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Autore: slayerkitty    22/11/2019    0 recensioni
"Kurt cliccò sul file per aprirlo.
Vedere di nuovo Blaine fu come un pugno nello stomaco, soprattutto dopo le forti emozioni degli ultimi giorni.
Cercò di nasconderlo mentre guardava Blaine lanciare la cartella nei corridoi della scuola.
Si fece una nota mentale di rimproverare Blaine per quello dopo… era una borsa da 300 dollari.
Blaine e Brittany stavano guidando le Nuove Direzioni in “Shout” ed era pazzesco....."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adam Crawford, Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Kurt ed Adam stavano rientrando nell'appartamento di Bushwick quando il cellulare di Kurt squillò.

Kurt rispose senza nemmeno guardare chi fosse, lasciando che Adam entrasse in casa con lui.

Con la voce di Blaine all’orecchio, vide Rachel e Santana sul divano.

Rachel sembrava sconvolta ma Kurt non poteva soffermarsi su questo perché Adam era li proprio di fronte a lui e Blaine era al telefono , e… oh… questo era davvero imbarazzante.

“Kurt?” disse di nuovo Blaine.

Kurt si schiarì la gola, “ Blaine, ciao” rispose, sentendo gli occhi di Adam su di lui, “ che si dice?”

“Volevo solo assicurarmi che stavate bene…. Il tg ha detto che avete avuto tantissima neve” gli disse Blaine.
Kurt non poté fare a meno di sorridere leggermente.

“Stiamo bene” disse, “ siamo stati accampati in casa per 3 giorni a guardare film.

Abbiamo ripreso oggi le lezioni alla Nyada “

Oh… che film?” volle sapere Blaine.

Kurt  era combattuto sul rispondere mentre si toglieva la sciarpa e le scarpe.

“Principalmente … Moulin Rouge”.

Blaine rimase in silenzio per un secondo e Kurt sapeva perfettamente cosa stesse provando Blaine.

Beh, abbiamo fatto alcune canzoni tratte da film al Glee questa settimana” disse alla fine Blaine

“ Davvero?” rispose Kurt, cercando di sembrare allegro, “ sembra divertente” scrollò quasi le spalle impotente verso Adam.

Kurt sapeva di dover attaccare… aveva compagnia, ma non riusciva a farlo.

In realtà , questa è un altro dei motivi per cui ho chiamato” continuò Blaine, “ ti ho mandato qualcosa e speravo che tu a Rachel poteste darci un’occhiata e farmi sapere cosa ne pensate

“Adesso?”

Si” disse Blaine dopo un momento, “ a meno che ora non sia un brutto…”

“No… è solo…. Adam è qui” mormorò Kurt, sentendosi come un opera museale con 3 paia di occhi spalancati che lo fissavano.

Oh” disse a bassa voce Blaine, “ non devi Kurt, solo… dovrei lasciarti andare

“No” disse velocemente Kurt.

Non riusciva a sopportare  il dolore nella voce di Blaine ed odiava questa cosa perché era Blaine che aveva combinato questo casino ma Kurt ancora non riusciva a sopportare di vederlo soffrire.

“Lo guarderemo… aspetta”

Coprì il microfono del cellulare e guardò Rachel , “ Blaine mi ha mandato qualcosa che vorrebbe vedessimo… ti va?”

Rachel prese un profondo respiro ed annuì.

“Certamente”

“Stai bene? Brody non è davvero uno spacciatore, giusto?” chiese Kurt.

Il sorriso di Rachel vacillò per un secondo, ma scosse la testa.

Kurt si ripromise che ne avrebbe parlato con lei più tardi.

“Blaine?” disse Kurt al telefono.

Si” rispose Blaine.

Blaine sembrava piuttosto mogio e Kurt sospirò, “ Te l’ho mandato via email”

Kurt prese il suo portatile e si sistemò sul divano accanto a Rachel.

Adam non aveva detto nulla, ma si sporse leggermente dietro di loro, guardando il portatile da sopra la spalla di Kurt.

Kurt sapeva che probabilmente voleva vedere com’era fatto Blaine, per vedere esattamente con chi doveva competere, “ ti metto in vivavoce”

Okay”, concordò Blaine.

Kurt  premette il pulsante sul telefono e poi lo poggiò.

“Ci sei?”

Si” disse Blaine.

Kurt cercò di vedere quale fosse la reazione di Adam alla voce di Blaine con la coda dell’occhio, ma fu difficile farlo mentre apriva la sua email.

“Ciao Blaine” lo salutò Rachel, con forzata allegria.

Ciao Rachel” le disse Blaine.

“Ed io che sono, da buttar via?” chiese Santana.

Certo che no” rispose Blaine, “ Ciao Santana.”

“Così va meglio” brontolò Santana, “ non è che hai mandato qualcosa di sconcio al dinamico duo, vero?”

“Santana!” scattò Kurt, fissandola.

Aveva paura di guardare Adam e vedere la sua reazione a queste parole.

“Cosa? Sono solo curiosa… ha pomiciato con entrambi… che ne so cosa voi tre fate nel vostro tempo libero” si guardò le unghie, ignara dell’occhiataccia di Kurt.

L’omicidio è un crimine, Kurt” disse Blaine, apparentemente dal nulla.

“Non…” balbettò Kurt

“Ci stavi pensando”

Kurt lo odiava, ma Blaine aveva ragione.

Trovò l’email e l’aprì.

Nella casella dell’oggetto c’era scritto “ pensavo che dovessi vedere questo”, il nome del file allegato attirò la sua attenzione.

