Crossover
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Autore: Saeko_san    08/11/2019    0 recensioni
[Crossover multiverso]
Due amici d'infanzia, provenienti da una terra lontana, si ritrovano nella necessità di cominciare un lungo viaggio per salvare il padre di lui e il villaggio in cui vivono. Il loro viaggio li catapulterà ogni volta in diverse dimensioni, in cui conosceranno Harry Potter e Nihal della Terra del Vento, viaggeranno su Xorax la Sesta Luna, combatteranno a fianco di Eragon e Lily Quench, voleranno assieme a Peter Pan, solo per scoprire nuovi mondi mai nemmeno immaginati.
Lo scopo? Trovare la cura alla Grande Malattia, che Pedro e Taishiro dovranno sconfiggere prima che possa distruggere tutto ciò che hanno conosciuto sino al momento della loro partenza. Avete dunque mai immaginato di viaggiare saltando da una pagina all'altra dei vostri romanzi preferiti? Di volare oltre i confini del mondo e di sconfiggere finalmente le vostre paure di bambini?
Forse siete nel posto (o racconto) giusto: Pedro e Taishiro saranno i compagni di viaggio perfetti per voi e le vostre avventure.
| written between 2005 and 2008 |
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Libri
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8:
Un aiuto inaspettato
 
La guerra continuò per altre due settimane e fu estenuante.
Durante quest’arco di tempo, che parve interminabile, l’esercito del re aveva ucciso un uomo importante: un vecchio amico di Coniglio, fautore della guerra e della conquista di Ashby. Coniglio chiese una tregua per le esequie dell’amico e dei suoi soldati, come mosso da un improvviso sentimento di pietà. Evangeline disse che avrebbero concesso un privilegio così grande, ovvero quello di seppellire i caduti, solo ed esclusivamente se quel diritto fosse stato permesso anche a loro. Così fu. Il re e la regina bruciarono i loro soldati in una uggiosa giornata di pioggia e la stessa cosa fece Coniglio.
Pire di cadaveri furono accese e le ceneri si sparsero in ogni luogo, come ai tempi in cui la fabbrica di occhielli mieteva ancora vittime.
Volute di fumo resero il cielo tanto opaco e triste che sembrava di trovarsi in un deserto.
Dopodiché ricominciarono la guerra più ferocemente di prima.
 
Le milizie reali non avevano più scorte, mentre gli avversari sembravano, stranamente, non finire mai; era come se Coniglio fosse riuscito a reclutare ogni singolo asino presente sulla faccia della terra per farlo cavalcare ai suoi guerrieri. Stavano perdendo. Ma ecco che, una sera, mentre la luna piena spuntava al margine del cielo di Ashby, comparve una figura scura e slanciata, sulla sommità della collina di punta, e dietro di questa una massa indescrivibile di draghi.
Tutti erano in allarme, vedendo la strana figura fare un cenno agli animali e discendere giù per la collina, in direzione dell’accampamento reale.
I draghi che si trovavano lì erano creature che solo la Regina Drago conosceva. Quando li vide e li riconobbe, nello sconcerto più generale, volò loro incontro con impeto di gioia e li abbracciò lungamente, uno per uno. Draghi di tempi passati e ormai remoti, che Shinault Fierfosco non avrebbe mai creduto di poter rivedere.
Lily non riusciva a capire chi fosse l’accompagnatore di quelle bellissime creature magiche, che si avvicinava con passo leggero e sicuro.
 
 -Che c’è, non mi riconosci più?- disse quello, quando le arrivò di fronte.
Voce arrogante, eppur di bambino.
Come fare a non riconoscerlo?
 -Gordon!- grido Lily con il cuore che traboccava di sollievo.
 
Era proprio Gordon, il figlio dell’ultimo Conte Nero, morto nel dirupo delle Montagne Nere che portava alla valle della Rovina dei Draghi. Essendo morto il padre, questo faceva di Gordon il nuovo Conte Nero e il re Lionel non riteneva una cosa buona e saggia ritrovarsi davanti quello che doveva essere il nemico giurato di Ashby durante una guerra dissanguante, con un esercito di draghi per di più.
 
