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Autore: Justice Gundam    30/10/2019    3 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

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Capitolo 28 - Un rivale agguerrito

Cato era piuttosto allarmato. Non si era aspettato che quella bambina misteriosa avesse un Pokemon forte come un Druddigon nella sua squadra. Anche se si fidava de suo Komala e sapeva quanto fosse abile, non era del tutto sicuro che potesse avere la meglio su quell'ammasso di muscoli ricoperto di squame. Se volevano vincere, lui e Komala dovevano fare del loro meglio...

"Okay, Komala... meglio attaccare per primi! Usa un attacco Schianto!" esclamò il ragazzo biondo. Senza mai perdere quell'espressione sonnacchiosa, il Pokemon koala afferrò a due mani il ceppo di legno a cui stava aggrappato, e lo agitò come fosse una mazza, cercando di colpire Druddigon con tutte le sue forze!

Ma Heather non stava più sottovalutando quella creaturina apparentemente inoffensiva. "Druddigon, rispondi con un attacco Insidia! La sua difesa non gli servirà a nulla!" esclamò. Il dragone ghignò sottilmente, e alzò rapidamente un braccio artigliato per parare il colpo, che riuscì soltanto ad indolenzirgli l'arto per un attimo. Poi, scattò in avanti e sferrò un fendente micidiale che raggiunse Komala al torace, sollevandolo da terra e facendolo ricadere con uno schianto! Cato sgranò gli occhi con un'espressione sconvolta, e trattenne il fiato per qualche secondo prima che Komala si rialzasse barcollando, e sempre tenendo il suo ceppo con entrambe le mani.

"Komala!" esclamò Cato, e cercò di pensare rapidamente ad un modo per rendere lo scontro con il dragone più equo. Sfortunatamente per lui, Heather e Druddigon continuarono il loro assalto, senza dargli il tempo di organizzarsi.

"Continua così, Druddigon! Adesso... usa un attacco Sgranocchio!" esclamò con un ghigno di vittoria, un pugno stretto accanto al suo viso! Il Pokemon Grotta, altrettanto sicuro di avere la situazione in pugno, si scagliò verso Komala e spalancò le fauci per assestargli un doloroso morso...

*TWAAAAANK!*

"Rrrruuuuuuu?" Un istante dopo, uno stupefatto Druddigon fece un passo indietro, guardando con assoluto stupore il pezzo di tronco che adesso era incastrato tra le sue mandibole! Komala era riuscito, all'ultimo momento, a difendersi piazzando il suo ceppo nella bocca del dragone, che adesso stava cercando di liberarsi la bocca da quel fastidioso ostacolo!

"Ah? Ma... ma cosa...? Con... con quel pezzo di legno? Ma... ma è una mossa valida, razza di bellimbusto?" La sorpresa di Heather si trasformò rapidamente in frustrazione, e la bambina mosse un pugno chiuso in direzione di Cato, che non si fece intimidire, e rispose con tutta calma.

"Hey, in uno scontro di Pokemon bisogna usare tutto quello che si sa... sia dei propri Pokemon che dell'avversario... per creare una strategia al volo, vero, Komala?" chiese Cato al suo Pokemon, rivolgendogli un sorriso e una strizzata d'occhio.

"Koooo!" Anche se sembrava ancora addormentato, il Pokemon koala ricambiò il gesto del suo allenatore...

...ma nel loro compiacimento, Cato e Komala avevano perso per un attimo di vista i loro avversari.

"Ecco la nostra strategia al volo!" esclamò Heather. "Druddigon, usa Lacerazione!"

Anche se aveva ancora il pezzo di legno tra le fauci, il Pokemon Grotta si scagliò nuovamente in avanti e colpì Komala con un altro fendente dei suoi temibili artigli, mentre quest'ultimo non si era ancora messo in guardia! Komala emise un'esclamazione di dolore e sorpresa quando il tremendo colpo lo fece volteggiare su sè stesso un paio di volte, per poi farlo cadere a terra a pancia in giù con un tonfo sordo. Questa volta, Heather fu sicura che il Pokemon Dormiveglia fosse davvero finito nel mondo dei sogni - i suoi occhi si erano trasformati in spirali, e la sua bocca si era contorta in una smorfia di sorpresa.

"Ma... la..." commentò stupefatto Komala, prima di perdere i sensi del tutto... e Cato restò là a guardare come inebetito, con un grosso gocciolone di sudore che gli scendeva lungo la nuca!

"O... oooookay... questa volta ce la siamo davvero meritata..." commentò con acredine appena accennata. "Certo che sei tremenda. Non perdoni il minimo errore..."

Druddigon riuscì finalmente a liberarsi di quel dannato ceppo, e lo sputò per terra accanto all'avversario battuto. "Lo hai detto tu. Usare tutto quello che si sa dell'avversario per elaborare una strategia." rispose la piccola domatrice di draghi alzando le spalle. "Io ho visto che tu e Komala vi siete distratti... e ne ho approfittato. Tutto qui. Una strategia al volo, come hai detto tu."

"Beh... in effetti anche tu non hai tutti i torti..." ammise il ragazzino, con una certa riluttanza. "Ci siamo fermati a farci vanto... e tu ci hai presi in contropiede."

"Non ti consiglio di sottovalutare il mio Druddigon. Lui ed io abbiamo affrontato assieme un sacco di avversità!" affermò Heather. La bambina non nascose una certa spocchia, mentre si avvicinava al dragone e lo accarezzava su un fianco ruvido e squamoso. Druddigon fece una buffa espressione di impazienza, non troppo avvezzo a queste esternazioni della sua allenatrice...

Cato richiamò il suo Komala sconfitto, e anche il tronchetto di legno si trasformò in energia e venne riassorbito dalla sfera. "Bene... sinceramente, non credevo che avrei dovuto mandare in campo il mio Pokemon più forte così presto." affermò il ragazzino biondo, mentre scartabellava tra le sue Pokeball, e infine trovava quella che faceva al caso suo. "Bene... eccolo qui! Ti consiglio di prepararti, perchè questo Pokemon non scherza affatto! Vieni a me, Tropius!"

Il ragazzino biondo scagliò la sua terza Pokeball, che si aprì a mezz'aria e fece uscire una creatura davvero bizzarra, una sorta di misto tra un brontosauro in miniatura e un albero di banane! Aveva un corpo tozzo e robusto, di colore marrone con quattro zampe corte terminanti ciascuna con un piccolo artiglio dorato, e la sua testa era posta in cima ad un collo lungo e flessibile, ed era protetta da una sorta di elmetto allungato fatto di foglie intrecciate. Un piccolo casco di banane pendeva dal mento della creatura, formando una specie di barba, e dalla sua schiena crescevano due paia di grandi foglie che si spiegavano ai suoi lati come delle grandi ali da libellula. Nonostante sembrassero ridicolmente fragili rispetto all'aspetto ingombrante della reatura, queste ali riuscivano in qualche modo a tenerla in aria. Al contrario dei dinosauri a cui assomiglia, tuttavia, la strana creatura non aveva una coda...

