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Autore: lmpaoli94    26/11/2019    2 recensioni
Le notti sono sempre enigmatiche e misteriose.
Appena scende il sole, l’oscurità prende posizione e individui della peggior specie escono dall’ombra per cominciare o continuare i loro loschi affari.
La notte è un periodo della giornata in cui può succedere di tutto.
La notte è il momento della giornata in cui i loschi affari vengono alla luce e una moltitudine di soldi circola in maniera illegale.
Tutti hanno paura di affrontare il buio.
E’ sempre consigliabile non essere mai da soli, soprattutto ben sapendo che la tua vita è in pericolo devi stare sempre all’erta.
E’ quello che succede alla povera Shiho Miyano, sfuggita dall’organizzazione nera e rifugiatasi nella casa del Dottor Agasa in veste di Ai Haibara.
Ma cosa succede se la piccola bambina torna ad essere un’adulta?
Un esperimento molto difficoltoso e pericoloso che riconsegna alla ragazza la sua vera identità.
Ma l’organizzazione nera riuscirà a rimanere all’oscuro di tutto?
Oppure alcuni di loro si muoveranno nell’ombra con lo scopo di rapirla e ucciderla?
Solo il tempo l’avrebbe detto e il giovane Shinichi Kudo, tornato dall’Europa per un caso molto complicato, dovrà entrare in azione e proteggerla.
Ci riuscirà?
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Shinichi e il Dottor Agasa erano impegnati in maniera incessante e impulsiva nella ricerca di Shiho Miyano.
< Abbiamo controllato ogni singola parte di questa stazione, Shinichi > mormorò l’inventore < E’ inutile continuare a rimanere qui. Il corpo di Shiho non si trova. >
< Non è possibile. Deve trovarsi qui per forza > rispose Shinichi digrignando i denti.
< Shinichi, è molto probabile che Shiho ce l’abbia fatta a sopravvivere. Per questo non riusciamo a trovarla. >
< Perché allora non ci avverte o ti raggiunge a casa? Che cosa la tiene lontana da noi? >
< Questo non lo so. Magari si sta nascondendo nell’ombra in attesa poi di uscire al momento opportuno. >
< Quale momento opportuno? Dobbiamo combattere l’organizzazione insieme. Perché non vorrebbe capirlo? >
< Shinichi, non so cosa dirti. So soltanto che se continuiamo a rimanere qui contro il volere dei poliziotti, finiremo in guai seri. >
< Non m’interessa. Tanto non ho più niente da perdere ormai. >
< Non dire sciocchezze, Shinichi! Non te lo permetto! > gridò Agasa.
Shinichi non aveva mai visto il dottore così furibondo nei suoi confronti prima d’ora.
< Vedi di avere la mente lucida e di ragionare. Shiho non si trova più qui. Punto e basta. Vedi di fartelo entrare in quella zucca vuota. >
< Dottore, se non vuoi più aiutarmi a cercarla, posso fare benissimo da solo. >
< No. Tu verrai via da qui insieme a me! È un ordine! >
< Nessuno può ordinarmi a bacchetta. Non lo faceva nemmeno mia madre. >
< Smettila di comportarti come un bimbo capriccioso e vedi di ascoltarmi. Lo vuoi capire o no che stai sbagliando tutto? >
< Devo salvare Shiho. Non sto sbagliando proprio niente. >
Arrivato all’esasperazione, il Dottor Agasa prese il collo della camicia di Shinichi per mollargli un ciaffone e capitombolarlo a terra.
< Spero che questo colpo ti aiuti a ragionare. >
< Ma professore… >
< Non ho mai alzato le mani con nessuno Shinichi, ma tu non mi hai dato altra scelta… Usciamo da qui prima che il resto della stazione ci crolli sulla testa. >
< Ma Dottore, non possiamo arrenderci proprio ora… >
Una volta che si rialzò in piedi, Shinichi vide Chianti con il suo fucile da cecchino pronta a sparare contro di loro.
< A terra, Dottore! >
Appena schivato il colpo, Shinichi corse dietro a Chianti con le macerie cercando di acciuffarla.
< Vai, Irish! Andiamocene immediatamente! > fece la donna sfuggendo dalle grinfie del detective.
< Ce l’hai fatta a colpirlo? >
< Purtroppo no. Mi è sfuggito all’ultimo momento. >
< Accidenti! Questa non ci voleva. >
< Avremo un’altra occasione. Stai tranquillo e pensa a guidare. >
< Devo fermarmi in un luogo sicuro. Ho ricevuto una chiamata da Rum. >
< Che cosa vuole, adesso? >
< Non lo so. >
< Fermati in questo spiazzo > ordinò Chianti prima che Irish fermasse la moto.
