e salva. Ricordava il
terrore che l'aveva invaso quando il drago di fuoco l'aveva portata
via per attirarlo nel suo rifugio e scontrarsi da solo con lui,
creando poi attorno a lei ed Happy, che l'aveva portato in volo fin
lì, un muro di fiamme impossibile da aggirare
perché non
interferissero in alcun modo. In quei momenti aveva davvero temuto di
perderla e probabilmente era stata la rabbia che aveva in corpo per
il suo coinvolgimento a permettergli di vincere la sfida.
Improvvisamente dimentico di
tutto il resto, fece per mettersi seduto con l'idea di abbracciarla,
ma Lucy lo bloccò con le mani che le tremavano.
«Non alzarti, sei ferito.
Tra poco tornerà Happy con un medico, ce ne sarà
sicuramente uno al
villaggio ai piedi della montagna...» gli disse in tono quasi
supplichevole, tentando di risospingerlo delicatamente a terra.
«Non serve» ribatté
debolmente lui, cercando di opporre una lieve resistenza, ma un'altra
fitta gli mozzò subito il respiro costringendolo a darle
retta e fu
solo grazie a lei se riuscì a distendersi di nuovo senza
sbattere la
testa sulle rocce.
«Non muoverti» gli
raccomandò poi la ragazza, premendo a sorpresa sulla ferita
un pezzo
di stoffa presa da chissà dove e strappandogli
così un sonoro
lamento.
«Lo so, mi dispiace, ma non
vuole smettere di sanguinare...» si scusò Lucy in
lacrime mentre il
Dragon Slayer cercava inutilmente di liberarsi dalla sua presa e
trattenere le urla.
Alla fine riuscì ad
afferrarle il polso e allontanarlo appena sussurrandole un
«No» in
tono quasi implorante che la fece piangere ancora di più.
«Scusami, Natsu, ma devo
farlo. Non posso lasciarti così» gli disse
disperata dopo alcuni
secondi in cui si rese conto, con orrore, che il suo sguardo era
sempre più spento. Sembrava stare peggio ad ogni minuto che
passava
ed era terrorizzata all'idea che le sue condizioni fossero ormai
troppo serie.
Non appena la prigione di
fiamme si era dissolta con la morte di Ignia, aveva mandato Happy in
cerca di aiuto nel villaggio più vicino correndo poi al
fianco del
ragazzo per cercare di tamponargli almeno le ferite più
gravi. Il
suo corpo era pieno di tagli e lividi e si era sentita morire vedendo
che non reagiva in alcun modo. L'aveva infatti chiamato e supplicato
più volte di riaprire gli occhi mentre tentava di fermare le
numerose emorragie strappando pezzi dei suoi vestiti ormai a
brandelli, ma a parte qualche occasionale fremito che aveva
alimentato false speranze non aveva ottenuto nulla. Non poteva
nemmeno pensare che il compagno non sopravvivesse...
Nel frattempo, facendo
violenza a se stessa, si era liberata dalla presa troppo debole di
Natsu con l'intenzione di riprendere la sua disastrosa battaglia
personale, tentando allo stesso tempo di fargli coraggio. Con suo
sommo orrore, però, il Dragon Slayer smise presto di
muoversi e a
poco a poco anche i lamenti cessarono, mentre persino il respiro si
faceva più lieve.
Non osò guardarlo ma il
terrore si impadronì totalmente di lei e pregò
che Happy tornasse
presto con un medico. In realtà forse sarebbe stata
più efficace la
magia di Wendy in un'occasione del genere ma era sempre meglio di
niente. Ignia era stato furbo a separarli portandola in un luogo
tanto impervio e anche se la ragazzina, con l'aiuto di Charle,
sarebbe stata sicuramente più veloce di Erza e Gray, avrebbe
comunque avuto bisogno di un po' di tempo...
«Lucy» la chiamò a un
certo punto Natsu con voce rauca stringendole appena il polso e la
bionda alzò la testa di scatto.
«Dimmi» sussurrò
terrorizzata vedendo il suo sguardo.
«Dammi... un bacio...»
disse piano.
«Come?» balbettò lei con
voce un po' più alta, sicura di non aver capito bene.
«È
… il mio ultimo... desiderio» le spiegò
lui a fatica.
«Non dire così. Andrà
tutto bene» cercò di rassicurarlo Lucy.
Il ragazzo ripeté il suo
nome e la ragazza rabbrividì vedendo nel suo sguardo una
traccia di
paura. Era chiaro che la stesse supplicando e non riuscì
più a
resistere.
Incurante di potergli fare
male, si fiondò sulle sue labbra cercando di comunicargli
anche solo
una minima parte della tempesta di emozioni che sentiva dentro. Non
era certo così che aveva immaginato il loro primo bacio...
«Ti amo. Non andartene...»
gli disse con il volto inondato di lacrime appena si staccarono e lo
vide sorridere un po' triste.
«Anch'io, Lucy. Non
piangere» sussurrò lui in risposta, con voce
sempre più debole,
accarezzandole una guancia, e un attimo dopo la sua mano ricadde
giù.
La bionda lo fissò
scioccata per qualche secondo, incapace persino di respirare,
finché un urlo straziante le lacerò
il petto e la gola.
Da qualche parte in
lontananza sentì le voci di Happy e Wendy che li chiamavano
ma ormai
non le importava più. Il suo Natsu era morto con un lieve
sorriso
sulle labbra...
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per aver letto fin qui (davvero, meritereste un
premio!). Scusate per questa ondata di feels ma il prompt di oggi mi
ha ispirata angst allo stato puro e le mie dita si sono mosse da
sole... Non odiatemi, please! T-T
*
passa fazzoletti a tutti e cerca di riprendersi *
Se
la cosa può consolarvi, sappiate che alla fine (come avrete
probabilmente immaginato xD) ho pianto anch'io come una fontana e che
con ogni probabilità questa sarà l'unica storia
triste della
raccolta (una basta e avanza, giusto? ;) ). Purtroppo non so ancora
quando pubblicherò la prossima, visto che sto già
partecipando a
due iniziative di Halloween nei fandom di Naruto, Fairy Tail, Edens
Zero e One Piece, ma cercherò di non far passare troppo
tempo.
Fatemi sapere intanto che ne pensate di questa, se vi va, e grazie di
cuore per avermi dedicato una piccola parte del vostro tempo anche
solo leggendo. ^-^
Per
chi ancora non lo sapesse, vi informo di aver creato tempo fa un
gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche
sugli anime e manga in generale. Per il momento siamo ancora in
pochi, ma saremo felicissimi di accogliervi tra noi a questo
indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso
di non avere altro da dire, per ora, quindi buonanotte a tutti e
buona giornata per domani.
Alla
prossima!
Ellygattina
P.S:
Se ve lo foste chiesto, il titolo l'ho preso da una canzone di Taylor
Swift che amo e anche se il testo non c'entra nulla con la raccolta,
ho pensato di usarlo comunque per il significato dell'espressione
(“Sempre e per sempre”). Un bacio e alla prossima!
<3