"Trop tropius!" esclamò, già pronto ad affrontare il possente Druddigon. Anche se appariva un po' dubbioso all'idea di affrontare quella strana creatura, Druddigon si mise in guardia e le fece cenno di farsi avanti con un cenno della zampa artigliata.

"Quello è un Tropius... meglio che ci dia un'occhiata, non credo di conoscere molto bene questo tipo di Pokemon." disse tra sè Heather. La bambina controllò la strana creatura alata sul suo Pokedex, che provvide subito a dare le informazioni richieste.

"Tropius, il Pokemon Frutto. Tipo Erba/Volante. I bambini dei tropici meridionali fanno merenda coi frutti che crescono a grappoli attorno al collo di Tropius. Anche il Pokemon stesso ne mangia in continuazione. Pare che il suo amore per la frutta sia all'origine del fatto che egli stesso la produca. Nelle regioni calde, diversi pascoli sono riservati a questo Pokémon."

"Okay... Erba/Volante, eh? Una combinazione un po' strana... ma credo che ce la possiamo fare, Druddigon! Forza, comincia pure con Rogodenti!" disse Heather, puntando una mano aperta contro l'avversario.

Druddigon si scagliò subito all'attacco, spalancando le fauci e mostrando i denti avvolti da lingue di fuoco... ma Cato e Tropius furono più veloci di lui, e il ragazzino biondo eseguì un efficace contrattacco.

"Presto, Tropius! Usa un attacco Volo!" esclamò il biondino. Il dinosauro alato diede un rapido e deciso colpo d'ali, e nonostante il suo peso, riuscì a prendere il volo e librarsi a qualche metro da terra, un attimo prima che il Pokemon Grotta potesse morderlo! L'attacco Rogodenti di Druddigon andò a vuoto, e il drago, un po' spaesato, alzò rapidamente la testa per osservare il suo avversario che si librava in volo fino quasi a toccare il soffitto... e restava lì in sospensione, osservando il drago con espressione di sfida.

"Ugh... cavolo, lui vola e Druddigon no..." brontolò Heather. "Se solo Noivern fosse ancora in grado di combattere..."

Cato disse di sì con la testa, compiaciuto che la strategia stesse funzionando. "Perfetto, Tropius! E adesso... usa il tuo attacco Semebomba! Facciamo un bel bombardamento a tappeto!" ordinò. Il Pokemon Frutto emise un verso melodioso, e sfoderò un sorrisetto acuto mentre ripiegava per un istante le ali contro il corpo... e le aprì di scatto per bombardare Druddigon con una raffica di semi grandi come mele che esplosero a contatto con il terreno... o con il loro bersaglio! Druddigon ringhiò per la rabbia e il dolore, e usò le ali per farsi scudo come meglio poteva, ma Tropius continuò a scagliare altri semi esplosivi che si abbatterono sul terreno tutt'attorno a lui!

"Ugh... accidenti, resta sospeso in aria... e intanto ci colpisce standosene al sicuro!" esclamò irritata Heather. "Certo, Druddigon resiste abbastanza agli attacchi di tipo Erba... ma non ci serve a niente se non riusciamo a contrattaccare!"

L'effetto di Volo si era esaurito, e Tropius si lanciò in picchiata contro Druddigon, che però riuscì appena in tempo a spostarsi, e mandò a vuoto il poderoso attacco! Con un ringhio, Druddigon cercò di mordere Tropius con la sua mossa Rogodenti, ma il dinosauro alato era già riuscito a portarsi a distanza di sicurezza... e stava riprendendo a scagliare Semebomba da distanza di sicurezza.

"Ugh... così non può andare avanti. Druddigon non riesce a contrattaccare da quella distanza!" brontolò irritata Heather, e strinse le mani a pugno per la frustrazione. Cercò di pensare ad una soluzione per costringere Tropius a combattere ad armi pari...

Ma certo! Come aveva fatto a non pensarci prima? Anche lei e Druddigon avevano la possibilità di combattere a distanza!

"Okay... Druddigon, adesso usa il tuo attacco Forza!" esclamò Heather. Con un grugnito, il Pokemon Grotta si chinò verso terra e sradicò letteralmente un pezzo di arena afferrandolo con entrambe le mani! Tropius ebbe un moto di allarme e cercò di scansarsi, ma Druddigon agì con sorprendente rapidità, e scagliò contro di lui il blocco di cemento, che raggiunse il Pokemon Frutto ad un fianco con un poderoso schianto! Tropius guaì per l'improvviso dolore e perse quota, ma riuscì appena in tempo a spiegare le ali e planare tranquillamente. Tuttavia, lo scopo di Heather e Druddigon era stato raggiunto - il Pokemon Frutto era stato costretto a scendere di quota, e non aveva più alcun vantaggio su di loro.

"Hmm... niente male! Ma aspetta di vedere di cosa è capace Tropius!" affermò Cato. Dal casco di banane che pendeva dal mento della strana creatura cadde una bacca gialla, che Tropius afferrò al volo con la bocca e trangugiò con piacere. Immediatamente, il Pokemon Erba/Volante sembrò riprendersi all'istante da quel leggero colpo che aveva subito.

Heather storse il naso, non capendo cosa volesse dire quella mossa. "Embè? Ha magiato una Baccacedro, e allora? Adesso non la può più usare." affermò. "Ammetto che è un po' fastidioso, ma tutto quello che Druddigon e io dobbiamo fare... è mantenervi sotto pressione!"

"Vedremo se sarà così..." rispose Cato. "Adesso, Tropius, usa il tuo attacco Vorticerba... combinato con Raffica!"

"Trop!" esclamò il Pokemon Frutto. Dopo aver piegato le ali contro il corpo e aver alzato la testa, Tropius scagliò una poderosa folata di vento, e allo stesso tempo scatenò un vortice di foglie taglienti, creando una potente combinazione. Druddigon grugnì preoccupato... anche se era resistente agli attacchi di tipo Erba, questa combinazione avrebbe potuto rivelarsi dolorosa... e soprattutto, era molto più veloce di quanto lui e la sua allenatrice si aspettassero!

"Cos...? Presto, Druddigon! Cerca di schivarlo!" lo spronò Heather, spiazzata. Druddigon scattò di lato e chiuse le ali attorno al corpo per proteggersi, ma la combinazione di Raffica e Vorticerba si mosse secondo un'imprevedibile traiettoria zigzagante, e nonostante i suoi sforzi, il Pokemon Drago si ritrovò esattamente sulla sua strada!

"Druddigon! Usa Ira di Drago!" esclamò Heather in tutta fretta. Druddigon spalancò le fauci, e cercò di scagliare il suo attacco, ma ormai era troppo tardi, e venne travolto dalle foglie taglienti e dal vortice, che lo colpirono come una raffica di pugni e fendenti! Druddigon ringhiò e barcollò all'indietro per cercare di stabilizzarsi... ma Tropius era già riuscito a riprendere quota, e il suo avversario non potè fare altro che scagliare una fiammata violacea verso di lui, solo per vedersela schivata all'ultimo momento. "Ugh... se continua a volare, siamo nei guai... non abbiamo lesue stesse abilità nello scontro a distanza!"

