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Autore: Andrea Di Bernardino    10/11/2019    2 recensioni
La storia di un'amore che ancora deve avverarsi, ma già c'è nel cuore di colui che scrive, chiaramente Roma non è lo sfondo di questi brani, ma è un personaggio vero e proprio.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao compagna, mi sto domandando perché è mattina presto ed io sia sveglio e sente l'esigenza di scriverti. Sarà per via di quello che voglio raccontarti. O forse del fatto che quando meno me l'aspetto, la mente collega a te il ricordo e mi fa sentire il tuo dolce profumo di pesco. La tortura è che non riesce ad andar via. Inebria la mente ed il cuore e rimane. Incredibile, spero però che con il tempo riuscirò a sentirlo di meno, anche perché crea un certo effetto di nostalgia. Ma non ti scrivo per questo. Oltre a dirti che mi trovo al compleanno di Eleonora e tutto procede davvero bene. Qualcuno è ubriaco di dispiacere come al solito. Ma questa volta non è Fratta. C'è Ciccio che con la sua console mette amori malinconici come al solito. Nei momenti come questi, riesco a sentire quello che resta della mia amata comitiva, finalmente mi abbracciano, spero non sia per l'alcol. Tutto questo è successo poche ore fa. Ed ora che è mattino, mi trovo con Eleonora. Ci siamo svegliati presto e siamo andati al mare. Soli io e lei. Ti dico che intorno era ancora tutto buio. La spiaggia ad Anzio affaccia vicino alla chiesa dove non c'erano persone, ma gabbiani. In grandi stormi facevano casino. Poi gli scogli, dove ci siamo appoggiati a riflettere sulle nostre vite. Di quello che va, di quello che non va, tu dove sei? So solo dirti, che non credo di sbagliarmi se so quanto è importante custodire un ricordo, lo capisco proprio dalle piccole luci dell'alba. Come essa crescono intorno prima che tutto prenda vita, con molta lentezza. Con questa lentezza io prendo serenità. E poi ho un'amica qui, che è appena diventata maggiorenne. Anche lei con le sue difficoltà, sta crescendo, per capire quanto dura la luce dell'alba. Nella realtà, forse neppure tre minuti. Nella mente essa non smette di sorgere e farmi stare bene. Così ora, non credo che neppure io sappia amare come te, ma porto dentro qualcosa che è come l'alba, cresce piano. Berrò quest'essenza a piccoli sorsi, perché non voglio rischiare d'ubriacarmi d'amore. Ci tengo ad essere sobrio, perché altrimenti non riesco a gustare al pieno ogni sapore, ogni istante. Se ieri avessi bevuto, sarei sicuramente stato male d'amore, non avrei visto tutto ciò che il mondo mi offre. Le piccole cose, Sara.
   
 
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