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Autore: TaLon    28/11/2019    0 recensioni
Nel 2002 andava in onda l'ultima stagione di "Star Trek-Deep Space Nine" e nella comunità dei fan è subito stato chiaro che non avrebbero fatto seguito film o sequel di alcun tipo.
Tuttavia ho sempre pensato che fosse più che possibile continuare la storia, e così iniziai a scrivere la "Stagione 8", rimasta nel mio pc fino ad oggi.
Troverete ogni 2 settimane il testo rieditato, e potrete tornare su Bajor, sulla stazione spaziale, e seguire le nuove avventure di DS9.
Ci sono circa 20 capitoli al momento, ma rieditando il testo potrei aggiungere o togliere: nel 2002 avevo 23 anni e sono cambiate molte cose da allora.
Approfittate per il rewatch su netflix
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Data stellare: 1842470.4071537291 (11/07/2380) Mercantile Xhosa, plancia
Kasidy Yates-Sisko navigava sicura tra le tempeste di plasma delle BadLands, dopo così tanti anni si sentiva a suo agio tra le anomalie gravitazionali che infestavano quella regione di spazio.
Pur di non lasciare Bajor, e la stazione spaziale, aveva accettato un lavoro per il governo cardassiano, ed oggi due settimane riforniva le neonate colonie cardassio/bajoriane poste lungo il nuovo confine.
L’ufficiale alle comunicazioni muoveva le dita sulla console: “Capitano un messaggio subspaziale dal comando della flotta stellare.”
Il messaggio era in ritardo di quattordici ore, per la flotta stellare rappresentavano un’eternità, e significavano solo una cosa.
“Risponderò nel mio alloggio” rispose Kasidy lasciando la plancia.
 