"Sei in gamba, Heather, ma Tropius e io abbiamo una strategia che ci ha fatto vincere la maggior parte degli scontri! Vediamo se riesci a resistere!" esclamò Cato con decisione. "Tropius! Continua con Semebomba!"

Il Pokemon Erba/Volante, sentendosi nuovamente sicuro di essere fuori dalla portata di Druddigon, spalancò le ali e scagliò una raffica di semi esplosivi, che Druddigon riuscì a malapena ad evitare balzando di lato. Heather strinse gli occhi, cercando di pensare ad un'altra strategia per far scendere di quota Tropius...

E in quel momento, la bambina ebbe un'intuizione, e si diede un pugno su una mano con un sorrisetto arguto!

"Ma certo! Come ho fatto a non pensarci prima!" esclamò. "Druddigon, tieniti pronto! Ti ricordi di come usare Codadrago, vero?"

Il Pokemon Grotta fece una faccia stupita. Che razza di domanda era? Certo che se lo ricordava! Per un Pokemon, imparare una certa mossa era come per un umano andare in bicicletta - non poteva essere dimenticato. "Gon!" esclamò, cercando di immaginare cosa avesse in mente la sua allenatrice.

"Non riuscirai a raggiungere Tropius da lì con un attacco Codadrago!" affermò Cato, ora sentendosi sempre più sicuro di vincere. "Continua così, Tropius! Finchè li colpiamo dall'alto, non hanno modo di contrattaccare!"

"Troooopius!" Con voce profonda, Tropius eseguì un volteggio sul campo di battaglia, e sganciò altri semi che precipitarono come bombe addosso a Druddigon...

"Druddigon! Adesso! Colpisci i semi più vicini con Codadrago, e rilanciaglieli addosso!" esclamò Heather. L'espressione cautamente sicura di Cato svanì, e il ragazzo sgranò gli occhi sbalordito quando Druddigon volteggiò su sè stesso e colpì i Semibomba più vicini con la sua coda muscolosa, avvolta da un'aura di fiamme violacee! I proiettili a forma di seme vennero rilanciati indietro, e Tropius non potè fare altro che stare a guardare con incredulità i suoi stessi colpi che ritornavano indietro... e lo colpivano in pieno, esplodendo a contatto! Ancora una volta, il colpo non riuscì a fare un grande danno, grazie anche alla doppia resistenza di Tropius... ma il Pokemon Frutto era stato così destabilizzato e sorpreso che non riuscì a tenersi in volo. Con un'esclamazione, si schiantò a terra vicino a Druddigon, che ghignò e cercò di incalzarlo.

"Tropius! Accidenti, questa non me l'aspettavo..." esclamò Cato, troppo sorpreso per pensare alla prossima mossa da fare... mentre Heather continuava a fare pressione!

"Druddigon, colpiscilo con Rogodenti!" esclamò la bambina. Un attimo dopo, le fauci di Druddigon si chiusero sulla spalla destra del dinosauro-pianta, brillanti di una tenue luce rossa... e Tropius ringhiò per la rabbia e il dolore, dibattendosi nel tentativo di sfuggire a quella dolorosa presa. "Tieniti stretto, Druddigon! Stavolta non lo lasciamo scappare!"

Druddigon emise un ringhio soffocato, giusto per far capire alla sua allenatrice che aveva capito, e strinse ancora di più la presa su Tropius, che cercò di frustrarlo con le ali per fargli allentare il morso. Con la forza della disperazione, Tropius alzò la testa e usò un attacco Semitraglia - sputò una raffica di semi addosso a Druddigon, cercando di colpirlo al muso e attorno agli occhi e alla bocca. Druddigon strinse gli occhi e cercò di reggere quanto più poteva, ma alla fine il dolore si fece troppo intenso, e il Pokemon Grotta fu costretto a mollare la presa e a fare diversi passi indietro, usando una zampa per proteggersi gli occhi. Tropius riuscì a riprendere il volo, ma i suoi movimenti erano goffi e scoordinati... molto probabilmente a causa della dolorosa bruciatura che le zanne ardenti di Druddigon avevano lasciato sul suo garetto anteriore.

"A-accidenti, questa non ci voleva..." mormorò Cato incredulo. Vide che il suo Pokemon abbassava il collo... e un'altra Baccacedro, proveniente da chissà dove, cadde dal casco di banane che faceva da barba a Tropius, e il dinosauro-pianta lo mangiò al volo, ripristinando così un po' della sua energia, ma senza poter fare nulla per la scottatura che continuava a bruciargli sulla spalla.

"Come sarebbe a dire? Aveva un'altra Baccacedro?" si chiese Heather. Adesso era lei a restare spiazzata... che lei sapesse, un Pokemon non era in grado di tenere più di una Bacca od oggetto speciale alla volta.

Cato, un po' rincuorato dal fatto che il suo Tropius si fosse ripreso almeno in parte, si mise a spiegare di cosa si trattasse. "Beh, credo che a questo punto te lo posso anche rivelare... l'abilità speciale del mio Tropius si chiama Coglibacche, e gli permette di replicare una bacca che ha mangiato di recente, facendola crescere direttamente dal proprio corpo. Quindi, può creare una quantità infinita di Bacchecedro, e ristabilire continuamente le proprie forze! Mi dispiace, ma... temo che anche quella bruciatura non gli darà più di tanto fastidio!"

"Trrrrropius!" affermò il Pokemon Erba/Volante. Cercò di fare un sorriso di vittoria, che però gli uscì come una smorfia a causa del dolore, e restò in sospensione a qualche metro davanti all'avversario. Druddigon si mise di nuovo in guardia, lo sguardo fisso sull'avversario e pronto a reagire al minimo cenno di azione da parte dello strano Pokemon Frutto.

"Okay... allora, può produrre tutte le Bacchecedro che vuole, e può sottrarsi in volo agli attacchi di Druddigon..." disse tra sè Heather. "Cavolo, questo è un avversario più tosto di quanto pensassi... Druddigon, usa Unghieaguzze per adesso! Dobbiamo guadagnare un po' di tempo..."

"Drrrruddigon!" rispose il Pokemon Grotta, per poi sfregare rumorosamente gli artigli uno contro l'altro, in modo da aumentare le sue capacità offensive.

"Tropius, dobbiamo fermarlo in qualche modo... cerca di paralizzarlo con un attacco Corposcontro!" esclamò Cato. Dopo essersi preso un istante di tempo per tirare il fiato e riprendersi almeno in parte dalla scottatura, Tropius si librò in volo e scese in picchiata su Druddigon... ma un attacco così semplice e lineare non poteva cogliere di sorpresa l'esperto Pokemon Drago.

