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Autore: The Bride of Habaek    26/10/2019    0 recensioni
Through Your Eyes
Myrath
Disegnerò un sorriso sul mio viso e proseguirò
I will draw a smile upon my face and carry on
A modo mio, i miei giorni
My way, my days
È questa la vita
Is this what life is all about
Guarire le ferite e andare avanti?
Healing wounds and carrying on?
Non piangerò la tua morte
I won't mourn your demise
Celebrerò la tua vita
I'll celebrate your life
Camminerà per la terra e vedrà
Shall walk the earth and see
Attraverso i tuoi occhi
Through your eyes
Ci saranno volte che lo sai
There will be times you know
Quando mi sentirò così in basso
When I will feel so low
Guarderò le stelle
I'll watch the stars
E tu sarai lì, lo so
And you'll be there I know
Genere: Guerra, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claudia Hodgins, Dietfried Bougainvillea, Gilbert Bougainvillea, Violet Evergarden
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Violet Evergarden - The Blood of the Innocents

«Se le persone che amiamo ci vengono portate via, perché continuino a vivere, non dobbiamo mai smettere di amarle. Le case bruciano e le persone muoiono, ma il Vero Amore è per sempre.»
Dal film Il Corvo -  Sarah Mohr -


Sono stata rapita nel cuore della notte con ancora il volto del Maggiore nella mente. Ho urlato finché non ho sentito più niente e sono ca a terra stringendo fra le mani quella spilla che Gilbert mi aveva regalato. Mi duole la testa mentre una ferita sanguina, cerco di mettere a fuoco ma questo posto è un covo di tenebre. Dove mi trovo? Non ne ho la più pallida idea. So solamente una cosa: ho gli arti indolenziti e non riesco a muovermi. Se il Maggiore fosse qui sentirei meno dolore e non avrei paura, ma in sua assenza e nelle mie attuali condizioni temo di non potercela fare. Dopo qualche ora di agonia il Capo dei ribelli di Leidenschaftlich entra nella mia cella.
"Benvenuta Violet, ti stavamo aspettando."
Dice un uomo robusto con un sorriso beffardo stampato in volto.
"Ricordi quando assieme al Maggiore Bougainvillea avete messo a ferro e fuoco la nostra Roccaforte? Vorremmo restituirvi il favore."
Un brivido freddo m'attraversa la schiena quando alcuni uomini irrompono nella stanza con degli strumenti di tortura.
"Ve ne pentirete amaramente."
Riesco a dire fulminandoli con lo sguardo.
"Non sei nelle condizioni per poterci intimorire ragazzina. Ad ogni modo, per il Maggiore eravate poco più che un'arma, uno strumento nelle sue mani."
Espone il Capo con un odio indescrivibile.
"No. Il Maggiore non era così, lui era diverso: mi amava!"
Urlo strattonando le catene che mi legano mani e piedi.
"Oh, davvero? E dov'è lui ora? Datele una lezione esemplare, non lasciatevi ingannare dal suo aspetto: lei è solo uno strumento."
Sentenzia l'uomo lasciando i suoi sottoposti nella stanza chiudendo la porta alle sue spalle.
"Non sapete niente di lui, niente!!"
Urlo digrignando i denti.
"Lasciatemi!"
Non voglio essere nemmeno sfiorata dalle vostre luride mani.
In un istante mi ritrovo con la schiena nuda rivolta verso la parete ed un senso di vuoto m'assale, tremo mentre i miei occhi si riempiono di lacrime che non posso asciugare. I due uomini si sfilano una cintura di cuoio ed iniziano a colpirmi, come fossi un oggetto, un animale, come se non possedessi un'anima.
"Ah! Maggiore! Maggiore!!"
Urlo disperata con tutto il fiato che ho in gola.
La pelle si arrossa finché non inizia a sanguinare, mi contorco e gemo dal dolore ogni volta che mi colpiscono con violenza fino a farmi perdere i sensi.

Gilbert Bougainvillea - Love rediscovered

«L’amore, quello vero, è quello che la gente nasconde. Quello che rende fragili e cattivi, quello che rende meschini. Quello che rende avidi. Disposti a tutto. L’amore è scuro, vischioso, è il sangue che si addensa e chiude i contorni di una cicatrice.» - Valentina D’Urbano -

