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Autore: TheFangirlShipper    04/11/2019    0 recensioni
< È il mio migliore amico e nemmeno so perché per lui sia così dura esprimere i propri sentimenti. >
< - Allora, Iggy. - chiede, dopo che tutti si sono placati, Gladio. - Chi è la fortunata? -
Sposto lo sguardo su di lei, che ancora si scambia qualche battutina con il fotografo , è distratta per notare che a quelle parole l'ho subito cercata.
È troppo presto. Sorrido appena e sistemo gli occhiali, più per abitudine che bisogno.
- Non sono innamorato. - concludo. >
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Suona la sveglia. Cerco di spegnerla il prima possibile, per evitare di svegliare gli altri. 5:00 È ancora presto per loro. Sospiro, poggiando un braccio sugli occhi, ancora esausto per ieri. Non credo di aver recuperato le energie. Volgo lo sguardo a lei e non posso fare a meno di sorridere. È così dolce quando dorme. Eppure è incredibile come possa apparire tanto energica quando è sveglia. La trovo davvero stupenda, anche quando con Prompto e Noctis mi prende di mira. Ricordo ancora la prima volta che la vidi. Avrà avuto si e no dodici anni, ed io ovviamente quindici. Era seduta nella sala d'attesa del palazzo e aveva chiesto di suo fratello Nyx. Era stato convocato dal re, per proteggere la discendente di Tenebrae. Francesca era così silenziosa e triste quando era sola che nemmeno pareva umana. Quando però mi feci avanti cambiò subito espressione, ma nemmeno ora, ripensandoci, saprei dire se per educazione o perché davvero era felice di vedere qualcuno. Sono distolto dai miei pensieri quando nel sonno si stringe a me, afferrandomi un braccio. - Che ore sono? - sussurra. - È presto. - - Perché sei sveglio? - dice con la voce impastata dal sonno. Le accarezzo i capelli, dolcemente. - Perché devo preparare tutto per voi bambini. - dico, scherzando. Con gli occhi socchiusi prova a guardarmi male e poi incastra la testa fra il mio braccio e il mio petto. - Fanculo. - dice. Era meglio quando dormiva. - Non riesci ad essere educata nemmeno quando dormi? - chiedo ironico, con un tono di disapprovazione. Sa perfettamente che non sopporto quando parla in quel modo. Fa una smorfia compiaciuta. - So che mi vuoi bene. - Sospiro. - Si. Lo sai. - - Se ti lascio andare mi prepari il pranzo? - - Sei abbastanza grande per preparartelo da sola. - - Certo, ma per prepararlo dovrei alzarmi ora, con te. Sicuro di volermi fra i piedi, Scientia? - - Non completamente, Ulric. - - Benissimo, allora vai. - dice, lasciando la presa e voltandosi dal altro lato, tirando tutte le coperte verso di sé. Se solo suo fratello potesse vedere quanto è cresciuta.. Mentre ancora dormivano, ho preparato il pranzo a tutti e tre, ricordando di togliere le verdure dal bento di Noctis. Piuttosto che fargliele buttare e sprecarle, rinuncio da subito. - Buongiorno. - dice una voce sottile. Mi volto e sorrido. - Buongiorno. - - Noctis e Prompto? - - Stanno ancora dormendo. Ti dispiace chiamarli? Penso che abbiano di proposito dimenticato di mettere la sveglia. - Annuisce e si dirige verso la loro stanza, mentre riscaldo il caffè. * * * Busso alla loro porta. - P, Noct. Dovete alzarvi. - Non rispondono. Noto che è aperta e piano, entro. - Ragazzi?.. - - ORA. - grida Prompto e subito un cuscino mi viene scaraventato addosso ed io cado al indietro. I due scoppiano a ridere, mentre Ignis ci raggiunge ed aiuta ad alzarmi. - Dovreste essere già in piedi. - - Ma la mia sveglia non è ancora suonata. - si lamenta, Prompto. - Forse perché non l'hai messa. - dice Noctis, picchiandolo con un cuscino. Ridono di nuovo. - Alzatevi o vi lascerò prendere il pullman. Soprattutto a te, principino. - Sul