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Autore: Spensieratezza    16/11/2019    1 recensioni
L'incantesimo creato da Ruben, ha riportato Sam e Dean nel passato, in un'altra epoca, a quando erano figli degli Dei, non si conoscevano e non erano fratelli. Di nuovo senza memoria, Dean, Sam e i loro amici, ripercorreranno di nuovo tutto da capo.
-Sequel della fanfiction The love of the Gods
Crossover con Harry Potter e Sailor Moon :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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Avviso: riassunto della puntata precedente. Sam dice a Dean che ha scoperto di essere figlio di Loki. Qui veniamo a sapere cosa ha scoperto.




“Mi scusi, lei non sembra in gran forma..sta così  per una donna?”
Loki l’aveva guardata. La donna non  l’aveva riconosciuto. Certo, loro Dei avevano il POTERE. In pochissimi eletti riuscivano a tenere in mente il volto degli Dei dopo averlo visto. Dovevano vederli per tante tante volte per riuscire a ricordarli.
Loki bevve un altro goccio.
“Mi auguro che sia una BELLA donna, allora..” disse ancora.
Chissà cosa vuole da me questa.. pensò Loki. Non gli importava che fosse bella e avesse capelli rossi fiammeggianti come il fuoco.

Era il Dio dell’inganno e come tale riusciva a capire e indovinare un inganno quando gliene veniva prospettato uno.
Gli umani subivano la grandissima tela di trappole dell’universo, quelle che così romanticamente venivano definite da loro illusioni.
La ricciolona dai capelli di fuoco era una di queste.
Non portava da nessuna parte, era una strada senza via di uscita.
E tutto sommato qualcosa lo tratteneva. Probabilmente si trattava del dolore per via di Thor.
Come aveva potuto mischiare il suo gene a quello di una lurida umana? Come poteva?
La donna era bella, ma era sicuro che anche quella di Thor lo era, ma questo che voleva dire? Venere era la Dea più bella di tutti ma non per questo tutti ci andavano a letto.
Bevve un altro bicchiere.

Il cuore faceva sempre più male.
 
 
 
*

Un bacio nel giardino, sul retro del bar.
Un bacio al chiaro di luna. Quel giardino sembrava un parco quella sera.
Forse era per quello che gli sembrava così romantico.
Una duplice illusione.
“Mi chiamo Lara…”
Curioso che si sia presentata dopo il primo bacio.
Non era di certo una donna comune.

“L-Laurien..”mentì lui.
Ma sì, tanto era solo una notte, no?
Un altro bacio in carrozza.
Era strano come baciava lei.
Non era volgare ma dolce, come l’acqua, ma meno del miele.
Eppure sapeva di non amarla.

Quanto tempo ci vuole per innamorarsi di qualcuno?
E per amarlo?
E per smettere?
Trattenne le lacrime.
Un Dio non piange. Non davanti ad un mortale.
 
 
 
 
*

Non era da Loki comportarsi così.
Non era vergine, ma gli sembrava di esserlo, mentre lei lo spogliava e lo faceva sdraiare nel letto.
La sua pelle era di porcellana, la sua bocca era morbida.
Come faceva a non averla screpolata. Magari era una dea.
E tuttavia..
Tuttavia lasciò che delle lacrime caddero, sì sentì un coglione.
“Laurien..cosa..”

“Basta, basta, dobbiamo smettere. Perdonami, perdonami Lara. Ma dobbiamo smettere.”
“Perché? Io non..non ti piaccio forse? Hai già un’altra?” disse e i suoi bellissimi occhi azzurri tremarono di lacrime.
“No. Sono da solo ma..io..sono..amo un altro, Lara. Mi dispiace.”
Lara non sembrò scomporsi, si infilò la vestaglia bianca e balbettò.

“Allora perché non sei con lui adesso? Magari non ti vuole? O ti ha tradito? Chi amiamo non è sempre colui con cui siamo destinati a stare. Ascoltami..”
Loki non capiva. Scuoteva la testa. Sapeva già che gli umani erano stolti e patetici ma non sapeva potessero arrivare a tanto. Pregare uno sconosciuto.
E poi la vide.