Le Nuove Direzioni sono come delle rockstar.

Kurt ridacchiò.

“Blaine cos’hai combinato?”

“Cosa?” chiese Rachel.

Oh sai” rispose Blaine ridendo, “ “performance improvvisate, “ abbiamo bloccato la scuola per un pò… il solito”

Kurt ridacchiò di nuovo, non poté farne a meno.

Stava ricordando quel momento, il giorno che aveva incontrato Blaine e “I Warblers sono come delle rockstar” ed era passato molto tempo da allora.

“Cosa c’è di divertente?” disse Santana fissandoli, odiando chiaramente l’essere stata lasciata fuori da questa “storia”.

“Il giorno che ci siamo incontrati, Blaine mi disse che i Warblers erano come delle rockstar e la loro performance bloccò la scuola per un pò” spiegò Kurt.

“Sembra che non lo siano più solo i Warblers.”

“Ti piace il gioco pesante, Anderson” rispose Santana.

Solo… guardatelo” disse loro Blaine, e Kurt poté facilmente immaginarsi il suo ruotare gli occhi in quel momento.

Kurt cliccò sul file per aprirlo.

Vedere di nuovo Blaine fu come un pugno nello stomaco, soprattutto dopo le forti emozioni degli ultimi giorni.

Cercò di nasconderlo mentre guardava Blaine lanciare la cartella nei corridoi della scuola.

Si fece una nota mentale di rimproverare Blaine per quello dopo… era una borsa da 300 dollari.

Blaine e Brittany stavano guidando le Nuove Direzioni in “Shout” ed era pazzesco.

Kurt non riusciva a credere ai propri occhi mentre la canzone portava tutti in giro per la scuola, perfino in libreria.

Sembrava come se tutto il corpo studentesco si unisse loro man mano che cantavano, finendo poi la performance nella mensa, completa anche di ballo sopra ai tavoli.

Kurt cercò di minimizzare la sua reazione  ma era davvero una grande performance ed è anche piuttosto sorprendente che siano riusciti a coinvolgere tutta l’intera scuola.

“E nessuno ha lanciato pezzi di cibo” disse Santana alla fine della canzone, “ è un miglioramento”

Adam non disse nulla e Kurt non era sicuro di cosa stesse pensando, ma non aveva tempo per capirlo visto che Blaine stava parlando.

Allora” disse, “ Stavo pensando che questa potrebbe essere una  buona scelta per la mia audizione per la Nyada”

“Farai l’audizione per la Nyada?” fu Adam il primo a rispondere  e Kurt si voltò a guardarlo.

Si” mormorò a bassa voce Blaine, dopo una lunga pausa.

Kurt non aveva idea di cosa fare.

Non era mai stato in una situazione simile.

“Hai ricevuto la lettera?” continuò Kurt , “ perché non me lo hai detto?”

Non ancora” disse Blaine, “ ma dovrebbe arrivare presto; volevo iniziare a lavorare su qualcosa.

Dopo le vostre difficoltà…” si interruppe.

Kurt non poté fare a meno di pensare a quello stesso periodo dell’anno scorso, quanto si fosse preparato per la sua audizione e a quanto fosse andata male.

“Qualsiasi cosa tu faccia, non bloccarti” gli disse Santana.

Me lo ricorderò” rispose Blaine, “ quindi…”

“Beh… cioè… è un’ottima performance, Blaine” disse Rachel, “ e penso che potresti fare molto con questa canzone, e funziona alla grande con la tua voce”

Kurt? " chiese Blaine.

“Carmen mi disse che non ero , inizialmente, entrato perché la mia audizione fu tutta spettacolo e niente anima” rispose Kurt, “ con una canzone come “Shout”, penso che potresti incappare nello stesso problema.”

“Okay” concordò Blaine, “ la toglierò dalla lista. Grazie”  si fermò, “ mi spiace avervi interrotti… vi lascio andare”

“Okay” disse Kurt a bassa voce, “ ci sentiamo presto”

“Saluta tutti da parte nostra” esclamò Rachel.

Blaine promise che lo avrebbe fatto e si salutarono.

Il silenzio riempì l’appartamento e Kurt non aveva idea di come spezzarlo.

“Beh… è stato imbarazzante” disse Santana, “ vado a vedere se Ken lo spacciatore ha finito di farsi la doccia”

“Santana!”  sibillò Rachel, alzandosi per seguirla.

“Mi dispiace per tutto questo” chiese scusa Kurt, “ Vuoi vedere quel film?”

Per un momento ci fu solo silenzio e Kurt si chiese se Adam stesse avendo difficoltà a trovare qualcosa da dire.

Adam, alla fine, semplicemente annuì e gli allungò il dvd.

Kurt sorrise.
 
 

Esattamente quasi una settimana dopo, Blaine chiamò di nuovo.

Si erano messaggiati di tanto in tanto , cose amichevoli, la maggior parte erano legate al Glee.

Kurt era stato impegnato con le lezioni ed anche Blaine ebbe da fare e fu difficile riuscire a telefonarsi.

Kurt correva di qua e di la, Blaine in vivavoce così da avere le mani libere.

“Merda” mormorò.

Cosa?” chiese Blaine , interrompendo la sua storia su Sue e le Cheerios prima ancora di iniziare  per davvero.

“Non riesco a trovare la sciarpa che volevo indossare ed Adam sarà qui a momenti” rispose Kurt senza pensare.

