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Autore: Shannonwriter    29/10/2019    0 recensioni
[Bitter Sweet / Dolunay]
Questa raccolta partecipa al #Writober 2019 del sito Fanwriter.it
Una raccolta autunnale di momenti di vita di Asuman e Deniz. Un'amicizia che pian piano diventa amore!
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Asuman
 
Sentii il familiare suono di un messaggio ricevuto provenire dalla mia borsa. Sbuffai perché potevo già immaginare chi mi aveva scritto.
Arrivavo al ristorante con l'autobus ogni giorno e se era in ritardo lo ero anche io per il mio turno, quindi Nazli mi rimproverava. Era fastidioso spiegarle le stesse cose ogni volta.
Comunque, controllai il cellulare ma il messaggio non era di mia sorella, bensì di Fatoş.
Lo aprii:
 
Dove sei??????
 
Oltre a tutti quei punti di domanda c'erano anche delle emoji di fiori. Strano, di solito me li piazzava in primavera.
Risposi Sto arrivando. Bus in ritardo. Dì a Nazli di stare calma.
Dopo pochi secondi arrivò un secondo messaggio:
 
Fai in fretta!!!
 
Altri fiori e anche dei cuoricini. Ok, Fatoş stava avendo uno dei suoi momenti di follia.
Giunta alla fermata percorsi il breve tragitto che mi separava dal ristorante e una volta arrivata davanti all'entrata trovai Fatoş ad aspettarmi. Giuro che si mise a saltellare sul posto appena mi vide da lontano.
Allargai le braccia. “Si può sapere cosa ti succede? Tarik ti ha regalato un anello di diamanti per caso?” chiesi. Poteva anche essere, considerando che era stata la mia amica a lanciarsi in una folle proposta di matrimonio davanti a tutti la notte di capodanno e perciò Tarik non aveva pronto l'anello di fidanzamento.
“Oh, non dire sciocchezze!” mi ammonì con una sberla sulla spalla. “Lo sai che non mi interessano queste cose materiali.”
“Una volta ti interessavano eccome.”
“Non è vero.”
“Sognavi di sposare un riccone.”
“Ehm, ok ma poi ho scoperto i veri valori della vita” disse Fatoş a testa alta. “Il mio Tarik non mi fa mancare niente.”
Scossi la testa. “D'accordo, allora adesso possiamo entrare o hai qualcosa da dirmi?” le chiesi impaziente. Faceva un po' freddo quel giorno e non mi andava di stare ferma lì come un palo della luce.
Gli occhioni azzurri di Fatoş si illuminarono. “Entra, entra e vedrai!”
Mi spinse come se non conoscessi la strada. Non aveva senso protestare quando si metteva così.
Aprii la porta e rimasi di stucco.
L'intero locale era invaso da rose. Al centro dei tavoli, vicino alla cassa, ovunque ci potessero stare.
“Ma...chi è stato?”
Fatoş mi prese sottobraccio e mi portò verso l'area riservata. Anche lì c'era un enorme mazzo di fiori su un tavolo. La mia amica me li mise in mano insieme a un bigliettino. “Leggilo!!”
“Fatoş ma mi vuoi spiegare??” chiesi confusa. Mi sembrava di essere entrata in un mondo parallelo.
“Sul biglietto c'è il tuo nome! Leggi!!”
In effetti era così. Conoscevo quella calligrafia.
 
Buon primo mese insieme. È solo l'inizio. D.
 
Sentii le guance avvampare. Deniz aveva fatto tutto questo per me? Annusai i fiori dai petali rosa chiaro e fui inebriata dal loro profumo delicato. Ammetto di aver sempre preso in giro le amiche dell'università che festeggiavano il primo mese di fidanzamento. Solo un mese e uscivano a cena? Si facevano regali per così poco? Ma ora il pensiero che Deniz avesse fatto un gesto così carino per farmi capire che ci teneva alla nostra storia mi dava alla testa.
“Sono di Deniz?” chiese Fatoş.
Alzai gli occhi al cielo. “Certo che sono di Deniz, Fatoş! Chi vuoi che mi mandi dei fiori, l'ammiratore segreto?”
“È davvero cotto di te, non è vero?” chiese lei sognante.
Annuii. “Sono felice, Fatoş. Finalmente le cose vanno per il verso giusto.”
La mia amica mi abbracciò di lato per non travolgere i poveri fiori. “Te lo meriti, tesoro. Hai fatto un sacco di progressi negli ultimi mesi.”
“Meno male che qualcuno se ne accorge” commentai.
Fatoş corrugò la fronte. “Parli di Nazli? Guarda che anche lei lo apprezza. Studi, lavori qui, non frequenti più certe compagnie. Non è passato inosservato.”
Ci pensai su. “Però mi sta sempre addosso.”
Fatoş prese una singola rosa dal mazzo e si infilò il bocciolo tra i capelli. Era adorabile. “Si preoccupa per te, tutto qui. Ora sbrigati a ringraziare il tuo romantico fidanzato o penserà che non te ne importa!” e detto questo si dileguò in cucina.
Smisi di pensare a mia sorella e tornai a concentrarmi sulle rose. Sorrisi, estraendo il cellulare dalla borsa.
Dopo uno squillo Deniz rispose alla chiamata. “Hey ciao” mi salutò allegro.
“Ho ricevuto dei fiori bellissimi al ristorante, tu per caso ne sai qualcosa?” domandai facendo la finta tonta.
“Mmm credo di sapere chi è stato...” Ero sicura che stesse sorridendo.
“Sono bellissimi, Deniz. Non dovevi.”
“Certo che dovevo. Il primo mese insieme è un traguardo da ricordare.”
Improvvisamente mi resi conto che io d'altro canto non gli avevo preso proprio nessun regalo. Cavolo.
“Deniz, ma io non ho nulla da darti...” ammisi dispiaciuta.
“Ah, ma non ha importanza, Asuman!”
Mi misi a camminare per la stanza alla ricerca di una buona idea per rimediare. “Ci sono!” esclamai. “Stasera verrò lì a cucinare per te!”
“Ehm, Asuman...l'unica volta che hai cucinato per me erano popcorn” rispose scettico.
“Quello era...uno scherzo. Già. Ma so cucinare!” mi difesi maldestramente. La verità era che la cuoca in famiglia era Nazli mentre io...ero più brava a riscaldare tutto al microonde.
“Oppure potremmo ordinare da mangiare” suggerì Deniz cercando di salvare la situazione.
Mi tornò in mente il suo amore per il cibo giapponese. E io lavoravo proprio nel posto giusto.
“Potrei farmi preparare qualcosa qui e lo mangiamo da te. Ti va?”
“Perfetto” concordò Deniz. “Vengo a prenderti quando stacchi.”
“D'accordo. Grazie ancora per i bellissimi fiori.”
“Sono contento che ti siano piaciuti. A stasera.”
Riattaccai con un gran sorriso stampato in faccia. Mi tolsi la giacca che ancora indossavo e voltandomi mi accorsi di Fatoş, appoggiata allo stipite della porta, impegnata a fissarmi. “Siete proprio carini” commentò come se stesse assistendo a un film d'amore.
“Ma stavi origliando? Fila a lavorare!” la scacciai. In realtà nulla avrebbe potuto rovinarmi l'umore ormai.


Note: L'idea per il prompt fiori mi è venuta all'improvviso stamattina e per fortuna sono riuscita a scrivere qualcosa anche stavolta! Spero che a qualcuno sia piaciuta! A domani (probabilmente) 
   
 
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