Una volta toltosi il casco, Irish richiamò subito Rum.
< Rum, che cosa succede? >
< Ho appena girato sul notiziario locale di Beika e ho fatto una scoperta allarmante: qualcuno ha attaccato il quarantatreesimo piano della prima torre di West Tama City. >
< Che cosa?! Dove c’erano tutti i computer e i file che riconducono a noi. >
< Precisamente. Ancora non so l’entità del danno visto che l’architetto non mi risponde. Potresti fare un salto per vedere com’è la situazione? >
< Va bene. Ma a quest’ora gli edifici saranno sotto il totale controllo della polizia. >
< Tu fai un tentativo, Irish. E fatti dire da Chianti se ha compiuto la sua missione nel togliere di mezzo quel detective da strapazzo e il vecchio. >
< Purtroppo no, Rum. Ho Chianti qui con me. >
< Bene. Vedo che la giornata non può che peggiorare > fece Rum con tono sarcastico.
< Vuoi parlare con lei? >
< No, lascia stare. Adesso non ho tempo per queste cose. Ci sentiamo questa notte ai primi piani della torre. Avverti pure gli altri. >
< Ma Rum, è pericoloso… >
Ma il braccio destro del Boss dell’organizzazione attaccò il cellulare prima di sentire la risposta di Irish.
< Che cosa ti ha detto, Irish? >
< Sta succedendo un casino. Il quarantatreesimo piano della prima torre di West Tama City sta prendendo fuoco. >
< Come?! È impossibile! >
< Non so cosa sta tramando quell’architetto da strapazzo, ma Rum non è per niente soddisfatto. Vuole che ci riuniamo a West Tama City questa notte insieme agli altri. >
< Ma gli hai detto che potrebbe essere pericoloso con la polizia in giro? >
< Certo. Ma mi ha attaccato il cellulare prima di sentire la mia risposta. >
< Adesso che facciamo? >
< Comunichiamo agli altri quello che sta succedendo. Poi vedremo. >
 
 
Una volta tornato alla stazione, Shinichi vide il Dottor Agasa parlare con Megure.
< E’ successo tutto così in fretta > fece Agasa < Io e Shinichi siamo vivi per miracolo. >
< Adesso dove si trova Shinichi? >
< Inseguiva quel criminale che voleva ucciderci… Ah! Eccolo là! >
Shinichi, visibilmente stanco e affranto, si accasciò a terra senza energie.
< Shinichi, va tutto bene? >
< Ho avuto giorni migliori, ispettore. >
< Puoi dirmi che diavolo sta succedendo? >
< Non ci vuole molto per capirlo > fece il ragazzo con tono ovvio < Qualcuno ci vuole morti come è successo a Shiho. >
< Come? Hai la sicurezza che Shiho sia… >
< Purtroppo il suo corpo non è mai stato ritrovato e sto cominciando a pensare che la sua fine sia da scrivere. >
< Non dire così, ragazzo. C’è sempre una speranza. >
< Ma quale speranza, ispettore? Non sappiamo minimamente chi siano i fautori di questo attentato, Shiho non si trova da nessuna parte e lei mi parla di speranza? Sa cosa c’è? Meglio stare col fato sul collo a quell’architetto di Kazama. Non so perché ma i suoi movimenti non mi convincono. >
< Hai sentito l’ultima notizia? West Tama City è stata bombardata. >
< Che cosa? E lei che cosa ci fa ancora qui? >
< L’architetto Kazama ha espresso il desiderio che la polizia ne rimanesse fuori. Ci avrebbe fatto la guerra se non avessimo ubbidito alle sue richieste. >
< Perché avrebbe deciso ciò? >
< Non lo so. Nessuno riesce a capirlo. >
< E’ naturale che ci sia qualcosa sotto > fece Agasa < E solo l’architetto può dircelo. >
< Non ci aiuterà gratuitamente. Non adesso che è contro di noi. >
< Come possiamo fare per avvicinarci a West Tama City senza che i suoi uomini lo sappiano? >
< Non possiamo… Almeno che non abbiamo tra le mani un mandato di comparizione dal giudice. Ma purtroppo l’architetto è ben visto da molte cariche giudiziarie, quindi ha le spalle ben coperte. >
< Tutto questo è una mafia > fece Shuichi con tono risoluto < E il nostro uomo ha architettato il tutto ben sapendo che ci sarebbe stati dei problemi. >
