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Autore: Alidelvento_10192    07/11/2019    0 recensioni
Vi siete mai chiesti da dove venga la Forza?
“La Forza mantiene unita tutta la Galassia” disse, una volta, Obi-Wan Kenobi.
Ma allora… Perché, sul nostro pianeta, non l’abbiamo mai vista?
Tutti i terrestri credono che sia solo una fantasia, ma una di loro sa bene che non è così.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ahsoka Tano, Altri, Anakin Skywalker/Darth Vader, Nuovo personaggio, Obi-Wan Kenobi
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Senza Confini
Inizio Capitolo 1 “In Principio pt1”



In principio molti dicono che non ci fosse nulla, ma questi molti non comprendono che l’inizio di ogni cosa non fu mai un vero e proprio inizio, ma solo la fine di una lotta eterna: quella tra la Luce e l’Oscurità.
Non si sa cosa le avesse create, né da dove provenissero, di esse infatti si sa solo che erano impegnate in un lungo ed eterno scontro. Questa lotta non è mai finita, e mai finirà; fatto sta che agli atti finali della guerra invisibile dall’Essenza della Luce si generò il Bene e dall’Essenza dell’Ombra si generò il Male.
Essi combatterono con ardore, ricominciando con ancora più tenacia l’ infinita battaglia dei loro creatori. Questi due grandi spiriti senza tempo continuarono a lottare tra loro per un tempo indefinibile, fino al giorno in cui entrambi si sferrarono a vicenda il colpo mortale.
Il Male cadde per primo dissolvendosi nel nulla, il Bene, poco prima di andarsene per sempre, riunì i suoi ultimi sforzi per schiudere in sé il Segreto della Rinascita. Alla sua morte il Nulla iniziò a muoversi. Quella fu l’ ora della Creazione del Padre. Grande fu il suo nome tra i suoi popoli, poiché lui origine di tutto, tutto creò.
Creò un mondo tra i cieli delle mille sfere rotonde che formavano il suo regno. Questo mondo fu il Paradiso Terrestre popolato dai primi esseri che furono creati; questa sarà ricordata come l’Epoca d’ oro dei Celestiali. Non è dato sapere per quanto, ma il popolo Celeste visse per molto tempo in quel magnifico paradiso seguendo le leggi del suo Creatore.
Purtoppo ogni cosa bella ha sempre una fine e questo vale per tutti, infatti il Male prima di perire creò anch’esso un’erede.
Costui ingannò due Celestiali, facendogli mangiare con l’inganno il frutto proibito. Quando il Grande Padre lo scoprì, si infuriò e li cacciò condannandoli alla vita mortale, tramutandoli in bestie, tuttavia non trovò mai il vero responsabile dell’Inganno.
Da quel giorno passarono migliaia di anni sulla Terra, il Grande Padre ritornò su quel mondo lontano per ritrovare i Celestiali perduti, pronto a perdonarli per il loro sbaglio: non li ritrovò, essi infatti erano morti da molto tempo.
La Terra ora era abitata da migliaia dei loro discendenti, il Creatore stava per andar via, questi infatti erano poco più che che animali, ma vide una cosa che lo fece ricredere: per quanto rozzi fossero questi esseri avevano qualcosa che tutti gli altri animali dell’universo non avevano; loro sapevano amare.
Nonostante fossero stati cacciati e sfigurati dal loro stesso padre, Adamo ed Eva avevano trasmesso l’ amore ai loro discendenti, dandogli un significato tutto nuovo.
Il Creatore decise di perdonare i discendenti degli Ingannati e di aiutarli a smacchiarsi del peccato originale; fino al Giorno del Giudizio dopo i quale gli Uomini giusti sarebbero potuti tornare nella loro antica casa.