" Quindi ... lo stai ancora vedendo ", disse Blaine.

“Si” rispose Kurt, la voce sommessa.

Sapeva che avrebbe dovuto provare a spiegarsi con Blaine ma non era sicuro di poterlo fare senza ferirlo.

Odiava il fatto che fosse così difficile.

“Andiamo al cinema”

Dovrei lasciarti andare?”  chiese Blaine dopo un momento.

“No… continua a parlare” lo incoraggiò Kurt, “ questa è la prima volta che parliamo da una settimana”

“Okay” Blaine continuò il suo racconto su Sue e le Cheerios.

Kurt entrò nell’altra stanza mentre Blaine parlava, concentrato sulle parole di Blaine mentre cercava la sua sciarpa.

E potresti pensare che si sia fermata al gel e al furto d’identità, ma no…” Blaine quasi sputò queste parole e Kurt poté sentir la rabbia nella sua voce, “ ha dovuto noleggiare un aereo per far volare un cartello sopra la scuola”

“Un cartello?” ripeté Kurt, avvistando la sua sciarpa sul pavimento, proprio sotto il divano.

Si inginocchiò per prenderla mentre Blaine finiva di raccontare.

Si” disse Blaine, “e c’era scritto “ Blaine sta sotto” , cosa non vera, non del tutto”.

Kurt non riusciva a credere all’improvvisa piega che aveva preso la loro conversazione,  ma prima che potesse dire qualcosa, Santana parlo dietro di lui.

“Bene” disse.

Kurt batté la testa contro il divano, sorpreso

“Ahia!” mormorò , voltandosi.

Rachel e Santana erano chiaramente appena arrivate a casa ed avevano  fatto entrare Adam con loro.

“Mi sono sempre chiesta chi fosse lanciatore e chi il ricevitore” continuò Santana, chiaramente divertita dall’imbarazzo di Kurt.

“Oh  mio dio” riuscì a dire Kurt.

Fece un cenno col dito ad Adam e mormorando “un minuto” prima di sparire nella sua stanza per finire di prepararsi.

“Allora, e tu cosa hai fatto?” chiese a Blaine.

Blaine si schiarì la gola.

Beh… abbiamo fatto una sfida

“Ti prego … dimmi che hai vinto”

Controlla i tuoi messaggi” disse Blaine.

Kurt scorse tra i messaggi e controllò e , come previsto, c’era una foto di Blaine.

Con indosso l’uniforme dei Cheerios.

La sua reazione alla foto non fu quella che avrebbe voluto.

L’uniforma faceva cose straordinarie al corpo di Blaine e lui non dovrebbe esserne colpito ma lo era, lo era per davvero.

“Oh Blaine” disse alla fine, quando riuscì a parlare,” mi dispiace”

Va bene” rispose Blaine, sembrando allegro, “ io e Sam abbiamo un piano per distruggerla

“Stai scherzando” Kurt non credeva alle proprie orecchie.

Ha terrorizzato il suo ultimo gruppo di studenti, se posso dire la mia” Blaine sembrava determinato, ma Kurt sapeva che Sue Sylvester non è qualcuno con cui scherzare.

Kurt tornò in salotto e vide Adam seduto sul divano.

Sapeva che doveva chiudere la telefonata,

Non mi importa quale sia il prezzo” Blaine continuò la sua sfuriata, “ anche se dovessi indossare un perizoma

Rachel sputò il sorso di caffè che aveva appena preso e Santana era piegata in due dalle risate.

E Kurt  si schiaffeggiò la fronte.

“Sei in vivavoce , lo sai?”

Non mi importa… sono troppo incazzato” gli disse Blaine.

“Beh Adam è qui … quindi devo andare”

Okay” concordò Blaine dopo un momento, “ ci sentiamo presto

“Certo ”

Kurt attaccò cercando di fingere che il suo volto non fosse rosso come gli sembrava.

“Pronto per andare?” chiese ad Adam.

“Dopo di te” rispose Adam, e Kurt fu sollevato dal fatto che non avesse fatto commenti.

 
 

Kurt cercò di evitare che le visite di Adam e le telefonate di Blaine coincidessero.

Non fu un’impresa facile, ma almeno non ci furono più momenti strani ed imbarazzanti.

Non era sicuro di cosa fosse questa cosa con Adam… a Kurt piaceva ovviamente e trovava Adam attraente… ma sapeva che una parte di lui era ancora legata a Blaine, e quella parte era piuttosto “rumorosa”.

Tuttavia, Kurt era testardo.

Non riusciva a lasciare Adam quando gli piaceva davvero tanto .

In quel momento , lui ed Adam erano rannicchiati sul divano, facendo una maratona di Downtown Abby, citando le battute dei personaggi.

Era divertente ed era una cosa che lui non aveva mai fatto con Blaine.

“Hai fame?” chiese Adam, mettendo in pausa il lettore dvd.

“Ho una certa fame” rispose Kurt, “ sfortunatamente, questa settimana tocca a Santana fare la spesa ed in realtà non abbiamo molto in questo momento.”

“E se io facessi una corsa a prendere qualcosa?” si offrì Adam, “ prenderò tutte le tue cose preferite”

“Ottima idea” concordò Kurt.

Adam sorrise e dopo essersi infilato la giacca uscì .

Kurt inclinò la testa all’indietro e sospirò.

“Questa cosa degli appuntamenti è da pazzi” borbottò.

Il suo portatile trillò, segnalando l’arrivo di una nuova email; così lo prese e se lo poggiò in grembo, ed aprì la posta.

