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Autore: giamma21    29/10/2019    1 recensioni
Una baita isolata, cinque amici e un oscuro presentimento... quale sinistro segreto si cela dietro un weekend di festeggiamenti?
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Provo ad entrare in camera di Lilah ma è ancora chiusa a chiave.

Non capisco perché i ragazzi continuino a sparire, o perché le loro camere siano costantemente inaccessibili.

Mi guardo alle spalle, sono ancora solo.

Ricordo di aver visto su CSI che sparando al pomello di una porta, si riesce ad aprirla.

Punto l’arma e mi sento un folle: sto sparando in giro per la baita, ho quasi ucciso il mio ragazzo e qualcuno vuole uccidermi. Non indugio ulteriormente. Quando premo il grilletto l’energia del colpo mi pervade. Resisto al rinculo della pistola e schivo i frammenti del pomello, che esplodono dappertutto.

Le fondamenta della casa cigolano e con una spinta energica riesco ad aprire la porta. Percepisco un odore che mi brucia quasi le narici, talmente è forte. Fumo?

I miei occhi tentano di adattarsi alla nebbia e quello che vedo dentro la camera mi sconvolge.

Jenna, Bridget e Tyler sono seduti in cerchio, circondati da decine di candele nere.

Sussurrano una specie di preghiera o cantilena.

Resto in silenzio ad osservare questa scena surreale.

In mezzo al cerchio, sul pavimento, è stato dipinto un simbolo con della vernice rossa.

Le loro voci diventano sempre più forti. Il mio cuore batte forte, e la testa pulsa come se dovesse esplodere. Cosa sta succedendo?

“Ragazzi, ho paura, che cazzo fate?”, grido con voce tremante.

Jenna mi volge lo sguardo.

“Lascialo entrare Evan, tu sei la chiave”.

L’espressione sul suo volto mi terrorizza. E’ pallida, ha gli occhi vitrei.

“Di cosa stai parlando?”.

“Insomma, quanto manca?”, chiede impaziente Tyler. Non lo riconosco, nessuno di loro. E’ come se mi stessero facendo uno scherzo, ma qualcosa di maligno aleggia nell’aria, e temo che mi voglia prendere. Ho paura che questa sarà la mia ultima notte. Ho paura di non poter più rivedere i miei genitori, mia sorella, i vivi.

Avverto una spinta alle spalle, e vengo gettato sopra il marchio rosso. Una forza invisibile mi schiaccia contro il pavimento, talmente scricchiolante da sembrare vivo.

“Porta pazienza, cazzo. Dobbiamo mostrare rispetto”, risponde Jenna. Tyler serra la bocca, e torna a guardare per terra, ripetendo quelle parole…

Belzebù, signore degli Inferi, ti preghiamo di ascoltare il nostro richiamo e di accettare come dono questo corpo vergine. La sua carne sarà per te una nuova casa da abitare, abbandonata e deserta come quella in cui ci troviamo oggi. Possiedi il nostro sacrificio e risorgi, ti invochiamo.

Belze-cosa? Inferi? Corpo vergine, io?

Fottuti psicopatici. Provo ad alzarmi, ma è impossibile. Qualcosa mi tiene fermo, e diventa sempre più forte. Intorno a noi vibra tutto, come se stessimo assistendo ad un violento terremoto.

“Io non sono vergine, puttana”, urlo a Jenna, che è l’unica in piedi. Sarà il capo di tutto? E’ una cazzo di strega?

Lei si inginocchia e mi guarda con disprezzo.

“Ma non hai neanche mai scopato con una ragazza.”

“Sei una pervertita, cosa pensi di ottenere con questa messinscena?”

“Tu ancora non capisci. Stai per andartene, Riccardo. Tuttavia non morirari, no. Soffrirai per l’eternità.”

Riccardo? Come fa a saperlo? Non l’ho mai detto a nessuno e ho coperto troppo bene le mie tracce. Per quella famiglia sono come un fantasma.

Forse Jenna capta i miei pensieri.

“Ti starai chiedendo come faccio a sapere il tuo vero nome.”

Già, Jenna, è una delle tante cose che mi sto chiedendo.

“Il pezzo forte è il tuo cognome, tanto dannato quanto fortunato… ma si tratta veramente di fortuna, di impegno e dedizione? Scommetto che non ti sei mai chiesto da dove sono usciti tutti quei soldi, tutta la notorietà, perché non sei nient’altro che un privilegiato pezzo di merda, come gli altri Cassini. Assassini, bugiardi e depravati.”

Non seguo il discorso di Jenna, è come se mi mancassero delle informazioni importanti.

Come conosce la mia famiglia così bene?

Si toglie il mantello nero che l’aveva coperta fin’ora, poi sfila il maglione e la canottiera, rivelando un profondo squarcio lungo l’addome. Sembra quasi cicatrizzato, ma è come se la pelle avesse smesso di guarire, come se fosse morta.

