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Autore: Meramadia94    04/12/2019    0 recensioni
Barba ha una figlia, Christina, sedici anni. L'unico affetto che gli rimane dell'amore della sua vita ed è l'unica ragione della sua vita oltre al suo lavoro.
Ma un giorno lei e una sua amica scompaiono dopo una festa. La squadra lavora di buona lena per scoprire cosa sia accaduto alle due ragazze prima che sia troppo tardi.
Genere: Angst, Avventura, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amanda Rollins, Olivia Benson, Rafael Barba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina seguente, Carisi mise a parte il resto della squadra di quello che aveva scoperto. 
- Un abito strappato?- fece Dodds - è su questo che basa un'accusa per traffico sessuale?- 
- Lo so, è un po' tirata per i capelli...- fece Sonny mostrando le foto del vestito in questione. Un abito rosso, lungo, con uno spacco molto dirompente, morbido ed avvolgente che metteva in risalto le forme della persona che lo indossava - ma secondo la Warner è un capo d'alta moda, quando lo metti devi stare attenta e devi stare più attenta quando te lo togli o rischi di rovinarlo.- 
- Ma non c'è la prova però che a romperlo sia stata Abby... magari quando l'autista l'ha atterrata le ha fatto violenza, e lei non se lo ricorda e il vestito si è rotto allora.- 
Olivia fece cenno di no. 
- Ho il rapporto del pronto soccorso.- fece il tenente - Avevo chiesto esplicitamente del kit stupro, ed è negativo. 
Abigail risulta essere sessualmente attiva, ma non ci sono tracce di violenza carnale o di rapporti recenti.-
- Ed io aggiungo...- fece Barba - che se fosse andata così, non c'era bisogno di farle a pezzi il vestito per violentarla. Quello spacco è piuttosto vistoso. Bastava sollevarle la gonna.- 
- E poi scusate, dov'è la logica?- fece Fin - Abby si veste da escort in macchina, le cose si mettono male, l'autista l'aggredisce e la violenta, quasi la uccide e poi la riveste come quando è uscita per andare alla festa a scuola?- 
- Quindi pensate davvero che una ragazzina di diciassette anni abbia venduto una compagna di classe per un festino privato?- fece Dodds. Anche se ad onor del vero non se ne sarebbe stupito più di tanto. La cronaca era piena di storie di adolescenti che facevano sfociare i malintesi, le incomprensioni di quell'età e piccole scaramucce in veri e propri delitti.
- Dico solo che mi pare molto strano che Abby si sia proferita per questo '' lavoro'', quando Smith cercava una vergine.- fece Sonny - e se è vero che quando Abigail vuole qualcosa da sempre il massimo per averla, e quello che voleva era allontanarsi  dal padre... so che è brutto dirlo, ma secondo me le possibilità che abbia venduto Chris sono alte.- 
- E come lo proviamo?- fece Fin - Non c'è modo di provare che non sia andata come dice Abigail.- e non potevano certo presentare un'accusa al procuratore basandosi sulle parole di uno che aveva praticamente ammesso i reati di istigazione alla prostituzione e concorso in stupro e che pur di non morire in carcere avrebbe detto qualunque cosa.
La voce della Warner risolse il problema. 
- Forse posso aiutarvi io.- fece Melinda - E' arrivato il tossicologico di Christina. Nel suo sangue erano presenti piccole dosi di Ketamina.- 
- Se non sbaglio è un anestetico per cavalli.- fece Barba.
- Si, infatti.- fece Melinda - e viene usata anche in psichiatria per i pazienti affetti da disturbi dell'umore, bipolarismo, depressione, dipendenza e stress post traumatico. Viene dato anche ai feriti in Vietnam, perchè è dieci volte più potente della morfina.- 
- Quindi Chris non era ubriaca, ma qualcuno l'ha narcotizzata.- fece Sonny. E quel qualcuno non poteva che essere Abigail. Dubitava fortemente che a drogarle il drink fosse stato il barista, e per quel poco che la conosceva non ce la vedeva, la figlia del suo mentore ad accettare da bere da uno sconosciuto. 
E non era difficile immaginare come. 
Nei filmati non avevano notato niente che facesse pensare a qualcuno che metteva qualcosa nel bicchiere, e fino a quel momento ritenevano che entrambe le ragazze fossero vittime della stessa persona, ma che era stata Abby a prendere i drink per poi offrirne uno a  Chris lo avevano visto. 