Una strana luminescenza azzurra e gialla fluttuare sulla sua testa.
Come un’aurea.
Loki non faceva queste cose. Perché sapeva potevano provocare tanto dolore ma vedendo ora quell’umana piangere, capì che esistevano altri dolori più grandi del dolore fisico, e lui non ne capiva il perché. Subdorava un INGANNO e lui era il re degli inganni. Solo che in quel momento non riusciva più a capire se l’inganno era perpetrato a lui o alla povera donna, o se la donna era sfruttata da qualcuno, come una marionetta.

La guardò e sfruttò il suo potere.
Istantaneamente la donna cominciò a gridare.
Fu un grido straziante e Loki si preoccupò di insonorizzare l’ambiente, sentendosi un verme. Sentendosi piccolo.
Ma andò avanti.
Continuò a leggere la sua anima, che lettura era forse dire TROPPO. Non era una vera lettura nella mente, quello che stava facendo. Stava praticamente costringendo l’imbroglio o qualsiasi cosa fosse che si nascondeva dentro di lei a mostrarsi.

Capì allora la verità dentro le sue parole.
Chi amiamo non è sempre colui con cui siamo destinati a stare.
Lei aveva provato lo stesso, ma non la lei di ADESSO, ma un’altra lei. Loki non capiva. C’era forse una sua gemella nel mondo? Di un’altra dimensione? O forse..una vita passata sì, in un’altra vita lei era stata amata a lungo, ma non ricambiava quell’amore, per questo disse quelle parole.

Smise all’istante di leggere la sua anima.
La ragazza crollò in ginocchio.
“Ascoltami..” le prese le mani. “Non sono la persona giusta per te, non importa che karma tu voglia scontare, non sono la persona più indicata..”
“Tu..cosa..mi hai fatto..io..” lo guardò basita. “Sei una creatura MAGICA??” sgranò gli occhi.

Loki la fissò. Certo non esistevano solo gli Dei in quel mondo. Comprendeva la domanda della giovane. Lui avrebbe potuto essere chiunque.
“Io..sono un DIO.”
La ragazza si mise la mano sulla bocca.
“Cosa?”
In quel momento lasciò che la sua vera natura venne fuori. La ragazza lo riconobbe come Loki.

“Loki?? No. No. Non può essere..non eri..eri un’altra persona..io..”
“Gli dei possono mascherarsi tra la gente per non farsi riconoscere, sai che possono farlo. Io avevo bisogno di una vacanza per svagarmi..mi dispiace ma tu sei stata così insistente..e io..è meglio che vada..“
“Aspetta!” lo bloccò. “Resta con me, per favore..ancora un po'..raccontami cosa ti è successo.”

Loki la guardò. “Hai sentito cosa ti ho detto? Io amo un a…”
Ma non riuscì a finire la parola, che qualcosa lo bloccò di nuovo.
La sua testa brillava.
Un’altra menzogna.
“C’è qualcosa in te…” disse avvicinando la mano.
“Io sento di conoscerti..” disse lei.

“Non può essere..” poi la guardò duramente. “Mi permetterai di frugare nella tua anima? Se me lo permetti, non farà tanto male..non voglio fartene di più..”
“Fallo.” Disse lei senza alcuna logica.
Loki si sentì un malvagio ma lo fece lo stesso.



Questa volta non fu terribile come la prima volta, ma si vedeva che la ragazza stringeva i denti per il fastidio che provava. Farsi frugare l’anima non era cosa da poco.
 
“Ero io quello che tu amavi..” disse Loki basito ed esterrefatto.

Lara cominciò a singhiozzare. “Devo confessarti una cosa, alcuni mesi fa, io sono stata da delle chiromanti, mi hanno fatto una previsione molto strana. Mi dissero che il mio destino era speciale, che avrei incontrato un uomo in questa vita, che avevo respinto in una mia vita passata, mi dissero..”
“Non è possibile..”

“Non sapevo chi fosse o che fosse un Dio, credimi! Mi dissero che le nostre incomprensioni, l’amore non corrisposto, aveva stabilito dei nodi karmici che dovevano sciogliersi e aveva scelto questa vita per farlo e sarebbe dovuto sciogliersi in un modo molto bello. Con la nascita di un bambino!”
Loki indietreggiò. Gli veniva da vomitare.
“No..”

