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Autore: Khorins    14/11/2019    1 recensioni
Francesco è un ragazzo distratto. Un'adolescente che sembra non avere riguardi per la vita reale e a cui non importa veramente di nessuna cosa in particolare. Vive ogni giorno allo stesso modo e nella sua vita non succede mai nulla di nuovo.
La sua impressionante monotonia verrà ribaltata dopo l'incontro con il nuovo e giovanissimo professore Andrea.
Tra i due nascerà più che un rapporto di fiducia reciproca. Sarà un vero e proprio rapporto d'amore. Sarà difficile però vivere la vità in una società di così ristrette vedute.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Dopo quel breve scambio di battute i due non avevano più avuto un confronto diretto e la lezione stava concludendosi in completa armonia se solo il professore Guerra, al termine di essa, non avesse assegnato loro un saggio di gruppo da sviluppare.
Francesco aveva sempre evitato di svolgere lavori scolastici in gruppo perchè questo avrebbe significato adattarsi alle esigenze di tutti e produrre qualcosa che ognuno avrebbe dovuto approvare. Le sue abitudini erano le stesse da anni e di certo il nuovo insegnante non gli stava suscitando nessuna simpatia dal momento che in una sola ora stava già scuotendo il suo animo.
Il professore aveva organizzato tre gruppi da quattro ed uno da tre, in quest'ultimo aveva inserito Francesco, Giulia e Matteo.  Aveva infine esordito così:
-"Ascoltate ragazzi, ho letto un pò di fascicoli sul programma che avete affrontato lo scorso anno e mi serve un bel saggio su quel che avete fatto per poter andare avanti. Sappiate che la Storia è un  unico filo senza interruzioni dunque è indispensabile che abbiate bene chiari nella vostra mente almeno i punti più importanti del XIX secolo. Ogni gruppo esporrà alla classe il  proprio lavoro tra una settimana, al massimo. Quindi lavorate  e il gruppo migliore partirà con un punto di vantaggio quando in futuro cominceremo le interrogazioni."
Subito dopo suonò la campanella per la fine dell'ora e, dopo aver preso la propria cartella, il Professore Guerra salutò tutti quanti ed uscì dall'aula. Subito il resto della classe cominciò rumorosamente a dialogare ed a spostarsi da un luogo all'altro della stanza. Francesco impiegò qualche minuto per pensare a cosa fare e alla fine si scomodò e andò incontro al professore per chiedergli poter svolgere il compito singolarmente.
Alcuni si accorsero che Francesco si era alzato e che si stava dirigendo verso la porta ma nessuno gli disse niente. Una volta fuori il professore era ancora in corridoio; si era fermato a dialogare con un collega.
Aspettò qualche secondo fuori dal corridoio con le mani in mano; interrompere una conversazione non era di certo una sua prerogativa. L'intero gesto di uscire dall'aula per seguire un professore non era un'azione abituale.
Il professore Parini, l'interlocutore, si accorse di Francesco, che era qualche metro più indietro, e fece segno di avvicinarsi. Poi salutò il collega e lasciò i due parlare.
Una volta ritrovatisi faccia a faccia, il ragazzo domandò:
-"Professore, posso farlo da solo il compito?"
-"E' un lavoro di gruppo, lo scopo è integrare le conoscenze di più individui in un solo testo"
Francesco stava per annuire e tornare in classe deluso ma prima che potesse farlo il professore Guerra gli domandò ancora:
-"Perchè vuoi farlo da solo?"
La risposta fu facile:
-"Mi trovo meglio così"
"Sai, Francesco, nessuno si trova bene da solo, non veramente. Non conosco nessuno di voi ancora ma tu sei venuto da me, nel mio primo giorno di insegnamento, per dirmi in poche parole che non vuoi fare gruppo. Non posso accogliere la tua richiesta."
Francesco sentiva il dovere di rispondere, ed era una sensazione quasi nuova e sconosciuta:
-"Lei non mi conosce ora e non mi conoscerà neanche durante l'anno. Io rendo meglio quando sono da solo e sono venuto qua per dirglielo chiaramente"
Il professor Guerra sorrise in modo buffo ed esclamo:
-"Di questo passo verrai veramente a cantarmi una canzone a fine giornata" - fece per voltarsi, ma prima di andar via disse - "Mi hai fatto una richiesta e ti ho detto di no. Mi aspetto lo stesso un buon lavoro di gruppo. Ci vediamo presto"
Tornato in classe si sedette nuovamente nel suo posto, senza far nessun rumore particolare. Poco tempo dopo fu Giulia ad avvicinarsi di nuovo a lui e gli mise sul banco un foglio con qualche scarabocchio e dei segni tracciati a matita. Gli disse:
-"Ho preparato questo schema per il nostro saggio. Credo che potremmo seguire queste linee guida per sviuppare un lavoro di successo. Ne ho parlato prima con Matteo siamo d'accordo di cominciare subito così possiamo finire quanto prima. Cosa ne pensi? "
Giulia era sempre stata una ragazza molto energica e brillante e, soprattutto, l'unica che veniva a chiedere sempre il parere di Francesco prima di qualsiasi cosa che riguardasse la classe. Era per questo che aveva sempre votato per lei durante le elezioni per il rappresentante di classe. Giulia era il suo esatto opposto.
Fu per questo che Francesco si convinse nello stesso momento a collaborare con loro:
-"Vabene"

   
 
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