"Hah! Tutto qui? Mi sa tanto che hai esaurito le idee, amico mio..." rispose Heather. "Avanti, Druddigon, colpiscilo con Lacerazione!"

I due Pokemon scattarono in avanti quasi nello stesso momento... ma fu Tropius, sorprendentemente, a sferrare il suo colpo!

"Tropius! Usa un attacco Dragodanza... e poi, Volo!" esclamò Cato. Tropius fece uno spettacolare avvitamento, e le sue grandi ali tracciarono delle scie energetiche violacee in aria, disegnando una serie di spettacolari figure ad otto. Druddigon sferrò un colpo fenomenale con uno dei suoi artigli... ma Tropius aveva cominciato a salire di quota appena in tempo, e il fendente lo colpì soltanto di striscio, facendogli un graffio su una zampa posteriore, ma niente di più.

Druddigon alzò di scatto la testa, e vide Tropius che volteggiava minaccioso attorno a lui, cercando il momento giusto per sferrare l'attacco decisivo. Per un attimo, temette che Cato e Tropius volessero continuare a bombardarlo con Semebomba, ma l'assalto non arrivò - evidentemente, avevano capito che non avrebbe più avuto effetto. Tuttavia, aveva come l'impressione che il Pokemon Erba/Volante si fosse fatto più veloce e sicuro, malgrado la scottatura. Heather si tenne concentrata, aspettando il momento giusto e sperando di essere abbastanza rapida...

L'istinto la guidò, e la ragazzina ebbe l'impressione che Tropius si stesse fermando, giusto un istante, per prendere la mira. Era l'occasione giusta!

"Adesso, Druddigon! Usa Dragartigli!" esclamò Heather, sperando che il suo Pokemon fosse in grado di sferrare un colpo decisivo. Tropius aveva appena iniziato la discesa, che Druddigon tirò indietro un braccio, e attese una frazione di secondo prima che l'avversario fosse a tiro, poi sferrò un micidiale fendente, gli artigli avvolti da baluginanti luci multicolori! Il dragone riuscì a mandare a segno il suo attacco, colpendo Tropius al torace... ma l'avversario, nonostante avesse preso un colpo fenomenale, non si fermò e colpì Druddigon in pieno petto!

Druddigon si piegò in due con un grugnito di dolore e cadde a terra, appoggiando le mani davanti a sè appena in tempo per impedirsi di finire prono, mentre Tropius si schiantava a terra con un'esclamazione, e ripiegò istintivamente le ali contro il corpo, nel tentativo di proteggersi da ulteriori attacchi. Enttrambi i Pokemon erano storditi e sentivano fortemente la fatica dovuta al combattimento...

"Accidenti..." mormorò Cato. "Tropius, riesci ancora a mangiare una..."

"Troooopius..." mormorò Tropius con il fiato corto. Sbattè debolmente le ali e cercò di rimettersi in equilibrio mentre si rialzava. Druddigon scosse la testa, grugnì e riuscì a rialzarsi a sua volta... anche se si sentiva indebolito, aveva comunque la consapevolezza che Tropius sentiva ancora gli effetti di Rogodenti, mentre lui aveva ancora un po' di riserve di energia per lottare...

Un'altra Baccacedro cadde dal casco di banane di Tropius, che la afferrò rapidamente e la inghiottì, ripristinando almeno un po' le sue energie. Ma era soltanto una soluzione temporanea, e sia lui che Cato lo sapevano...

"Okay, Druddigon, credo che stavolta lo abbiamo in pugno!" esclamò Heather con sicurezza. "Chiudi le distanze una volta per tutte, e concludi con Rogodenti!"

Il Pokemon Grotta cominciò ad avanzare verso il suo avversario... e venne colto di sorpresa quando una selva di liane apparve all'improvviso tutt'attorno a lui e cominciò ad avvolgersi attorno ai suoi artim stringendo con forza! Spaesato, il dragone fece due passi indietro, ed Heather sgranò gli occhi e strinse i denti quando riconobbe gli effetti di un attacco Parassiseme, che prosciugò parte delle energie di Druddigon e le trasferì a Tropius, che si riprese ulteriormente.

"C-cosa? Quand'è che ha lanciato un Parassiseme?" esclamò Heather. "Presto, Druddigon, cerca di liberarti, prima che ti assorba troppa energia!"

"E' successo quando il mio Tropius ha mandato a segno il suo attacco Volo. Non te ne sei accorta, e neanche il tuo Druddigon, ma in quel momento, Tropius ha lanciato un Pasassiseme a distanza molto ravvicinata, e il tuo Pokemon non l'ha notato, nel caos dello scontro." affermò il ragazzo, mentre Druddigon afferrava i rampicanti con le mani e cercava di strapparseli di dosso. "E ora che siete costretti a distogliere la vostra attenzione da noi... Tropius, usa Sintesi!"

"Gooooon!" esclamò esasperato Druddigon. La sua frustrazione era palpabile, mentre cercava come poteva di togliersi di dosso il Parassiseme... e nello stesso momento Tropius spalancò le ali, alzò la testa e brillò per un paio di secondi, durante i quali quasi tutti i segni della battaglia scomparvero nel nulla, lasciando Tropius fresco come una rosa! Heather era incredula - con tutte le opzioni che quel Pokemon aveva per ripristinare la sua energia, attaccarlo era come prendere a pugni un muro di pietra!

"Ugh... era questa la tua strategia? Farci stancare e far perdere man mano le forze al mio Pokemon, mentre il tuo si riprendeva... tsk, devo ammettere che è un trucchetto niente male..." grugnì Heather.

"In realtà, ero abbastanza convinto di batterti in uno scontro diretto, ma così va bene lo stesso." rispose Cato, con la migliore faccia tosta che gli riuscisse. "Tropius, continua con Pestone!"

Mentre Druddigon si liberava degli ultimi rampicanti che lo avvinghiavano, Tropius fece un sorriso radioso, si alzò in volo, e colpì il dragone in pieno petto con una zoccolata, facendolo barcollare! Druddigon grugnì per il dolore e cercò di reagire, afferrandosi al pavimento del ring e piegandosi su un ginocchio, ma ancora Tropius cercava di incalzarlo, e lanciò un attacco Raffica che martellò Druddigon in piena faccia, e lo fece finire a terra di schiena! Riuscì a rialzarsi di nuovo, ma sentiva che ormai era agli sgoccioli... Heather sapeva che doveva inventarsi qualcosa in fretta, o avrebbe perso...

"Prova... prova ad usare di nuovo Unghieaguzze, Druddigon!" esclamò la bambina, ma a quel punto anche lei si rendeva conto che le sue probabilità di vincere erano alquanto esigue. E adesso Tropius aveva spiccato di nuovo il volo, ed era alla distanza giusta per usare di nuovo Semebomba e concludere la battaglia...