< Se l’architetto ha le spalle coperte oltre che dai giudiziari, l’incendio nella prima torre non farebbe felice chiunque, mettendo a repentaglio la sua reputazione. >
< Questo è vero, ispettore. Ma come possiamo saperlo con certezza? >
< Purtroppo non possiamo… Siamo completamente fuori dalle indagini. >
< Quelle esplosioni non possono rimanere impunite! Dobbiamo vederci chiaro! >
< Mi dispiace Shinichi, ma non possiamo… Nemmeno tu a dire la verità. >
< Agasa, non possiamo perdere quest’occasione. Dobbiamo continuare a combattere. Per il bene di Shiho. >
< Shinichi, veramente… >
< Shiho non avrebbe mai permesso che tu ti cacciassi nei guai, Shinichi > replicò duro Megure < Pensaci bene: vorresti mettere a repentaglio la tua vita mettendoti contro un uomo così potente? >
< Nessuno mi fa paura, ispettore. Nemmeno la morte. >
< Non finché non avrai una pistola attaccata alla tempia e pronta ad esplodere nel tuo cervello. Se ciò dovesse accadere, cambieresti idea in un istante. >
< Non voglio nemmeno pensarci… Voglio solo arrivare fino in fondo. >
< Io, come tuo grande stimatore, non ti fermerò. Ma come ispettore di polizia noi non possiamo immergerci in questioni che non ci riguardano più. Mi sono spiegato? >
< Sta forse cercando di dirmi che sarò di nuovo da solo? >
< Precisamente, ragazzo. >
Non avendo nessuna possibilità di far cambiare idea all’ispettore Megure, Shinichi si convinse che avrebbe risolto il caso da solo mettendo in gioco la sua vita per l’ennesima volta.
< Se scoprirò che Kazama è invischiato in qualche organizzazione mafiosa, non mi fermerò nel consegnarlo alla giustizia, scatenando un terremoto mediatico che colpirà tutto il paese. >
< Shinichi, stai molto attento. È troppo pericoloso persino per te. >
< Non ho niente da perdere, ispettore. Davvero. >
< A parte la vita… >
< La vita è preziosa è vero, ma deve essere vissuta… Fino in fondo… Dottor Agasa, da che parte stai? >
Non avendo molto tempo per rispose, non ci mise molto nel dire che l’avrebbe seguito fino alla morte.
< Ho forse altra scelta? >
< C’è sempre una scelta, dottore… Una volta intrapresa questa missione, non potremmo più tornare indietro. Mi capisci? >
< E noi non lo faremo. In nessun caso. >
< Bene. È questo il Dottor Agasa che voglio! Andiamo. Non c’è un minuto da perdere. >
< Shinichi. >
< Mi dica, ispettore. >
< Buona fortuna per tutto. >
< Grazie. Ne avremo bisogno > disse infine il ragazzo prima di salutare l’ispettore con un abbraccio e dirigersi verso la periferia di West Tama City.
< Shinichi, vuoi davvero entrare là dentro? >
< Ovvio che sì. E nessuno ci fermerà. >
< Lo sai bene che se l’architetto ci trova, finiamo in guai seri. >
< Shiho è ancora viva, me lo sento… E se i miei calcoli sono esatti, ci sta aspettando in una di quelle due torri. >
< Ma Shincihi… >
< Mi sono forse mai sbagliato, dottore? Dimmelo. >
< No. Che io ricordi, no. >
< Allora ti assicuro che questa non sarà la prima volta. >
 
 
Una volta che i vigili del fuoco domarono le fiamme al quarantatreesimo piano, Kazama non riusciva a stare minimamente tranquillo in quella situazione intrigata.
< Hideo, hai controllato le telecamere di videosorveglianza? >
< Sì, architetto… Purtroppo ho notato che erano staccate o disattivate e di conseguenza non siamo riusciti a studiare i movimenti del ladro. >
< Quella donna… Il suo viso non mi è nuovo… >
< Adesso quello che ci preme di risolvere è spiegare ai nostri investitori il motivo dell’attentato. >
< Noi non centriamo niente. È per questo che riesco ad esser tranquillo. >
Ma vedendo le mani che gli tremavano, Hideo non era dello stesso parere.
< La notizia si è divulgata in tutto il Giappone in pochi minuti… Credo che l’organizzazione nera non tarderà molto a farci visita. >
< Infatti sono qua da voi. >
La voce di Rum risuonò nelle orecchie dei due uomini come un duro macigno da evitare.
