Saint Seiya, 'Monster' di AryaDream su EFP Fanfiction

“Potrebbe esserci stato un tempo in cui davo tutto me stesso, un tempo non mi importava di nulla”

Ultimamente Rhadamanthys pensava a come Pandora era riuscito a cambiarlo.

Era li davanti a lei, e cercava di sembrare normale.

Si guardò intorno. Doveva essere pieno giorno, anche se non sapeva dire l'ora.

Vide il cielo lattiginoso e chiaro attraverso i rami quasi completamente spogli dalle grandi finestre del castello.

Il bosco attorno, più selvaggio di come lo ricordava, era fitto. Rovi crescevano dove una volta vi era un sentiero.

Accompagnò Pandora a fare una passeggiata. Si fermò davanti ad un tronco e Rhadamanthys, prese a guardare la sua sacerdotessa.

Dopo un po' Pandora cominciò ad avere freddo e Rhadamanthys, senza pensarci l'abbracciò, cercando con il calore del suo corpo di riscaldarla.

Lui non capiva cosa gli stesse succedendo, ma ogni volta che si trovava vicino a Pandora il suo essere il temuto giudice degli inferi svaniva e voleva essere solo Rhadamanthys.

Possibile che Pandora non si era mai accorta dei suoi sentimenti?Possibile che lo vedeva solamente come il giudice degli inferi?

Quando lei si staccò da lui era a suo agio e non né preoccupata né arrabbiata da quel gesto improvviso di Rhadamanthys.

-Non sei mai stato un mostro come ti descrivono.-

Si limitò a dire lei, portando le mani vicine a quelle di lui.

Cosa avrebbe dovuto fare? Era quello il pensiero di Rhadamanthys in quel momento. Lei prese a guardarlo, mentre lui indietreggiò posando la schiena sul tronco dell'albero. Sapeva di dover fare qualcosa, tipo chiederle cosa provasse per lui, ma non sarebbe stato da Rhadamanthys.

Poi, interrompendo i suoi incongruenti pensieri, vide che Pandora, alzò la mano e la porse alla Viverna, aspettando che lui la prenda. Guardò quel gesto con sospetto, anche perché sapeva che quel gesto era intimo e non appena vide la sua espressione impaziente capì che doveva prendere una decisione alla svelta.

Lentamente sfiorò la candida mano della sua sacerdotessa, per poi stringerla con sicurezza.

I due si guardarono negli occhi per un breve momento, gli occhi di Pandora erano bellissima e la vide avvicinarsi sempre di più, fino a quando le loro labbra era vicinissime, fino a quando non si scambiarono un bacio.

Le sue labbra sapevano di buono e quei sentimenti che aveva tentato di nascondere, esplosero e la strinse sempre di più, fino a quando non si staccarono per prendere aria.

-Sono io, sono un mostro, ma grazie per amarmi perché lo fai perfettamente.-

-ci potrebbe essere stato un tempo in cui ti avrei lasciato scivolare via dalla mia vita.-

-Non sono un tipo facile...Non ci avrei nemmeno provato ad amare, ma io penso che tu possa salvare la mia vita.-

[ Parole 451]

Note Autrice:
Quando ho letto il prompt della canzone che Harriet ha inserieto per la challange ho pensato subito a Pandora e Rhadamanthys.
Ho ascoltato la canzone ed era perfetta per Pandora e Rhadamanthys.
L'aesthetic è stato trovato da internet e l'autore: perladellanotte.