volto di Noctis compare un'espressione disgustata al solo pensiero di dover condividere uno spazio strettissimo con gente sudicia già di prima mattina. - Intanto io mi faccio una doccia. - dico, allontanandomi. - Non metterci troppo. - grida, Prompto. - Nossignore. - Chiudo la porta del bagno e mi sfilo il pigiama. Entro nella doccia ed apro l'acqua calda e mentre aspetto faccio partire la mia playlist preferita per tenermi compagnia: Alec Benjamin. L'acqua inizia ad essere sopportabile e lentamente lascio che scorra sul mio corpo. Mi insapono e circa quattro canzoni dopo, quando Water Fountain ancora deve finire, esco e mi infilo l'accappatoio, proprio nel momento in cui Prompto bussa per reclamare il suo turno. Apro e gli sorrido. Noctis e Ignis sono seduti a tavola e stanno facendo colazione. Il pasto più importante della giornata, direbbe qualcuno. Ignis è voltato di spalle e non può notarmi. Mi avvicino di soppiatto, camminando sulle punte e facendo segno a Noctis di restare in silenzio. Prendo la rincorsa e mi scaravento sulla schiena di Ignis, scompigliandogli i capelli colmi di gel. Lui si alza di scatto e mi fa staccare. - MA QUANTI ANNI HAI. - grida, adirato. Ero consapevole che si sarebbe arrabbiato, quindi ora mi tocca subire le conseguenze o forse.. Guardo i suoi capelli e scoppio a ridere, seguita da Prompto e ovviamente Noctis. Probabilmente siamo così legati che ormai ridiamo per sostenerci, per solidarietà o perché siamo davvero dei bambini che non smettono di essere infantili. - Guarda che stai bene, Iggy. - scherza Prompto. - Adesso, basta. È già tardi! - grida, ancora piú infuriato. - Tu. - dice rivolgendosi a Prompto. - Fatti una doccia di minimo due minuti o ti lascio qui. - poi rivolto a Noctis. - Tu mangia in fretta o la Regalia sarà l'ultima cosa che vedrai. - ed infine a me. - E tu vestiti e smettila di essere infantile. - Probabilmente ho esagerato.. Abbasso lo sguardo, imbarazzata e torno nella sua stanza. Apro lo zaino con la mia divisa e la indosso. Quando torno in cucino trovo solo Ignis, probabilmente gli altri, spaventati quanto me, sono fuggiti. - Iggy.. - Non mi risponde. - Mhm, scusa per prima. Ho esagerato. - Ancora non mi risponde. Quando si volta verso di me noto che ha ancora un'aria severa. Ha tentato di sistemare i capelli coperti di gel come meglio ha potuto: li ha pettinati dietro la testa e ha lasciato delle ciocche sulla fronte, libere.  - Aspetta.. - dico, notando dei capelli poco ordinati. Mi alzo di poco sulle punte e li accarezzo delicatamente per passarli dietro alle orecchie. - Okay, va meglio. - Lo guardo meglio occhi. - Aemh.. Perdonami.. - dico, facendo per bere il mio caffè. Sistema gli occhiali sul volto e poi avvicina le mani al colletto della mia camicia. - Sei sempre così trascurata. - sospira, aggiustando anche la mia cravatta. Serro la presa attorno alla piccola tazza. - Mi dispiace.. - Scuote la testa, senza dire nulla. - Vedo che avete fatto pace. Carini. ~ - sdrammatizza, Prompto. - Non abbiamo chiarito proprio nulla. - sbotta, Ignis. - Oh, scherziamo? Vuoi avercela a morte con lei perché ti ha " rovinato " i capelli? - chiede, mimando le virgolette, alla parola rovinato. Guardo Iggy, ma la sua espressione non cambia. - Vorrei che cresceste. - mi guarda. - Avete quasi diciotto anni. - Senza dire altro apre la porta - Vi aspetto di sotto. Sbrigatevi o me ne vado. - e scende. - Non devi pensarci troppo. - cerca di incoraggiarmi Prompto, preoccupato. - Sarà nervoso per il primo giorno. Insomma, avrebbe senso, vero Noct? - Il principe fa spallucce. - Non penso.. C'è qualcosa che non va, però si, non è normale il suo comportamento nei suoi confronti. Sei la sua migliore amica e da quello che so non si è