- Con il caos in quel locale era difficile notare una ragazza che droga un bicchiere.- fece Amanda - E' Abigail la cattiva della storia. Ci ha manipolati fin dal primo momento.- 
- Credo che tu abbia ragione.- fece Melinda - Ovviamente dovrei fare esami più approfonditi, ma dal rapporto del pronto soccorso direi che i segni e le percosse che aveva al momento del ritrovamento sono auto-inflitti.-
- Ma la disidratazione?- fece Dodds - quella era vera.- 
-  Non è la prima volta che un carnefice arriva al punto di mettere in pericolo la sua vita pur di rendere credibile la propria versione.- fece Fin - Qualche anno fa, molto prima che arrivassero Nick, Amanda e Carisi, indagavamo su un caso di stupro con rapimento. L'appartamento della vittima era sottosopra, il fidanzato è andato nel panico. L'abbiamo trovata nell'Est River. Quando è stata in grado di parlare ed è saltata fuori la prima incongruenza ha ammesso di fare uso di droghe, che il caos dell'appartamento l'ha causato lei alla ricerca di una dose, e che ha continuato la finta del rapimento per non far sapere la verità al fidanzato.-
- Andiamo capo.- fece Sonny - ci sono casi di adolescenti, grandi amiche che non esitano a tendersi agguati l'una con l'altra e ad uccidersi a vicenda, perchè una diciassettenne dovrebbe essere impossibilitata a mettere su un giro di prostituzione minorile?- 
Dodds ci pensò un attimo prima di dire - Arrestatela.- 
Dell'arresto vennero incaricati Sonny ed Amanda. Barba sospirò.
- Ehy...- fece Liv - tutto bene?- 
Barba dissentì con il capo. No che non andava bene. In quella maledetta storia non c'era niente  che andasse bene. Non solo sua figlia era stata stuprata da quello che considerava un fratello, ma il terribile crimine di cui era stata vittima era stato ad opera di una persona di cui Christina riteneva di potersi fidare. 
La prima vera amica che credeva di aver avuto l'aveva venduta al suo aguzzino. 
- No...- fece Barba con gli occhi lucidi - Dovrò dire a Christina che la sua migliore amica l'ha venduta. Nessuno può stare bene dopo questo.- 
Purtroppo non aveva altra scelta se non dirle TUTTA la verità. Chris per lui era speciale, il centro del suo mondo, ma per il resto del mondo in cui vivevano, lei non era diversa da una qualunque altra vittima, e come  tutte le altre vittime aveva il diritto di sapere chi, come e perchè le era accaduto quello che le era accaduto. Faceva parte del processo di guarigione. E purtroppo spesso la cura era più dolorosa della ferita stessa. 
Prese il cellulare e la chiamò - Carinho? Ti sto venendo a prendere. E' successa una cosa. Ed è giusto che tu la sappia.- 
...
...
...
Il padre di Abigail non prese bene l'arresto della figlia. 
- Dopo tutto quello che mia figlia ha dovuto subire, ora le date anche la colpa  dell'accaduto?!?!?- gridò l'uomo fuori di sè, per poi guardare supplichevole l'avvocato Barba - Senta, sono affranto per quello che è successo a sua figlia, ma anche la mia Abby non si da pace. E' divorata dal senso di colpa, e la notte quasi non riesce a dormire... si sveglia in balia degli incubi ogni notte, pregando di non essere uccisa.-
- L'unico motivo per cui sua figlia è così angosciata...- fece Olivia - è il terrore di essere scoperta.- 
- Ci sono le prove che sua figlia non solo ha mentito alla polizia su cosa è accaduto ma che ha organizzato tutto.- fece Barba mostrando le foto del vestito strappato.
- Un abito rotto?- fece l'uomo che non sapeva se mettersi a ridere o piangere - è su questo che basate un accusa?- 
...
...
...
- Ve l'ho detto.- fece Abby cercando di salvare la faccia, certa che non ci fossero delle vere prove contro di lei - Appena ho capito che io e Chris eravamo in pericolo mi sono buttata giù dalla macchina, quello mi ha inseguita e quasi ammazzata.- 
- Quindi tu confermi che a quella festa, in quella villa, tu non ci sei mai arrivata.- fece Sonny. Abby annuì - Ciò è molto strano. Perchè Christina dice di averti vista conversare con un tizio con una maschera da falco.- 
Abby sgranò gli occhi per l'incredulità - ERA COMPLETAMENTE STRAFATTA, NON POTETE CREDERLE!!!-
I due detective si guardarono fingendosi sbalorditi. 
- Sì, hai ragione... Chris era fatta. Qualcuno le ha versato della ketamina nel bicchiere al PlayHouse...- fece Amanda giocando un po' con lei al gatto con il topo.
- Ma la domanda è...- fece Sonny - tu come potevi saperlo?- 
Abby si raggelò.
Senza rendersene conto si era tradita da sola.
