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Autore: _Rael_89    03/12/2019    0 recensioni
FFXV è uno dei giochi più complessi dal punto di vista dello sviluppo: ha subito vari rimaneggiamenti, tagli e smembramenti nel corso degli anni che ne hanno totalmente stravolto la narrazione, creando non pochi problemi ai giocatori per quanto riguarda la comprensione della vasta lore di questo capitolo. Ho passato in rassegna tutto ciò che è uscito in relazione del gioco finale (film, anime, guida, traduzioni dell’Ultimania, Wikia, trailer, artworks, dichiarazioni del team di sviluppo) e quello che ne è venuto fuori è la vera trama, di una ricchezza e bellezza che in pochi hanno colto. Da questa premessa potete capire come mi sia venuta l’idea di questa fanfiction. Ho deciso di ricostruire l’intera trama a partire dalla storia di Eos descritta nell’Ultimania fino ad arrivare al finale del gioco (compresi tutti i dlc e gli aggiornamenti che usciranno) per renderla fruibile a chiunque voglia conoscerla.
Genere: Avventura, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Requiem for Final Fantasy XV
Parte III: Kingsglaive
Capitolo 46: The treaty-signing


Il momento era giunto.
Re Regis si avviò per uscire dalla sala del Trono.
In ogni angolo della capitale si poteva udire la voce dell’annunciatore che segnava il conto alla rovescia. -Meno di venti minuti ci separano dalla firma dello storico trattato!-
Il principe Noctis alzò gli occhi verso gli schermi, un po' emozionato; il fedele Ignis lo destò dai suoi pensieri, picchiettandogli sulla spalla per porgere un calice di vino.
-Una volta finita la cerimonia dovremo sbrigarci a rincasare: abbiamo poche ore per riposarci e dovremmo approfittarne il più possibile.-
Il ragazzo annuì, guardandosi attorno. -A proposito, dov’è finito Gladio?-
-Ha riaccompagnato Iris da sua madre.- spiegò Prompto. -Credo fosse tutta una scusa per salutarla di nuovo.-
-Anch'io prima di andarmene vorrei ripassare a salutare i miei.- ammise l'amico, sistemandosi gli occhiali. -Immagino che anche tu, Prompto, voglia fare un salto a casa più tardi...-
-A dire il vero no, sto a posto così.- scrollò le spalle, con fare indifferente. - Anzi, rischierei di farvi fare tardi!-
Noctis lì fissò pensieroso mentre conversavano, senza aggiungere nulla: gli tornarono alla mente le oscure parole pronunciate da suo padre al loro ultimo incontro e sentì di nuovo quella stessa morsa allo stomaco; si ripromise che, appena tornato, gli avrebbe parlato seriamente.

Molti metri sotto di loro, nella piazza fuori i cancelli della Cittadella, la folla di manifestanti anti-trattato rumoreggiava sempre di più; in mezzo a quei cori di protesta un silente Libertus fissava il cielo preoccupato, lasciando andare i suoi pensieri verso il suo ex migliore amico. Come diavolo faceva Nyx a starsene lì impalato a fare la guardia per Re Regis mentre quello svendeva Galahd agli imperiali?! Si sentiva solo, deluso, amareggiato; il peggio era che non poteva fare nulla per fermare tutto.
Non poteva di certo sapere che, in quel preciso momento, Nyx e gli altri Kingsglaive non si trovavano affatto nella Cittadella.

