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Autore: lmpaoli94    23/10/2019    2 recensioni
Le notti sono sempre enigmatiche e misteriose.
Appena scende il sole, l’oscurità prende posizione e individui della peggior specie escono dall’ombra per cominciare o continuare i loro loschi affari.
La notte è un periodo della giornata in cui può succedere di tutto.
La notte è il momento della giornata in cui i loschi affari vengono alla luce e una moltitudine di soldi circola in maniera illegale.
Tutti hanno paura di affrontare il buio.
E’ sempre consigliabile non essere mai da soli, soprattutto ben sapendo che la tua vita è in pericolo devi stare sempre all’erta.
E’ quello che succede alla povera Shiho Miyano, sfuggita dall’organizzazione nera e rifugiatasi nella casa del Dottor Agasa in veste di Ai Haibara.
Ma cosa succede se la piccola bambina torna ad essere un’adulta?
Un esperimento molto difficoltoso e pericoloso che riconsegna alla ragazza la sua vera identità.
Ma l’organizzazione nera riuscirà a rimanere all’oscuro di tutto?
Oppure alcuni di loro si muoveranno nell’ombra con lo scopo di rapirla e ucciderla?
Solo il tempo l’avrebbe detto e il giovane Shinichi Kudo, tornato dall’Europa per un caso molto complicato, dovrà entrare in azione e proteggerla.
Ci riuscirà?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era un freddo tremendo quella notte d’autunno di ottobre.
Dopo una settimana passata all’insegna di un caldo torrido fuori stagione, l’autunno era finalmente arrivato e la gente faceva di tutto per proteggersi dal freddo.
< Dottor Agasa, secondo me dovremmo cominciare ad accendere il fuoco > fece la giovane donna mentre era impegnata in uno dei suoi esperimenti.
< Ma se fino all’altra settimana era un caldo pazzesco! Hai così freddo, Shiho? >
< Non è colpa mia se sono una ragazza freddolosa. >
< Una ragazza carina che ha bisogno di protezione in tutto e per tutto > fece l’uomo arrossendo di colpo.
< Che cosa stai dicendo? >
< Oh, niente. Stavo solo scherzando. Ahahah. >
< Tu e le tue battute che non si capiscono minimamente. >
< Che cosa vuoi farci? Almeno non sono un vecchio burbero insopportabile. >
< Quello è vero… >
< A cosa stai lavorando se posso chiedere? >
< A niente d’importante. Mi sto solo divertendo con queste reazioni chimiche. >
< Mica vuoi far saltare la mia casa, vero? >
< Assolutamente no. Che cosa ti viene in mente? >
< Conosco molto bene le reazioni chimiche e non mi piacciono per niente. >
< Non succederà niente. Stai tranquillo. >
< Va bene. Vado in cucina a preparare qualcosa per stasera. Vuoi che ti prepari qualcosa in particolare? >
< Sinceramente non ho molta fame. Dai pure sfogo alla tua abilità di cuoco, Dottor Agasa. >
< Purtroppo la mia fantasia in cucina non è minimamente paragonabile a quella con le mie invenzioni meccaniche. Però farò il possibile che tu possa mangiare qualcosa di commestibile. >
< Ne sono certa. Altrimenti possiamo chiamare la pizzeria più vicina e recuperare una cena persa con uno dei cibi più buoni del mondo. >
< Non avrei mai pensato che tu fossi una grande amante della pizza, Shiho. >
< Peccato allora che non mi conosci ancora a dovere. >
< Sì, hai ragione. Se hai bisogno di me mi troverai in cucina. >
< Senz’altro. >
Il Dottor Agasa non riusciva a capire il perché Shiho si comportava in maniera così fredda e rude nei suoi confronti.
In fondo il dottore aveva accettato di proteggerla anche se la giovane donna aveva inizialmente deciso di andarsene dal Giappone per un breve periodo in attesa che le acque si fossero calmate.
“Con l’organizzazione non si scherza, Shiho” gli aveva detto il dottore in confidenza “Non si sa mai quando attaccheranno e le loro prossime mosse.”
“Avremmo bisogno di una talpa per seguire tutte le loro mosse.”
“E’ fuori discussione” gli aveva detto Shinichi “E’ troppo pericoloso.”
“Allora che cosa pensi di fare, Shinichi?”
“Rimanere in allerta e attendere che escano fuori per colpirci.”
“Hanno ucciso mia sorella!” sbraitò Shiho “Come posso rimanere qui senza fare nulla?”