< Rum, che gradita sorpresa. >
< Architetto Kazama, mi auguro che i file dell’organizzazione siano stati salvati in tempo. >
< Non abbiamo potuto evitare una simile tragedia > spiegò Kazama < E purtroppo tutti i dati dell’organizzazione sono andati perduti un’altra volta. Ma questa volta per sempre. >
< Chi può aver fatto una cosa del genere? > domandò Gin.
< Una persona che sapeva dove andare a colpire > spiegò Vodka < Voi due non avete niente da dirci? >
< Purtroppo come voi siamo all’oscuro di tutti. >
< La situazione non mi convince per niente > fece Rum < Com’è possibile che un ladro qualunque sia entrato negli tuoi uffici facendola franca? >
< Vi assicuro che è un ladro molto abile che sapeva dove colpire. >
< Avete forse dei sospetti? >
< Purtroppo no… Inizialmente aveva pensato a quel detective liceale da strapazzo, ma poi ho pensato che non sarebbe arrivato a tanto. Non è un criminale assetato di sangue. >
< Shinichi Kudo è sempre stata una spina nel fianco dal primo momento che ci ha visto in faccia > fece Vodka < E’ un nemico da non sottovalutare. >
< Presto non sarà più un problema, Vodka > ribadì Rum < La cosa che mi preme di più è aver perso tutti quel file che riguardavano la nostra organizzazione. >
< Li ritroveremo. Stia tranquillo > rispose Hideo stringendo i denti.
< Ahahah non posso dirmi tranquillo se intorno a me ho gente incompetente come voi due… Mi sa tanto che dovrò prendere una decisione drastica. >
< Di cosa sta parlando, Rum? >
< Ci pensi tu, Vodka? >
< Con immenso piacere. >
Dal suo soprabito lungo e tutto nero, Vodka tirò fuori dalla tasca una pistola con il silenziatore puntandola addosso prima al consigliere Hideo.
< Hai degli uomini inutili, Kazama. Come del resto tutta la tua vigilanza… Ma sarete solo voi due a pagare. >
< No, vi prego. Non succederanno altri intoppi > fece Hideo cominciando a piangere dalla disperazione.
< Troppo tardi. >
Senza pensarci due volte, Vodka seccò il povero Hideo sparandogli dritto in fronte.
< Rum, la prego. Ormai siamo soci in affari. Non possiamo litigare per così poco. >
< Per così poco? I file più segreti che io e i miei uomini più fidati abbiamo donato alla tua dannata azienda, si sono rivelati insicuri… Non dovevamo fidarci di un architetto da strapazzo… Per di più dopo che era un fidato amico di Hara. >
< Io e Hara eravamo in cattivi rapporti negli ultimi tempi! > spiegò Kazama spaventato < Si comportava in maniera molto strana e non faceva che tenermi alla larga dagli uffici di quel dannato piano. >
< C’era un motivo, no? Dovevamo prenderci i file quando ne avevamo l’occasione. In quel caso non si sarebbe scatenata una guerriglia contro di noi… Ma purtroppo gli errori si fanno tutti, ma questo da parte sua è davvero imperdonabile. >
< Mi risparmi la vita. Le prometto che non ci saranno altri incidenti. Davvero. >
< Non posso rischiare di mettere a repentaglio il mio buon nome nell’azienda. Il Boss non vuol fare prigionieri… Continui tu, Vodka? >
< Non aspettavo altro. >
Dopo avergli preso accuratamente la mira, Vodka gli sparò dritto al cuore sotto lo sguardo attento di una Shiho Miyano attonita.
< Rum, che cosa facciamo dei corpi di questi due? >
< Li lasciamo qui e scompariamo come se niente fosse… Hai notizia di Chianti e di Irish? >
< Purtroppo il loro piano di mettere a tacere Shinichi Kudo e il vecchio non è andato a buon fine > spiegò Gin con voce flebile.
< Sono circondato da un gruppo di ignoranti inetti… Adesso basta. Non possiamo più fallire. Mai più. >
< Che cosa facciamo adesso? >
< Presto tutti i membri dell’organizzazione saranno qui… Da quel momento tireremo le ultime somme. Con grandi soprese in arrivo > disse infine Rum con ghigno malefico prima di lasciare gli uffici di Kazama.
“Non è cambiato niente nel corso degli anni… L’organizzazione non si ferma dinanzi a nulla, a costo di uccidere chiunque e dissotterrare tutti i fallimenti. Spero che Shinichi stia molto attento, altrimenti è spacciato” pensò Shiho muovendosi con cautela tra i piani della prima torre.
   
 
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