« Bloody hell, Kate. Fai attenzione, hai le mani di un carpentiere! »

Mugolò appena Julia, sussultando nel percepire le fasce elastiche stringersi un po’ troppo per i suoi gusti attorno al suo torso, su cui un grosso ematoma rosso-violaceo spiccava per la sua pelle pallida, mappata delicatamente da Kate che, anzi, la stava appena sfiorando.

Amava fare la drammatica, si appuntò mentalmente la vigilante, scoprendo quella caratteristica nuova in Julia. O forse era il suo essere inglese, aggiunse.

« Sono più che sicura che un certo qualcuno, una certa agente del MI6, mi abbia detto di avere le mani magiche. »

Stavolta ribatté Kate, un sorriso sornione in volto nel terminare l’ultimo giro e fermare la fasciatura con una clip metallica, un attimo prima di premere sulla zona ferita, estorcendo così un altro mugolio di dolore. Oh sì, si stava divertendo appena. Era dovuto dopo averla fatta morire di paura, no?

« La vuoi smettere? »

Alzò la voce Julia, perdendo la solita calma che la contraddistingueva sotto il punzecchiare un po’ infantile di Kate. Non aveva idea di come fosse in grado di entrarle sottopelle ora. Pochi anni prima non ne era in grado e anzi, le sembrava solo un povero cucciolo che era stato preso a calci. Non aveva contato sul fatto che quel piccolo corvo, mandato da lei per imparare a volare con le sue ali, sarebbe diventato un pipistrello, nientemeno che scarlatto.

« Mh, no. Almeno finché non mi ringrazierai. »

Si impuntò particolarmente Kate, accavallando le gambe e dondolando uno dei piedi come a scandire il tempo che Julia aveva a disposizione. Non che gliene avesse concesso un quantitativo specifico, si intende. Ma preferiva comunque tenerla d’occhio, prima che l’agente sparisse nel nulla, lasciando Gotham e senza alcuna traccia dietro di lei. Forse doveva metterle un chip, proprio come aveva fatto Bruce con il suo vecchio Asso, un pastore tedesco ormai ingrigito.

« Vuoi che ti dica “Brava”, Kate? E va bene, mi hai salvato. »

« Non voglio niente, Julia. Anzi, forse una cosa ci sarebbe. Porta dei fiori sulla tomba di Lucius Fox, è grazie a lui e al suo localizzatore GPS che siamo stati in grado di trovarsi. Solo a lui. »