mai rivolto così, giusto? - - Forse ho esagerato.. - dico con voce tremante. Arriviamo alla macchina e lui è lì seduto, con lo sguardo opposto alla nostra direzione. Come sempre Prompto e Noctis si siedono dietro ed io, estremamente a disagio, davanti. Senza dire niente mette in moto. - La prossima volta vedete di fare piú in fretta. Altrimenti uscirete con Gladio e i suoi ritmi non vi piaceranno per niente. - Per tutto il tragitto nessuno osa dire una parola. Si sentono giusto di tanto in tanto Prompto e Noctis bisbigliare, ma non capisco quello che dicono. - Siamo arrivati. - dice ad un tratto Ignis, fermando la macchina davanti alla piazzetta della scuola. Un sacco di persona si voltando ed iniziano a parlare di Noctis. - Buona giornata. - esordisce, con voce piatta. - Ci vediamo durante la pausa. - - Certo. - conferma, Prompto. - Buona giornata Iggy. - Scendiamo dall'auto e fra gli sguardi di tutti, ci incamminiamo verso l'entrata, dove, sulle scale, ci sono Luna, la ragazza di Noctis, e alcuni suoi amici. - Ehi. - - Oh, Noctis. - La ragazza si alza e lui la bacia, dolcemente. Lunafreya ha qualche anno in piú di Noctis, ma sembrerebbero della stessa età. - Prompto, Franci. - ci saluta, sorridendo. - Noctis già conosce i miei amici, quindi li presento a voi : lui è Loqi, lei Cindy e da qualche parte.. - cerca con lo sguardo fra quelle folle di ragazzi e poi il suo volto si illumina. - Ecco! - indica dietro di noi e un giovane dai capelli bianchi, legati ci raggiunge.  - Lui è mio fratello Ravus. - Quel nome. Ravus sa che sono la sorella di Nyx, se ci incontrassimo potrebbe succedere di tutto.. - L.. Luna. - - Si? - - Sai dove posso trovare Nyx? - Scuote la testa. - Non saprei, ma credo di aver visto Libertus oltre i tavoli del giardino. - Faccio un piccolo inchino in segno di ringraziamento. - Dove vai? - mi chiede Prompto, fermandomi per il polso. - Ravus non deve vedermi. - sussurro, allontanandomi. Quando Luna ha detto che Libertus era nel giardino della scuola non credevo fosse così immenso.. Ci sono un sacco di ragazzi e ragazze piú grandi di me, quindi probabilmente qui è dove si riuniscono quelli del ultimo anno. Mentre lo cerco, senza accorgermene vado a sbattere contro qualcuno. - Oh, mi perdoni. - dico subito, imbarazzata. - Sono così sbadata.. - - Si, lo so. - Alzo lo sguardo. - Cor! - Mi sorride. - Non pensavo di rivederti proprio il primo giorno. - - Sono.. Così felice di vederti.. La giornata è iniziata malissimo. - sospiro. - Il primo giorno non è mai il migliore. So come ci si sente. Stai cercando tuo fratello, immagino. - Annuisco, sorridendo. - La compagnia della principessa non fa per te. - dice, scortandomi verso i famigerati tavoli. Scopro che quei tavoli erano sotto un gazebo, e realizzo che non li avrei mai trovati da sola. - Le matricole hanno sempre timore nel venire in questa zona, girano brutte voci. - ride. - Tuo fratello è laggiù. - Da lontano vedo Nyx seduto su un tavolo con accanto Libertus e Crowe. Ci sono anche altri suoi amici, ma loro sono gli unici che conosco. - Ulric, vi è venuta a trovare una persona. - Nyx non fa nemmeno in tempo a chiedere chi, che alla mia vista salta dal tavolo e mi stringe fra le braccia. - Dio, Francesca. Sei proprio tu? Cazzo, è incredibile.. - Arrossisco. - È meraviglioso vederti. Ragazzi. - chiama l'attenzione di tutti gli adolescenti in quella zona. - Lei è mia sorella. - - Diamine! - esclama Crowe. - Era da un sacco che non ti vedevo, piccola Ulric. - dice, per poi abbracciarmi. - Ora che sei in questa scuola tu e tuo fratello vi vedrete costantemente, suppongo. - - Argh, io.. Io immagino di si.. - - Certo che si. Saresti la prima novellina che osa mettere piede nello spazio di quelli del ultimo