Perché? Perché me lo dici ora? Non mi hai parlato così ora Il ricordo di Maya dilania la mente di Rashid. La sua mano, che regge un bicchiere di vino, trema. Non riesce a perdonarsi il fallimento. Il suo sangue macchia le sue mani. , tutto bene? Cosa hai? domanda una voce maschile, dal forte accento asiatico, vibrante di preoccupazione. Il giovane guerriero arabo si scuote e i suoi occhi neri si fissano sul viso di Ryu, corrugato in una espressione perplessa. Per alcuni, eterni istanti resta immobile, le iridi lucide di emozione. Il guerriero nipponico corruga ancora di più le sopracciglia. Perché, ad un tratto, Rashid si è bloccato? Quale pensiero ha incupito il suo sguardo, così limpido? Un sorriso solleva le labbra di Rashid. E comprensibile la domanda del suo amico Esprime riguardo e preoccupazione. Ma non vuole dare alcuna angustia a nessuno. Non preoccuparti, Ryu. Sto bene. Godiamoci questo momento e godiamo anche di questo vino. risponde. Presto, beve, imitato dal compagno. Non deve lasciarsi trascinare dalla pena In fondo, Maya gli ha chiesto di continuare a vivere gioiosamente la sua vita.