A chilometri di distanza da lì, tra le alture che cingevano la radura di Hammerhead, gli ex compagni di Libertus i muovevano veloci e silenziosi seguendo la direzione indicata dal radiofaro di Crowe: ad accompagnarli c’era la voce del loro capitano.
-Sono stato informato dell’ordine di intervento del Re. Penserò io alla città; voi avete la vostra missione e non sarà facile. Gli obiettivi sono due: portare in salvo l’ostaggio e fermare l’avanzata nemica. Ma siate cauti, un Glaive ha già perso la vita per questa principessa: Nifhleim non rinuncerà a lei facilmente.-
Il luogo da raggiungere era un vasto canyon all’interno del quale le aeronavi da guerra giacevano ben ancorate a terra, pronte a partire da un momento all’altro; i giovani guerrieri si appostarono sul ciglio del burrone sovrastante e in piccoli gruppi di sei si calarono giù, teletrasportandosi con il lancio delle loro armi. Nyx fu l’ultimo a buttarsi puntando l’aeronave di testa della flotta, probabilmente quella in cui Lunafreya veniva tenuta prigioniera: il galahdiano fece a malapena in tempo ad atterrare nel momento in cui i primi veicoli sganciarono le ancore e si apprestarono ad avanzare verso la città, silenziosi e inconsapevoli dei clandestini a bordo.
Come da procedura, Nyx contattò il capitano per l’autorizzazione ad agire.
- Sono Ulric. Sei aeronavi di Nifhleim confermate in volo verso Insomnia.- comunicò all’auricolare. -Pronti ad andare sottocoperta.-
La voce di Drautos gli giunse forte e chiara. - Non approcciate il nemico prima di ricevere l’ordine. La cerimonia è in corso: aspettiamo e vediamo che vuole fare Nifhleim.-
Ogni guerriero si introdusse all’interno dell’aeronave di soppiatto, riuscendo a passare inosservato. I Glaive si divisero, scegliendo diverse entrate per velocizzare i tempi: era necessario mettere fuori uso i veicoli il prima possibile, oltre che neutralizzare l’equipaggio e liberare gli eventuali prigionieri.
Pelna si trovava sull'aeronave di testa e scelse come entrata un oblò aperto, troppo piccolo per permettere il passaggio di un uomo adulto ma perfetto per lanciarvi dentro la sua daga magica: in un batter d’occhio fu all’interno. Si ritrovò nel bel mezzo di un corridoio illuminato sul quale si aprivano numerosi portelloni; si avventurò con grande cautela, scrutando all’interno di ogni cabina per trovare la prigioniera da liberare. Le cose stavano andando fin troppo lisce per i suoi gusti…
Decise di comunicare i suoi dubbi all’auricolare. -Nyx, non mi sembra una flotta da guerra.-
Il galahdiano, che si trovava nella stiva, ebbe la stessa impressione. -Lo stavo pensando anch’io: qui non c’è traccia di camminatori, armi o munizioni.- si guardò intorno, cercando di fare mente locale. -Non dovrei essere molto distante da te: non fare mosse avventate, sto arrivando.-

A chilometri di distanza, comodamente seduto in attesa del Re, Iedolas Aldercapt osservava ammirato l’elegante architettura della stanza in cui si trovava: doveva riconoscerlo, i Lucis Caelum possedevano il dono di una grande sensibilità per l’arte e la bellezza. Strano che fosse proprio lui, cresciuto in una famiglia spartana e militare, a pensare una cosa del genere.
Quel momento di calma interiore venne bruscamente interrotto da una delle sue guardie del corpo che si avvicinò al suo orecchio quanto bastava per bisbigliargli. -I Kingsglaive si sono infiltrati sulle navi. Sta andando tutto secondo i piani.-
L’Imperatore rimase impassibile, non mostrando il compiacimento datogli da quella notizia; congedò il suo uomo con un leggero gesto della mano e tornò a fissare il vuoto, preparandosi mentalmente per quel che stava per accadere.
Ravus Nox Fleuret sedeva all’ultimo posto in fondo al tavolo, dalla parte di Nifhleim, consapevole che sua sorella fosse stata presa in custodia dai dignitari imperiali ma ignaro che per Iedolas in custodia non significasse altro che prigioniera: il principe era dunque tranquillo e sembrò lieto di vedere che anche l’Imperatore lo era, significava che tutto stava andando come doveva.
Almeno finché le sue intenzioni coincidevano con quelle di Nifhleim poteva partecipare alle gioie di Iedolas.

Pelna decise di non seguire il consiglio di Nyx e proseguì lungo il corridoio, superando una lunga serie di cabine deserte. Non appena arrivato ad un incrocio il suo buon senso (o meglio, il modus operandi degli Angoni) gli impose di fermarsi a perlustrare ciò che lo attendeva al di là del muro; e fu un bene perchè altrimenti sarebbe stato immediatamente avvistato dai
due pretoriani Magitek appostati di guardia, la prima "forma di vita" che incontrava su quella nave; si accucciò il più che potè, comunicando all’auricolare a voce bassissima.
-Nyx, forse ci sono! C’è una porta sorvegliata da due soldati Magitek… quale è il piano?-
-Resta in posizione.- gli rispose l’amico, controllando il radiofaro che teneva al polso: le coordinate sembravano corrispondere. Prima di dare il via all’operazione cambiò canale e ricontattò nuovamente il capitano. -Destinazione raggiunta: buone probabilità che l’obiettivo sia vicino.-
-Procedete con cautela.- fu l’approvazione di Drautos.
-Signore, ci sono due soldati imperiali che sorvegliano la prigioniera: dovremo combattere.-
Potè quasi sentire il capitano ragionare. -... che sia un’azione cauta e circoscritta.-
Nyx chiuse il collegamento e comunicò gli ordini al suo compagno. -Pelna, sei autorizzato ad attaccare; ma sii discreto.-