 -Cosa sei venuto a fare qui, Conte Nero?- chiese brusco.
 -Sono venuto ad aiutarvi!- disse Gordon, togliendosi il cappuccio che gli copriva il capo e scoprendo i suoi bei capelli biondicci.
 -E perché hai portato un esercito di draghi?-.
 -Proprio per aiutarvi. Loro cacceranno via l’esercito di Coniglio. Dopo sarò io a ucciderlo con le mie stesse mani-.
 -Perché vuoi uccidere Coniglio?-.
 -Perché, quando eravamo a Mote Ely, mi ha soffiato il trono, mi ha deposto buttandomi nell’occhio di pietra. Non contento, mi anche rubato l’idea di invadere Ashby-.
 -Da dove vengono i draghi?-.
 -Vengono dal passato, e li ho cercati a lungo. La Regina Drago di un tempo mi ha accompagnato, dopo lunghe disquisizioni che non sto qui a raccontarvi, dai suoi amici e la maggior parte mi hanno seguito. Abbiamo passato l’occhio di pietra che si trova davanti a Mote Ely, perché non c’era nessuno, eccetto Zia Cassy e i suoi odiosissimi gatti-.
-E chi ci dice che, una volta sconfitto Coniglio, non tenterai di prenderti il trono di Ashby?- chiese Evangeline, ancora un poco restia.
 
Il Conte Nero fissò per un attimo Lily, soffermandosi sul rosso fuoco dei suoi capelli, che sembravano spenti dalla luce grigia del cielo.
E quello non era un grigio compatibile con quello dei suoi occhi, un grigio metallico e profondo, un grigio rassicurante a cui Gordon doveva tutta la sua vita.
 
-Non lo farei mai. Andrei contro la volontà di colei che una volta mi ha salvato-.
 
Re e Regina si fissarono un attimo e poi volsero lo sguardo a Lily, che aveva gli occhi accesi di una nuova luce e fissi su Gordon; le sue guancie piene di lentiggini erano colorite e un leggero sorriso le piegava le labbra.
Dietro di loro i draghi iniziarono a sputare piccole volute di fuoco, impazienti.
 
 -Bene, sei accettato- dissero Lionel ed Evangeline, dopo quell’attimo di silenzio e di riflessione. Sembrava che le loro menti lavorassero insieme, come se fossero state una sola.
-Ma se ci tradirai, ti uccideremo-. E così doveva essere per le loro lingue scattanti.
-Non ve ne pentirete- affermò il Conte, ghignando appena.
 
I draghi cacciarono via l’esercito di Coniglio, come se nulla fosse, come se fino a quel momento non fosse stato infinito e imbattibile, mentre il condottiero nemico combatteva con Gordon. Perse in partenza: Gordon, allenato dal tempo passato al di là dell’occhio di pietra, dopo due fendenti schivati, affondò la spada nel ventre del suo avversario. Così finì il misero pretendente al trono e si concluse quella misera guerra.
 
Ci fu una grande festa in onore dei combattenti morti, di Pedro e Taishiro, del Re e della Regina, dei draghi, di Lily, della Regina Drago e di Gordon, soprattutto. In quei giorni di permanenza, i nostri protagonisti cercarono anche notizie di qualche frutto con poteri taumaturgici, ma non trovarono nulla; il signor Cuorpius, assai esperto di pratiche curative, dopo aver ascoltato il caso del padre di Pedro, diede fondo alla sua biblioteca, pur di trovare la risposta, ma non ci riuscì; nessuna menzione di nessun frutto con poteri curativi miracolosi era presente in nessuno dei suoi libri.
A due mesi di distanza dal loro arrivo, i due amici capirono di aver finito le loro vicende con quel mondo: lo capirono dal fatto che l’Ilv sembrasse fremere al passare di ogni ora. In realtà Pedro e Taishiro non volevano andarsene, non dopo tutto ciò che avevano vissuto e dopo tutti i legami che avevano stretto, ma dovevano portare avanti la missione.
 