L’indirizzo email di Tina lo fissava di rimando e nella riga dell’oggetto c’era scritto, “ Pensavo dovessi vedere questo…” e a Kurt sembrò un improvviso dejà vu.

Cliccò sull’email per aprirla e lesse velocemente.

“Kurt,

pensavo che dovessi vederlo.

Non sa che l’ho registrato né che te lo sto inviando.

Solo… ho pensato che dovessi sapere come si sente.

Con affetto,

Tina”

C’era un file allegato dal titolo “AAO”*.

Kurt non era sicuro di volerlo aprire o meno… era chiaramente qualcosa che aveva a che fare con Blaine, ma se Blaine non sapeva di essere stato ripreso, Kurt si sentiva tipo strano a guardarlo.

Ed in più Adam poteva tornare in qualsiasi momento e poi dove potrebbe essere?

Si morse il labbro e poi chiuse il portatile.

Prese la bottiglie d’acqua vuote e le gettò nel cestino.

Piegò la coperta che stavano usando sul divano e poi si sedette di nuovo.

Il suo portatile era li accanto,  sbeffeggiandolo.

“Oh… va bene”  sbottò ad alta voce, prendendo il portatile, aprendolo e cliccando sul file.

L’immagine era scura e leggermente sgranata, a causa della poca luce, ma Kurt poteva dire che Blaine era al piano e cantava.

E poi Kurt riconobbe la canzone.

Conosceva  le parole… l’aveva sempre considerata una sdolcinata ballata pop degli anni 80, ma sentirla cantare da Blaine fu come un coltello piantato in petto.

Blaine lo stava ancora aspettando.

Blaine lo amava.

Blaine sapeva che Kurt non sarebbe mai tornato e non poteva…

Non si era reso conto di aver cominciato a piangere, la canzone suonava ancora, fin quando non si trovò Adam davanti.

“Stai bene?” chiese Adam.

Kurt sbatté gli occhi pieni di lacrime.

“Mi dispiace, non ti ho sentito tornare” rispose Kurt, “ io…”

La canzone anche suonava, il suono della voce rotta dall’emozione di Blaine raggiunse le sue orecchie.

Era terribile.

Stava facendo del male a Blaine e non sapeva come fermarlo.

Allo stesso tempo, Blaine lo aveva ferito così tanto e lui non sapeva come aggiustare le cose.

 Adam lo strinse tra le braccia forti.

Kurt sapeva di dover allontanare Adam, che quello che gli stava facendo non fosse giusto…. dopotutto Adam lo stava consolando a causa del suo ex ragazzo… ma non poteva.

“Te lo ha mandato lui?” chiese dolcemente Adam, quando Kurt si calmò un pò.

Kurt scosse la testa.

“Tina… una nostra amica” sussurrò Kurt, “ Blaine non sa nemmeno che lei lo ha registrato”

“Ti ama” disse Adam

“E allora come ha potuto ferirmi così tanto?”

“Glielo hai chiesto?” volle sapere Adam, “ cosa ti ha detto?”

“Solo che si sentiva solo e che era stato con un altro” Kurt riuscì a malapena a dire queste parole, “ mi disse che aveva bisogno di me e che io non ero li, ma è stato lui a dirmi di andare!”

La sua rabbia sorprese Kurt che tirò su col naso e si allontanò da Adam.

“Mi dispiace” gli disse Kurt, “ non hai firmato per questo”

“Ne vale la pena” rispose Adam.

Kurt lo fissò.

“Qualche settimana fa hai detto che volevi dimenticarlo”

“Lo voglio” sussurrò Kurt.

Lo voleva più di qualsiasi cosa perché amare Blaine faceva davvero male

Il fatto era che Kurt non sapeva come non amarlo.

“Allora penso che tu debba chiedergli cosa è successo davvero” gli suggerì Adam, “ hai bisogno di sentire cosa ha da dirti”

“E poi?”

Adam sembrò un pò triste per un secondo.

“Poi decidi se puoi davvero perdonarlo e tornare con lui o se stai meglio senza di lui”

Kurt abbassò lo sguardo quando Adam gli strinse la mano.

“In entrambi i casi, io ci sarò”

“Sei troppo buono con me “ mormorò Kurt.

Vorrebbe amarlo quanto merita.

La canzone finì ma Kurt stava ancora piangendo e non era certo di riuscire a smettere.

Aveva pianto quando Blaine glielo aveva detto la prima volta, ma dopo si era sempre rifiutato di piangere per Blaine.

Poi sentì delle voci.

C’era altro nella registrazione e Blaine non era più da solo.

Lui ed Adam si voltarono a guardare lo schermo del portatile.

Blaine, amico” disse Sam, entrò nell’inquadratura e si sedette accanto a Blaine sulla panca del pianoforte.

Devi lasciarlo andare

Sam…” Blaine si fermò, tirando su col naso.

Non ti fa bene” disse Sam, “ ti stai torturando

Lo amo”

“Lo so che lo ami “ disse Sam con voce dolce, “ ma Kurt è andato avanti… non sei stanco di punirti?”

Ti ricordi l’anno scorso quando abbiamo fatto la settimana su Whitney?” chiese Blaine, improvvisamente.

Certo “ rispose Sam, “ ti sei alzato davanti a tutti ed hai cantato una canzone su Kurt che ti aveva tra...”  incespicò sulla parola, “ ti aveva tradito”

Kurt arrossì alle parole di Sam e sapeva che Adam lo stava fissando.