- Chris ha bevuto un solo drink. Che le hai portato tu.- fece Sonny - ergo, solo tu o il barista potevate metterle la droga nel bicchiere.- e il barista poteva essere escluso a priori. Una volta avuto l'esame tossicologico, si erano precipitati immediatamente al locale a Chelsea, informando il barista che avevano ritrovato ambedue le ragazze, vive, ma che una delle due era stata drogata e violentata, e che basandosi sul racconto della ragazza sopravvissuta l'unico posto in cui poteva aver assunto la droga era proprio quel locale. L'uomo aveva gettato le mani avanti, promettendo e giurando di non saperne niente, ma allo stesso tempo si dichiarò disposto a permettere di far perquisire il locale, senza nemmeno voler vedere un mandato. 
- E dai video in nostro possesso non risulta che lui l'abbia drogata.- fece Amanda - rimani solo tu. Ammettilo. La droga nel bicchiere gliel'hai messa tu.-
- E'... è assurdo... perchè mai avrei dovuto fare una cosa simile alla mia migliore amica...?- fece Abby cercando di salvarsi come poteva.
- Perchè Micheal Smith ti ha offerto un sacco di soldi per intrattenere il candidato  Muñoz.- fece Sonny - solo che la richiesta era una ragazza vergine. E tu non potevi certo soddisfarlo.- 
- Così hai attirato Chris con una scusa in un locale in cui servivano alcolici ai minori, le hai drogato il drink e quando ha iniziato a fare effetto l'hai caricata in macchina.- fece Amanda - poi l'hai vestita e truccata in modo che sembrasse una escort.- 
- No, non è andata così!- urlò Abby.
- Abigail, basta.- fece Sonny - è finita. Abbiamo l'estratto conto della tua carta di credito, sai, quella di cui hai dimenticato di parlare ai tuoi e le coordinate del tuo conto bancario segreto.. quasi 3000 dollari per l'abito rosso che indossavi alla festa e un tubino nero.-
A quel punto Abby si arrese. 
- Ok. Mi avete scoperta.- fece Abby - Cos'è, volete un premio?-
- No, ci basta sapere perchè diavolo hai fatto una cosa così atroce.- fece Amanda afferrando i bordi del tavolo - Hai venduto una tua amica per soldi.- 
- No, l'ho fatto per istinto di auto-conservazione.- fece Abby risentita - Voi non avete idea di cosa si provi a vivere con mio padre. Non avete idea di come ci si senta ad avere un padre che non ti considera se non per darti ordini come se fossi l'ultima sguattera dell'albergo e per dire che non fai niente di buono, anche se ti ammazzi di ansia per essere come avrebbe voluto lui. Non avete idea di cosa voglia dire chiedere aiuto a tua madre per sopportare questo dolore e sentirsi dire '' Non ho voglia di ascoltare le tue lagne'' e sentirsi accusare di voler distruggere la famiglia.
Se fossi rimasta ad ascoltare un altro giorno, sarei morta.- 
- Quindi... tuo padre e tua madre hanno ferito i tuoi sentimenti e tu per ripicca hai venduto la  tua migliore amica ad uno stupratore?- fece Amanda che non voleva crederci. Anche lei da adolescente ce l'aveva con il mondo, ed in particolare con la sua famiglia non esattamente perfetta, ed anche lei avrebbe venduto la propria anima al Diavolo se questi le avesse garantito un futuro ( se non proprio felice) normale e lontano almeno quindicimila km da sua sorella e i mille casini che era capace di combinare e ai quali lei doveva mettere le toppe... ma avrebbe venduto la SUA anima. Non avrebbe mai sacrificato un'amica o messo a repentaglio la serenità ed integrità fisica o morale di un'altra persona per ottenere qualcosa. 
- Nessuno di noi due pensa che tu fossi in una bella situazione.- fece Sonny - Sai, io ti capisco. Ho due sorelle grandi e una più piccola, e tra tutte e tre non so se sono più i giorni trascorsi dall'anno zero ad oggi o i casini che hanno combinato... 
Facevo l'impossibile per essere quello normale di casa e mio padre si accorgeva a stento che esistevo. Io ne facevo una giusta, loro combinavano un guaio a cui porre rimedio. Anch'io ero arrabbiato e frustrato, però non ho mai venduto un amico o qualcuno a cui tenevo molto per andare via prima.- fece il poliziotto - dì la verità. Anche se Christina pensava di essere una tua amica, tu in realtà non la potevi vedere. Tu avevi un diavolo per capello ogni giorno per colpa di tuo padre, lei invece era sempre allegra e sorridente quando si parlava di genitori, nonostante non sia nemmeno riuscita a conoscere la madre.-
- E' per questo che hai fatto buon viso a cattivo gioco?- fece Amanda - volevi vendicarti di lei?- 
Abby esplose - Sì. Ok? E' vero. Non la sopportavo. Lei e quel suo esibire suo padre, a dire di quanto erano uniti e salamecchi vari. Non era giusto, che lei fosse il gioiellino di suo padre e dovesse solo respirare, mentre io per avere uno stralcio di considerazione dovevo fare da serva.- 
- Così l'ha drogata, rapita e fatta stuprare.- fece Amanda guardandola con rabbia. 