“Sarebbe stato un bambino molto speciale, mi hanno detto.” Disse Lara continuando a singhiozzare. “Chi? Chi è quest’uomo speciale da cui avrò un figlio? Ma loro non hanno voluto dirmi il nome. Mi hanno detto solo che la mia anima lo avrebbe riconosciuto.Ho continuato  a cercarlo tra la gente, in questi mesi, ho parlato con chiunque, ma con NESSUNO è capitato..quello che è capitato con te. Ho sentito un’energia diversa, alcune persone hanno cercato di adescarmi ma io sentivo DENTRO..che..che non erano lui. Poi ti ho visto stasera e ho sentito la mia anima BRUCIARE..”

“Non farò MAI un figlio con te. Tu sei pazza.”
“Ma le chiromanti hanno detto..”
“Se credi a delle imbroglione devi essere pazza come loro!”
Ma Loki SAPEVA che lei non era pazza. Sapeva che era sincera e che c’era di più, molto di più.
“Descrivimele. Com’erano?” cercò di indagare.

“Erano..tre vecchiette, avevano abiti logori, come stracci ma lunghi come vestiti, erano..oh mi dispiace dirlo ma avevano un tessuto strano..come se..,come se fosse intrecciato di aghi!” disse sconvolta.
Loki chiuse gli occhi.
“Le tre parche.
Lara sbiancò.
“Cosa??? No! Loro no! Non può essere. Cosa c’entrano? Non si tratta del filo della mia vita ma di una preveggenza ….come..”

“Sciocca ragazza! Sono tre le donne che cuciono e il lavoro che fanno è molto di più che limitarsi a stroncare anzitempo la vostra inutile vita!!” Non voleva attaccarla, la donna non c’entrava niente, ma era furibondo. In che razza di pasticcio era andato a infilarsi?
Lara riprese a piangere disperata.
“Dei dell’Olimpo. Dovevo incontrare proprio una piagnona!! Smettila, adesso devi venire con me.” la prese per il polso.
“Cosa??? No!! Lasciami andare! Ti prego!”

“Eh no, mi avete messo in mezzo in parecchi, adesso voglio vederci chiaro e c’entri anche tu, quindi che ti piaccia o no, adesso andremo a farci una visitina dalle Parche e vieni anche tu.”
Si smaterializzarono mentre Loki la teneva ancora per il polso.
 
 
 
 
*

Si rimaterializzarono in una specie di grosso antro cavernoso, Lara tremava al suo fianco e Loki, stranamente anche per lui, si era ritrovato a stringerla al suo petto.
Provava tenerezza per lei ora. Non sapeva neanche lui perché.
Loki, non pensavamo la tua sconsideratezza sarebbe arrivata a tanto! Portare un’umana nella nostra casa.”

“Lei non è un’umana qualunque, voi l’avete condotta DA ME. Un DIO. Pretendo delle spiegazioni, altrimenti giuro che neanche nostro padre riuscirà a risanare i vostri preziosi FILI una volta che li avrò distrutti.”

Le parche si guardarono.

“Perché sei venuto, LOki? Tu sei un Dio, è vero e abbiamo molto rispetto per voi, ma come non è concesso agli umani porre domande o lamentarsi dei loro destini, non facciamo favoritismi neanche agli Dei. Siete uguali per noi.”

“Questa donna asserisce che io sono l’uomo destinato a fare un figlio con lei per sciogliere i nodi karmici di un’altra vita. Potrei semplicemente ribellarmi a questo destino ma la curiosità è sempre stata una delle mie più grandi debolezze. Voglio sapere tutto. Voglio conoscere chi ero prima di essere un Dio, so di essere diverso, infatti a differenza degli altri miei fratellastri, io sono nato dall’unione di una mortale e un Dio. Non ho intenzione di mettere al mondo un altro ibrido se prima non vengo a sapere il perché dovei farlo e se ne vale la pena.”

Le parche si guardarono ancora.

“Loki, sei sempre stato un Dio presuntuoso. Cosa ti fa credere che a noi importa qualcosa se tu decidi di non sciogliere il tuo nodo karmico e quella della ragazza qui presente? Non è un nostro problema.”
“Se davvero è come dite, non vi sareste date tanta pena per avvisare la ragazza. VOI VOLEVATE INTENSAMENTE che questo bambino nascesse, dico bene? Deve trattarsi di qualcosa di così grande che non potete rischiare che non avvenga. Siete andate anche CONTRO al libero arbitrio per questo.”