Druddigon, comunque, non fece obiezioni, ed eseguì l'ordine della sua allenatrice, chinandosi verso il terreno e strisciando le unghie su di esso con uno stridio atroce... ma subito dopo, accadde qualcosa che la bambina non si era aspettata! Gli occhi di Druddigon si strinsero come fessure... e cominciarono a brillare, emettendo degli inquietanti bagliori rossastri che esprimevano fin troppo bene la rabbia del dragone!

"D-Druddigon? Ma cosa...?" chiese preoccupata Heather. Anche Cato e Tropius, che avevano recuperato la loro sicurezza, adesso apparivano perplessi davanti alla reazione di Druddigon...

Il quale, da parte sua, non aveva nessuna intenzione di far finire così lo scontro. Lui era uno dei Pokemon più forti delle montagne di Ametripoli! Aveva affrontato un gigantesco Avalugg mutante, aveva dato una mano ad affrontare e sconfiggere il Team Meteora e la diabolica Lin... e adesso non sarebbe stato battuto dal primo Pokemon appartenente al primo allenatore da quattro soldi che passava per Serenisola! Il suo orgoglio non lo avrebbe permesso!

Il desiderio di vincere e la frustrazione per le tattiche di Tropius stavano minacciando di sopraffare la razionalità di Druddigon... e il Pokemon Grotta gettò indietro la testa e lanciò un terrificante ruggito di battaglia prima di scagliarsi contro l'avversario con tutte le sue forze! Una fiammante aura rossa si accese attorno al suo corpo, e Tropius sgranò gli occhi allarmato, rendendosi conto che quella mossa poteva essere davvero pericolosa!

"Ah! Attento, Tropius! Evitalo con Protezione!" esclamò Cato, agendo con una rapidità di pensiero dettata dalla paura! Per fortuna, l'ordine arrivò appena in tempo, e il Pokemon Erba/Volante spiegò di colpo le ali e creò uno scudo energetico davanti a sè, un attimo prima che un micidiale pugno di sinistro da parte di Druddigon potesse raggiungerlo! La rabbia e l'impeto del dragone non poterono nulla contro quella muraglia incontrastabile, e il Pokemon Grotta strinse i denti al momento dell'impatto, per poi cadere giù con il fiato corto, e l'aura cremisi che lo circondava venne rapidamente assorbita dal suo corpo. La sua furia ormai spenta, Druddigon cadde a terra in ginocchio e cominciò ad ansimare, ma riuscì ad alzare la testa e fissare Tropius con un misto di amarezza e frustrazione.

"GOOOOOOOON!" Il ruggito di Druddigon era profondo e terribile, ed Heather restò sconvolta nel sentire quanta angoscia ci fosse nel suo verso. Aveva l'impressione che il Pokemon Grotta avesse preso quel combattimento molto più sul serio di quanto lei stessa non avesse fatto...

"D-Druddigon?" mormorò la piccola domatrice di draghi. "Come... come ho fatto a non rendermene conto? Non... non mi era neanche venuto il sospetto che Druddigon fosse così... desideroso di vincere..."

"Heather?" chiese Cato con evidente preoccupazione. "Heather, che succede? Sta bene, il tuo Druddigon?"

"Fisicamente sì..." rispose Heather, abbassando la testa e sfregandosi la fronte. "Ma... come puoi vedere, temo che non stia prendendo molto bene il fatto di stare perdendo. Però... anche se un po' mi secca anche a me... devo dire che sei stato più bravo di me! Quindi... riconosco la sconfitta, per adesso. Basta così, Druddigon! Ti stai facendo prendere troppo la mano!"

"Drrrrrr..." Il Pokemon Drago ringhiò per la frustrazione, gettando ad Heather un'occhiata allo stesso tempo arrabbiata ed implorante, come se volesse pregarla di non richiamarlo proprio adesso e che poteva ancora vincere. Ma a quel punto, seppur a malincuore, Heather aveva già preso la sua decisione...

"No... non questa volta, Druddigon... anche se vincessi... non sarebbe una vittoria giusta..." sussurrò dispiaciuta la piccola domatrice di draghi. Druddigon non ebbe altra scelta che farsi richiamare, ed Heather sospirò e si riappese la Pokeball alla cintura. "Hai vinto tu, Cato... credevo di essere affiatata con il mio Druddigon, ma a quanto pare mi sbagliavo... tu e il tuo Tropius ci avete proprio dato una lezione..."

Il biondino e il suo Tropius, che in quel momento stava planando silenziosamente verso il terreno, erano rimasti sbalorditi. Certo non si erano aspettati che quella bambina fosse così abile... nè che prendesse così male quello che stava accadendo. "Una... una lezione?" chiese Cato, sentendosi molto stupido nel ripetere a pappagallo le parole di Heather. Tropius sbattè gli occhi e inclinò la testa da un lato... e Cato sospirò e storse il naso. "Per... per essere una lezione... non mi sembra di essere stato un gran maestro! Voglio dire, siete quasi riusciti a battere il mio Tropius più di una volta... siete stati davvero in gamba!"

"Hai detto bene... Quasi..." ripetè Heather alzando le spalle. "Non... non mi ero aspettata un bel po' di cose, e adesso... mi sento una cretina a non essermi resa conto di quanto Druddigon fosse desideroso di vincere... stava per usare un attacco Oltraggio, non te ne sei accorto?"

"Beh, in effetti mi sembrava che la mossa che volesse usare fosse davvero forte..." affermò Cato. Stava cercando di non dare a vedere che quell'attacco, anche se vanificato da Protezione, gli aveva fatto prendere una strizza. "Ma... addirittura Oltraggio? Non ti sembra un po' troppo?"     

"Druddigon non l'aveva mai fatto prima... è una fortuna che sia successo qui, in una situazione in cui potevo richiamarlo prima che combinasse qualche disastro..." affermò la piccola domatrice di draghi. "E mi ha fatto capire che non ho ancora un legame profondo con certi miei Pokemon come pensavo. E'... una cosa a cui devo rimediare. Vorresti... offrirmi una rivincita la prossima volta in cui ci incontreremo?"

Il ragazzo più grande e il suo Tropius, ancora sbalorditi, restarono a guardarsi negli occhi per un breve periodo, prima che Cato sospirasse e si sfregasse la nuca. "Va bene, per me non c'è problema. Mi dispiace solo che tu abbia avuto questo problema... tutto quello che volevo era uno scontro così, per mettere alla prova i nostri Pokemon..." affermò.

"Anch'io... ma se ci sono questi problemi nella mia squadra, non li posso ignorare. Quell'Oltraggio avrebbe potuto fare male a qualcuno." affermò Heather. Si avvicinò a Cato e, con un piccolo sorriso, gli tese la mano. "Comunque, grazie. La prossima volta farò in modo che non ci siano questi problemi."

"D'accordo... in bocca al lupo!" rispose Cato. "Io... andrò a far riposare un po' i miei Pokemon, e poi... beh, magari farò qualche altro incontro qui, con qualche altro allenatore. Tu... stai facendo il giro di Tunod, giusto? Collezioni Medaglie per la Lega?"

