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Autore: Mentos E CocaCola    28/11/2019    1 recensioni
-Ti propongo un patto- disse risoluta.
Lui sorrise sinceramente divertito e sorpreso da come si stavano mettendo le cose.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jareth, Sarah
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Lo sguardo del Re di Goblin si indurì e si perse nel vuoto.
Tutti i goblin se ne stavano in silenzio, percepivano che il re fosse furibondo e che se avessero osato disturbarlo ne avrebbero pagate care le conseguenze.
L’unico rumore percepibile nella Sala del Trono era il verso delle galline che i goblin avevano portato e lo sbattere del frustino sulla gamba di Jareth.
-Ho bisogno di parlare con il vecchio saggio- disse lapidario Jareth, rompendo quel silenzio – Portatemelo subito-
In pochissimo tempo tutti i goblin furono fuori dalla stanza.
 
Sarah metteva nella sua sacca tutto il necessario per attraversare il Labirinto, i suoi compagni si guardavano preoccupati su quello che stava succedendo e su come reagiva la giovane, non aveva mai dato segno di stare male nel Labirinto e di volersene andare ed ora voleva aiutare sua madre a riscattarla.
-Perché mi guardate così?- chiese Sarah con una punta di nervosismo nella voce.
-Nulla- disse Hoggle, abbassando lo sguardo.
Il cielo nel Labirinto quel pomeriggio era di un arancione pesante, l’umidità appesantiva l’aria e il caldo faceva sudare Sarah.
Il Labirinto sembrava voler far soffrire i suoi abitanti.
-Con questo caldo sicuramente avremo bisogno di tanta acqua e fino alla Palude non ne troveremo-
La vecchia le sorrise amorevolmente, posandole una mano sulla spalla.
-Andrò a riempire le borracce alla fonte davanti casa-
Sarah annuì ringraziandola con un sorriso.
Cosa non avrebbe dato per tornare indietro nel tempo e non permettere a sua madre di andarsene solo per ricevere quei sorrisi più spesso.
Ma per quanto quel sorriso le avesse scaldato il cuore, sapeva che dietro alla sua comparsa nel Labirinto si celava qualcos’altro e questo la rabbuiava.
 
-Guardami vecchio- disse risoluto il re, mostrandogli il viso deturpato dalle vene nere -Sto diventando un mostro, sai di cosa si tratta? Sai non vorrei perdere il mio fascino- disse con una risatina amara, cercando di minimizzare la situazione che lo stava turbando.
Il saggio sgranò gli occhi.
-Non ho mai visto una cosa del genere mio Sire… ma tutto ciò mi ricorda una notizia che ho sentito tempo fa-sussurrò il Saggio con voce talmente grave da far piegare in avanti il Re per ascoltare meglio.
-Avevo sentito che anche al Re di Mylos comparvero delle strane vene sul viso prima che…-
Jareth sospirò passandosi una mano tra i capelli, conscio che correva un serio pericolo di cui non sapeva assolutamente nulla.
-Prima che il suo regno venisse distrutto- completò la frase parlando più a se stesso che al vecchio con lo strano cappello parlante.
Si alzò dal trono con un sospiro e si avvicinò alla finestra per poi guardare il Labirinto avvolto da quella luce strana che rendeva tutto così irreale.
-Sire- disse il saggio, richiamando la sua attenzione -Vi do solo un consiglio, non perdete mai di vista ciò che è importante, è questa la chiave di ogni cosa-
Jareth indurì lo sguardo e serrò la mascella.
Qual era la cosa più importante per un Re se non il suo regno?
Strinse con forza il davanzale di marmo della finestra, sentendo una fitta al cuore pensando alla sua Sarah e a quello che avrebbe dovuto fare.
-Lo terrò a mente- disse con amarezza mentre una vena scura compariva sul suo collo.
 
Sarah si mise la borsa a tracolla e porse a sua madre un bastone.
-Pronta a partire?- le chiese con un sorriso. L’anziana annuì per poi afferrare il bastone e lanciarle un’occhiata dolce.
Le due donne iniziarono a camminare dirigendosi verso il terzo livello del Labirinto, avrebbero dovuto superare il ponte sulla Gora e le dune mobili.
-Allora… cosa c’è tra te e il Re del Labirinto, mia cara Sarah?- chiese all’improvviso Linda con un sorriso malizioso.
La ragazza arrossì e poi rispose fin troppo risoluta: -Niente, assolutamente niente-
-E tu mi vorresti far credere che sei rimasta solo per vivere tra gnomi e animali parlanti? Non ci credo nemmeno un po'…-
Sarah inarcò le sopracciglia.
-Per me non sono semplici gnomi o animali, sono i miei amici, quegli amici che nel Sopramondo non ho mai avuto perché mi consideravano strana e assurda con le mie fantasie. Hai scelto di non far parte della mia vita, Linda, quindi non permetterti di giudicarla- rispose duramente per poi rimanere in silenzio, cercando di controllare la rabbia che sentiva dentro e in quel momento i suoi pensieri andarono a Jareth. Linda aveva ragione? Era rimasta nel Labirinto anche per lui? Ma tra loro non c’era assolutamente nulla, solo sfide continue e provocazioni, cosa abbastanza normale considerando che erano l’uno la nemesi dell’altra.
Eppure quando aveva trovato sua madre, la prima cosa che aveva fatto era stata chiamarlo. Perché? Cosa sperava di ottenere? Si diede mentalmente per la stupida per una cosa ormai successa e che sapeva benissimo che non poteva cambiare.
-Sarah… credo che qualcuno ci stia osservando- sussurrò l’anziana, tirandole una manica e indicandole con la testa un albero lì vicino.
Sarah sollevò lo sguardo e lo vide… un barbagianni bianco con gli occhi spaiati.


ECCO UN NUOVO CAPITOLO!!! SPERO VI PIACCIA!
  
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