Le parche lo guardarono a bocca aperta e Loki ridacchiò.

“Avete messo in mezzo UNA MORTALE, dandole informazioni non richieste e segretissime., Nessuno dovrebbe mai venire a conoscenza delle sue vite passate o future, voi avete commesso un grande peccato. Chissà cosa ne penserà papà Giove di questa vostra iniziativa, sono pronto a scommettere che lui non ne sa niente., vero?”
Le parche ammutolirono, spaventate.

“ORA PARLATE! ALTRIMENTI ANDIAMO DI FILATO DA GIOVE! ORA!”
 
 
 
*

Quello che accadde dopo, Loki lo comprese a stento. Come avviene con tutto quello che si fa fatica a capire perché tutto quello che è confuso è difficile da ricordare.
Le parche balbettarono qualcosa sui messaggi dell’Universo, su un messaggio che sarebbe arrivato a loro sotto forma di un canto TERRIBILE. Forze del Male che vogliono compiersi, contro forze del bene. L’arrivo di un bambino speciale che potrebbe salvare il mondo o addirittura diversi mondi, figlio di due persone che insieme hanno creato un’energia potentissima derivata da un amore speciale, ma non corrisposto, nato però in un’altra era, in un’altra epoca.
Questo bambino sarebbe nato con queste energie speciali, l’energia speciale che ne è in possesso solo chi è in grado di amare così tanto e tanto a lungo una sola persona, questo bambino avrebbe attraversato i secoli e le ere, per arrivare adesso, qui, in quel luogo.
E Lara e lui, Loki, sarebbero stati i Portatori.

“Mi avete detto molto, ma non tutto..non posso dare un figlio ad una donna di cui non ricordo nulla, sulla base di un AMORE che io non ricordo. Se volete convincermi, dovete darmi di più. Voglio il RICORDO.”
Le parche lo guardarono sgomente.
“Non possiamo darti il ricordo della vostra vita passata. È illegale, è sbagliato, immorale..”

“FATELO.” Disse lui rabbiosamente. “O giuro su tutti i miei fratelli, che questo vostro bambino speciale non vedrà mai LA LUCE del giorno.”


Lily e Severus




Erano tornati nella camera della donna.
Quello che avevano saputo dalle Parche era strabiliante.
Quasi come farsi squarciare l’anima in due.
Ora capiva, Loki, ora capiva anche Lara, il perché non fosse permesso agli umani di conoscere il passato e il futuro.
Tutto cambia, tutto è diverso dopo.
E una mente potrebbe impazzire dopo.
Perché nulla è più la stessa cosa.
Lo stesso Loki guardava quel letto, che aveva le lenzuola bianche ma dentro di lui quel bianco avrebbe potuto essere di un’altra graduazione, quasi un livello superiore.
Come il colore di un giglio.

Oppure conservare in sé tutti i colori del mondo.
E Lara..lei..aveva i capelli rossi come ALLORA ma..quel rosso non esisteva più.
Era passato. Come passa tutto quanto.
Avevano ragione tutti.
Tutto vive e niente muore, ma tutto si trasforma.
La baciò.

Con la disperazione di averlo desiderato fare per tutta la vita ed essere stato respinto per quella manciata di anni.
Gli sembrava così crudele allora, averla amata per sette lunghi anni e poi vedersela strappare via da un ragazzino insulso e arrogante.
Era così superficiale.
Sette anni non sono niente a rimpiangerla tutta la vita ma quello lui non lo poteva ancora sapere.
 
Lara lo baciò.

L’amore…aveva ragione chi diceva che era il mistero più grande dell’universo.
E i sentimenti sono così complessi, volubili, capricciosi.
Lara aveva imparato – e forse lo aveva imparato non solo in questa vita ma forse era una conoscenza che aveva acquisito in tante molteplici vite – che l’amore può finire o cominciare all’improvviso, allo stesso modo di come puoi cambiare idea su una persona, decidere che non la amerai mai e poi all’improvviso farlo.

Le circostanze di vita, le diverse vite e i diversi mondi , i diversi FUTURI e le diverse scelte ti fanno cambiare idea.
Non aveva amato allora LUI, non aveva mai pensato di baciarlo, figurati dargli un figlio.
Forse non era destino, NON ERA LARA allora.
La ragazza di allora non poteva.
Chissà cosa esiste nelle nostre anime che ci fa amare qualcuno e odiare un altro.