Finalmente, anche Re Regis e i suoi varcarono la soglia della sala del trattato.
Gli imperiali si alzarono in piedi in segno di rispetto e saluto per i nuovi alleati; persino Iedolas Aldercapt mostrò una tale cortesia nei confronti del sovrano di Insomnia.
L'intera platea aspettò che i due monarchi si sedettero per imitarli, evitando accuratamente di guardarsi l'un l'altro.
-Perdonate il ritardo.- bisbigliò il Re. -Abbiamo avuto un piccolo imprevisto.-
-Niente di troppo irritante, spero.- gli rispose Iedolas a bassa voce, mostrando un sincero dispiacere.
-Semplicemente un furto, nulla di più.-
-Dev’essere un ladro audace per derubare il Re. Forse barriere magiche e cancelli di castelli non sempre proteggono a sufficienza…- sogghignò.
Regis non lo degnò neppure di uno sguardo. -Può darsi, ma non ha importanza: ciò che è stato preso sarà presto recuperato.-
L’Imperatore lo studiò per qualche secondo ma il suo viso non trasmetteva alcuna emozione. -Notevole: siete davvero un esempio di contegno regale.- alzò il braccio per enfatizzare il suo discorso; vedendo che le sue provocazioni non portavano da nessuna parte decise di azzardare ancora e, sporgendosi verso di lui, gli sussurrò. -Tuttavia mi chiedo… come possiate essere così certo?-
Anche Regis si sporse verso di lui, ma più discretamente. -Perché non si tratta di un semplice gingillo: possiede una volontà propria.- detto questo lo fissò negli occhi. -E saprà sfuggire alle grinfie di un qualsiasi ladro.-
- Mh? Allora dev’essere una refurtiva pregiata.-

-Tranquillo, so come si fa.- fu la risposta pronta del giovane Pelna, contento di poter passare finalmente all’azione: con gesto rapido e preciso lanciò la sua daga verso i nemici, prendendo in piena fronte quello più vicino e distruggendogli il circuito di controllo del corpo; si teletrasportò in un secondo sul posto, afferrando al volo la testa dell’altro e staccandola dall’armatura per metterlo fuori gioco.
-Bella mossa, Pelna!- si congratulò con sé stesso, dispiaciuto che non ci fosse nessuno presente per vedere la sua mirabolante azione. -E discreta, esattamente come richiesto.- si inchinò sui resti dei due robot, cercando la chiave d’accesso per aprire il portellone.
Com'era prevedibile, Lunafreya era tenuta prigioniera proprio lì dentro: la principessa avvertì i rumori causati dall’attacco a sorpresa del Kingsglaive e col cuore in gola si alzò dalla brandina per scrutare attraverso l’oblò. La visuale era scarsa e per quanti sforzi facesse non riusciva a vedere nulla; il viso di Pelna comparve improvvisamente oltre il vetro e la ragazza ebbe un sussulto.
- Obiettivo confermato, ed è illesa!- esclamò il giovane parlando all'auricolare; passò la card sul lucchetto della porta per bypassare il sistema di sicurezza e aprirla. -State bene, principessa?-
Luna fu rincuorata quando constatò che il ragazzo indossava la divisa dei Kinsglaive. -Sì…- afferrò la mano che le porgeva. -Vi ringrazio per essere venuto in mio soccorso.-
-Ringraziatemi quando saremo usciti da qui.-

La discreta conversazione tra i due sovrani di Lucis e Nifhleim venne interrotta dal cigolio di una porta di servizio: un membro della Guardia Reale, imbarazzatissimo e più in fretta che potè, porse un foglio bianco con un breve rapporto a Clarus Amicitia e si dileguò prima di causare ulteriore disturbo; lo Scudo di Regis lo lesse attentamente e poi, con molta più disinvoltura ma altrettanto velocemente, si accostò al suo amico per informarlo sugli aggiornamenti.
-I Glaive hanno trovato la principessa, Vostra Maestà.-
-Mh.- con un cenno d’assenso, il monarca congedò il suo consigliere; fece poi  cenno ai suoi collaboratori di far entrare i notai con i documenti del trattato. Tutti i presenti si alzarono in piedi; i preziosissimi fogli vennero posizionati con estrema cura sopra il tavolo, su un  tappetino in pelle, ai due lati dei quali vennero posti penne e calamai dorati; l'operazione sotto gli occhi quasi disinteressati dei due protagonisti della serata.
Le spesse mura della sala non riuscirono ad isolare del tutto i rumori esterni e giunsero alle loro orecchie in sottofondo le grida dalla folla sottostante.
-Avete trovato il ladro?- Iedolas sapeva di avere appena fatto una domanda retorica.
-Sì. E la refurtiva è in salvo.-
-Che lieta notizia. Sono oltremodo sollevato!-
I due uomini compirono i pochi passi che li separavano dal tavolo e, rispettando il cerimoniale, aspettarono che i notai dispiegassero i documenti di fronte a loro, estraendo le penne dai calamai.
Stavolta fu Re Regis a volerlo provocare. -E ditemi.- bisbigliò. -I reati di furto sono condannati molto severamente nel vostro Impero?-
-Molto severamente.- gli assicurò; poi alzò l’indice della mano destra. -Sebbene ci sia un’eccezione.-