"Cos'hai detto?" La rabbia e la frustrazione per non esserle potuto stare accanto negli ultimi mesi mi fanno perdere il senno, la situazione peggiora quando scopro che Violet è stata rapita. Vedo nero, sono bendato quando si tratta di lei... talmente cieco da non pensare alle conseguenze delle mie azioni.
"E' stata presa in ostaggio dalle forze ribelli. Stiamo mandando dei rinforzi, non hai nulla da temere fratello."
Dice Dietfried senza trasparire alcuna emozione.
"Vi avevo chiesto di proteggerla finché non fossi tornato, invece avete lasciato che accadesse... che la portassero via! Siete degli incompetenti!!"
Digrigno sbattendo la porta dell'ufficio del Generale.
"Dove pensi di andare !?! Sei ancora convalescente Gilbert!"
"Vado a salvarla. Non provare a fermarmi Dietfried!"
Lancio un'occhiata a mio fratello e ad Hodgins. Parto verso il rifugio dei ribelli impugnando una calibro 38 nutrendo un odio accecante verso un nemico ancora invisibile. Subentro nella Roccaforte cercando Violet in ogni dove, uccido un uomo dopo l'altro con la freddezza di un giustiziere durante la "notte del giudizio". Quando riesco a raggiungerla il mio occhio superstite è offuscato dalla vista del sangue, il mio cuore s'inchioda di fronte a ciò che scorgo subito dopo: il suo corpo semi-nudo è appeso a delle catene, sulla sua schiena un marchio orrendo le recide la carne mentre lei è accasciata su un lato priva di sensi.
"Sono qui, sono venuto a salvarti Violet!"
Stringo i denti e cerco di fare il più in fretta possibile. Apro le manette e le slego polsi e caviglie su cui rimangono i segni dovuti alla pressione esercitata da Violet nel vano tentativo di liberarsi. La prendo fra le braccia ed inizio a correre verso la libertà. Ad un certo punto le braccia iniziano a dolermi, sento che i punti di sutura dovuti al mio ultimo intervento dopo la guerra stanno per cedere.
"Sono un uomo orribile, perdonami amore mio."
Mi sento fragile ed impotente di fronte alla vista del suo corpo martoriato.
"N-non è vero..."
La sua vo è flebile, appena un sussurro.
"Violet puoi sentirmi?"
Dico sedendomi contro un muro posandola sulle mie ginocchia.
"... S-sono così felice che tu sia qui M-Maggiore."
"Non sforzarti, fra poco sarà tutto finito."
La sollevo di peso e ricomincio a camminare finché la luce del sole non sopraggiunge illuminando le tenebre che stiamo oltrepassando. I punti di sutura si allargano lasciando fuoriuscire del sangue dalle mie ferite belliche, il mio sangue finisce col mescolarsi con il suo mentre premo il suo corpo contro il mio petto cercando di arrestare l'emorragia. La fascio strappando a morsi la stoffa della mia divisa e il suo viso sembra recuperare un po' di colore, da quel pallido lenzuolo di cui aveva preso le sembianze.
"Resisti ancora un po'." Non è ancora giunta la tua ora e se ciò dovesse accadere sarò io, per primo, a vedere l'aldilà con questi stessi occhi che ora guardano te.
"Maggiore..."
"Cosa c'è?"
"V-volevo dirti una c-cosa prima di m-morire."
Dice Violet riuscendo a malapena a tenere aperti gli occhi.
"Tu non morirai, stai delirando..."
Le lacrime mi pervadono al solo pensiero, ma devo essere forte: per lei.
"Ti amo."
Sono le sue ultime parole prima di sprofondare in un sonno profondo.
"Violet! Violet!!"
Il suo respiro è debole e affannoso.
"Non lasciarmi!"
Siamo fuori dalla Roccaforte, gli uomini di mio fratello stanno avanzando verso Leidenschaftlich.

«Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.»
- William Shakespeare -


Distendo Violet sul prato ed effettuo il massaggio cardiaco, ma ogni mio sforzo sembra vano. Incremento con la respirazione bocca a bocca posando le mie labbra sulle sue e finalmente sento che lei sta pian piano ricominciando a respirare. Quando apre gli occhi e mi guarda non so descrivere a parole ciò chprovo. E' come se avessi attraversato le fiamme degli Inferi per raggiungere il Paradiso.
"Maggiore."
Dice Violet con un filo di voce tendendo una mano per accarezzarmi il viso.
"Violet."
"Portami con te..."
Dice piangendo silenziosamente.
"Ti porto via."
Non piangere più. Il mio non è un ordine ma una premessa.
Mi chino per abbracciarla e lei smette di essere un soldato lasciandosi andare fra le mie braccia, mettendo da parte anche solo per un istante tutto quello che le è accaduto.
"Claudia mi ha raccontato il tuo sogno, conosco un modo per renderlo reale."
"Gilbert io..."
"Vuoi sposarmi? Non ho l'anello ma... potrei procurarmelo."
Violet mi guarda estasiata e attende qualche minuto prima di rispondere.
"Si. Lo voglio!"
Esclama mentre un bacio a lungo desiderato corona i nostri reciproci sentimenti. Il suo corpo ora brucia dal dolore, ma al tempo stesso il suo cuore esulta perché siamo di nuovo insieme.
Nonostante le difficoltà il nostro Amore ha sconfitto la morte.
Fine.


 
   
 
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