Ed era stranissimo pensare a cose che avevamo pensato una volta, a come credevamo di avere ragione, ora se potessimo esserci registrati, ci diremmo: che stupidi, a quante stronzate pensavamo, a quante idiozie credevamo! Non avevamo ragione! Neanche un po'.
 
 
Loki la stava ancora baciando, si erano spogliati rimanendo in intimo, ma all’improvviso si fermò.
“L- Lily..io non..”

“Non chiamarmi così..non sono più quella ragazza..sono Lara, adesso.” Gli disse lei accarezzandogli il viso.
“Io..”
“Non mi vuoi? Capisco, sei un Dio, ora..” disse lei triste.
“No, non è questo..è che io..sono innamorato di un altro uomo.”
“Quell’uomo di cui parlavi prima..è così importante per te al punto da disobbedire perfino alle Parche?”
Loki la guardò solenne.

“Mi sarei ucciso un tempo, piuttosto di respingerti.” E nei suoi occhi trasudava dolore.
Lara fece una risatina ironica, anche se non risentita.
“Non diciamoci bugie..tu mi hai rinnegato…anche solo per un secondo, ma l’hai fatto..non avresti mai rinunciato al Male per me..vuoi forse negarlo?”
Loki scosse la testa.
“Non voglio più pensare al passato.”

“Hai cominciato tu, Sev…
“No! Non chiamarmi così..”
Lara si fermò ammutolita.

“Sai, ho sempre pensato che tu fossi la donna che avrei amato per sempre, soltanto TU..ma non sono riuscito a mantenere quel proposito fino in fondo..un’altra persona mi ha rubato il cuore..una persona a cui ho dato TUTTO.”
Lara lo guardò sconvolta.
“Lui..”e finalmente capì.
“Lui.”

“È lui l’uomo di cui parli?”
“Sì..”
"Ed è con te anche in questa vita?" "Sì..io..dopo la visita alle Parche, l'ho riconosciuto.." “Posso sapere chi..”
“No!! Lasciami almeno questo, te lo chiedo, ti supplico. Non sono pronto a parlarne, non l’ho mai fatto..”
Lara annuì.

“Puoi non dirlo a me, ma tu a lui, glielo devi dire. Sei un Dio, a te crederà.”
“Ma anche lui lo è.”
Lara sgranò gli occhi.
“Non un’altra parola mi caverai da questa bocca.”
“D-d’accordo..ma glielo dirai, vero?”

“Ho passato una vita senza rivelarti mai il mio amore..e ora mi chiedi di non fare lo stesso errore? Non spetta a te decidere il mio destino. L’hai fatto una volta. Non farlo di nuovo.”
“Se…Loki..mi dispiace..”

“Schhh..” disse Loki, asciugandole gli occhi. “Non piangere e dammi quel figlio per cui un tempo avrei fatto follie per averlo da te. Non mentirò, non posso dirti di amarti ora, ma mi ricordo ancora com’era quando lo facevo..ti basterà?”
“Mi è SEMPRE bastato.” Disse Lara e allacciò le mani al suo collo.
 

I baci di Loki sui suoi seni, sulle sue gambe e sulle sue mani, sulla sua bocca, non erano volgari, ma sensuali e carezzevoli, velati di malinconia, tristezza , ma anche amore.
Fu bello e avvolgente.
E Lara non potè fare a meno di pensare che un figlio nato con queste sensazioni, sarà per forza speciale.

Loki nel frattempo, pensava che alla fine il fato era bastardo, ti dava quello che desideravi, solo quando lasciavi andare l’ossessione, solo quando dimostravi di non averne più così disperatamente bisogno.




 






















Note dell'autrice: vi ho sbalordito? Eh? Eh? Ehhhhh??? ahhah xd
allora, avete colto i miei riferimenti a Harry Potter? LOL
non vi dirò se i nomi erano solo uguali o se sono davvero le loro reincarnazioni xd
dico solo che sono divisa a metà, da una parte questo capitolo mi sembra perfetto, dall'altra mi sembra una cazzata
sono confusa xd
cerco di fare un altro capitolo, ora che mi sento che ce la posso fare xd
   
 
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