Mi ero allontanato da lui” mormorò Blaine, “ ero preoccupato per quello che sarebbe successo quando se ne sarebbe andato ed era solo e ferito, così si rivolse a qualcun altro per stare meglio

Blaine…

Solo… so che quello che ho fatto è peggio, okay?” borbottò, “ ma l’ho perdonato per quello.

Vorrei solo che trovasse nel suo cuore la forza di perdonare me”

Kurt sciolse l’abbraccio con Adam e si sedette sul divano.

Le situazioni tra lui e Blaine erano stranamente molto simili, e si chiese perché non ci aveva fatto caso prima di adesso.

Solo… pensaci, okay?” chiese Sam, “ anche tu meriti di essere felice

Blaine annuì poi lo schermo si girò per mostrare il volto di Tina.

Anche lei stava piangendo.

“Perdonalo o lascialo andare, Kurt” sussurrò triste Tina, “non può più farlo e sono sicura che nemmeno tu puoi”

Il fatto era che Kurt non sapeva come fare nessuna delle due cose.
 


 
Dopo quella sera, le cose tra lui ed Adam furono imbarazzanti.

Si stavano ancora frequentando, per quel che ne sapeva Kurt; non c’era stata nessuna discussione sullo stato della loro relazione.

In realtà era terrorizzato all’idea perché sentiva che presto sarebbe successo.

Kurt sapeva di dover lasciare Adam, perché è incasinato.

Kurt era un completo e totale disastro e non era giusto far credere ad Adam che potrebbe esserci altro se questo altro non c’era.

Per ora viveva nella negazione, godendosi il tempo con Adam.

In quel momento era seduto accanto ad Adam sul divano del salotto del loro loft.

Era giovedì pomeriggio e normalmente lui ed Adam sarebbero stati soli, ma oggi non lo erano.

Santana non lavorava e Rachel era uscita prima dalle lezioni così loro quattro  avevano messo su un film per passare il tempo.

Rachel era raggomitolata in un afgano sulla poltrona e Santana era sdraiata  sul divano  accanto a lui e ad Adam, i piedi sul grembo di Kurt.

Kurt le stava mettendo , scrupolosamente, dello smalto sulle unghie dei piedi , qualcosa che aveva imparato a fare bene nel corso degli anni, grazie ai suoi pigiama party con le ragazze.

Fin quando  Kurt ignorava l’elefante nella stanza, la giornata non era stata male.

Un telefono squillò, rompendo il silenzio.

Era quello di Kurt  e Santana abbassò i piedi con un sospiro, togliendo lo smalto dalle sue mani per permettergli di rispondere.

Continuò lei a mettersi lo smalto mentre Kurt controllava chi lo stava chiamando.

“Papà, ciao” disse Kurt al telefono.

Ciao figliolo”  la voce profonda di suo padre giunse alle sue orecchie e Kurt sorrise.

Gli mancava suo padre.

“Cosa succede?” chiese Kurt.

Burt si schiarì la gola e questo fu il primo segnale per Kurt che quella non sarebbe stata una telefonata felice.

Sei seduto?”

“No…” disse Kurt,  abbassando piano la voce, “Dovrei esserlo?”

Forse si” rispose Burt.

Kurt si lasciò cadere sul divano, sentendo il sangue defluire dal suo viso.

“Cosa? Stai male? È il cancro?”  esplose Kurt, “ Ti prego , papà…”  disse quasi soffocandosi, lacrime cominciarono a formarsi negli occhi.

Rachel si alzò e si sedette accanto a lui mentre Adam metteva in pausa il film.

No” rispose Burt, e Kurt lasciò andare un sospiro che non sapeva di star trattenendo, “  non si tratta di me, figliolo… e nemmeno di Finn o Carole, prima che me lo chiedi”.

Kurt trattenne il respiro, perché se non si trattava di nessuno di loro, allora poteva solo essere…

“Blaine…” disse in un sospiro, “ Papà cosa?”

Doveva essere qualcosa di brutto se lo stava chiamando suo padre.

Perché se suo padre lo stava chiamando significava solo che Blaine non poteva chiamare personalmente.

Sei a casa?” chiese Burt.

“Si”  riuscì a dire Kurt.

Suo padre gli disse di accendere la Tv e di mettere sulla CNN.

Kurt lo fece ciecamente e quando la CNN apparve sullo schermo, un gemito angosciato lasciò le sue labbra seguito da quello di Rachel e di Santana.

La tagliana, nella parte inferiore dello schermo, diceva: spari al McKinley High?

“Finn?”  Kurt disse il nome del fratello senza fiato, anche se Burt gli aveva detto che Finn stava bene.

Non è là” disse Burt, “ mi ha chiamato dall’officina questa mattina quando ha sentito la notizia”

“Blaine?” chiese con un filo di voce.

Non lo so” gli disse Burt, e Kurt non riusciva a respirare.

Sentì male al petto, una forte pressione, come se qualcuno lo stesse stringendo troppo forte.

Santana gli prese il telefono e mise il vivavoce.

“Non ci sono molte informazione per ora” continuò Burt, “ almeno uno sparo è stato confermato e la scuola…la scuola è completamente isolata, non si può entrare né uscire, mentre cercano chi ha sparato”

Lacrime cominciarono a scorrergli sul viso e Kurt stava tremando.

Non riusciva a parlare.

Formulare parole era un concetto troppo difficile per lui in quel momento.

“Ci sono feriti?” fu Adam a chiedere , e se Burt fosse rimasto sorpreso dalla voce poco familiare, non disse nulla.