Come ho fatto a non notarlo in un anno? Dev’esserci sicuramente stata più di un’occasione per accorgersene. Forse l’ha nascosto bene, oppure non la conosco come credevo. Vedere quel buco mi fa rivoltare lo stomaco, dev’essere estremamente doloroso.

Mi pare quasi di vedere qualche insetto uscire dalla ferita.

Jenna è circondata da un odio sinistro.

“Sai chi è stato?”, chiede, guardandomi.

Non so cosa rispondere, veramente.

“Jenna, ascolta, non capisco cosa succede. Chi ti ha fatto questo? Come mai volete uccidermi? Sono vostro amico!”

Lei sospira.

“E’ stata la tua famiglia, Evan: papà e nonno, fratelli e cugini. Tutta la società dei Cassini, in un disperato tentativo di evocare ricchezza e fama. Ci sono riusciti, non trovi? Hanno sbudellato una ragazza innocente e l’hanno sacrificata a Belzebù, il signore del dolore, del buio, dell’Inferno. Pensi che la vostra ricchezza sia nata dalle capacità della tua famiglia? No. E’ nata dalla follia dei tuoi consanguinei. Il fatto è che Belzebù non accetta mai un solo dono, né lo farà mai, perché lui vorrà sempre più di un tributo, per continuare a prendersi gioco di noi.”

“Quando ho aperto gli occhi, mi sono ritrovata in un luogo talmente oscuro da non poterlo immaginare. Dimentica quello che hai visto nei film e nelle serie TV, perché l’Inferno vero comincia già nella Terra dei Vivi e peggiora nel Regno dei Morti. Belzebù mi ha dato un’altra opportunità, e io l’ho ricambiato fornendogli un mezzo per risorgere in questo mondo, nonostante la lunga ricerca.”

In questo momento non sono certo di capire quello che mi sta dicendo Jenna, forse per la paura, per lo stress, per il dolore, o per la sensazione di essere impotente di fronte al male.

“E quel mezzo sarei io?”, chiedo. Sono disperato. Voglio solo svegliarmi e realizzare che è stato tutto un incubo. Perché sono qui? Chi sono queste persone?

“Avevi tutte le carte in regola, Evan: il tuo sangue, le generazioni prima di te... hanno già avuto un contatto con Belzebù. Può trasferirsi più facilmente, in questo modo. Ho dovuto attendere un anno, le condizioni giuste e il luogo perfetto, perché Belzebù potesse reincarnarsi in te… ed è mezzanotte passata, quindi il mio rituale è quasi terminato. Dobbiamo solo attendere il suo arrivo, ed è già molto vicino. Lo avrai sentito, questa notte, farsi sempre più invadente. Scava nella tua mente, ti tenta, ti seduce, poi ti divora.”

Non so se ciò che dice sia vero, o se si basi su qualche fondo di verità, ma le cose che ho visto stanotte sono inspiegabili, e quella creatura… ora la vedo dappertutto, come se stesse prendendo vita dal mio incubo.

Mi guardo intorno, cerco una via di fuga, ma l’unica è alle spalle di Jenna. Se riuscissi ad alzarmi potrei scappare e gettarmi dalla finestra del soggiorno. Tyler mi prenderebbe subito, cazzo.

A proposito…

“E loro due? Come li hai convinti? Sono morti anche loro?”

Ora ho l’attenzione di tutti.

Bridget parla con voce tremante.

“Con il tuo sacrificio avremo finalmente quello per cui abbiamo lavorato tanto, la giustizia. Tutti brillano per aver barato, mentre quelli come me restano secondi, ultimi. Dopo questa sera non sarà più lo stesso, credimi.”

“Okay ragazzi, capisco come vi sentite, davvero. So che pensate che io sia un viziato riccone che non ha mai dovuto preoccuparsi dei problemi della vita, ma io non sono quella persona. Ho sempre voluto distanziarmi dalla mia famiglia, per questo motivo. Forse sapevo, nel profondo, che c’era qualcosa di strano sotto. Oltre al sangue e al cognome non condivido niente con quelle persone, lo giuro.”

Tyler mi interrompe.

“Chiudi la bocca, finocchio. Quando vuoi morire, cazzo?”

Resto immobile, sono terrorizzato.

Sto lentamente e dolorosamente accettando che presto sarò morto.

Ho solo paura di soffrire tremendamente.

Avverto un cambio brusco di temperatura, e improvvisamente il mio intero corpo rabbrividisce dal freddo.

Fatico a vedere intorno a me, anche se non voglio vedere realmente cosa succede.

Chiudo gli occhi, ma so che Belzebù sta calando su di me, e che si sta per cibare della mia anima. Voglio bene a tutti, e accetto il mio destino. E’ ingiusto, ma se quello che dice è vero, Jenna ha ragione. Ha trovato in me la vendetta perfetta. Se la mia famiglia ha fatto veramente queste cose terribili, non riuscirei a vivere ad ogni modo. Guarire sarebbe impossibile, quindi preferisco soffrire… finché di me resterà solo il grido del dolore.

Ad un tratto, dei forti colpi esplodono attorno a me. La fine del mondo.

   
 
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