Anime & Manga > Slam Dunk
Ricorda la storia  |      
Autore: Ghostclimber    12/11/2019    2 recensioni
Ricominciare può essere molto, molto difficile.
Avere qualcuno al fianco può spingerti a fare il primo passo.
Assolutamente non dedicata a Ste_exLagu
Genere: Fluff, Introspettivo, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il fischio dell'arbitro fermò la partita: -Sostituzione per lo Shohoku!- Rukawa si voltò verso bordo campo. Tremante, insicuro da spezzare il cuore, Sakuragi aspettava di entrare per sostituire Kakuta; spostava istericamente il peso da un piede all'altro.

 

Il rientro dalla riabilitazione non era stato facile per lui.

Era un talento nato, ma giocava da troppo poco tempo per aver memorizzato movimenti e tecniche, col risultato che si era visto costretto a ripartire praticamente da zero. I suoi proclami di genialità erano cessati di botto dieci minuti dopo l'inizio del primo allenamento, sostituiti da insolite ed inquietanti richieste di spiegazioni e da lacrime di frustrazione. Nessuno, nemmeno Miyagi, era riuscito a consolarlo. Dopo tre assenze consecutive, Rukawa era stato avvicinato da una tremebonda Haruko, che tra un balbettio e l'altro era riuscita a chiedergli aiuto per sollevargli il morale. Rukawa, stupito ed emozionato, aveva annuito; il discorso doveva essere sembrato concluso ad Haruko, che con un rigido cenno di saluto si era voltata per allontanarsi, ma Rukawa l'aveva richiamata chiedendo: -Perché io?

-Tu...-Haruko aveva deglutito, -Tu riesci sempre a spronarlo, in un modo o nell'altro. E poi...- e qui i suoi occhi si erano riempiti di lacrime, -E poi, lo so che ci tieni a lui.- Rukawa aveva sgranato gli occhi, terrorizzato e attonito.

-Non preoccuparti. Non lo dirò a nessuno. Solo...- la voce di Haruko si spezzò, -Solo... Sii felice.- si era di nuovo voltata per andarsene.

 

E ora, tre settimane dopo, lo sguardo di Sakuragi si alzò in quello di Rukawa, che annuì. 

 

Si erano menati per un intero weekend di pedinamenti incessanti da parte di Rukawa, poi avevano cominciato dei severi e noiosissimi allenamenti in cui il moro aveva aiutato Sakuragi a ripescare i movimenti giusti dalla sua memoria muscolare. La sera prima, Rukawa aveva telefonato per la prima volta in vita sua a casa Sakuragi, aveva scambiato due chiacchiere con sua madre e poi si era fatto passare lui. -Domani conto di vederti in campo.- Sakuragi aveva borbottato qualcosa sui tempi di riscaldamento, sulla necessità di formare un pivot sostituto, sul tempo umido che faceva venire i reumatismi e poi aveva riagganciato.

Quindi, Rukawa aveva segnato il primo punto su un alley-oop, giusto per ricordargli cosa avrebbe potuto fare; Sakuragi l'aveva guardato, dalla panchina, e Rukawa era praticamente certo di avergli strappato un piccolo sorriso.

 

Eccolo, era entrato. Rukawa si schiarì la voce e si preparò ad incitarlo con tutte le proprie forze.

Miyagi scattò, scartò due avversari con mossa abile ed elegante, poi si ritrovò bloccato.

E Sakuragi era lì, imbambolato in una posizione perfetta per ricevere un passaggio, che Miyagi gli servì dopo un solo istante di esitazione. Sakuragi sussultò, ricevendo la palla, e Rukawa lo colpì con la mano aperta sulla parte bassa della schiena: -Vai, corri!- Sakuragi eseguì. Palleggiò fino alla linea dei tre punti, smarcato: chissà come, la voce che fosse in crisi era girata molto rapidamente. Si fermò e guardò il canestro come se fosse una bestia feroce in procinto di mangiarselo, si voltò e passò scioccamente a Rukawa, che ricevette la palla e bofonchiò un'imprecazione: Sakuragi era libero, lui invece era marcato stretto da due pali della luce che gli stavano appiccicati come cozze su uno scoglio. Cercò di scartarli, inutilmente, e optò per l'unica soluzione praticabile: tirò alla cieca verso il canestro, sperando ardentemente che Sakuragi cogliesse il più che probabile rimbalzo per insaccare una schiacciata.

I due marcatori si voltarono, allargando il campo visivo di Rukawa, che vide ciò che il suo cuore si augurava, e anche di più: Sakuragi attraversò l'area con una corsa elegante, saltò verso il canestro e alzò la mano destra. Mentre afferrava la palla e la direzionava correttamente verso l'interno del canestro, il suo viso riluceva di un'espressione dura, splendente.

La palla entrò.

Il tabellone vibrò sotto l'urto della sua massiccia schiacciata.

Il ferro si inclinò appena, piegato dal suo peso temporaneamente appeso su di esso.

L'arbitro annunciò: -Canestro valido!

Sakuragi si lasciò cadere con stupita grazia.

Il pubblico esplose, tuonando il nome di Sakuragi.

La voce di Haruko, amplificata, sovrastò il boato della folla: -Il Genio del Basket è tornato!

 

Era come se nient'altro esistesse. Rukawa si avvicinò a Sakuragi che sorrideva e tendeva una mano per battergli il cinque.

Rukawa avrebbe voluto spiegargli quanto fossero importanti per lui e per la squadra i suoi canestri, le smargiassate e il suo buonumore, ma non era né il momento né il caso.

Ci sarebbe stato tempo, forse, più tardi.

Per il momento, si limitò a ghermire la mano di Sakuragi invece di schiaffeggiarla e lo trasse a sé.

Gli passò un braccio intorno al collo, avvicinò le labbra al suo orecchio e disse: -Grazie.- senza aspettare una risposta, si allontanò.

 

 

 

 

 

Ogni riferimento a Ste_ex Lagu che ha ripreso a scrivere è puramente casuale.

Ma ciò non toglie che a scoprire che avevi aggiornato nientemeno che la mia tua fic preferita mi sono sentita tipo Gimli che chiede un capello a Galadriel e lei gliene dà tre.

E a tutti gli altri, come sempre se vi aggrada battete un colpo!

XOXO

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: Ghostclimber