Ancora non ci è stato comunicato nulla, ma ci vorrà un pò prima di poter ottenere un rapporto dettagliato su quello che sta succedendo” disse Burt, “ i cellulari non funzionano e nessuno in segreteria risponde alle chiamate”

“Forse Blaine non è andato a scuola oggi” borbottò Kurt, la mente corse verso questa possibilità.

Era preoccupato anche per gli altri suoi amici, ma Blaine…

Ho chiamato casa sua, figliolo” rispose Burt con voce dolce, “ sua madre mi ha detto che è andato a scuola oggi… anche lei sta impazzendo”

“Ora le importa” sbottò Kurt, asciugandosi le lacrime.

Ho pensato che era meglio se lo sapevi da me” concluse Burt, “ sto andando a vedere se mi danno qualche risposta”

“Te lo daranno?” chiese Kurt.

Sono un membro del congresso” rispose Burt , “ me le farò dare”

Burt sospirò, “ ti chiamo quando ho novità, okay?”

“Okay”  riuscì a dire Kurt,  “ ti voglio bene”

“Ti voglio bene anche io, figliolo”

Alzarono il volume della tv, ascoltando il presentatore parlare del McKinley.

Una persona parlò perfino del bullismo a scuola e Kurt si chiese se la sua denuncia su Karofsky era stata inclusa.

Era strano, stava guardando la tv con uno strano distacco.

Santana e Rachel stavano entrambi piangendo, ed ora erano rannicchiate accanto a lui e ad Adam sul divano.

Stavano stretti, ma nessuno si stava lamentando.

Kurt sapeva che Santana era preoccupata per Brittany, e tutti e tre erano preoccupati per i loro amici.

E se fosse successo qualcosa a Sam o a Tina, o ad Artie?

Non ce la faceva più e prese il cellulare, premendo il nome di Blaine dalla sua lista di contatti.

Kurt sapeva che suo padre aveva detto che le linee non funzionavano, ma doveva provare.

Non sapere lo stava facendo impazzire.

Il cellulare non squillava nemmeno.

C’era la voce computerizzata che diceva che l’utente non era raggiungibile.

Compose di nuovo il numero, ancora ed ancora ed ancora.

Doveva funzionare.

Vide Santana prendere il suo cellulare per provare anche lei, probabilmente cercava di rintracciare Brittany.

La sua frustrazione aumentò quando rispondeva continuamente la voce registrata.

Non si rese conto di star piangendo fin quando Adam non cercò di prendergli il telefono di mano.

Kurt strattonò il braccio.

“Kurt, chiamare non serve a nulla” cercò di farlo ragionare Adam, “ le linee sono intasate.”

“Devo provare” rispose Kurt.

Non poteva semplicemente stare li seduto senza fare nulla.

Doveva fare qualcosa.

Doveva parlare con Blaine e dirgli… dirgli che anche a lui dispiace e che lo perdona.

Kurt deve dire a Blaine che lo ama perché solo il pensare che Blaine possa morire senza saperlo è più di quanto Kurt possa sopportare.

Cantilenava sotto voce, implorando che la chiamata venga inoltrata, che il telefono squilli, per un qualche tipo di connessione tra il suo telefono e quello di Blaine.

Kurt era una persona d’azione… non poteva semplicemente star lì seduto senza far nulla eppure quella chiamata era tutto quello che poteva fare, perché era a miglia di distanza.

Erano tutti tesi in quell’appartamento.

La Tv era accesa in sottofondo e Kurt perse la cognizione del tempo.

Era focalizzato solo su una cosa; premere il tasto “chiamata” e “fine chiamata” sul cellulare

Suppose che anche Santana stesse facendo lo stesso.

Rachel si era trasformata in mamma chioccia per entrambi, facendo del tea che Kurt non riusciva a bere.

Adam era un supporto calmo e razionale… sottolineò il fatto che il tg non aveva segnalato vittime o feriti e che l’uomo armato aveva, probabilmente, già lasciato la scuola e che Blaine ed i loro amici stessero bene.

Ma non importava, perché Kurt non poteva fermarsi.

Aveva bisogno di sentire la voce di Blaine, di sapere che stava bene.

E poi successe.

Kurt compose il numero, il telefono di Blaine squillò e Blaine rispose.

Kurt” disse Blaine con un sospiro, “ hai sentito

“Stai bene” singhiozzò Kurt, una sensazione di sollievo gli scorse nelle vene.

Fu quasi una sensazione inebriante.

Sto bene” disse Blaine, “ stiamo tutti bene… solo bloccati nell’aula canto

“Bloccati?”

“Ci siamo chiusi dentro” rispose Blaine, “ i telefoni non hanno funzionato per circa un’ora… hanno ricominciato a funzionare solo adesso”

Santana si chinò e chiese:

“Come sta Brittany?”

Sta bene” rispose Blaine, in vivavoce ora, “ un po’ preoccupata per lo sparo che abbiamo sentito simile al suono di un asteroide che si schianta sulla Terra e l’inizio dell’Apocalisse, ma per il resto bene”

Santana ridacchiò mentre Blaine continuava a parlare.

Sam è con lei… la terrà al sicuro, Santana!”

Santana annuì e poi lasciò che Rachel la prendesse per mano per condurla nell’altra stanza.

Adam era ancora seduto sul divano, mentre lo fissava, ma Kurt non poteva pensarci adesso, non quando aveva Blaine al telefono.