“Hai rischiato di essere catturata varie volte, Ai. Ti prego di non rendere la situazione insopportabile.”
“Shinichi, io…”
“Tu starai in casa del Dottor Agasa per tutto il tempo necessario, mi hai capito? Non dovrai uscire per nessun motivo. Sono stato abbastanza chiaro?”
“E se non dovessi ubbidirti?”
“La tua vita sarebbe in pericolo. Non te lo scordare.”
Da quella famosa discussione era passato all’incirca un mese e Shinichi era partito subito dopo per l’Europa per risolvere un caso alquanto enigmatico nella Germania centrale.
“Spero che Shinichi possa tornare al più presto” pensò l’uomo “Shiho sta impazzendo rinchiusa tra queste quattro mura. E come biasimarla? Non avrà mai una vita normale come tante ragazze che poteva conoscere… E poi chissà se sta ancora soffrendo per sua sorella.”
Appena il Dottor Agasa si mise ai fornelli, accese la televisione in modo da tenergli compagnia.
Ma una notizia alquanto preoccupante lo mise in allarme.
< Cariche di esplosivo sono state trovate nel centro della città dove una volta si ergevano le due torri di West Tama City. Il complesso che anni fa’ era il più tecnologico e all’avanguardia del Giappone, oggi sono due edifici importanti per le telecomunicazioni nel nostro paese intente a dare lavoro a milioni e milioni di persone. Ancora una volta questo punto nevralgico del nostro paese è ancora in pericolo e la polizia indaga giorno e notte per ricercare gli artefici di questo crimine. >
Una volta spenta la televisione, il Dottor Agasa si sedette per riflettere su cosa era successo tanti anni fa’.
“La storia si ripete. E anche stavolta sono convinto che dietro ci sia ancora l’organizzazione nera. Devo chiamare subito Shinichi.”
Preoccupato per come si stava sviluppando la situazione, Agasa compose il numero di Shinichi per raccontargli tutto quello che aveva sentito.
“Non risponde. Deve essere ancora sull’aereo per il ritorno in Giappone.”
Cucinando qualcosa di rapido per non lasciare Shiho e se stesso con la fame, il Dottor Agasa richiamò l’attenzione di Shiho per aiutarlo ad apparecchiare la tavola.
< Shiho, è quasi pronto. Mi verresti a darmi una mano? > fece l’uomo richiamandola dalla cucina.
Ma niente, la giovane donna non rispose.
< Shiho, ci sei? Hai capito che cosa ti ho detto? >
La giovane ragazza non rispose, gettando il dottore in apprensione.
Andando nella sala accanto, il Dottor Agasa vide che Shiho non c’era.
“Oh mio Dio. Spero che non sia uscita di casa, altrimenti…”
Recandosi alla porta d’ingresso, Agasa vide che la porta della sua abitazione era socchiusa.
“Shiho, dove diavolo sei finita?”
Completamente preoccupato per le sorti della ragazza, il dottor Agasa controllò la sua abitazione con velocità fulminante, ma la giovane Shiho era scomparsa nel nulla.
“Devo andarla a cercare. Potrebbe essere in pericolo.”
Richiudendo la porta in maniera accurata senza spegnere le luci, il Dottor Agasa salì sulla sua macchina.
“Le chiavi. Non riesco a trovarle!”
il nervosismo aveva avuto il sopravvento sul povero professore, gettandolo in profonda apprensione.
“Se Shinichi verrà a sapere che Shiho è uscita senza il mio permesso o peggio ancora è stata rapita, mi ucciderà con le sue stesse mani.”
Una volta riaperta casa sua e con l’agitazione che gli circolava nelle vene, il Dottore cercava le sue chiavi dell’auto per cercare la giovane ragazza.
“Eccole! Adeso posso andare tranquillo.”
< Dottor Agasa, perché tanta fretta? >
La voce perentoria e inconfutabile di Shinichi fecero sobbalzare il povero inventore.
< Shinichi! Sei tornato! Avevo provato a chiamarti prima per sentire come stavi. >
< Avevo spento il cellulare perché ero impegnato ad ascoltare il tassista che mi stava raccontando che cosa stava succedendo nella periferia di West Tama City. >
< Hai sentito? Meno male che sono riusciti a scovare quel carico d’esplosivo, altrimenti sarebbe successa una nuova strage come tanti anni fa’. >
< Già. La cosa che mi ha lasciato più perplesso è come il tassista sapeva di alcuni fatti e segreti di quelle due torri che nemmeno io ero a conoscenza. >
< Di quali segreti si stava riferendo? >
< Ad esempio che al quarantatreesimo piano i file nei computer che pensavo fossero stati cancellati in verità sono stati recuperati da un hacker molto abile. Era tutto scritto su un giornale locale. >
< Questo è impossibile. Sul giornale non è uscito niente di simile. >
< Eppure mi ha fatto vedere l’articolo su internet. Guarda tu stesso, professore. >
Analizzando la pagina di internet, il Dottor Agasa vide che si trattava di una pagina fake.
