VIVERE
Lei
è di nuovo lì, come ogni giorno a
guardare scorrere lento il fiume, appoggiata ad una balaustra che le
sostiene il
corpo.
Lei
sa che non sarà l’ultima volta, anche se
la sua testa le dice di smetterla. Ricordare non porta a nulla, far
riaffiorare
alla mente certe immagini apre solamente un po’ di
più la ferita che si trova
nel suo cuore.
Lei
però non può, non riesce a non pensare;
è
destinata a ricordare anche se fa male.
Lei
ricorda ogni attimo; lei ha davanti agli
occhi ogni minimo dettaglio delle sue giornate passate; lei rammenta
ogni
particolare del suo viso, dei suoi capelli, dei suoi sorrisi.
Lei
conosce a memoria ogni cosa, oramai
riesce a sapere anche quali ricordi si sarebbero affacciati alla mente
dopo
quello appena passato.
Lei
sa che deve reagire, lei vuole reagire,
ma la ferita che porta dentro le impone di non farlo. Se lei tentasse,
quella
non le darebbe pace, continuerebbe a sanguinare più di
quanto non lo faccia in
quel momento.
Lei
sa che sono passati anni dalla loro
separazione; lei conosce la storia che lega lui ad un’altra
donna; lei ha anche
compreso che il sentimento che lui aveva nei suoi confronti non era lo
stesso
che provava lei.
Lei
però non riesce, non riesce a
dimenticarlo.
Una
lacrima comincia a rigare il viso della
giovane e velocemente viene portata via dal vento, che le scompiglia i
setosi
capelli biondi.
Lei
desidera con tutte le sue forze che quella
piccola goccia salata sia l’ultima, ma nulla può
fermare i suoi sentimenti,
nemmeno la sua ragione, e altre piccole lacrime seguono la prima.
Lei
non sa più cosa fare, in certi periodi
sente ancora di più la mancanza di lui, e questo
è uno di quei momenti.
Lei
si è allontanata da tutti, sono giorni
che non vede nessuno e non esce più di casa. Ha solo quel
piccolo rito:
arrivare fino al fiume e rimanere a guardare il tramonto che lentamente
colora
le acque, lasciandosi cullare dai suoi tristi pensieri.
Lei
vuole che almeno per una volta quel Sole
non sia solo simbolo di amarezza e rimpianto, ma semplicemente una
sfera che
possa darle forza e gioia per poter continuare.
Lei
capisce che continuare a fingere non
serve a niente, che posizionare una maschera allegra, a volte sbadata e
giocherellona,
non porta ai risultati sperati. Una volta tornata nella sua casa lei
toglie
ogni barriera e torna quella di sempre.
Lei
vuole solamente riuscire a dimenticare
tutto e cominciare finalmente a vivere dopo molto tempo.
Improvvisamente
lei sente una mano sulla sua
spalla, conosce il tocco: è la sua migliore amica.
Lei
si gira a guardarla con gli occhi ancora
colmi di tristezza e di lacrime.
Lei
non capisce come abbia fatto a trovarla,
solo lei conosce quel posto; nessun’altro sa della sua
esistenza.
La
sua amica si avvicina a lei e la guarda, i
suoi capelli biondi vanno ad intrecciarsi con quelli di lei. Sono
simili, quasi
un’unica cosa, come a voler dimostrare che entrambe sono
destinate a essere
legate.
Non
una parola viene pronunciata, entrambe
rimangono in silenzio a guardare il sole che ormai ha tinto di
rosso-arancio le
acque di fronte a loro.
Poi,
come d’incanto, l’amica la abbraccia,
senza un motivo ben preciso. Però il gesto è come
un tocco magico. Lei non sa
spiegarsi bene il perché, ma sente che qualcosa
improvvisamente è cambiato.
-Non
preoccuparti di nulla, io ci sarò sempre
per te-
Poche
semplici parole l’amica le rivolge,
forse banali, ma per lei rappresentano molto.
E’
come se una mano tesa le fosse stata
allungata e lei finalmente riesce a vederla e a prenderla.
Lei
ora finalmente ha compreso che non è più
sola; ha le sue amiche, ma soprattutto ha un’Amica che non la
abbandonerà mai.
Lei
ora accenna ad un sorriso che vuol
significare tutto: ora lei si sta liberando, liberando del suo passato
e della
sua angoscia.
Lei
ora conosce il suo futuro, e il suo
destino: lei deve vivere giorno per giorno e guardare semplicemente
avanti.
-Minako
io vado, vieni con noi?-
Altre
poche semplici parole della sua amica,
una speranza di nuova vita.
-Arrivo-
lei risponde con il sorriso sulle
labbra.
Guarda
un’ultima volta il fiume che scorre
lento e addormentato sotto di lei, infila una mano in tasca e ne estrae
fuori
una foto.
Lei
e il suo uomo, anzi lei e il suo fantasma,
ma ora non è più così. Lei sa che le
cose sono cambiate e vuole farcela, vuole
tornare a vivere, vuole di nuovo provare ad amare e fidarsi.
Le
mani oltre la balaustra, un semplice gesto.
Apre il palmo e la foto, che quelle mani prima contenevano, ora scivola
calma,
e, volteggiando lentamente, seguendo le scie del vento si allontana
sempre più
dalla sua vista.
Lei
si gira e lascia che una lacrima venga
portata nuovamente via dal vento, ma questa volta sa che quella
sarà l’ultima
che verserà per il passato... ora non ci vuole
più pensare.
Lei
si allontana non guardando la foto che
lentamente si posa sul pelo dell’acqua e viene pigramente
inghiottita dalle
fredde acque.
A
lei non succederà, non potrà mai accadere,
lei non verrà più inghiottita dal buio: ora sa
che il sole splende nella sua
vita.
Accelera
il passo per raggiungere più
velocemente la sua amica.
Lei
ora non vuole più ascoltare la sua ferita
che sanguina. Forse le farà ancora male, ma lei sa che ora
ha un balsamo per
medicarla: l’amicizia.
Lei
ora ha finalmente capito: non è solo
l’amore che può governare i suoi sentimenti, a
volte un’amicizia vera può fare
molto di più. Può far tornare a vivere.
Perché l’amicizia, quella vera, è come
una corda sottile ed invisibile che può sopportare il peso
di moltissime
sconfitte e liti... ma rimarrà intatta per sempre come il
primo giorno in cui è
stata legata a due cuori.
Eccomi
qui con un’altra follia
partorita dalla mia mente super malata.
Il
personaggio principale è
Minako, beh si capiva.
Ho
provato a descrivere i suoi
sentimenti e il suo amore non corrisposto nei confronti di Alan.
E’ un
tentativo non so come sia venuto, dovete dirmelo voi!
Regolatevi che questa pazzia mi è venuta in mente ieri sera
prima di addormentarmi,
le parole erano davanti ai miei occhi e così oggi
l’ho buttata giù.
Un grazie particolare va a
Luisina, la mia
Rei-chan per avermi corretto la punteggiatura, mio tallone
d’Achille!!
Grazie!!!
Fatemi
sapere cosa ne pensate
anche solo per insultarmi!
A presto bacioni!!!