anno. - - Vedo che esultate, che succede? - Mi volto. - Gladio? - - Oh veh, Francesca. - scoppia a ridere, contento. - Stavo giusto parlando di te. - Mi blocco. - Parlando di me? - - Si con.. - Non finisce che viene interrotto da qualcuno per me fin troppo familiare. - Quando ho detto che saresti dovuta maturare non parlavo di questo. - Avvampo, imbarazzata. - Che succede, Scientia? - chiede Altius. - Non ti fai spesso vivo qui, se non con Gladiolus. - Io e Ignis ci guardiamo per un lungo periodo. Sento il suo sguardo indifferente nei miei confronti e questo mi ferisce piú che saperlo arrabbiato con me. - Ohw, capisco. Litigio fra fidanzati? - Avvampo. - C.. Cosa?! N.. No, io e Ignis non siamo.. - Crowe scoppia a ridere. - Guarda che lo so, bambolina. Volevo vedere la reazione del tuo amico. Non fa altro che parlare di te. - Cala il silenzio. Sono confusa. - Parlare.. Di me? - guardo prima Crowe, poi Libertus, Nyx.. Finendo con il cercare risposte da Ignis. - C'è qualcosa che non so? - Suona la campana del inizio delle lezioni. - Torna da Prompto e Noctis. Non devi perderti la presentazione del anno. - sposta lo sguardo su di me e per un attimo sento dei brividi percorrermi la schiena. Annuisco, nevroticamente. - Cavolo sorellina, ti tratta sempre cosí? - chiede Nyx, leggermente preoccupato, poggiando una mano sulla mia spalla. Abbasso lo sguardo, stringendo i pugni. - No. Questa mattina.. Ho esagerato. - Nessuno dice nulla. Alzo lo sguardo, facendo un leggero sorriso. - Verrò durante la pausa. Ci vediamo dopo. - dico salutando tutti e superando Ignis, raggiungo i miei amici. - Dove eri finita? - mi chiede a bassa voce Prompto quando lo raggiungo. Scuoto la testa. - Nulla di cui preoccuparsi. Mi sono solo distratta nel parlare con dei vecchi amici. - - Non dirmi bugie. C'era Iggy? - Non rispondo, ma lui capisce, al che mi stringe la mano. - Non preoccuparti, sappiamo com è fatto Ignis. Entro la fine della giornata avrete fatto pace. - Annuisco, cercando di crederci. Quando tutta la scuola si è riunita nel grande atrio e hanno posizionato al centro tutto l'occorrente, il preside si fa avanti, seguito dagli insegnanti e sulle prime file è seduto lo staff. - Benvenuti a tutti, vecchi e nuovi studenti. Quest oggi ha inizio un nuovo percorso per tutti, da coloro che affronteranno quest anno per la prima volta a coloro che lo termineranno. Per tutti sarà un anno di alti e bassi, ma con l'aiuto dei nostri professori e del consiglio di istituto, si potrà superare con grande forza. - - Tutte chiacchiere. - commenta Prompto, bisbigliando al mio orecchio e io rido appena. - Adesso lascio la parola ai nostri migliori studenti, nonché a capo del consiglio di istituto e del club sportivo: Ignis Scientia e Ravus Nox Fleuret. - - Iggy?! - chiede sbalordito il mio amico. - Pare sia per questo che fosse così nervoso. Non credete? - afferma Noctis. - Salve a tutti voi della Lucis High School. È un onore per me essere anche quest anno a capo della vostra istruzione e poter provvedere alla supervisione di ognuno di voi. Parlando soprattutto per le matricole, da oggi per voi inizia un percorso tortuoso, senza dubbio, ma fin dalla fondazione di questo istituto chi prima di me era a capo del Consiglio è stato capace di accompagnare alunni provenienti da tutta Eos fino al termine della loro formazione. È davvero incredibile per me e chiunque opera al interno di questa scuola, poter dire di essere entusiasta per questo nuovo anno. Sono orgoglioso fin da ora di ognuno di voi. - per un attimo, nonostante tutte quelle persone, i suoi occhi trovano i miei e senza staccarsi.. - Era mio desiderio comunicarvelo. Sono sinceramente orgoglioso che abbiate raggiunto questo traguardo. - Perché ho