Heather non resistette alla tentazione di vantarsi. "Sì! Io e i miei amici abbiamo già due Medaglie! E adesso che siamo rimasti abbastanza qui a Serenisola, credo che possiamo muoverci verso la nostra prossima destinazione! Certo... a condizione che io riesca a migliorare un po' l'intesa tra me e Druddigon..." Si incupì un po' verso la fine, ma mantenne un tono abbastanza eccitato... e quando guardò di nuovo verso Cato, si rese conto che il giovanotto aveva assunto un'aria divertita. "Hm? Ho... detto qualcosa che non andava?"

Cato ebbe l'impressione che Heather si fosse irritata, e si prodigò a spiegare che non voleva dire nulla di strano. "No, no, niente! E' che... beh, stavo pensando che la prossima Palestra che dovresti affrontare, in questo caso, è quella di Risaccapoli. Ti posso subito dire che la Capopalestra di quella città è specializzata in Pokemon di tipo Acqua." spiegò rapidamente.

Heather sbattè gli occhi, un po' perplessa. Cato sembrava conoscere abbastanza la Cpopalestra di quella città, e la bambina ebbe il sospetto che il giovanotto sapesse più di quanto non stesse dicendo. "Ah... capisco... e come fai a sapere tanto di Risaccapoli e della sua Capopalestra?" chiese, sinceramente incuriosita.

Tropius fece un occhiolino al suo allenatore, e Cato rispose con una breve risata, divertita e al tempo stesso imbarazzata. "Hehehee... beh, diciamo che un ragazzo deve avere i suoi segreti, altrimenti non ci sarebbe gusto! Comunque... avrai modo di renderti conto di quello che dico quando arriverai a Risaccapoli! Sono sicuro che ti divertirai... e ti faccio i miei migliori auguri per il tuo Druddigon. La prossima volta... sono sicuro che sarai riuscita a legare meglio con lui."

"Spero di poter condividere il tuo ottimismo..." affermò Heather, scuotendo la mano a Cato con un sorriso un po' stentato.

 

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"Haaaaah! Questa sì che è stata una grande giornata! Abbiamo davvero fatto faville, vero, Eevee?" esclamò Chelle, stiracchiandosi mentre usciva dal'edificio del faro. Il suo Eevee zampettava allegramente attorno a lei, e muoveva la coda come un cagnolino contento.

"Vee vee!" esclamò.

"Shrewwww..." Il Sandshrew di Percy alzò le spalle e si sfregò le unghie, un po' indolenzito ma soddisfatto. Non era lei l'unica per la quale era stata una giornata memorabile... anche lui e Percy potevano dire di essere soddisfatti dei progressi che avevano fatto.

"Alla faccia della giornata, ragazzi..." fu il commento di Shelly, che uscì dalla torre del faro appena dopo Percy, accompagnata da uno stanco ma felice Volbeat e dal suo Wimpod, che si era beatamente accomodato sulla spalla della bambina. Anche lei sembrava contenta, ma si vedeva che era parecchio stanca per tutte le battaglie che lei e i suoi Pokemon avevano sostenuto. "Anche se devo ammettere che è stata in effetti un'esperienza eccitante! Sinceramente... non immaginavo che ai miei Pokemon piacesse tanto combattere..."

"Wimpod..." mormorò in disaccordo il pavido Pokemon Coleottero/Acqua.

"Ehm... beh, quasi tutti. Stai tranquillo, Wimpod, non ho intenzione di farti combattere se non vuoi. Anche se devo dire, che hai fatto un ottimo lavoro per essere la prima volta." lo rassicurò Shelly. Wimpod mosse nervosamente le antenne, forse volendo dire che non era sicuro se fosse la verità, o una pietosa bugia per farlo sentire meglio, ma Volbeat gli diede una pacchetta amichevole sulla schiena per dirgli di stare tranquillo.

"Vol volbeat!" esclamò il Pokemon lucciola. Si guardò poi indietro, e notò Heather e Shelgon che restavano indietro e camminavano a passo un po' stentato, come persi nei loro pensieri. "Vooool?"

"Heather?" chiese Shelly, e rallentò il passo in modo che la sua amica le si potesse affiancare. Dall'espressione della piccola entomologa traspariva un po' di ansia... "Heather, stai bene? Mi sembri un po' giù di corda..."

"Va tutto bene, Heather?" chiese Chelle, le mani congiunte dietro la nuca. "Adesso mi sembri... stranamente silenziosa. C'è qualcosa che non va?"

"E' vero... non mi sembra che tu sia di buon umore, vero?" continuò Percy.

Heather trattenne un sospiro. Era piacevole che loro si preoccupassero così tanto per lei, ma sinceramente, Heather non ne vedeva il motivo. Non era stata il massimo come giornata per lei, ma non al punto che dovessero darsene pena. "Oh... va tutto bene, Shelly. E' solo che... beh, oggi ho incontrato un ragazzo che ce le ha suonate per bene, a me e ai miei Pokemon..."

Chelle restò come congelata per un attimo alla notizia. "Cosa, cosa, cosa? Le hanno suonate a TE? Non ci credo!" esclamò la ragazza dai capelli verdi. Come un lampo, si voltò verso Heather, la raggiunse, e la afferrò per le spalle. "Chi è stato? Come ha fatto? Tu e i tuoi Pokemon Drago siete i più forti che io abbia mai visto! Come ha fatto a batterti?"

"Hey, calma! Calma un momento, Chelle!" esclamò Shelly con una comica espressione imbarazzata sul viso. Anche lei era rimasta sbalordita alla notizia che Heather fosse stata battuta, ma era molto più brava a mantenere l'autocontrollo. "Ehm... immagino... che Heather ci dirà cosa è successo... se... se vorrà, si intende... vero, Heather?"

La bambina dai capelli fucsia lesse una certa ansia nei profondi occhi azzurri della sua migliore amica... come una preghiera silenziosa di aprirsi e far loro sapere cosa la tormentasse, in modo che loro potessero aiutarla. La cosa la fece sentire un po' colpevole - era semplicemente un po' giù di corda, non certo depressa per quella che in fondo era una comprensibile sconfitta. Anche se doveva ammettere che era un po' delusa...

"Beh... c'era questo ragazzo di nome Cato, che aveva dei Pokemon davvero particolari. Ne aveva uno proveniente da Alola, come il tuo Wimpod, Shelly..." spiegò Heather. Con lo sguardo, indicò il buffo crostaceo che ancora restava attaccato alla spalla di Shelly, e la piccola studiosa di insetti sentì un lampo di curiosità alla menzione dei Pokemon di quel luogo sconosciuto. "E poi aveva un Tropius che conosceva un sacco di trucchetti. Non era neanche tanto forte, ma usava un sacco di stratagemmi per ripristinare la sua energia e far stancare man mano il mio Druddigon..."