Così iniziò la la nostra storia, ma al contempo ne iniziò anche un’ altra…


I Celestiali erano il popolo dei cieli, essi erano i primi che furono creati ed essi furono il primo popolo a ricevere i doni del Grande Padre.
Vivevano in un mondo magnifico chiamato “Giardino dell’ Eden” e qui prosperavano seguendo gli insegnamenti del Padre. Dopo aver visitato dopo molti anni quel mondo terreno il Creatore venne al giardino per insegnare ai Celesti un’ultima volta: “Non c’è cosa più bella dell’ Amore, ma non vale nulla se non lo regali a qualcuno.”
Dopo quest’ insegnamento il Signore prese i Celestiali e li divise in due, molti li tenne con sé ribattezzandoli suoi Angeli, altri invece, furono scelti secondo la loro fedeltà: costoro furono i Messaggeri. Il loro compito fu quello di creare nuovi popoli che comprendessero l’insegnamento, il Creatore insegnò loro parte dei suoi segreti e li fece partire per il loro grande viaggio.
Kairikus era il nome di uno di questi Messaggeri; andò lontano, ed arrivò su un pianeta ricco di foreste e oceani, il suo nome Coruscant.  In questo lontano mondo diede vita a un popolo, ma riuscì appena a insegnargli cosa fosse l’amore prima che le ombre del Male arrivassero da lui.
Il Male lo maledì e s’impossessò della sua anima, relegando la sua luce negli angoli più oscuri della sua essenza. Di Kairikus ora restava solo quel fievole lume, che combatteva strenuamente per non essere completamente sopraffatto dalle tenebre. All’ esterno di Kairikus rimaneva solo il volto.
Sotto forma di Kairikus, il Male iniziò a viaggiare per la galassia, cercando ovunque il suo nemico; lune e pianeti furono devastati dalla sua crudele follia, la lotta Eterna per lui non era mai terminata. Quando arrivò presso il Sole, il Male diede sfogo ad ogni suo potere.
Nessun mondo fu risparmiato, nessun vivente venne salvato, su ognuno di essi la vita si spense per sempre. Eccetto uno.
Nei cieli di quel pianeta vi fu la battaglia delle battaglie, la signora di tutte le guerre perché nessuna sarà mai al pari di questa. In questo epico scontro, il Signore di Luce combatté per milioni di anni contro il Male puro, che mai fece vedere il suo volto. Gli Angeli e le Ombre lottavano senza eguali, ma queste ultime riuscirono a raggiungere la Terra, aprendo un varco dal quale il Demonio riuscì a passare.
Questo era il suo piano, colpire il suo nemico nel profondo, colpendo gli Umani.
Questi ultimi avevano costruito magnifiche civiltà, che all’ epoca erano al massimo del loro splendore.  Il Male distrusse le grandi isole fiorenti, sommergendole con i loro stessi mari; prese gli abitanti, e li portò a vivere su Coruscant.  Con questo fatto le grandi civiltà di Atlantide e di Mu scomparvero per sempre, diventando leggenda.
Il Male se ne andò ed il Creatore si diresse sulla Terra, per vedere ciò che furono le rovine delle antiche civiltà sommerse. Una cosa in particolare attirò la sua attenzione, una minuscola scia di Luce, un’abilità che solo un Messaggero poteva conoscere e comprese di essere stato tradito da uno dei suoi fedeli.
Il Grande Padre ritornò tra i regni Celesti, avrebbe punito il traditore questo era certo, ma ora gli uomini avevano la precedenza. Si presentò ad uno di essi, guidando con pazienza lui e la sua discendenza, per far scendere tra gli uomini un suo pari che potesse proteggerli ed insegnargli l’Amore Universale annunciando il ritorno in Paradiso.
Era il 33 d.c. quando il Padre partì alla ricerca del Demonio.
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Kairikus non aveva mai smesso di lottare, nemmeno per un’istante, nonostante le Ombre lo torturassero non aveva mai smesso di credere che il Creatore venisse a liberarlo.
Durante la Grande Guerra Celeste, la sua luce non si spense mai, anzi quel fuoco si accese con ancora più vigore. Era riuscito a combattere le Ombre, sconfiggendole una ad una, la sua forza di volontà fu presto premiata: dominò per un momento la mente del Demonio riuscendo a risparmiare le vite degli umani. Questo atto lo sfiancò nell’ energia e per molto tempo la sua luce dovette riposarsi al fine di riprendersi il proprio spirito per sempre.
Passarono migliaia di anni da quel giorno, ma quando la luce di Kairikus si risvegliò centinaia di Ombre gli furono mandate contro, Kairikus le combatté fino all’ ultima; mentre il Male era ancora dormiente dall’ ultima guerra contro il Creatore. Kairikus lo prese di sorpresa e riuscì a scacciarlo dal proprio essere; finalmente si riprese il suo spirito dopo moltissimo tempo; ma il prezzo che dovette pagare fu altissimo…
La sua luce, la sua vita; da un’enorme incendio divenne al pari di una candela, Kairikus ormai era poco più di un mortale.
Il Male non ebbe pietà, quello stupido celestiale aveva giocato con una cosa più grande di lui. Per questo avrebbe pagato con la sua stessa esistenza. Per Kairikus ormai c’era ben poco da fare, era debole, stanco, ferito nel corpo e nello spirito. Bastò un solo colpo ed il Male lo condannò a morte, sarebbe stata solo una questione di poco tempo prima che la poca luce rimasta nel cuore del celestiale si spegnesse per sempre.
L’ultima scintilla nel suo cuore era in procinto di spegnersi, quando il Padre trovò il figlio perduto, e vedendolo soccombere per mano del Male, la sua collera fu la più grande mai vista.
Nell’ intero universo conosciuto si scatenò una tempesta immane, un potere così grande che non aveva eguali, una luce così accecante da togliere la vista. Nell’ immensa luce il Male era scomparso, come fosse sparito nel nulla, lasciando posto alle lacrime.
I Messaggeri furono chiamati nel luogo tra le stelle da cui si era originato quel grande e immenso potere. Essi arrivarono e videro il loro fratello morente tra le braccia del Padre, divorato dallo stesso male che per tutto quel tempo aveva combattuto...                                    
Le lacrime fecero presto largo alla consapevolezza: il Male sarebbe sempre tornato, ed i loro mondi non sarebbero mai stati al sicuro. Fu così che si fusero in una cosa sola diventando un Mondo tra i mondi, dal quale si levava una grande energia che si espanse in tutto l’Universo.
La Forza arrivò in ogni dove, legandosi alla vita stessa. Ma con la scomparsa del male e il sacrificio del bene, per la prima volta questi poteri vennero custoditi insieme, portando la Forza stessa ad essere sempre più fragile.
Il Creatore allora capì; prese il figlio morto e donandogli parte della sua luce lo riportò alla vita. Si guardarono senza dire nulla, mentre un fiume di tacite parole inondava le loro menti.
L’ Onnipotente affidò a Kairikus una nuova missione: essendo l’unico ad aver conosciuto pienamente entrambi i Lati, li avrebbe sorvegliati e mantenuti in equilibrio, diventando il loro Guardiano.
Il Creatore poi si ritirò presso i cieli della Terra, innalzando muri di stelle intorno ad essa ed al suo sole. Questo era l’unico luogo in cui la Forza non andò, perché nel regno del Creatore solo lui poteva stare.

 
   
 
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