“Sono felice che tu stia bene, “ gli disse Kurt, “ mio padre ha chiamato e me lo ha detto ed io…”

Lo so…” disse Blaine con dolcezza, “ abbiamo parlato molto di rimpianti oggi… quindi so come ti senti”

Adam prese il suo cappotto e si alzò, sorridendo dolcemente a Kurt e baciandogli la fronte prima di andarsene.

Kurt gli sorrise e poi riportò la sua attenzione a Blaine, “ penso che abbiamo bisogno di quella chiacchierata che sembra continuiamo a rimandare”

Si”  concordò Blaine, sospirando.

“Cosa fai per le vacanze di primavera?” chiese.

Blaine semplicemente ridacchiò.
 
 

Per Kurt non ci volle molto a capire una cosa… quello che stava facendo ad Adam non era giusto.

Amava Blaine ed era irrilevante il fatto di poter o meno stare con Blaine.

Assecondare Adam  lo avrebbe solo ferito col tempo e Kurt si sentiva in colpa, perché questo è quello che stava facendo.

Così, il pomeriggio del giorno dopo, quando Adam lo trovò in aula di danza fu con voce dolce ed una tristezza nel cuore che gli disse che era finita.

“Lo immaginavo” mormorò Adam, “ è un ragazzo fortunato”.

“Non so se io e Blaine torneremo a quello che eravamo un tempo, “ rispose Kurt, “ so solo che stare con te mentre sono innamorato di lui non è giusto nei tuoi confronti”.

Adam annuì.

“Amici?”

“Certo” concordò Kurt.

Sorrise e poi quasi saltò quando sentì il cellulare squillare nella sua tasca.

Lo tirò fuori e vide che era un messaggio di Santana.

Era una foto, e Kurt fece quasi cadere il cellulare per la sorpresa.

Era una foto di Blaine, insieme a Finn, Rachel, Sam, Brittany, Tina ed Artie… ed erano tutti all’ingresso principale della Nyada.

Tutto quello che c’era scritto era…” pensavo dovessi vedere questo…”

Kurt spalancò la bocca per la sorpresa e squittì un “Oh mio dio” prima di dire ad Adam, con voce emozionata, che doveva andare.

Camminò velocemente fino all’ingresso principale, superando alcune aule in cui si stava facendo lezione, oltre l’auditorium, oltre la stanza circolare, fermandosi in cima alle scale e guardando oltre il corrimano.

Come previsto, c’era Blaine ( ed il resto dei suoi amici), un grande sorriso sul volto.

Kurt si bloccò… non voleva fare altro che correre giù per le milioni di scale e gettarsi tra le braccia di Blaine ma non sapeva se poteva farlo.

Sembrò che Blaine si aspettasse la sua esitazione, perché, all’improvviso, Sam cominciò a suonare la chitarra che teneva in mano e Blaine cominciò a cantare.

Nel momento esatto in cui Blaine cominciò, Kurt riconobbe immediatamente la canzone… Blaine gliel’aveva già cantata prima.

Non era “Teenage Dream” e di questo Kurt fu grato… non pensava di poter riascoltare quella canzone e non pensare a quella notte nel parco e alla confessione strappalacrime di Blaine.

Invece era “Somewhere only we know”, la canzone che Blaine aveva cantato con i Warblers quando era tornato al McKinley durante il suo junior year.

I walked across an empty land, I knew the pathway like the back of my hand,” canto,  gli occhi fissi in quelli di Kurt.

Kurt registrò a malapena il fatto che Adam gli si fosse avvicinato; non poteva distogliere lo sguardo da Blaine, “I felt the earth beneath my feet, sat by the river and it made me complete”.

Stavano attirando gente, notò Kurt con la coda dell’occhio, ma non gli importava.

A Blaine non importerà, quindi nemmeno a lui… questa era New York.

I ragazzi facevano serenate ad altri ragazzi e a nessuno importava qui al contrario dell’Ohio.

Oh, simple thing where have you gone? I'm getting old and I need something to rely on,” continuò Blaine. “So tell me when you're gonna let me in, I'm getting tired and I need somewhere to begin.

Blaine  si mosse e salì sulla panchina li vicino e Kurt non poté trattenersi dal ridere.

Blaine sorrise mentre cantava, sembrando fiero di se stesso.

 “I came across a fallen tree; I felt the branches of it looking at me. Is this the place we used to love? Is this the place that I've been dreaming of?

Blaine guardava Kurt con una tale intensità da togliergli il respiro.

Blaine saltò giù e si diresse verso le scale.

Le salì lentamente, cantando il ritornello con Sam che lo seguiva con la chitarra.

Il resto dei loro amici era ancora fermo nell’atrio, cantando in sottofondo.

Blaine si muoveva lentamente, come se pensasse di poter spaventare Kurt o qualcosa del genere.

Kurt sapeva che ogni parte di lui non doveva volere tutto questo, che non doveva volere Blaine, perché Blaine lo aveva ferito e chi tornerebbe a tutto questo?

Ma amava Blaine, lo amava e non poteva più scappare da lui.

Improvvisamente Blaine era davanti a lui, cantando gli ultimi versi del ritornello, che lo guardava con gli occhi pieni di lacrime.

So why don’t we go somewhere only we know?” cantò, la voce quasi un sussurro. “Somewhere only we know…

Il viso di Blaine era così pieno di speranza ed aspettativa, le lacrime che scendevano sulle sue guance e Kurt non poté più trattenersi.