< Caro Shinichi, forse sei stanco del viaggio, ma vorrei farti notare che questa pagina è falsa. Sei su un sito internet fasullo. >
< Che cosa? >
< Quel tassista si è preso gioco di te, purtroppo. >
Guardando più attentamente la pagina, Shinichi capì che non c’era nessuna fonte veritiera che poteva risalire all’articolo.
< Chi mai potrebbe aver messo su internet quest’articolo? >
< Non vorrei pensare male, ma secondo me l’organizzazione nera si sta muovendo nell’ombra e agendo di conseguenza. >
< E se quel tassista… >
Preso da un lapsus e da un ricordo molto vivace, Shinichi pensò dove poteva aver visto quel viso tanto familiare.
< Quel tassista… era Gin sotto mentite spoglie! >
< Ne sei sicuro? >
Preso da un moto di paura, Shinichi uscì fuori di casa nel vedere se qualcuno li stava spiando.
< Shinichi, ti ha forse accompagnato dinanzi casa mia? >
< Purtroppo sì, Dottore. >
< Ti ha forse detto qualcos’altro? >
< Mi ha solo augurato una buona serata… Ma me l’ha detto con una voce rude ed enigmatica che sembrava che mi conoscesse da molto tempo. >
< Questo vuol dire che l’Organizzazione nera ha scoperto il nascondiglio di Shiho e… >
Ma il vecchio inventore si bloccò all’istante tappandosi la bocca.
< Professore, che succede? Dove si trova Shiho? >
< Shiho? Dev’essere in camera sua > rispose l’inventore smorzando il sorriso.
< Professore, mi stai nascondendo qualcosa? >
< No. Perché dovrei farlo? >
< Professore, se Shiho è uscita da questa cosa è molto probabile che sia già stata rapita. >
Nel sentire quella parole, il Dottor Agasa non sapeva se dire la verità o tacere.
< Vado subito a chiamarla, ok? >
< Fai presto. >
Con il cuore che gli martellava dall’emozione, il Dottor Agasa andò a controllare se la giovane ragazza era nella sua stanza o in bagno.
“Ti prego, fa che Shiho non sia in pericolo. Non potrei mai sopportarlo.”
Controllando il bagno, il dottore vide che non c’era traccia di Shiho.
“Spero che sia in camera sua, altrimenti sono fritto.”
Correndo verso la sua camera, Agasa spalancò la porta della sua stanza guardando Shiho completamente nuda.
< Professore! Che diavolo sta facendo?! Aaah! >
“Oh cielo…”
< Scusami Shiho, mi stavo preoccupando per te non vedendoti più giù di sotto > replicò l’uomo cercando velocemente una scusa plausibile.
< Questo non ti da nessun diritto di entrare nella mia stanza senza bussare! Fuori di qui! >
Arrossito e imbarazzato per la situazione che si era venuta a creare, sotto sotto il Dottor Agasa era estremamente felice di aver rivisto Shiho.
“Adesso Shinichi non mi ucciderà. È questa la cosa che più conta.”
< Professore, che succede? >
< Oh, niente Shinichi. Sono solo entrato nella camera di Shiho senza bussare e l’ho vista… ehm… La prossima volta non succederà di nuovo. Te lo prometto. >
< Professore, non sapevi che Shiho era a fare la doccia? >
< Diciamo che mi sono distratto un attimo. Tutto qui. >
< Pensavi che fosse scappata? >
< Shinichi, dobbiamo trovare alla svelta una soluzione. Shiho non può rimanere qui per sempre. >
< Adesso ci parlerò con calma, ok? Che cosa ceniamo stasera. >
< Oh no! La cena! >
Correndo giù di sotto in cucina, il Professore aveva dato fuoco al pollo arrosto che aveva messo in forno.
“Accidenti. Questa non ci voleva.”