avuto l'impressione che per un attimo parlasse esclusivamente con me? Tutti applaudono e io li imito. Iggy si siede e Ravus parte con il suo discorso che non ascolto particolarmente. Mi limito ad applaudire al termine. Ero troppo distratta dalle parole di Ignis. Sarà stata una mia impressione?.. Finita la presentazione, in maniera ordinata, tutte le classi vengono scortate fuori dalla palestra, ma Noctis, seguito da me e Prompto, viene fermato da uno dei professori. - Ardyn Izunia. - si presenta. - So che fra voi c'è l'erede al trono. - dice, guardando Noctis. - Ma voi due sareste? - Io e Prompto ci guardiamo. - Nessuno, signore. Siamo solo suoi amici. - - So che entrambi venite da Niflheim. Sbaglio? - - No, professore. - interviene Ignis. - Lui è Prompto Argentum e lei Francesca Ulric. - - Ulric, sorella di Nyx Ulric? - Annuisco. - Si, professore. - Fa un sorriso malizioso che mi fa raggelare il sangue nelle vene. Ignis mi sfiora il polso e senza darlo a vedere rilassa la mia mano, carezzando la parte della pelle incisa dalle mie unghie. - Se non le dispiace li manderei al seguito della loro classe, non vorremo mai distrarli dalle lezioni. - - Affatto. - conferma, Izunia. - Con permesso. - stringe la mia mano e spinge Prompto dandogli qualche colpetto sulla schiena, mentre Noctis ci segue da solo. Ci accompagna fino alla nostra sezione dove alla sua visione tutte le ragazze si sporgono, sognanti. - Guardate, è Ignis. ~ - - Ciao, Iggy! ~ - - Dio, è così bello.. - - C'è anche Noctis! - Ignis guarda prima Prompto, poi me. - Dovete stargli lontani. - - Cosa voleva da noi? Perché dovremmo interessargli tanto. Siamo solo dei ragazzi normali. - - Non ama gli stranieri. Per questo dovete stare lontani da lui. - Prompto alza le mani, in segno di approvazione. - Come desideri. Non dovrai certamente pregarmi. Quel tipo mi mette i brividi. - dice, entrando in classe, seguito da Noctis. Adesso tocca a me. - Ehi. - richiama la mia attenzione, poggiando delicatamente una mano sulla mia guancia. Lo guardo negli occhi. - Stai bene? - Era solo un professore, perché mi ha spaventata così tanto? - Credo di si.. - Mi accarezza dolcemente una gota. - Non è successo nulla. Okay? Stagli lontano e non ti farà niente. - - Iggy.. - - Credimi. È tutto okay. - Prendo un bel respiro ed annuisco. Poi, davanti alla mia classe piena di sue ammiratrici, fa qualcosa che mai mi sarei aspettata: mi avvicina a sé, tenendo ancora le dita intrecciate alle mie e mi stringe forte. Le ragazze gridano, gelose. Perché dovrebbero? È solo un amico. Sono solo fortuna che sia lui e non un altro.. Passa una mano fra i miei capelli. - Perdonami per stamattina. - dice, piano. - Sono così infantile.. - ribatto. - No, tu non sei infantile. - mi tranquillizza, con voce ferma. - Sono io cresciuto troppo in fretta. - Rido appena e mi stacco, guardandolo negli occhi. - Penso di aver fatto una bella figura davanti a tutti, con questo taglio. - dice, scherzosamente. Gli sorrido. - Penso solo che senza occhiali staresti meglio. - * * * - Penso solo che senza occhiali staresti meglio. - dice, sorridendomi. Senza non potrei guardarti bene.. Penso. - Si, me lo dici sempre. - La campana della lezione suona. - Devo andare. - le dico e lei annuisce. - Ci vedremo durante la pausa. - - Certo. Mi raccomando, ascolta se no.. - - Si, lo so. Se no non puoi aiutarmi. - La guardo e poi penso che tutti sanno che io sono il suo precettore e quindi non conta come un'effusione, questa. Le lascio un bacio sulla fronte, come quando eravamo piccoli e lei, sorridendo, pare ricordarselo piú che bene. - A dopo. - dice e la vedo entrare. È così bella.. Vorrei solo poterla baciare davvero.
   
 
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