 -Dobbiamo trovare una Luce Viola- disse Taishiro, un giorno verso la fine del secondo mese di permanenza.
 -Altrimenti non potremmo andarcene- disse Pedro di rimando.
 -Calmi. Non abbiamo idea di dove possa esserci una luce viola- disse Evangeline, perplessa.
 -E soprattutto, che diamine è questa “luce viola”?- chiese Lily Quench, curiosa e confusa.
 
Dopo aver spiegato le proprie conoscenze e le proprie ragioni, le ricerche si indirizzarono verso la Luce Viola.
Per altri cinque giorni i due amici rimasero ad Ashby, osservando con invidia il nuovo rapporto di complicità instauratosi tra Gordon e Lily.
Il quinto giorno, Evangeline, Lionel, Pedro e Taishiro stavano facendo il punto della situazione: mancavano all’appello i luoghi della Selva Canterina e il confine ovest di Pont-Ashby.
In quel momento entrò nella Sala Grande del castello un contadino, che correva seguito da due guardie che tentavano di fermarlo.
 
 -Le loro maestà mi perdonino per la mia irruenza, ma c’è una luce viola al confine ovest di Pont-Ashby. Pensavo che fossero dei fuochi d’artificio non spenti ma quando mi sono avvicinato, ho visto che la luce squarciava il cielo. Potrebbero essere nemici- affermò nella sua ignoranza il pover’uomo, che li fissava con occhi pieni di spavento.
 -E’ la Luce che stavamo cercando- dissero concitati Pedro e Taishiro. Il contadino lì guardò senza capire.
 -Lily, accompagna i ragazzi alla luce e controlla che li porti dove devono andare- disse Lionel, con prontezza, quando la ragazza si alzò per accompagnare il contadino alla porta, seguita a ruota dalle due guardie, che si guardavano di sottecchi, anche loro incapaci di comprendere.
 -D’accordo- rispose Lily, annuendo.
 
I ragazzi sellarono i loro cavalli e Lily Quench li seguì con la Regina Drago. Una volta arrivati alla luce, Pedro e Taishiro abbracciarono la Spazzafuoco con veemenza e con la promessa di rivedersi presto (promessa che nessuno dei due ragazzi sapeva come avrebbe mantenuto). Dopodiché, dopo aver puntato l’Ilv al centro della Luce, Pedro pronunciò:
 
“un anello per domarli, un anello per trovarli,
un anello per ghermirli e nel buio incatenarli”.
 
Poi gridarono –Fairy Oak!-.
Non ebbero nemmeno il tempo d vedere Lily che faceva il segno di saluto degli Spazzafuoco. Un ultimo baluginio violaceo brillò sulla spada della ragazza, poi più nulla. Davanti a Lily Quench non c’era che terra.
Dall’altra parte i ragazzi avvertirono il solito senso sgradevole del risucchio all’ombelico, che li avrebbe portati in un’altra dimensione.
Ci furono dei fasci di luce di color verde foresta e dei fasci di luce azzurri come il cielo, e dopo il buio.






















Note di Saeko:
ed eccoci qui per questo nuovo capitolo in cui concludiamo le vicende dei nostri amici con il mondo di Lily Quench. Non ho molte cose da dire, se non che il capitolo è basato sul concetto degli occhi di pietra, che nella serie sono dei portali temporali che permettono a chi li attraversa di viaggiare attraverso le diverse epoche e che il tempo trascorso tra l'epoca di partenza e quella dell'occhio di pietra è indipendente dal resto; inoltre ogni occhio di pietra è disposto in luoghi diversi di Ashby e dintorni, perciò un occhio di pietra non può condurre a più epoche, ma ad una solamente.
Detto ciò, spero di aver descritto i particolari della guerra, per quanto breve, in maniera esaustiva. 
Vi ringrazio per essere arrivati sino a qui e vi aspetto, sperando di riuscire a pubblicare, domenica (oltre che nella sezione recensioni).
Un saluto e buon fine settimana.

Saeko's out!
 
  
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