Da lì era facile intuire cosa fosse successo. Non sapevano ancora bene cosa si sarebbe inventata con Chris se la ragazza non si fosse svegliata e non fosse fuggita, ma sapevano cosa era successo in quel frangente. 
Terrorizzata dall'idea che Chris fosse  tornata a Manatthan per dire tutto a suo padre  aveva deciso di fingersi una vittima, facendo leva sul fatto che Chris non l'aveva vista, si era fatta riaccompagnare indietro per poi dire all'autista che dal punto in cui l'avrebbe lasciata avrebbe contattato un amico per farsi venire a recuperare. Lì si era picchiata da sola e poi aveva vagato intorno, senza mangiare ne bere, per farsi ritrovare ferita e disidratata dai soccorritori. 
Ed il bello era... che c'era quasi riuscita a farli tutti fessi.
...
...
...
- Vi prego, spegnete.- fece Christina sull'orlo di una crisi di nervi. Alla fine suo padre era riuscito a dirle anche l'ultimo pezzo di quella terribile verità, e come si aspettava l'avvocato Barba, la figlia sulle prime aveva cercato di negare, di dire che sicuramente c'era un malinteso... ed aveva dovuto ammettere, per la prima ed unica volta nella vita, che suo padre non aveva tutti i torti.
'' E' meglio abituarsi prima al dolore che alle bugie''- era solito dirgli spesso e volentieri il suo vecchio quando non era troppo ubriaco o troppo stanco per picchiare lui e sua madre. E su quello aveva ragione.
C'era un unico modo per convincere Christina di quello che Abby le aveva fatto. Fare in modo che ascoltasse Abby mentre parlava dei suoi reali sentimenti.
E a poco a poco, la verità era diventata chiara e limpida. 
- HO DETTO SPEGNETE!!!- fece Chris con gli occhi lucidi.
Olivia spense l'interfono. 
- Chris... tesoro... - fece Barba - Lo so che è difficile da accettare... se ci fosse stata UNA possibilità su un miliardo di poterti evitare anche questo, l'avrei fatto... ma tu dovevi sapere.- 
Chris non diede segno di averlo ascoltato. Scattò come un pupazzo a molla dentro la sala interrogatori. Aveva il viso colorito e gli occhi iniettati di sangue nonostante fossero pieni di lacrime e come una furia corse a prendere a pugni Abby. 
- TI ODIO!!! COME HAI POTUTO FARMI QUESTO?!?!? ERI MIA AMICA, TI VOLEVO BENE, E TU HAI SPINTO UN UOMO A STUPRARMI, COME HAI POTUTO FARMI QUESTO, COME?!?!?- urlava e nel frattempo la prendeva a ceffoni così forti da tagliarle un labbro. All'inizio sia il padre che i poliziotti presenti ritennero opportuno lasciarla sfogare come meglio credeva, ma quando la ragazza aveva afferrato per il colletto della camicetta l'ex amica per sbatterla contro il muro, Sonny ed Amanda intervennero per dividerle. 
Sonny tratteneva Chris che fissa con uno sguardo infuocato una sconvolta Abigail che cercava di dire qualcosa, forse una scusa, ma che davanti ad un impeto simile non era riusciva a fare nulla se non boccheggiare come un pesce rosso.
- MI FAI SCHIFO!!! TUO PADRE HA FATTO BENE A TRATTARTI COME UNA PEZZA, VORREI CHE TI AVESSE FATTO DI PEGGIO, ANZI VORREI CHE TU SCHIATTASSI!!!- a quel punto Sonny la portò fuori per riconsegnarla al padre, che sembrava sconvolto nel vederla così. 
- Tesoro...- fece cercando di abbracciarla.
Chris si scostò e corse fuori. 
- Querida, ascolta...- fece Barba correndole dietro quasi. 
- NO!- fece Chris con il volto annegato di lacrime - IO NON STO BENE!!! OK, LO VOLEVI SENTIRE, IO NON STO BENE, E NON LO SARO' MAI PIU'!!! QUESTA E' L'ULTIMA VOLTA CHE MI FIDO DI QUALCUNO, L'ULTIMA!!!- fece per poi crollare tra le braccia del padre in un pianto liberatorio. Le sue urla disperate, piene di rabbia, delusione, paura ed odio riecheggiarono tra le pareti del sedicesimo. 
Dopo aver chiuso Abby in una cella ( e non dopo essersi presa in faccia uno sputo da parte del padre, carico di disprezzo) Liv, Amanda, Fin, Carisi e persino il vice capo Dodds si guardarono.
E furono tutti concordi.
Quel caso e quelle urla li avrebbero perseguitati per moltissimo tempo.
  
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