< Per poco non davi fuoco alla casa, vero professore? >
< Mi dispiace Shinichi, ma ultimamente sono molto distratto. >
< Forse hai bisogno di un breve periodo di riposo. In fondo non ti biasimo per questo. Stare dietro ad una ragazza come Shiho è più difficoltoso che starle dietro quando era una bambina. >
< Già… In quel periodo non mi dava nessuna preoccupazione. Anche se era fredda e distante come ora, era più al sicuro. Perché avrà deciso di tornare grande? >
< Perché ho deciso di affrontare l’organizzazione a viso aperto > rispose Shiho entrando in cucina e salutando subito dopo Shinichi.
< Tu devi essere impazzita, Shiho. >
< Li devo solo rintracciare e colpire quando meno se lo aspettano. >
< Shiho, se commetterai un simile errore, sarò costretto a portarti fuori dal Giappone. >
< Ma perché? Io non ho paura di loro. >
< Lo devi avere visto che cosa ti volevano fare! Senza contare il fatto che stanno elaborando un piano distruttivo nella periferia di West Tama City dove anni fa si sono consumati due efferati delitti... Vuoi che te lo ricordi? >
< West Tama City hai detto? >
“Allora forse l’organizzazione vuole far saltare tutti e due gli edifici spacciandolo per un attentato internazionale… Oppure per cosa?”
< Shiho, non avrai mica intenzione… >
< Tranquillo, professore. Rimarrò nascosta qui come un topo in gabbia. Almeno per ora… >
< Non per ora, per tutto il tempo che riteniamo opportuno. E basta discutere. Ho avuto in viaggio molto lungo e ho bisogno di rilassarmi un po’. >
< Peccato che non avremo niente da mangiare visto che il professore ha bruciato la cena mentre mi stava dando la caccia. >
< Sì, ho avuto una terribile distrazione > rispose Agasa smorzando un sorriso.
< A questo punto non ci resta altro che ordinare una pizza. Ci state? >
< Sì, ottima idea. >
< Chiamo io, d’accordo? >
< No, lascialo fare al professore. >
< Perché? >
< Se ti dovessero rintracciare con una telefonata? Lo sai che arriverebbero in pochi minuti a te, vero? >
< Addirittura pensi che siamo circondati da loro senza saperlo? >
< Meglio essere previdenti, non trovi? >
< D’accordo. Chiamo subito per le pizze. Intanto vi lascio da soli. >
Nel mentre Shinichi e Shiho si stavano scrutando con interesse, Shinichi gli confessò le sue preoccupazioni che aveva avuto mentre stava tornando a casa.
< Credo che il tassista che mi ha accompagnato qui sia un membro dell’organizzazione nera. >
< Come? Ne sei certo? >
< Non del tutto… Ma i suoi modi di fare e i suoi contorni visivi mi hanno ricordato tanto Gin. >
< Allora questo vuol dire… >
< Che anche la casa del Dottor Agasa non è più un luogo sicuro. >
< E quindi che cosa facciamo? >
< Meglio se ci rifugiamo a casa mia. Poi vedremo. >
< Ma la tua casa è qui accanto? Non ti sembra meglio se andiamo un po’ più lontano? >
< Del tipo? Casa di Goro è fuori discussione. Non dopo che io e Ran abbiamo litigato furiosamente prima che io partissi per l’Europa. >
< Ultimamente il vostro rapporto è molto in crisi, vero? >
< Sì. Ma adesso non voglio pensarci. Voglio provare a rilassarmi. >
< Allora rilassiamoci a vicenda visto che anch’io ne ho bisogno. >
< Perché? Anche tu sei stressata? >
< Diciamo che rimanere rinchiusa qua dentro non mi fa stare tranquilla. >
< Sì, hai ragione. >
< Porteranno le pizze che ho ordinato tra venti minuti. Pensavo che ci potessero mettere più tempo, ma invece… >
< Meno male una buona notizia oggi. >
< Senza dimenticare il tuo ritorno > rispose Shiho.
< Ti sono forse mancato? >
< Un po’ sì, dai. >
< Che vuoi dire? >
< Ahahah niente. Sono molto contenta che tu sia ritornato. Adesso va bene? >
< Mi andrebbe bene se tu fossi sincera. >
< Ma lo sono! >
< Mi risulta molto difficile crederti, però va bene > rispose Shinichi smorzando un sorriso e addormentandosi tra le braccia di Shiho.
“Shinichi, se non fosse per te a quest’ora non sarei viva. Ti devo la vita. Sei diventata la persona più importante della mia vita dopo la morte di mia sorella e farò di tutto per non perderti. È una promessa.”
   
 
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