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Autore: Galatea delle Sfere    28/10/2019    2 recensioni
Questa fic partecipa alla challenge "LIENS", indetta da Atramentum, pacchetto quattro.
*
Uno specchio vomita ad un uomo tutta la verità. L'uomo in questione non sa lavarsi le mani.
Genere: Horror, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Byron Arclight/Tron, Michael Arclight/ Three
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Sapone.

 

Byron si guardò allo specchio e il ghigno parassita di Tron si insinuò in ogni angolo del suo viso. Un lampo di spavento gli attraversò gli occhi, il cuore mancò di un battito.
No. «No, no, non è niente.» Si impose di tornare a respirare regolarmente e il giramento di testa cessò. I connotati che gli venivano restituiti al di là della lastra levigata erano proprio i suoi. Lui non c'era più. Non c'era più. Era finita.
«Papà?»

"Papà?!"

Volti trasfigurati dal terrore.

Serrò gli occhi. «Cosa c'è?»

“Aiuto! Smettila, papà! Ti prego, smettila!"

“Papà, mi fai male!”

 Lo schiocco di una frusta squarciò l'aria. Rimbombò nella sua testa, il sangue che colava dallo specchio e imbrattava le sue dita di cera. Tremanti.
Lasciami in pace. Byron si morse a sangue le labbra. Lasciami in pace, maledizione.
«Va tutto bene?»

"Papà, perché non rispondi?"

“Ti scongiuro!”

“Che ti ho fatto di male? Che cosa?!”

 «Sì, non preoccuparti.» Byron si insaponò di nuovo le mani e prese a strofinare con maggiore intensità.
«Volevo dirti che…»

"Ti odio! Perché mi fai questo?!"

«Thomas…»

È morto, non lo vedi? Guarda come ghigna ancora la sua testa mozzata. Ti saluta dallo specchio.

Byron cacciò un urlo e il servizio da tè si infranse a terra. I brandelli di suono dei cocci spaccati presero a rincorrersi sulle mattonelle sfocate.

È tutto sporco per terra, bisognerà pulire – ma il sangue non se ne andrà. No, non se ne andrà.

Guarda le tue mani. Guardale. Riflettono ciò che sei più dello specchio.

Puoi definirti un uomo libero, Byron?

Possiamo definirci liberi, noi?

Si voltò di scatto. I lineamenti incavati di Michael riflettevano il più nudo degli spaventi. Gli venne da piangere. «Scusami, non volevo…»
Michael indietreggiò appena. «N-no, io… adesso tanto…» Si chinò rigido a raccogliere i pezzi di porcellana. «Hai… hai preso le tue medicine?»

«Tron le ha buttate» mormorò. La paura gli soffocò la gola.
«Come?»
«Sì, tesoro. Sono certo faranno effetto.»

Ma ora ho le dita ancora inzaccherate e tu continui ad essere il mio carcerato.

«Lo penso anche io.»
Un sorriso debole gli carezzò il volto
e stavolta lo specchio non mentì più.

 

Tron lo avrebbe ammazzato di notte e Byron si sarebbe svegliato con le mani sporche.

 



 

 

Angolo autrice

Folle e sconclusionato esperimento della mia ancor più folle e sconclusionata mente! Credo di non aver mai scritto qualcosa più malato di quest- *le passano sotto gli occhi quel delirio semi porno e bondage con protagonisti Yuma e una carota*… okay, come non detto. ^^"
Allur, come già reso noto nella descrizione, il pacchetto scelto per questa challenge era il numero 4, Eternal Slave, il quale consisteva nel fotografare un frammento di tempo che girasse attorno a uno schiavo e a un padrone. Da brava inguaribile masochista qual sono, ho voluto scegliere la via meno scontata e più tortuosa. Difatti si presta a più interpretazioni, a seconda di come si voglia intendere il tutto: Michael schiavo del padre, o anche invece quest’ultimo schiavo della sua stessa schizofrenia. Oppure di un ipotetico Tron che, in fin dei conti, lo possiede, infettandolo come un virus. Insomma lo schiavo e il padrone  si presentano da qualsiasi prospettiva si voglia guardare la vicenda. XD
Inoltre, seppur non obbligatorio, era caldamente consigliato l’Angst – che in un certo senso, però, è presente, se si pensa alla situazione del povero batuffolino rosa. D’altronde, quella dipinta è una scena abbastanza pietosa e deprimente, benché narrata dal punto di vista più malato dell’accadimento.
Descrizioni ridotte all’osso, nonsense e confusione dilagante sono voluti; con gli ultimi due era mia intenzione far rispecchiare al lettore il caos che infuria nella mente di Byron -
e auspico vivamente di esserci riuscita! ^^''
Alla prossima, gentaglia!

 

 

 

   
 
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