Aveva cercato di rendere il suo mercantile più accogliente possibile, negli ultimi mesi aveva posizionato vasi nei corridoi: sperava che le piccole piante potessero rasserenarla, ma sapeva in cuor suo di voler solo ricordare il suo Ben.
“Avrei dovuto rispondere in plancia”
Quella breve passeggiata non l’aveva aiutata: era impossibile fermare i pensieri, se Ben non l’avesse lasciata tutto questo non sarebbe successo. La sua vita sarebbe stata molto diversa, e ci sarebbe stata una casa su Bajor e non un alloggio sulla stazione spaziale.
Sedette alla sua scrivania: “Computer fai partire la comunicazione”
L'ammiraglio Uttan Narsu *(1): “Capitano Sisko”
Kasidy non riesce a trattenere una smorfia, non si trattava di un messaggio ma di una comunicazione diretta: “Ammiraglio!”
L’uomo le sorride attraverso lo schermo: “Ci voglia scusare per il ritardo, ma abbiamo ritenuto più opportuno parlarle di persona.”
Questa abitudine degli ammiragli di flotta di parlare al plurale la innervosiva, spesso si chiedeva se anche tra loro parlassero al plurale: noi abbiamo deciso, noi faremo…
“Mi dica ammiraglio: e che siano buone notizie!” le sue labbra erano serrate dal nervosismo
L'ammiraglio continuava ad osservare le sue mani, poste su un d-pad: “Alcune si” sorrise “Alcune no”
Kasidy alzò gli occhi al cielo: “Cominciate a stufarmi! Cosa vuol dire?”
L’ammiraglio non finse più di sorridere: “Cerchi di mantenere la calma”
La donna batté i pugni sulla scrivania facendo tremare lo schermo: “Un anno” scandì “Un Anno! Mi dica cosa avrebbe fatto al mio posto!”
L’ammiraglio annuì, non doveva prendersela con lui: era rimasto il suo unico contatto nella flotta stellare, gli altri ammiragli avevano smesso di rispondere ai suoi messaggi da tempo, alcuni le avevano addirittura chiesto perché fosse rimasta su Bajor.
“So che è molto difficile per lei, è sempre difficile. Dobbiamo aspettare che Bajor entri a pieno titolo nella Federazione, allora avremo più autorevolezza. Ma per il momento dobbiamo aver pazienza.”
“Solo perché voi volete il controllo del tunnel: io invece voglio mio figlio.” Stringeva i pugni con tale forza da conficcarsi le unghie nei palmi, tutto il suo corpo si ribellava.
“Non sappiamo ancora dove tengono suo figlio, però è un cittadino della federazione. Io la invito alla calma, e la invito a controllare meglio i suoi amici.” Pose l’accento su quest’ultima parola: negli ultimi mesi aveva assoldato dei cacciatori di taglie “I bajoriani sono un popolo mite, ma diventano particolarmente ostili su questo punto”
Kasidy scosse la testa “Lo so”
“Per loro sono stati anni di instabilità, non solo politica, e per eleggere un governo stabile hanno avuto bisogno di suo figlio”
“Un bambino di 5 anni” gridò scattando in piedi
“Per loro è l’erede dell’emissario, ed ha messo fine alle guerre di religione…”
la donna non lo lasciò finire “So bene le condizioni di Bajor, ho fatto del mio meglio per aiutarli. Ben adorava questo pianeta, l’aveva scelto come casa sua. Ma non avrebbe mai accettato una situazione del genere.”
“E nemmeno noi.” Annuì l’ammiraglio “Io sto facendo il possibile, ma i suoi amici non ci stanno aiutando, anzi: i bajoriani diventano sempre più…” prese tempo cercando una parola che non poteva dire “nervosi. Il bambino mette d'accordo tutte le fazioni dell'assemblea dei Vedek”
“Ma è solo un bambino!” disse la donna in un sussurro “Lui non sa nemmeno cosa sia un Vedek, e di certo non l’ho cresciuto credendo nei profeti” però si tratta di un bambino, l’avrebbe dimenticata? Fissava scettica lo schermo, le vane parole di un ammiraglio non le bastavano più.
“Il signor Jake Sisko sta seguendo l’entrata di Bajor nella federazione, in quanto cronista terrestre. I bajoriani sono stati molto felici della notizia, ed in questo delicato momento lui potrebbe ottenere informazioni importanti. Ci sarà una videoconferenza con il Kai, ma forse suo fratello potrà fargli visita.”
Kasidy annuì tristemente: “Si Jake non mi ha mai lasciata sola” fissava l’ammiraglio volendo ricordargli quanto poco la flotta avesse fatto per lei “Mi aveva già informata del suo ritorno.”
“Almeno sapremo se sta bene, potremo vederlo e magari capiremo dove viene tenuto.”
Questo non le dava pace, non era abbastanza: non aveva pensato spesso all’eventualità di avere un figlio, ma quando era arrivato il suo cuore si era riempito di gioia.
“Speriamo non facciano sparire anche Jake” disse “infondo è il figlio dell’emissario”
L’ammiraglio scosse la testa “Jake Sisko è un cittadino della federazione, lavora presso gli uffici stampa della flotta stellare e…”
“E cosa ammiraglio?!” insistette la donna “Anche il piccolo Ben è un cittadino della federazione, è umano come sua madre e suo padre: eppure nessuno può fare nulla!”
“Mi dispiace Kasidy, sto facendo tutto il possibile per non lasciare nulla di intentato.” Il capitano non poté ignorare il cambiamento dell’uomo: era solo in questa ricerca? La flotta probabilmente aveva interessi più pressanti: un bambino nato su Bajor e cresciuto lontano dalla Terra era meno importante di un tunnel spaziale. Se il bambino non fosse stato suo lo avrebbe capito anche lei.
“Capitano, spero di poterle dare notizie migliori, presto.”
“Lo spero anche io ammiraglio” disse mesta
“Ammiraglio Uttan Narsu chiude”
“Buon lavoro ammiraglio: Mercantile Xhosa chiude”
 
Restò a guardare lo schermo vuoto per qualche secondo: persino Kira aveva fatto di più, e lei aveva rischiato di perdere la sua posizione sulla stazione spaziale per lei.
Persino Garak aveva fatto qualcosa per aiutarla: se aveva ancora la sua nave era solo grazie al cardassiano, se poteva ancora approdare su DS9 era solo per gli accordi tra Cardassia e Bajor: tra Gul Garak e l’assemblea dei Vedek.
Bajor era un posto migliore quando c’era un governo civile, ma con la scissione dei Pah-wraiths e la scomparsa di otto Kai in soli 5 anni, molte cose erano cambiate.
 
 
NOTE:
1 l'ammiraglio Uttan Narsu è al comando della base stellare 12 quando appare per la prima volta in TNG. La base viene evacuata nel 2364, sempre durante TNG. Qui l'ammiraglio ha nuove mansioni sulla Terra.
 
   
 
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