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Autore: Valenicolefede    21/11/2019    10 recensioni
Tutte ci siamo sempre immaginate che dopo la dichiarazione nella radura le cose tra i nostri amati protagonisti andassero per il verso giusto. Ma siamo sicure??
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Quel giorno se lo sarebbero ricordati nel tempo avvenire. Quella che doveva essere una giornata felice e piena di gioia si era rivelata ricca di imprevisti: prima con l’attentato a Miki e poi con il rapimento di Kaori da parte del Generale Croiz, intenzionato a vendicarsi di City Hunter.
Una volta che Ryo e Umi avevano risolto la situazione e Miki fu dichiarata fuori pericolo da Doc tutti tornarono a casa sperando di mettere fine a quella tumultuosa giornata.

I due soci, una volta rientrati, avevano consumato un pasto fugace nel silenzio più totale e poi si erano chiusi ognuno nella rispettiva stanza.

Ryo era sul letto che fissava il soffitto e intanto ripensava a quello che era successo: aveva dichiarato i propri sentimenti a l’unica donna che avesse mai amato. Non sapeva nemmeno lui perché si era lasciato andare così a quei sentimenti repressi da troppo tempo ma oramai era fatta.
Poteva tornare indietro come suo solito ma era quello che voleva davvero? Arrivati a questo punto forse non più ma allo stesso tempo sapeva il motivo per cui non si era mai concesso il lusso di dare a loro la meritata felicità: l’incolumità di Kaori. Finché non fossero stati davvero una coppia c’era ancora possibilità di riuscire a proteggerla.

Era sfinito ma i suoi sensi sempre allerta gli suggerirono una presenza in casa. Un’aura tranquilla, poteva essere solo lei. Guardò l’orologio: l’1:30. Cosa ci faceva in piedi a quell’ora di notte?
Decise di alzarsi e di andare a controllare. Quando arrivò giù dalle scale la vide. Era ancora vestita con l’abito del matrimonio ed era appoggiata con la fronte alla grande finestra che dava sul loro quartiere. La luna la illuminava e a Ryo parve bella come una Dea.
Le si avvicinò lentamente rimanendo a un passo dietro di lei.
“Va tutto bene Kaori? Non riesci a dormire?”

Senza voltarsi di un millimetro rimase a guardare di fronte a sé.
" Dimmi la verità Ryo, quello che hai detto nella radura....era tutto vero?” Gli chiese con voce atona.

Ryo rimase spiazzato da quella domanda. Non se lo aspettava e non sapeva cosa risponderle.

Lei lo incalzò: “ Sii sincero, te ne prego”

Questa frase fu quasi una supplica alla quale lo sweeper non si sentì più di mentire. Aveva aperto un po’ del suo cuore quel giorno e sapeva che lei meritava molto di più.

“Si Kao, quello che ho detto e’vero”

A quella conferma Kaori chiuse per un istante gli occhi e un dolce sorriso le apparve sul volto.
"Ma...?”
“Ma cosa?”fece lui in risposta.
"Ryo sono quasi nove anni che ti conosco e so che non è mai del tutto come sembra”.

Calò un attimo il silenzio.
Poi lei cercò di spronarlo:
“ Apriti con me Ryo”

Ryo sospirò e spostandosi di fianco a lei.
"Nella giungla mi hanno insegnato che i sentimenti sono per i deboli, eppure nel corso della mia vita ho perso persone a me molto care. L’ultima tra tutti e’stato il mio migliore amico, tuo fratello Maki. La sua morte e’stata la più dura da sopportare.

Kaori lo ascoltava attentamente volgendo sempre lo sguardo fuori dalla finestra.

"Per tutti questi anni ho onorato la promessa di prendermi cura di te, ma pian piano che i miei sentimenti crescevano sentivo anche nascere la paura di perderti. Ho cercato molte volte di allontanarti da questo mondo di violenza e morte ma alla fine ero io il primo a non riuscire a lasciarti andare, e ti ho tenuta egoisticamente al mio fianco. Non basta averti aperto il mio cuore, la realtà e’ che non voglio vedere morire anche te. Questo non lo sopporterei. Finché tra i miei nemici ci sarà anche solo il dubbio che tu sia solo la mia socia so che sarai più al sicuro. Lo capisci?”.

Kaori, che fino a quel momento non si era mai mossa, si girò leggermente verso di lui.
“Sì Ryo, comprendo il tuo timore. E’ lo stesso che provavo io ogni santo giorno per mio fratello e che provo per te da quando viviamo e lavoriamo assieme. In tutti questi anni mi hanno rapita e ho rischiato la vita tantissime volte. Ma ho sempre avuto la certezza che mi avresti salvata. E così e’ stato. Ma se per te la paura di perdermi supera quella di potermi amare liberamente allora sappi che lo capisco.”

Ryo era confuso. Si sarebbe aspettato pianti e urla, invece Kaori stava mostrando una grande serenità. Avrebbe voluto stringerla a sé e dimostrarle quanto l’amava ma non poteva. Non poteva esserci un vero lieto fine per loro, e Kaori sembrava averlo capito e accettato.

A spezzare quel momento di silenzio fu la rossa, che emettendo uno sbadiglio decise che era ora di andare a riposare. Dopo avergli dato un bacio sulla guancia si diresse in camera sua.
Ryo rimase ancora un po’ ad ammirare le luci notturne del quartiere poi decise che era ora anche per lui di dormire.

Il mattino dopo si svegliò con una strana sensazione. Come se mancasse qualcosa. Si rese conto che Kaori non l’aveva svegliato come al solito a suon di urla e martellate. Beh, pensò che non era poi una brutta cosa. Avvertiva che non era in casa. Probabilmente era andata alla lavagna come tutte le mattine.
Si alzò per andare a mettere qualcosa sotto i denti ma quando scese in salotto la tavola era vuota. Solo un biglietto faceva capolino sul tavolo.

Lo prese lentamente intuendo già che non portava buone notizie.
Iniziò a leggere:
"Mio caro Ryo,
in tutti questi anni non ho mai capito quanto fosse difficile per te avermi accanto. Mi hai sempre fatto credere che non ti importasse nulla di me e che mi tenessi per la promessa fatta a mio fratello. Sapere che invece sotto quella maschera ricambiavi i miei sentimenti mi ha riempito il cuore di gioia. Ma non ho più le forze per continuare a sperare che magari un giorno possa esserci un Noi, perché tu non lo permetterai mai e io non sono più in grado di vivere nascondendo quello che provo. Ti prego non mi cercare e non telefonare a mia sorella.
Ti amo
Kaori”
.

Lasciò la presa sulla lettera come se scottasse.
 
Se ne era andata....

Questa volta aveva deciso lei per entrambi. Non riusciva a crederci.
Il vuoto aveva avvolto quella che era oramai da tempo la loro casa, e anche il suo animo.

Si avvicinò alla finestra come la notte prima. Appoggiò la fronte al vetro e lasciò che una lacrima scendesse dal suo viso.

“Sii felice amore mio.....almeno tu”.



Piccola shottina che mi è nata così, giusto per farvi soffrire un po'! 😬
Ma sarà poi solo una shot? 
Per ora si, poi chissà....

A presto! 
Un bacio a tutte
Vale 
   
 
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