"Shelgon..." affermò Shelgon un po' deluso. Se Druddigon non era riuscito ad avere la meglio su quel Tropius, che possibilità aveva lui? Magari, se fosse riuscito ad evolvere in un possente Salamence... allora sì, era sicuro che avrebbe potuto sconfiggere quel Tropius senza problemi.

Percy storse il naso. "Hmm... un allenatore piuttosto esperto, a quanto pare! Sarei curioso di vederlo in azione." rispose.

"Già..." rispose Heather, e guardò malinconicamente verso il suo fedele Shelgon, per poi accarezzarlo sulla testa. "Ma non è proprio questa sconfitta che mi ha  lasciato interdetta. E' solo che... beh... come posso dire... sono rimasta spiazzata dal comportamento di Druddigon. Si è... veramente infuriato quando Tropius stava per sconfiggerlo..."

"Druddigon si è infuriato? Non riesco a crederci... è sempre stato molto padrone di sè, almeno per quello che ho potuto vedere." chiese Shelly. "Cosa... cosa pensi che possa essere stato?"

"Shelgon..." affermò il drago-crisalide, altrettanto spiazzato. "Shel shel..."

Heather scosse la testa, mentre il gruppo si incamminava nuovamente verso il Pokemon Center per far riposare i loro compagni. "E' questo che mi dà da pensare... non sono del tutto sicura di cosa possa essere. E pensare che credevo di essere in sintonia con i miei Pokemon..." rispose la bambina più piccola. Il senso di frustrazione montò di nuovo, ed Heather tirò un calcio ad un ciottolo che le era capitato tra gli stivaletti, facendolo finire ai lati della strada. "E' una cosa di cuidevo occuparmi io... dobbiamo vedere io e Druddigon come risolvere questo problema, e giungere ad una migliore comprensione, perchè sennò... non potremo dare del nostro meglio nelle battaglie veramente importanti."

Chelle comprese che Heather stava ancora pensando al Team Fusione, e doveva ammettere che anche lei era piuttosto preoccupata. Il loro ultimo incontro con quel branco di malviventi si era concluso bene soltanto perchè Nerone era intervenuto con il suo Mega Houndoom, ma se non fosse stato per lui... il Mega Glailie di quel Levi avrebbe potuto spazzarli via! E come se non bastasse, adesso avevano anche quello strano gioiello, la Grigiosfera. Chelle non aveva idea di che cosa se ne sarebbero fatti, e non era neanche desiderosa di scoprirlo sulla sua pelle...

E poi, c'era quello strano Pikachu con la sciarpa che usava mosse che in teoria non avrebbe potuto. Era ormai appurato che era in combutta con il Team Fusione, ma per quale scopo, quello non era dato di saperlo. Detto questo, si disse la ragazzina dai capelli verdi scuotendo il capo e prendendo in braccio il suo Eevee, per adesso il loro scopo era diventare più forti, abbastanza da sfidare le altre Palestre, e sperare di poter affrontare quel dannato Mega Glailie in caso avessero incrociato di nuovo il Team Fusione.

"Vee?" chiese Eevee, e scosse leggermente le lunghe orecchie mentre alzava lo sguardo verso la sua allenatrice. Chelle grattò il simpatico Pokemon Evoluzione dietro l'orecchio, e quest'ultimo emise un verso di gioia e soddisfazione, ignaro di quello che stava passando per la mente della giovane.

"Chissà come vorrà evolvere il mio Eevee. Se vorrà evolvere." disse tra sè. "Ho sempre considerato Vaporeon la più belle delle sue evoluzioni, ma non voglio imporgli la mia scelta. E poi, una squadra di Pokemon dev'essere anche abbastanza varia, no?"

"Che... cosa pensi di fare, per questo problema che ha Druddigon?" chiese Shelly con un pizzico di esitazione. Heather a volte poteva essere sensibile verso certe domande, e Shelly sperava di non averla offesa senza volerlo.

Per fortuna, quando riprese a parlare dopo alcuni secondi di silenzio, Heather era ancora calma e tranquilla. "Intanto, quando Druddigon si sarà riposato come si deve, dovrò parlargli a tu per tu." affermò. "Credo che... questo sia l'unico modo di capire quale sia il suo problema, e come affrontarlo."

"Mi sembra una saggia decisione." rispose Percy. "Comunque, se ti serve una mano, non esitare a chiedercela! Dopotutto, ci hai dato una mano anche tu, con tutto quello che è successo in questi giorni."

"Vee!" esclamò Eevee, e sbattè di nuovo le orecchie per dire che approvava! 

Heather non potè fare a meno di sorridere. Era bello sentire di essere circondata da amici, dopo aver passato quasi tutta la sua infanzia nella convinzione di non potersi fidare di nessuno...

Si voltò verso Shelly, che le fece a sua volta un sorriso rincuorante e le appoggiò la mano sulla spalla. Heather le prese gentilmente la mano, e Shelgon si strusciò affettuosamente sul fianco della piccola domadraghi, mentre il gruppetto si allontanava verso il Pokemon Center...

 

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In una base segreta del Team Fusione, posta sulla sommità di una delle vette più alte di Tunod, Levi passeggiava lentamente nel suo ufficio, gettando ogni tanto un'occhiata fuori. L'interno dell'edificio era confortevole, e abbastanza caldo che l'uomo poteva permettersi di restare in maniche corte, in spiccato contrasto con la tormenta che ululava all'esterno. Lo spesso vetro sfumato che proteggeva l'interno della stanza da qualsiasi attacco esterno serviva anche a mantenere stabile la temperatura esterna, e qualsiasi personale rimostranza Levi potesse avere riguardo la posizione remota della loro base passava rapidamente in secondo piano davanti alla considerazione che ben pochi sarebbero stati disposti a rischiare per andare a cercare lui e i suoi uomini in quel luogo così inospitale.

Levi diede una rapida occhiata all'orologio che portava al polso, in modo da sincerarsi che la tabella di marcia venisse rispettata, e poi alla Grigiosfera, appoggiata sulla sua scrivania, sopra un cuscinetto di raso viola. Per qualche istante, l'uomo si perse a guardare gli effetti di luce e di movimento che si susseguivano sulla superficie dell'artefatto. Aveva qualcosa di affascinante... vedere la massa di nebbia plumbea che si agitava, turbinava e gorgogliava all'interno di quel gioiello all'apparenza fragile e comune. Non faceva fatica a credere che quello strano oggetto fosse una reliquia lasciata in questo mondo da Giratina, uno dei Pokemon più potenti mai esistiti. L'idea del potere che era contenuto al suo interno era quasi abbastanza da fargli girare la testa... ma il piano era chiaro: non si sarebbero fermati alla Grigiosfera. Dovevano individuare e catturare anche le reliquie di Dialga e Palkia, o il piano non sarebbe mai stato completo.

Qualcuno bussò alla porta del suo ufficio, e Levi si riportò alla realtà, e si voltò verso l'uscio. "Avanti." disse, mantenendo il tono cupo e distaccato con cui di solito si portava.