Si lanciò verso Blaine che lo prese e lo strinse forte.

“Non posso crederci che tu sia qui” mormorò Kurt nel collo di Blaine, seppellendoci il viso e respirando profondamente.

“Non potevo aspettare le vacanze di primavera” rispose Blaine, “ dovevo vederti adesso”

“Sono così felice” disse Kurt tenendolo stretto.

“Quindi sei felice di vedermi?” chiese Blaine, tirandosi indietro.

“Sempre” gli disse Kurt, sorridendo.

Il sorriso di Blaine era uguale al suo.

 “Te l’ho detto; non ti dirò mai addio”

“Mi scusi giovanotto”.

Kurt si irrigidì e si voltò mentre la voce molto diretta di Carmen Tibideaux risuonò tra la folla che li stava guardando.

“Signor Hummel, lei conosce questo ragazzo?”

“Si Madame” rispose Kurt.

“Allora può gentilmente spiegarmi perché è qui che canta per lei prendendo il controllo della scuola quando non è nemmeno uno studente?” chiese, “ solo perché siamo a New York, Signor Hummel, non significa che tutti siano liberi di comportarsi come delle rockstar dove vogliano”

“È colpa mia “ si intromise Rachel, “ gli ho detto che andava bene Madame Tibideaux. È un aspirante studente e voleva dare un’occhiata al campus”.

Le labbra di Carmen si assottigliarono mentre fissava Blaine.

Il cuore di Kurt batté forte in petto , nell’attesa di sentire cosa dicesse.

“Vedo” disse, “ Bene allora, sono sicura che ci sentiremo presto, signor…”

“Anderson” si inserì Blaine, “ Blaine Anderson”

Con questo, Carmen si allontanò e la folla iniziò lentamente a disperdersi.

“Ci vediamo più tardi , Kurt” sussurrò Adam, toccandogli il braccio per poi andar via.

Kurt lo seguì con lo sguardo per un secondo, un piccolo sorriso sulle labbra.

Si voltò di nuovo verso Blaine, che stava guardando Adam andar via.

“È lui…”

Kurt annuì.

“Adam”

“È…non è quello che pensavo avresti scelto”

Kurt non poté farne a meno: rise.

“E non lo hai sentito parlare a lungo… quell’accento…”

Il sorriso di Blaine in quel momento sembrò forzato.

“Forse non sarei dovuto venire… sei felice ora ed io…”

“Fermati” disse Kurt, mettendo una mano sulla bocca di Blaine, poggiandola leggermente sulla sue labbra, “ dobbiamo parlare, ma non qui”

“Io e Santana portiamo tutti fuori a cena, se volete il loft tutto per voi” si offrì Rachel.

“Grazie” disse Kurt.

Incontrò lo sguardo di Blaine… era ora o mai più ed entrambi lo sapevano.

 
 

Quella sera, Kurt tenne Blaine stretto tra le sue braccia mentre dormiva.

Non era stata una discussione facile; entrambi avevano detto cose dolorose ( anche se vere) e c’erano state lacrime, ma nel complesso la situazione tra loro era stata chiarita.

Kurt si ritrovò a respirare più facilmente, come se un peso, che non sapeva di star portando, gli fosse stato tolto.

Blaine era li tra le sue braccia e Kurt non lo avrebbe mai più lasciato andare ( beh , tecnicamente , Blaine doveva finire il suo ultimo anno scolastico e poi sarebbe tornato a New York).

Kurt sapeva che questa volta sarebbe stato tutto diverso… erano diversi.

Erano cresciuto nel periodo in cui erano stati separati.

Blaine baciò delicatamente il petto di Kurt, tirando su col naso mentre dormiva.

Nessuno dei due sentì il clic di una macchina fotografica, o le risate di Santana e Rachel che ridacchiavano in salotto.

Kurt sentì vagamente il suo cellulare bippare e lanciò un’occhiata.

C’era una notifica e così  sbloccò il cellulare per leggerla.

Anche Blaine si mise a guardare, e Kurt non poté fare a meno di sorridere imbarazzato quando realizzò cosa stesse guardando.

In qualche modo , Santana aveva fatto loro una foto senza che se ne accorgessero e l’aveva postata su Facebook.

La didascalia diceva: “ pensavo doveste vedere questo… Riuniti!”

Kurt guardò Blaine e sorrise di nuovo, baciandolo con dolcezza.

Era la cosa più bella che avesse mai visto.




NOTE

*AAO = Against all odds

* " Ho attraversato una terra deserta, conoscevo il sentiero come il palmo della mia mano”- Ho sentito la terra sotto i miei piedi, mi sono seduto vicino al fiume e mi sono sentito completo. ” - Oh semplicità dove sei finita? Sto invecchiando e ho bisogno di qualcosa su cui poter fare affidamento. Perciò dimmi quando mi farai entrare. Mi sto stancando e mi serve un luogo da cui iniziare - Mi sono imbattuto in un albero caduto, Ho sentito i suoi rami che mi fissavano, È questo il luogo che un tempo amavamo?, È questo il luogo che ho sognato?- Quindi perché non andiamo? In un luogo che solo noi conosciamo?

link per vedere Darren cantare Against all odds

https://www.youtube.com/watch?v=3umGejH4F_8&fbclid=IwAR2aWetTjw58SJQ60GedxM1p8SN0k-Y1nPkdwthrC1ZhiXWgDMPjEKjQBFs

link storia originale

http://www.scarvesandcoffee.net/viewstory.php?sid=8401&chapter=1
   
 
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