Luche non era a conoscenza dei dettagli del piano ma sapeva bene cosa doveva fare. Gli era stato raccomandato di agire solo quando fossero giunti nei pressi della capitale e il ragazzo, pazientemente, scrutava l'orizzonte dal finestrone in attesa di  intravedere la solita cupola cristallina. 
Con l’indice della mano destra premette il tasto dell’auricolare, isolando il canale di Nyx per evitare che la comunicazione giungesse ad altri. -La situazione si complica, non c’è alcuna traccia dei piloti: andremo a sbattere dritti contro Insomnia!-
In fondo stava dicendo il vero: quelle aeronavi avevano tutte un sistema di controllo a distanza e non necessitavano di piloti al loro interno; la sua interpretazione, comunque, era da Oscar.
Nell’udire quelle parole Nyx arrestò la sua corsa, assimilando le nuove informazioni e assemblando i pezzi di quell'intricato puzzle: stava finalmente realizzando quale fosse il reale pericolo di quella missione... quella flotta era stata preparata unicamente con lo scopo di eliminare i Kingsglaive.
-PELNA!- gridò all’auricolare, riprendendo a correre nella sua direzione. -Esci, è una trappola!!-

L’eccezione menzionata da Iedolas stuzzicò la curiosità di Regis.
-E quale sarebbe?- chiese.
L’Imperatore fu compiaciuto da tanto interesse e, con aria da professore, gli spiegò semplicemente. - E’ una vecchia legge curiosa che ho lasciato in vigore nelle province: il ladro che sfugge dopo la cattura non è più tenuto a rispondere del suo crimine.-
Regis appariva sorpreso. -E’ un monito alle vittime.- rifletté. -Non mostrate la vostra debolezza o perderete la protezione della giustizia.- 
- Oh no, buon Re.- lo fissò quasi minaccioso. -Tutt’altro direi.-
L'annunciatore sovrastò le loro voci. -Il trattato è stato presentato! Ha inizio il conto alla rovescia fino al momento storico!-
Le telecamere ripresero in primo piano la mano del sovrano che apriva la sua copia, stendendola bene: l'Imperatore lo imitò, approfittando del fatto che erano talmente tanto vicini che gli potè bisbigliare quelle ultime, gelide parole.
- E’ soltanto un monito alla giustizia stessa…. Perché non allenti mai la presa, è chiaro?-

La fine era giunta, assieme all’assordare rumore delle prime esplosioni in città.


***
Questo aggiornamento arriva con un bel pò di ritardo, vi chiedo scusa per questo! Prima di proseguire mi sono voluta portare un pò avanti con il lavoro.

Anche in questo capitolo ho cercato di rispettare il più possibile il susseguirsi degli eventi del film, facendo delle aggiunte solo per collocare meglio determinate scene.
Avevo in mente di dividere questa narrazione in tre capitoli (uno per il finto salvataggio di Luna, uno per il momento della firma del trattato e uno per le reazioni degli abitanti di Insomnia allo scoppio delle prime bombe) ma ho pensato che si sarebbe persa l’idea di contemporaneità degli eventi, così ho deciso di seguire l'andamento del film, sperando di non avervi creato ulteriore confusione.
Nei prossimi capitoli reintegrerò la parte iniziale di Versus XIII, seguendo la fuga di Noctis attraverso i vecchi trailer che ci sono stati presentati nel corso degli anni; affiancherò questa scena a quelle di Kingsglaive facendovi rendere conto di come, ad un certo punto, i nostri protagonisti (Noctis e Luna) si ritroveranno nello stesso punto e a poca distanza l'uno dall'altra, senza riuscire ad incrociarsi.

  
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