La porta si aprì con uno scatto, e nell'ufficio entrò, dopo aver fatto un formale inchino, una donna alta dai corti capelli rossi che le scendevano sulla fronte in un'ampia frangia, spuntando da un berretto di stoffa nera. Era vestita in maniera un po' inusuale, con una camicia bianca a maniche corte, abbondante sulle spalle, e un corpetto di stoffa nera, tenuto su da un paio di bretelle e abbinato a pantaloni lunghi ed attillati, e ad un paio di stivali neri dal tacco alto. Indossava inoltre un paio di guanti di cuoio nero, e al polso destro portava un braccialetto dorato al quale era incastonato un cristallo azzurrino. I suoi occhi erano azzurri e penetranti, esaltati da un paio di orecchini dorati a forma di rombo e dalla sua carnagione pallida, in contrasto con il fisico atletico che i suoi vestiti non riuscivano a nascondere del tutto.

"Sei in perfetto orario, Cheri." disse Levi, e accennò appena un sorriso mentre invitava la donna ad accomodarsi. Anche lei, una volta entrata, sembrò rilassarsi un po'. "Spero che tu non abbia avuto problemi ad arrivare fin qui."

La donna di nome Cheri alzò le spalle e prese un bel respiro, godendosi la temperatura confortevole dell'ufficio. "Per niente, Levi. Le indicazioni erano perfette." spiegò. "Questo nascondiglio è senza dubbio il luogo più sicuro per condurre le nostre ricerche... e allo stesso tempo, la nostra rete di comunicazioni ci permette di raggiungerlo facilmente."

"Ha pensato proprio a tutto, il nostro... capo. O quasi." rispose Levi. Aveva pronunciato la parola 'capo' con una punta di sarcasmo, e la breve risata a denti stretti che Cheri emise un istante dopo gli confermò che anche lei aveva colto la battuta. "Comunque, parliamo di affari. La Grigiosfera è stata catturata, come puoi vedere con i tuoi occhi." Indicò con lo sguardo la sfera grigia dall'aspetto misterioso che aveva piazzato sulla scrivania. "E le nostre ricerche sull'ubicazione della Splendisfera e dell'Adamasfera continuano senza sosta. Possiamo dire che, almeno da questo punto di vista, tutto procede come dovrebbe."

"Ottimo. Ma... mi sembra che tu stia cercando di dire che, sotto un altro punto di vista, non stia andando altrettanto bene." continuò Cheri.

Levi esitò un momento prima di rispondere. "In effetti è vero. Il nostro tentativo di impadronirci della Grigiosfera, pur riuscito, ha attirato l'attenzione di alcuni elementi indesiderati, che potrebbero danneggiare il progetto." affermò. "Temo che adesso la Lega Pokemon di Tunod sia al corrente delle nostre attività, e cercherà di ostacolarle. Abbiamo bisogno di maggior supporto."

"Capisco... va bene, non sono certo le risorse a mancarci." rispose la donna, e si sistemò i capelli con un gesto della mano. "Sono sicura che comprenderanno che vale la pena impiegarne un po' di più per garantire il successo del nostro progetto."

Levi disse di sì con la testa. "E non appena il Team Fusione lo avrà realizzato, sicuramente potrà tornare molto utile anche a noi." rispose. "Tuttavia, vorrei tenere d'occhio anche quelle due ragazzine che ci hanno messo i bastoni tra le ruote alla Roccia Stregata... e quegli agenti del Team Rocket che ci hanno disturbato. Potrebbero sembrare poca cosa, rispetto alla Lega Pokemon di Tunod, ma è meglio non sottovalutare nulla."

"Hmm... sì, penso di capire di chi stai parlando." rispose Cheri. "Ho letto alcuni rapporti su di loro, e ho qui un po' di informazioni che potrebbero interessarti."

La donna tirò fuori da una borsa alcuni documenti che consegnò a Levi, e l'uomo diede una prima lettura per capire di cosa si trattava. "Hm. Interessante... Heather Molinar, 10 anni, nativa di Reborn City, specializzata in Pokemon Drago... e Shelly Citra, 12 anni, anche lei proveniente da Reborn City, ma nata a Johto, nella città di Azalina. Hmm... e così, sarebbe la sorella del Capopalestra Raffaello, e come lui, si specializza in Pokemon Coleottero... sì, ne ho sentito parlare... facevano parte del gruppo di resistenza che ha recentemente debellato il Team Meteora, giusto?"

"Esatto... anche se il merito di questa vittoria va ad una giovane allenatrice di Hoenn, una certa Vera Maple." precisò Cheri. Levi disse di sì, assorbendo l'informazione e mettendola da parte nel caso fosse stata necessaria.

"Sì, capisco. Da quello che leggo qui, queste bambine avrebbero un enorme potenziale come allenatrici. Capisco cosa vuoi dire quando raccomandi di non sottovalutarle." affermò infine. "Riesci a farti mandare ancora un po' di... beh, tu sai cosa?"

Cheri scosse la testa. "Lo sai che dobbiamo andarci piano con quel tipo di Mega Evoluzione, Levi. E' potente, ma non è stabile, ed è una risorsa che non possiamo rinnovare tanto facilmente. Dobbiamo usarla solamente se proprio non abbiamo altra scelta."

Levi fece un verso di disappunto, ma accettò la spiegazione. "Sì... capisco cosa vuoi dire." commentò. "Non importa, vorrà semplicemente dire che dovremo stare più attenti, e agire con più circospezione. Tra l'altro, ho l'impressione che... adesso che la realizzazione del progetto si avvicina, non saremo più da soli a gestire la ricerca."

Cheri storse il naso. "Vorresti dire che... anche il nostro 'capo' si muoverà?"

"Considerato quanto è ossessionato dalla riuscita di questo progetto, è altamente probabile." rispose Levi. "Per il momento, attendiamo che ci contatti. E pensiamo a rafforzare un po' le difese di questo posto. E' difficile che la Lega Pokemon di Tunod ci raggiunga qui, ma è meglio non rischiare. E... per quanto riguarda il nostro alleato, farò in modo che anche lui sia pronto."

Cheri disse di sì con la testa, comprendendo di chi Levi stesse parlando. "Lo sai, non sarebbe difficile procurarci una Pietratuono e farlo evolvere in un Raichu." consigliò.

"In teoria no, però... per qualche motivo, adesso non reagisce più alle radiazioni della Pietratuono. E del resto, a lui va bene restare un Pikachu." rispose Levi. "Bah, immagino che date le sue capacità, su questo possiamo stare tranquilli. Ha solo bisogno di tenersi almeno alla pari con i nostri avversari."

"Bene. Ma fai in modo che non ci siano errori, Levi. Siamo in una fase piuttosto delicata del progetto." affermò infine Cheri. "Se vogliamo che tutto vada liscio, non possiamo permetterci leggerezze..."

                                

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CONTINUA...

 

     

  

   

 

 

  
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