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Autore: Fanny    09/05/2005    16 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa pensano le celebrità della loro carriera? E se poi la celebrità in questione ha solo 14 anni? Una piccola storia su ciò che pensa Emma Watson raccontata sotto forma di diario. Se vi va, leggete e mi lasciate una recensione, vero????
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emma Watson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PAGINE STRAPPATE

Premessa

 

Non conosco e penso non conoscerò mai Emma Watson, protagonista della one-shot. Questa pagina di diario non è mai stata scritta dalla famosa attrice e credo neanche mai pensata. Io ho voluto solamente scrivere ciò che per me può pensare un’attrice che ha perso l’anonimato. Questa brevissima one-shot non ha scopi di lucro e perciò si ritiene che nessun diritto di copyright sia stato violato.

 

BUONA LETTURA!

 

 

PAGINE STRAPPATE

Di Fanny

 

Caro diario,

So che dovrei essere felice per il mio lavoro, ma non lo sono.  

Sono Emma Watson, alias Hermione Granger nella fortunatissima serie di film fantasy “Harry Potter”.       

Da quando ho fatto il provino per ottenere quella parte, la mia vita è cambiata totalmente! Se prima mi dovevo alzare alle sette per andare a scuola, ora mi alzo allo stesso orario per andare a lavorare sul set. Se a scuola trovavo amiche più o meno sincere ad accogliermi, ora mi trovo davanti ad attori impazienti e ad un regista perfezionista che pretende il massimo da me.  

Inoltre, è come se, superando quel provino, io abbia dovuto dire addio alla mia infanzia per entrare precocemente prima nell’adolescenza, poi nel mondo degli adulti. Ho scoperto subito l’inimicizia, l’invidia, la gelosia, la falsità. Sono entrata in un mondo dove tutti sono contro tutti, dove ognuno ti giudica senza conoscerti, dove i giornalisti inventano bugie su di te per farti sfigurare; ma proprio qui ho incontrato due amici sinceri, Daniel e Rupert.

La prima volta che ho visto loro, ho subito pensato “Guarda, due marmocchi viziati che mi dovrò sorbire per i prossimi quattro anni!”. Accidenti quanto mi sono sbagliata!                           

Sono proprio loro che mi sostengono quando rischio di cadere, che mi aiutano quando credo di non farcela, che mi consolano quando ho il morale tre metri sotto terra.                     

Sono i miei punti di riferimento nel mondo del cinema, proprio qui dove tutto sembra più solubile di una zolletta di zucchero immersa in una tazzina di caffè. È per loro che ho continuato serenamente questa vita e non mi sono mai arresa di fronte alle difficoltà.                                                                                        Ho incontrato loro due, è vero, ma allo stesso tempo ho perso tutti quelli che consideravo miei amici. Dopo l’iniziale gioia provata per me, dato che avevo superato il provino, a poco a poco i miei vecchi compagni di classe sono diventati più freddi, fino a quando hanno iniziato a considerarmi una snob e mi hanno abbandonato. Di certo mi sarò un po’ montata la testa, è inutile pensare il contrario, ma un vero amico ti accetta così come sei, non ti giudica e non ti lascia se hai avuto più fortuna di lui. Non prova invidia nei tuoi confronti, né gelosia.

Anche la mia migliore amica, Katie, mi ha abbandonato. Eppure io sono quella che chiamava se piangeva e che aveva sempre una parola gentile per lei, sono quella che la ascoltava e la consigliava, quella che la sosteneva in ogni sua “missione”e la incoraggiava. Tutto questo senza ricevere nulla in cambio perché, per me, l’amicizia non è avere, ma soprattutto dare…                                                  

Ho provato tante volte a mettermi nei suoi panni e mi sono sempre chiesta: “Ma io avrei reagito così?”. La mia risposta è sempre stata una, no.                                                                          

Per compensare gli amici che ho perso, questo lavoro mi ha consegnato milioni di fans.  Non posso più girare per le strade tranquillamente senza essere riconosciuta e assediata da milioni di ragazzini, più o meno grandicelli, che mi chiedono un autografo. Sono quattro anni che faccio firme a ripetizione e oramai scrivo dappertutto il mio nome per guadagnare tempo!                                                                                                                                                          

Casa mia è sempre assediata d’invadenti giornalisti alla ricerca d’innumerevoli scoop ed essi mi costringono a tener segreta la mia vita privata. L’ultimo ragazzo con cui sono uscita è scappato dopo sole due settimane perché si era stufato di essere continuamente rincorso dai paparazzi!                                                                                                                        

Mi piace che la gente mi fermi per complimentarsi con me, ma a volte vorrei avere una vita normale.                                                                                                                                  

Vorrei andare nei fast food come tutti gli adolescenti comuni, invece dei lussuosi ristoranti che sono costretta a frequentare per non sfigurare. Vorrei camminare per strada in incognito senza portare enormi occhiali e buffi cappellini per non essere riconosciuta. Vorrei andare a scuola come tutti invece di prendere lezioni private. Spesso sogno di essere una ragazza normale con i tipici problemi dell’adolescenza, non un’attrice famosa che pensa continuamente ad abiti e trucco, interviste e giornalisti!                                                                                                                                

Più volte quando sono in pubblico porto una maschera fatta di sorrisi e felicità, ma dentro di me vorrei urlare!                                                                                                                              

Non riesco a ricordare perché ho partecipato a quel provino quattro anni fa, forse provai pensando che fosse un’occasione unica nella mia vita, forse perché non avevo niente da perdere; ma vincendo una cosa credo di averla persa: la libertà che ognuno ha nel proprio anonimato.                                                                                   

“Quel che è fatto è fatto”, un vecchio detto che mia nonna mi diceva sempre e che mi ripeto ogni giorno.                                                                                                                      

Essere un’attrice, però, ha anche i suoi vantaggi: non devo fare la fila e non devo pagare per assistere ai vari concerti o al cinema, quando sono in viaggio negli alberghi alloggio sempre in lussuose suite, quasi tutti mi stimano e molti spesso m’invidiano.

Grazie diario di aver accolto questo mio sfogo disperato prima di girare l’ultima scena del film “Harry Potter e il calice di fuoco”. Grazie perché né mi giudichi né mi compatisci. Grazie perché sei un ascoltatore che non pretende niente da me.

Grazie di tutto.

Tua per sempre,

Emma Watson.

 

 - Emma, stiamo per girare. Ti vuoi decidere a degnarci della tua presenza?                                        

Emma sobbalzò nel sentire la voce di Daniel che la richiamava non molto gentilmente e posò di riflesso la penna sul tavolino.                                                                                              

- Dan, un attimo e arrivo.                                                                                                                        

Il suono di una pagina che veniva strappata risuonò nell’aria. La pagina di diario appena scritta dalla giovane attrice venne brutalmente strappata dall’autrice e, mentre Emma usciva dalla stanza, la pagina strappata che aveva accolto lo sfogo di una giovane ragazza bruciava inesorabilmente nel fuoco, destinata a non essere mai più letta.

FINE

Ciao a tutti! O meglio, a chi è riuscito ad arrivare alla fine di questa storiella! È una storia molto semplice, senza una trama, ma racchiude i pensieri di questa ragazzina.

Grazie mille a chi ha letto e vi invito a lasciarmi un piccolo commentino: anche solo una parola, basta che mi facciate sapere che l’avete letta. Ve ne prego!!! (Fanny è in ginocchio con le mani giunte al petto!). Non sapete quanto fa bene accendere il computer e trovare una piccola recensione…

Un bacione a tutti, Fanny.

 

  
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